Corriere della Sera - 19.08.2019

(sharon) #1


CorrieredellaSeraLunedì19Agosto2019 33


Boxoffice
È«GoodBoys»ilpiùvistonegliStatiUniti
Sorpresa perGoodBoysche ha stravinto al box office Usacon 8,3
milioni di dollari raccolti nel solo giorno di debutto, venerdì scorso, e
21 milioni in tutto il weekend. Lacommedia per ragazzi battecosì lo
spin-off diFast&Furious,Hobbs&Shaw(13,5 milioni) eIlReLeone
(10,5 milioni). Male invece le altre novità della settimanacon 47
MetersDown:Uncagedche siferma a 9 milioni,BlindedbytheLighta
4,1 milioni eChefinehafattoBernadette?a 3,5 milioni.AngryBirds2
invece è arrivato a 14,7, milioni dopo 4 giorni di programmazione.

Spettacoli


IL RE LEONE


Q


uando uscì,venti-
cinque anni fa, il
«primo»ReLeone
(trentaduesimo
nella storia dei
lungometraggi animati Di-
sney) si impose per la netta
inversione ditendenza stili-
sticarispettoalprecedentee
«modernista» Aladdin, più
bidimensionaleespigoloso
nel disegno. Le storie di Sim-
bacercavano invece una mag-
gior aderenza allarealtà spin-
gendo gli animatori anche a
digitalizzareimmagini prese
dalvero,come nella scena
dellacarica degli gnu.
Una strada, quella dellave-
rosimiglianzaedel «reali-
smo», che si riproponecon
forza anche in questa edizio-
ne 2019. Purcompletamente
realizzatocon animazione di-
gitale, il nuovofilm insegue
un effetto-di-realtà che qual-
chevolta ha dello sbalorditi-
vo: la somiglianzacon gli ani-
maliveri è assoluta e nonfos-
se per il bisogno di farli parla-
rele riprese sembrerebbero
effettuate dentro qualche par-
co nazionale, tra autentici leo-
ni e autentiche iene.
Èquesta la primareazione
alla proiezione della nuova
versione diretta daJon Favre-
au, appena visto nei panni di
Happy Hogan inSpider-Man
e qui nel doppio ruolo diregi-
staeproduttore. La storia ri-
peteinmaniera pressoché
identicailfilm originale.
Cambiano alcunecanzoni (El-
tonJohn hacompostoNever
TooLateed Elisa si sentecon
MarcoMengoni inL’amoreè
nell’ariastasera)enatural-
mente sono nuovele voci dei
doppiatori: nonc’è più Vitto-
rio Gassman che fa parlareil
vecchiore Mufasa (ora è Luca
Ward), l’ottimo MassimoPo-
polizio ha sostituito Tullio So-

alismo delle immagini, tutte
totalmente digitalizzate, e qui
davvero stupefacente. Ma evi-
dentementecambiano anche
le considerazioni che questa
scelta di stile si porta dietro:
se guadagna inverosimiglian-
za, il nuovoReLeone perde
inevitabilmenteinforza in-
ventiva.
Lo si nota soprattuttonei
personaggi di TimonePum-
ba, la cui espressività è limita-
ta dagli obblighi delrealismo
(certesmorfie,certeperfor-
mancesono irrimediabil-
menteperse)così come nel-
l’uccello Zazu cui laverosimi-
glianzazoomorfa (è un buce-
ro dal becco rosso) finisce per
cozzarecon la possibilità di
sfruttarelesituazionicomi-

che in cui sicaccia (o locac-
ciano gli altri). Ma anche il più
direalismo cui arrivaquesta
edizione stimolaulteriori ri-
flessioni.Peresempio sulla
«pigrizia» di uno spettatore
che ha bisogno sempre di più
dellaverosimiglianza delle

immagini per farsicoinvolge-
re da quello che gli passa da-
vanti agli occhi.Unprocesso
che evidentementeparteda
molto lontano, da quando gli
effetti digitali hanno fattola
lorocomparsa al cinema (di-
ciamo almeno daitempi di
Tron,1982) ma che ha finito
per «viziare» uno spettatore
non più dispostoaintegrare
con la propria fantasia quello
chevede sullo schermo. Non
è certo ilcaso di rimpiangere i
trucchiapasso uno di Ray
Harryhausen(ricordategli
scheletri armati diScontrodi
titani?) ma mi sembra che ciò
che abbiamo guadagnato—
in realismo — non basti a pa-
reggiarequello che abbiamo
perso, inforza fantastica eca-
pacità immaginativa.
Èuna specie di perversa
sindrome di sanTommaso
quella cui ci hanno spinto gli
sviluppitecnologici del cine-
ma, doveil vederevadipari
passocon la possibilità dive-
rificarequasi materialmente
quello che ci passa davanti
(«se nonvedo nelle sue mani
il segno dei chiodi e non met-
to il dito nel posto dei chiodi»
diceva l’incredulo apostolo di
Cristo). Oggi tutto deve essere
assolutamente e credibilmen-
te vero. Ma il posto della fan-
tasia dov’è?
©RIPRODUZIONERISERVATA

Ilfilm
delMereghetti

lenghicome Scar, Marco
Mengoni è Simba, Elisa è Na-
la, Edoardo Leo eStefano Fre-
si danno lavoce al suricato Ti-
mon e al facocero Pumba. Ma
il restodel film sembra fatto
propriocon lacartacarbone.
Stessa presentazione agli
altri animali riuniti del giova-
ne erede Simba, stessitentati-
vi di Scar di metterlo in diffi-
coltà fino al piano per elimi-
nare il giovane e ilvecchiore
sotto glizoccoli degli gnu im-
pazziti, stesso auto-esilio al di
là del desertodoveincontra
Timon, Pumbaelafilosofia
dell’«Hakuna Matata», stesso
ritorno alleresponsabilità del
ruolo grazie all’interventodi
Nala. E naturalmente stessa fi-
ne. Cambia solo il livello dire-

Ilregista


●Jon Favreau
(52 anni) è
attore, regista e
sceneggiatore.
Tra i suoi film
più noti «Iron
Man», «Chef» e
«Il libro della
giungla»

Un eccesso di realismo


che fa perdere fantasia eironia


Nel remake del cartoon con la storia di Simba le voci di MengonieElisa


❞Èuna
sindrome
di san
Tommaso:
il vedere
va di pari
passo
con la
possibilità
di verificare
quello che
ci passa
davanti
Yda evitare YYinteressante
YYYda non perdere
YYYYcapolavoro

Simba torna dopo 25 anni in
live action: stessa storia ma
animazioni totalmente digitali

●Lestelle


Nellasavana
«Il Re Leone» è
Interamente
realizzato in
digitale con la
medesima
tecnica usata
nel remake de
«Il libro della
giungla» del


  1. La
    versione
    italiana è
    doppiata dai
    cantanti Marco
    Mengoni, che
    interpreta
    Simba, ed Elisa,
    che dà la voce
    a Nala. Luca
    Ward invece è
    Musafa


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DI UNA NOTIZIAÈLAPRIMA


LEZIONEDA IMPARARE.

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