Corriere della Sera - 19.08.2019

(sharon) #1


CorrieredellaSeraLunedì19Agosto
CRONACHE

19


Su«BuoneNotizie»domaniinedicolagratisconil«Corriere»


L’appelloaigiovani:«Imparateadonareilsangue»


La vita di Massimiliano Os-
sini,conduttore di Rai1, anda-
vaa gonfievele:carriera in tv,
una famigliafelice. Fino al
giorno in cui scopreche la
moglieèmalata: un tumore,
perfortuna curato. Ma lo spa-
ventofanascereinlui lo sti-
moloafarequalcosa per gli
altri. Cosa fare, racconta Ossi-
ni suBuoneNotiziein edicola
domani gratiscome ogni
martedìcon ilCorriere, lo de-
cide l’anno scorso: alla punta-
ta diUnomattina Estate arriva
come ospiteClaudio Saltari,
presidentediDonatoriNati,
onlus dellaPolizia diStato di
cuièpresidenteonorario
FrancoGabrielli. Massimilia-
no diventa donatoreetesti-
monial dell’associazione che
dal 2003 promuovela raccolta

di sangue e lavora in modoca-
pillare per «arruolare» nuove
leve. Ci sono, infatti, pochi
donatori di sangueesoprat-
tutto mancano i giovani: nella
fascia di età tra i 18 e i 35 anni
il numero deivolontariconti-
nuaacalare. Massimiliano
Ossini si appella per questo a
ragazze e ragazzi.
Anche in Maremmac’èbi-
sogno di nuoveleve per lavo-
rarecon il bestiame allo stato
bradoequiaessererichiesti
sonoibutteri, cioèicowboy
dellaToscana. Ma all’ultimo
corso di addestramentoc’è
stata una novità: oltre il 75 per
centodeicandidati per que-
sto antico, duro e affascinante
mestiere a rischio scomparsa
erano donne, che si sono rive-
late più brave dei maschi.

Le buone notizie proseguo-
no in Sardegna: un brillante
laureatoinEconomia decide
di non abbandonarelasua
terra e ditenere viva la tradi-
zione delle maschereMamu-
thones e Issohatores. Dal suo
sognoènata lacooperativa
Viseras, che ha inventato e ge-
stisceilmuseo multimediale
di Mamoiada (Nuoro): 28 mi-
la visitatori nel 2018 e, grazie
all’indotto, in paese si sono
sviluppateattività che danno
lavoro ai giovani e stanno sal-
vando il borgo dallo spopola-
mento. Ancora:aCatania tre
italiani lavorano assieme a tre
migranti in Fieri, la «Fabbrica
Interculturale Ecosostenibile
del Riuso»: creano prodotti
da materiali direcupero e, ol-
treallavoro, hanno trovato

unacasa e un futuro.
InTanzania Cuammcon
Unicef ha lanciato il progetto
«Tubadilishe» (che in swahili
significa «Cambiamo la nutri-
zione») per portare nei villag-
gi le buone pratichecontro la
malnutrizioneedareun’edu-
cazione igienico-sanitaria. I
medici diventano maestri: ol-
trealla necessità divariare
l’alimentazione insegnano
l’usocorretto di pentole e me-
stoli. Nel nuovonumerodi
BuoneNotizieparliamo an-
che di clima:igoverni che
non fanno abbastanza nella
lotta al climatechange ri-
schiano di essereportati in
tribunale. E in autunno succe-
derà anche all’Italia.
FaustaChiesa
©RIPRODUZIONERISERVATA

Inedicola


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Corrieredella
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Lacopertina
MassimilianoOssini,fotografato
mentredonailsangue,sullaprima
paginadelprossimonumerodi
«BuoneNotizie»

Pina,losceriffodellespiagge


«Così fermo iladridisabbia»


Daannivigilasuilitoralidi«IsArutas»,inSardegna.«Troppiarrogantieincivili»


Ilpersonaggio


diAlbertoPinna


L’appello
Unodeicartelli
aIsArutas
(provincia
diOristano)che
invitaituristi
anonlasciare
laspiaggia
portandosi
viasabbia,
conchiglie
oaltro
chesitrova
lungolacosta
esugliscogli

P


ina passeggia fra i
sassolini bianchi,
verdierosa sulle
spiagge della peniso-
la del Sinis. Le onde
ches’infrangono a riva ci han-
no messo milioni di anni per
levigarebanchi di quarzoe
formaremiliardi di «chicchi
di riso», ambìti dai turisti pre-
doni.Unsacchetto via l’altro e
ilitorali fra Is ArutaseMari
Ermi (costa occidentale sarda,
penisola del Sinis) rischiano
di fare la fine di SpiaggiaRosa
nell’isola di Budelli, famosa
per le immagini di «Deserto
Rosso», quasi dimezzata e in-
fine chiusa. In pochi anni
hanno rubatotonnellatedi
sabbia, nientesembrafer-
marli: non guardieforestali e
comunali,cartelli, pene seve-
re (da 1 a 6 anni direclusione).
Ora ci provano ivolontari.
Pina Caredduèlanonna-
sceriffo del Sinis: non ha divi-
sa né stellette.Vain quelle
spiagge fin da bambina. Tre

figli e due nipoti, ha sventato
centinaia di furti di sabbia, ha
58 anni, piglio deciso, da più
di 20 agiscein... incognito:
«Prendo il sole, sto sotto l’om-
brellone, faccio due passi,
sembro una qualsiasi bagnan-
te, ma osservocon occhio vi-
gile. Quandovedo qualcuno
che riempie sacchetti e botti-
glie, mi avvicino: “Scusi, per-
ché raccoglie la sabbia?”. So-
nocortese ma irremovibile».
I predoni non sempre desi-
stono: «Una giapponese aveva
nascostoilsacchettonella
borsa. Protestava: “Io non ne
ho preso”. Ho insistito: “O lo
svuota leiochiamoivigili”.
Alla fine ha rimesso i sassolini
in mare.Ungruppo di giovani
ha vistotutto. “Vogliamo
stringerle la mano! Se tutti
noi sardi facessimocome

lei...”. Hanno ragione: civor-
rebbe più amore per il nostro
patrimonio naturale. Spesso
lo svendiamoolasciamo che
lo distruggano». Quasi sem-
preituristi predoni si difen-
dono: non sapevamo. «Una
famigliola ditedeschi, riem-
pivaalcune bottiglie. Ho ri-
presocol telefonino, non po-
tevano negare. Allora hanno
fattofinta di noncapirel’ita-
liano. Sono andataverso il
mare, ho allargatolebraccia.
Poihopreso la bottiglia di
uno dei bambiniel’ho svuo-
tata. Il padresièavvicinato
minaccioso. Vicinoc’era un
cartello di divieto; gliel’ho in-
dicato. Non siècalmato, ma
comunque ha riversatoisas-
solini nella spiaggia».
Qualchevolta la nonna-
sceriffonon riesceaconvin-
cerei predoni di sabbia. «C’è
chi rispondeamuso duro:
“Ho vistoicartelli di divieto
ma nonm’importa”. Allora
chiamo la polizia municipale.
Ungiorno mi hanno risposto:
“Siamo impegnati, non pos-
siamo...”,come se il furtodi
sabbia nonfosse unacosa im-

portante. Allora hotelefonato
allaForestale. Che sempre in-
tervieneesanziona. Macon-
trollaretutti non si può: nel
Sinis i turisti arrivano incam-
per, rimangono la notte. In
spiaggia nonc’ènessuno,
possono fare quel chevoglio-
no...».
Enon semprebastano le
parole. «Unacomitivadiro-
mani ha riempitoungrande
saccoelohanascostoinun
suv.Strafottenti, mandavano
aquel paese chi chiedevadi
non portar viaisassolini. C’è
stato un passaparola, stavano
per ripartire, li ha circondati
unafolla infuriata: “Lasciate
la sabbia orovesciamo l’auto”.
Sono stati salvati dalla poli-
zia». Sempreinservizio, la
nonna-sceriffo: «I miei figli
protestano. “Mamma,conte
in spiaggia non si può anda-
re”». E inflessibile anchecon i
nipoti: «Mi hanno chiesto:
“Nonna, portiamo i sassolini a
casa per giocarci”. No, ho ri-
sposto, se tutti fannocosì, un
giorno non lontano non ci sa-
rà più spiaggia».
©RIPRODUZIONERISERVATA

AlmarePinaCareddu,58anni,trefiglieduenipoti,
bloccaituristimaleducati:«Sonocortesema
irremovibileesenonbastachiamolapolizia»

Furtiesequestri


CalaMariolu
Unaperladel
golfodiOrosei,
nellacosta
centro-
orientaledella
Sardegna,
vittimadei
«predoni»

Villasimius
Nonsolola
sabbia,ma
anchequintali
disassilevigati
dalmare
vengono
sequestrati
ognianno

CostaSud
Ituristiportano
viaanche
conchiglie
estellemarine.
Mavengono
spessofermati
inporti
eaeroporti

Lereazioni
«C’èchinega,chifinge
dinoncapireechi
reagiscemale.Maipiù
cedono,controvoglia»
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