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DI
CINzIA
zENOCCHINI
DandaSantini
DirettricediiODonna
[email protected]
Buonadomenica
IODONNA2 mArzO 2019
Grazie. A tutte
ensando all’8 marzo in arrivo, miè venuta voglia di ricordare tutte le donne che mihan-
noaiutata perché, sehol’enormeprivilegiodiscriverequeste righesuungiornale im-
portante comeiODonna, lo devoa loroe non menedimentico mai.
Lodevoalla mia maestradelle elementari, che sola inuna classedipiù diqua-
rantacinque allieve per quattro ore difila, non solo è riuscita a passarci le basi ditutto,
maanche adaccendereinnoila fantasia e l’ambizione. Con la certezzache non avremmomai do-
vutoaverepaura dinessuna delle due. Lodevoalla mia professoressa diletteredel liceo, alle sue
lezioni acute, alle sue provocazioni continue, ai titoli apparentemente non ortodossi dei suoi temi
dove ognunodinoiera davvero liberodigiocare con le ideee le parole, divolarealto, diandare
alla ricerca dell’espressione disé.
Lodevoall’imprenditrice dalla famadidurache mimisesubitoalla provadopouncollo-
quio serratobasandosi solo sulla sua impressione e sul curriculumche avevo inviatorispondendo
a unannuncio delCorriere. Niente domande fuori luogo (“Haintenzione direstare incinta?”), ma
solo unsecco: “Bene, si presenti domani”, quello che qualunque giovane dibelle speranzevorreb-
besentirsi dire a uncolloquio. Lodevoalle collegheche non conoscevo ancora mamisostennero
con passione quandoero solo un’aspirante stagista inunconcorsodiungiornale dimodae i giudi-
ci maschisembravano unpo’ distratti nella lorovalutazione dauna concorrente molto più bionda
edesuberante dime.
Lodevoalla prima direttrice che mihaproposto il primo regolarecontratto dopoavermi
fatto scrivere qualche pezzo solo perchéle sembrava avessi la stoffa. Punto. Lodevoalla seconda
direttrice che mihaassunto quandoero ancora inmaternità, offrendomi una grandechanceinun
momentodelicato, e vincendola mia resistenzanegoziandoqualche mese dismart working quan-
doancoranessuno neparlava. Masoprattutto colpendomial cuore con una frase che non avrei
mai dimenticato,antiretorica comepiace a me:“I bambini cresconoalla svelta, certo che cela fa-
rai”. Lodevoalla terzadirettrice che hacreduto inme, insegnandomicon generosità il mestiere,
mostrandomi con il suo esempio che si può essereorganizzate, sorridenti, puntuali, rispettosee
persino divertenti. E poi lasciandomi andarequandoritenne potessi farcela sulle mie gambe. Lo
devoalla cacciatricediteste che convinseil capoquandouna bella opportunità stava per sfuma-
resolo perchéavevo unbimbo piccolo (“Cela farà, si organizzerà”). Grazie maestraMonfardini,
professoressa Bianchieri, signora Laura, Donatae Lucia, Mariapia, Mirella, Marisa, Paola. Per
meavete fatto la differenza.
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