Io Donna del Corriere della Sera

(Nancy Kaufman) #1

102 IODONNA^2 MARZO^2019


IvanaFava

Come si vive dopo che il propriopadre è stato ucciso in un
agguato della’ndrangheta?
I primitempimiisolarono, anchea scuola.Unafra-
senon potrò dimenticare: «Sei la figliadellosbirro, seisbirra
anchetu».Ungiornotrovai il miobancoscarabocchiato. Un
compagnoaveva inciso:seiunasbirra. Loaffrontai:«Almeno
avevo unpadre, inveceil tuonon lovediperché è incarcere».
Mirispose:«Morirai ammazzatacomelui».Senza pensarci due
volte, lo presia calcie a pugni.Senon fosseintervenutala pro-
fessoressa,non mela sarei cavatacon qualchelivido.
Che fine ha fatto il suo compagno?
Haseguitole ormepaterne, si trova incarcere. Il desti-
noera giàsegnato.
Ancheil suo, tenente Fava.
Avevo rinunciatoal sognodella divisa,misembravaco-
mesevolessirincorrere la figura dimiopadre. Primamiso-
nolaureata,poimisonosposata,mamisentivo incompleta...
Quandosonostataammessaalla riservaselezionatadell’Arma
deiCarabinieri, hocapitoche questaera la miastrada
Non crede che la scelta di rimanere in Calabriapotrebbe
averla penalizzata?
Non potrei vivere lontanadalla miaterra.
Vorrei continuare a fare quello che mihannoin-
segnatoanchei colleghidipapà:combattere la
criminalitàorganizzata.Altrimentinon ci sarà
futuro perle nuove generazioni,néquinéaltrove.
Segue il processo’Ndranghetastragista?
Non miperdoun’udienza. Finalmentei
mieidubbitrovanounarisposta:tantivicolicie-
chi, o megliounpuzzlesmontatoche comincia
a prendere forma. Perchédopole dichiarazioni
delcollaboratore digiustiziaGaspare Spatuzza
abbiamocapitoche dietro l’omicidiodimiopa-
dre e delsuocollegac’è il gothadiCosaNostra
e della’ndranghetache avevanodecisodi fare la
guerra allo Stato.
In questi anni ha trovato molte porte chiuse?
Hogiratomoltistudilegali.Sempre la stessamoviola:
presentavo le carte delprocessoe si defilavano. Laraccoman-
dazioneera: Ivana,lasciaperdere, pensaalla tuavita.Tantotuo
padre non tornerà.
Cosa faceva?
Laricercadella veritàè unastrada insalita:ingoiavo
lacrime, manon mollavo. Finchéhoscrittounaemailall’avvo-
catoAntonioIngroia,exmagistratodella procura diPalermo,
che miharispostoimmediatamente:accetto.
Cosa ha provato davanti al killer di suo padre?
Unastranasensazione. Sei a pochi passidall’uomoche
ti hastrappatola personapiùpreziosadella tuavitae devi do-
minare la tuaistintività.
Avrebbe voluto reagire come quellavolta che prese a calci
e a pugniil suo compagno di scuola?
Il pensiero era proprio quello...
A sua figlia, nove anni, parladel nonno?
Michiedesempre: «Perché la nonnaè sola?».Allora le
raccontodelnonno, quandomiportavaal maneggio, e neibo-
schifacevamolunghepasseggiate.
C’è mai tornata in quel maneggio, insiemea sua figlia?
Certi ricordi devonorimanere tali,persempre.

i mandantidegliomicididiFavae Garofalo. Si
prevedonocolpidi scena.«Nonmiperdoun’udienza purfacen-
domoltisacrifici.Sentoche loStatovincerà, questavolta»ci
raccontala tenenteFava.Due grandiocchi che non riesconoa
nascondere il dolore che si porta dentro, maancheunagrande
felicità,quella di essere entrataa farparte dell’Arma,comepa-
pà.«Horealizzatoil sognodella miainfanzia.Quelle stellette
eranotatuatenelcuore e sapevoche primao poile avrei cuci-
te sulla divisa.Perchése in Calabria seifigliadi uncarabiniere,
seisbirra anchetu,e se la ’ndranghetahaammazzatotuopadre,
non haialtra scelta».
Ricorda le ultimeparole di suo padre?
«Civediamodomani»,disse. Mibaciòsullafrontee
non lo rividipiù.
Se lo ricorda ancora?
Loricordoalto, possente. Sembravaungigantebuono:
amavascherzare comeunbambino.
Che cosa accadde il 18 gennaio1994?
Nel cuore della notteil suonodelcitofono squarciòil si-
lenziodella casa.Lamammachiusela porta della camera, dove
dormivamoio e miofratello. Lamattinala ziaci svegliò, avevo
il cuore in subbuglioe tantapaura. Poi cominciò
il viavaideicolleghidimiopadre che non ci la-
sciarono maisoli.
Come si spiega a una bambinache papànon
tornerà a casa?
Miamadre portavasempre unabitonero,
soffocavale lacrime. Finchémidisse:«Papànon
tornerà a casa.Hafattotalmentebeneil suodo-
vere: è unsoldatodelSignore».Capivo che non
era unafavolae che miopadre era volatolassù.
Quandone ebbe la certezza?
Quandoil presidentedella Repubblica
(OscarLuigiScalfaro,ndr)consegnòa miama-
dre la medagliad’oro al valormilitare. Arrestaro-
no, subitodopo, i killer. I telegiornalimandarono
inondale immaginicruentedell’Alfa 75 crivel-
latadi colpie le fotodi papàe di Vincenzo Garofalo. Daquel
giorno, misiinsoffittale bambolee anchela spensieratezza.
Come si fa a non impazzire?
Impari a convivere con il dolore, a donare il tuocuore
aglialtri. Alliceocominciaia studiare anchele carte delpro-
cessoe miresi contiche non era unagguato, maunprogetto
criminalepianificatodamentiraffinatissime.
Come la scelta del killer minorenne...
ConsolatoVillani,a stento 17 anni,aveva la sfrontatez-
zadi unbosscomequeiragazzicresciutinella periferia di Reg-
gioCalabria,dovela vera scuolaè la ’ndrangheta.
Ilfattochefosseminorennenonhapermessoasuamadree
allamogliedelcarabiniereGarofalodicostituirsipartecivile.
Villanisi pentìe raccontòcomeandarono realmentei
fatti.Non fu luia commettere gliomicidiperché era al volante,
maGiuseppeCalabrò che fecefuococon la mitragliettaM12:
la stessaarmache utilizzarono inaltri agguati.Cisonovoluti
24 anniprimadi ricostruire pezzo dopopezzo l’eccidio.
Ha perdonato gli assassinidi suo padre?
Non spettaa me, maa Dio. Anche se abbiamoricevuto
lettere e dichiarazionidiperdono, abbiamopreferitotacere e
pregare, ancheperloro.

Da bambina,
a scuolami
isolarono:
comefiglia di
uno sbirro, ero
sbirra anch’io.
Un compagno
mi minacciò:
lo presi a calci.
Oggiè in carcere

SEGUITO
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