Io Donna del Corriere della Sera

(Nancy Kaufman) #1
Candice Bergen

68 IODONNA2 MARZO^2019 GETTY IMA


GES

(3)

paura dell’omonima serie tele-
visiva che la trasformò nella più importan-
te-epagata-iconafemminiledeldecennio
1988-1998.Ogni episodioil lunedì sera ve-
niva seguito da mezza America: si raccon-
ta che Washington D.C.si svuotasse, tutti
correvano a casa per vedereMurphy Brown.
L’episodiodi Murphy madre single, pubbli-
camente stigmatizzato dall’allora vicepresi-
dente Dan Quayle, finì sulla prima pagina
delNew York Timesil 21 maggio del 1992
e scatenò dibattitiinfuocati.Dopo 30 anni
dal primo episodio, la Bergen riprende ora quel ruo-
lo nella serie della CBS:«Murphy era una donna che
se ne infischiava di quello che pensavanogli altri».Fa
unapausaemifissaconqueisuoiocchiazzurrointen-
so.«Perquesto,inunmomentocosìdifficiledelnostro
Paese,hovolutoriportarlasullascena».
InBook Club, invece,Candiceele“amiche”Dia-
neKeaton,JaneFondaeMarySteenburgenriscoprono
lagioiaeilanguorisentimentalidiuntempograziealla
letturadiCinquanta sfumature di grigio.D’untratto,il
luogocomunesecondoilqualelesignoreover50non
portano soldi al botteghinoè andato a farsi benedire.
Sempliceeeleganteincamiciabiancaepantalonineri,
unacollanafolkeorecchiniaformadidinosauro(sem-
brano “sdrammatizzare”il look classico e rigoroso),
alla sua età è la donna che molte di noi vorrebbero
essere: raffinata,spiritosa,autoironica,colta e aperta.
E,soprattutto,generosanelgiudicareilmondoechi
cistaintorno.
Nondeveesserestatofacileavereunpadrefamo-
socheognimomentolericordavacheesserbelliè
foriero di disgrazie.
Già,iononcitenevo,miparevapericoloso.E
puòesserlo.Labellezzaèunostigmadicuièdifficile
liberarsi:nonpuoifarealtrocheesserepiacente,mai
arrivare a essere anche interessante. La gente parla del tuo lo-
ok:quandoseigiovane,entriinunastanzaetuttigliocchisono
puntatisudite,ècomeseilmondosifermasse,matuvedisolo
gli sguardi ostili delle donne e devi impegnarti a guadagnarti
subito la loro fiducia:«Hey, la mia non è una dichiarazione di
guerra,sono venuta in pace».Insomma,porta via un sacco di
energia.I miei genitori,però, sapevano gestire bene quelle si-
tuazioni,gliene sono grata ancora oggi perché l’assenza di va-
nitàmihaaiutatonellesceltedivita.Continuoavederedonne
che sono state stupendee ora sono torturate dai segni del tem-
po.Devilottarecondeterminazione,perusciredaquellagabbia.
Era consapevole di suscitare tantaammirazione?
Forse no.Tuttavia oggi,che sono molto più vecchia,ca-
piscoperesempiol’importanzadelmionaso...(sorride divertita).
Quandoerogiovaneeraaddiritturaunsoggettodiconversazio-
ne, un argomento fisso, con i chirurghi plastici costretti ad ac-
contentareleloropazientichelovolevanougualeatuttiicosti!
È strano come nascano certe manie, io ho cercato di non dare
tanta importanza né al naso, né al mio look perché tante fissa-
zionitiportanodrittoinunmarediguai.
Prende tutto con humore filosofia.
Miopadreeraunintrattenitore,facevailventriloquo,la
cosapiùstrambadelmondo:lihoereditatidalui.Insiemepas-

savamo pomeriggi interi a guardare
i cartoon delNew Yorkere mi met-
teva poi alla prova: «Allora,Candy,
perchéquestavignettaèdivertente?».
«Perchéluistabevendounabirra,ma
è un marziano?»,e via di seguito...
Vede, il punto è questo:nessunomi
ha mai offerto l’opportunità di esse-
re comica in un film o in tv fino a
quandocolpassaredeglianniilmio
aspetto fisico è diventato meno“distraente”.Eppure sono sem-
pre stata spiritosa coi familiari e con gli amici.Poi,finalmente,
èarrivataMurphy Brown.EoraBook Club.
Conosceva bene la Fonda, la Keaton e la Steenburgen?
Conoscevo Jane e Diane, ma erano stati incontri occa-
sionali.Quando avevo 17 anni,Jane venne una volta a casa no-
stracolsuoboyfriend.Nonpotevinonnotarla,ancheoggièuna
iper-presenza...Diane, invece, è molto più riservata.La amo e
lastimo,senonèungenio,cimancaunsoffio.
Aveva lettoCinquantafumature digrigio?
Solo alcune parti,le più piccanti.Ma non sapevo come
procurarmelo,perchenonvolevoesserericonosciutainlibreria:
comprare un romanzo porno? Suvvia...Così me lo sono fatto
prestare da un’amica,poi l’ho prestato a mia volta,e non me
l’hannopiùridato!(ride).
Sa che quando, nei primianni ’70, uscìSoldatoBluandam-
mo a vederloin una sala a Milanoe tutti i miei compagni di
università impazzirono per lei? E noi ragazze pure.
Yeah! Avevo 23 anni,quel film fu un gran successoin
Italia.LogirammoinMessicoe-perlescenedelmassacrodei
Cheyenne - portarono gente senza gambe e senza braccia; li
mettevanolìnelsetelicoprivanodisangue.Eratuttocosìsur-
reale,cosìviolento...

SEGUITO Candice Bergenoggi, con ilmarito,
l’immobiliarista
e filantropo Marshall
Rose, 80anni. Sono
sposatida18anni.

Candice e ilregistaLouis
Malle,scomparsonel 1995,
aiPremiCésar (1988). Sono
stati sposatiper15anni.

“I traguardi più
importantidi oggi:
essere sposatada 18
anni e avere una figlia
che sta scrivendo
il primoromanzo”

Con lafigliagiornalista,
Chloe, natanel 1985
dall’unionecon Louis Malle.

SEGUE
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