10 Sabato 10 Agosto 2019 Il Sole 24 Ore
Finanza & Mercati
Al gigante farmaceutico e della
chimica Bayer non ha fatto bene
l’acquisizione da miliardi di
dollari dell’americana Monsanto
a metà . Il titolo della società
tedesca ha perso il % del valore
nel corso degli ultimi mesi,
circa miliardi di capitalizza-
zione, oggi poco sopra i . Tutta
colpa delle polemiche e delle
mila cause intentate negli Stati
Uniti da agricoltori e giardinieri
che hanno avuto contatto diretto
con il Roundup, prodotto a base
di glifosato (dichiarato probabile
cancerogeno dall’Agenzia inter-
nazionale per la ricerca sul can-
cro, che fa parte dell'Oms) eredi-
tato da Monsanto. Bayer recen-
temente ha dichiarato di volere
investire miliardi per sviluppa-
re erbicidi alternativi. Ma quello
che ha fatto inizialmente correre
il titolo ieri è che la società tede-
sca avrebbe offerto miliardi
(dei richiesti dagli avvocati)
per chiudere i procedimenti in
corso. Il portavoce di Bayer Tino
Andresen non ha commentato.
Un mediatore, Kenneth Fein-
berg, ha negato che si stia discu-
tendo una simile proposta. Il
titolo ha toccato fino al +% per
poi ridurre i guadagni a +,%.
Intanto Bayer, che già dete-
neva il ,% del capitale di
BlueRock, la joint venture creata
nel con Versant Ventures,
pagherà milioni di dollari
(su una valorizzazione comples-
siva di miliardo) per acquistare
la restante quota di capitale
della società e «consolidare la
posizione di leader nella terapia
cellulare». Lo ha annunciato
una nota del colosso tedesco.
L'operazione prevede il paga-
mento in contanti di circa
milioni di dollari e altri
milioni di dollari da pagare al
raggiungimento di traguardi di
sviluppo predefiniti. La chiusu-
ra è prevista per il terzo trime-
stre del .
«Questa acquisizione è una
pietra miliare nel nostro percor-
so verso una posizione di leader
nella terapia cellulare», ha di-
chiarato Stefan Oelrich, membro
del consiglio di amministrazione
di Bayer AG e presidente della
divisione farmaceutica. Il porta-
foglio di terapie cellulari di
BlueRock Therapeutics è attual-
mente focalizzato su neurologia,
cardiologia e immunologia con
un programma guida nella
malattia di Parkinson che do-
vrebbe entrare in fase clinica
entro la fine del .
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DENARO&LETTERA
BAYER +2,64%
La spinta sulla terapia cellulare
e l’offerta per archiviare Roundup
Andamento del titolo a Francoforte
50
56
62
68
9/05 9/
57,1 64,
Enel, attraverso la controllata
statunitense per le rinnovabili
Enel Green Power North Ameri-
ca, ha siglato un contratto di
fornitura energetica virtuale di
dodici anni con il marchio di
abbigliamento Gap, secondo il
quale quest’ultimo acquisterà
l’energia messa in rete da una
porzione da MW di Aurora, il
nuovo parco eolico di Enel Green
Power attualmente in fase di
sviluppo nel Nord Dakota. In
linea con l’accordo, l’energia
eolica fornita a Gap è sufficiente
ad alimentare oltre . store
del marchio, pari a circa il %
del fabbisogno energetico degli
oltre . punti vendita Gap a
livello mondiale.
«La partnership con Gap di-
mostra come i brand globali si
rivolgano a noi in misura sempre
maggiore», ha commentato
Antonio Cammisecra, responsa-
bile globale di Enel Green Power.
«Con questi accordi, che creano
ritorni immediati e condivisi,
oltre a promuovere le strategie di
riduzione delle emissioni, riaffer-
miamo lo stretto legame fra
sostenibilità e creazione di valo-
re». L’elettricità acquistata da
Gap Inc. dovrebbe raggiungere i
GWh l’anno, evitando l'im-
missione in atmosfera di mila
tonnellate di CO.
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ENEL-1,69%
Energia per 1.500 negozi Gap
grazie al parco eolico negli Usa
Andamento del titolo a Milano
5,
5,
6,
6,
9/05 9/
5,52 6,
PARTERRE
L’inchiodata di Uber
tre mesi dopo l’Ipo
Uber perde velocità, sulle strade del mondo e su quella della
Borsa, Wall Street. Il titolo del leader del trasporto e delle
consegne alternative ha bruciato ieri il % sulla piazza azio-
naria e, pur ridimensionando flessioni che avevano rag-
giunto il %, è in calo dell’% dal suo collocamento iniziale
avvenuto in maggio a dollari. La società rimane in cresci-
ta, con entrate nel secondo trimestre salite del per cento.
Ma quella crescita è la più lenta mai riportata, sgonfiata da
un inatteso calo del % in America Latina. E il gruppo con-
tinua a essere in perdita, milioni pur quando si escluda
ogni onere straordinario a cominciare dai compensi legati
all’Ipo e pari a , miliardi. Abbastanza, cioè, per invitare
a una guida cauta gli investitori. Che al momento non appa-
iono neppure convinti dalle promesse del chief executive
Dara Khosrowshahi di progressive riduzioni del passivo nei
prossimi due anni, d’un «eventuale» pareggio e successiva
redditività. Quel che appar loro certo è piuttosto l’aumento
costante della concorrenza nel settore, negli Stati Uniti e su
scala internazionale, con marchi che vanno dalla conterra-
nea Lyft agli asiatici Grab e Didi. Una competizione che
promette di dare filo da torcere alla corsa di Uber. (M. Val.)
Lo scandalo del fondo malese per lo sviluppo MDB crea nuovi
guai legali per Goldman Sachs: le autorità di Kuala Lumpur
hanno incriminato tra attuali ed ex dirigenti della banca
d’investimento americana e delle sue controllate, ritenuti cor-
responsabili di truffa e irregolari operazioni finanziarie. Tra
gli accusati, che formalmente rischiano fino a dieci anni car-
cere e multe, spicca l’ad di Goldman Sachs International Ri-
chard Gnodde. La banca ha risposto che le accuse sono fuori
luogo e che si difenderà. Ma il caso minaccia di non chiudersi
facilmente. Lo stesso Dipartimento della Giustizia Usa ha
stimato che in tutto , miliardi di dollari sarebbero stati stor-
nati da MDB e usati per spese stravaganti, compreso il finan-
ziamento del film The Wolf of Wall Street, e ha perseguito casi
contro alcuni ex banchieri di Goldman. In Malesia la vicenda
ha travolto l’ex primo ministro Najib Razak, ora sotto proces-
so, e Kuala Lumpur ha a sua volta puntato sempre più l’indice
contro Goldman, sospettata d’essere stata al corrente dello
scandalo e alla quale potrebbe chiedere danni per , miliardi.
La banca avrebbe in particolare ingannato gli investitori nel
raccogliere , miliardi per il fondo con emissioni obbligazio-
narie che le fruttarono milioni in commissioni. (M. Val.)
La Banca d’Italia ha bloccato l’attività della succursale
italiana della banca marocchina Attijariwafa Bank Eu-
rope per carenze nel rispetto della normativa in materia
di trasparenza. Nel dettaglio, si legge in una nota di
Bankitalia diffusa nella giornata di ieri, Via Nazionale
ha stabilito per Attijariwafa Bank Europe «il divieto di
immettere sul mercato nuovi prodotti e/o servizi rispet-
to a quelli già offerti, il divieto di distribuire prodotti e
servizi di pagamento della capogruppo e delle banche
di Paesi terzi appartenenti al gruppo, l’obbligo di resti-
tuire agli aventi diritto le somme indebitamente addebi-
tate o non legittimamente riconosciute, il divieto di isti-
tuire nuove succursali». L’azione della Vigilanza ha
preso spunto da un’ispezione condotta tra la fine di
aprile e il giugno . Il provvedimento, conclude la
nota, «non incide sui rapporti in essere con gli attuali
clienti», ma è anche vero che non la questione non fini-
sce qui. Anzi, Palazzo Koch «si attende la pronta adozio-
ne da parte dell'intermediario di un piano di rimedio
volto a rimuovere tempestivamente ed integralmente
le carenze rilevate». (R.Fi.)
Goldman Sachs
e la palude malese
Via Nazionale stoppa
la banca marocchina
Cattolica,
avanti tutta
sul dossier Ubi
ASSICURAZIONI
Entro poche settimane
pronta l’offerta vincolante
su tutto il perimetro Vita
L’ad Minali: «Ci giocheremo
al meglio le nostre carte»
L’utile cresce a milioni
Enrico Miele
MILANO
Estate di lavoro no stop per Cat-
tolica Assicurazioni. Dopo aver
archiviato il primo semestre del-
l’anno con utili netti in crescita
del ,% a milioni, nelle pros-
sime settimane la compagnia
presenterà un’offerta, stavolta
vincolante, su tutto il perimetro
Vita di Ubi Banca. La proposta ri-
guarda miliardi di riserve,
mentre oggi la joint venture nella
bancassicurazione con l’istituto
di credito (la Lombarda Vita) si
ferma a miliardi. E se l’obiettivo
è ambizioso, come spiega l’am-
ministratore delegato Alberto Mi-
nali, lo sono anche i target sul
, in cui Cattolica punta a mi-
gliorare il risultato dello scorso
anno, «almeno questo è lo sforzo
che stiamo portando avanti».
L’opera, in realtà, è già a metà.
Nel periodo gennaio-giugno, la
compagnia ha realizzato un risul-
tato operativo di milioni
(+,%) con una raccolta in salita
a , miliardi (+,%). L’aumento
è sia nel Vita (+,%) che nei
Danni (+%). Né sembrano aver
pesato più di tanto i temuti
«eventi atmosferici» visto che il
combined ratio – termometro
della redditività nel ramo danni –
è al ,%, dato per gli analisti di
Equita «migliore delle attese».
Sul fronte della solidità di capita-
le, il solvency II ratio sale al %
(da % nel primo trimestre). Ri-
sultati che per Minali «conferma-
no la traiettoria di crescita. Arri-
viamo a metà del piano con un ri-
sultato operativo che segna un in-
cremento per il sesto trimestre
consecutivo e un utile che cresce
a doppia cifra».
Nel dettaglio, la raccolta nel
business Danni sale a quota ,
miliardi. Al risultato contribuisce
per milioni il ramo non auto
(+,%), con il segmento auto a
milioni (-,%), mentre nel
Vita la raccolta sale alla soglia di
, miliardi. Ma Minali guarda
avanti: «A Ubi abbiamo presenta-
to un’offerta non vincolante a ini-
zio giugno, siamo in gara con altri
operatori. Siamo molto interes-
sati perché la banca rappresenta
per noi un importante veicolo di-
stributivo, siamo in gara e ci gio-
cheremo le nostre carte al me-
glio». Il punto fermo è che sia
un’operazione che «accresca il
valore» del gruppo. I vertici di
Cattolica ora sono al lavoro «per
presentare nelle prossime setti-
mane un’offerta vincolante». Do-
po un primo semestre in espan-
sione a doppia cifra, la previsione
è di alzare l’asticella: «Continue-
remo – aggiunge l’ad – lo sposta-
mento Danni verso il business
non auto e cercheremo di recupe-
rare redditività. Il è ben im-
postato, l’obiettivo è fare meglio
dell’anno scorso». Nel frattempo,
si è fermata la vendita di BTp («In
questo momento non stiamo fa-
cendo nulla sul nostro portafo-
glio di titoli di Stato») ma, assicu-
ra Minali, «siamo attrezzati per
gestire fenomeni fuori dal nostro
controllo» come la volatilità su
spread e tassi.
Nell’attesa, il titolo di Cattolica
ieri ha chiuso in calo del ,% (a
, euro) zavorrato, come il resto
del Ftse Mib, dalla crisi anticipata
del governo Conte.
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IL PRIMO SOCIO DELLA COMPAGNIA VERONESE
E Buffett annega nella liquidità
Da spendere ci sono 122 miliardi
In attesa di individuare
la maxi operazione, il focus
resta sulle quote esistenti
Riccardo Barlaam
Dal nostro corrispondente
NEW YORK
«Se non sei disposto a tenere un titolo
per anni non pensare nemmeno di
possederlo per minuti». Warren
Buffett è forse il più celebre investito-
re dei nostri tempi. Tra qualche gior-
no, il agosto, compirà anni ma è
ancora saldamente al timone di Be-
rkshire Hathaway, la società di inve-
stimento che guida da anni e che ha
appena presentato i conti del secondo
trimestre con la sorpresa di un “teso-
retto” record in cassa di miliardi di
dollari pronti da spendere. A caccia di
grosse prede che per ora il magnate
non pare trovare, dati i corsi attuali
della Borsa americana.
Partito nel con mila dollari
in tasca, l’Oracolo di Omaha oggi van-
ta un patrimonio personale di mi-
liardi. Terzo uomo più ricco al mondo,
dopo Jeff Bezos e Bill Gates. Oltre alla
ricchezza accumulata negli anni e alla
liquidità record della sua società, ogni
anno Buffett destina decine di miliar-
di in attività filantropiche e sociali. Ma
nonostante la sua immensa ricchezza
continua a condurre un’esistenza fru-
gale, sempre al di fuori dall’orbita dei
riflettori. Vive ancora nella villetta di
cinque stanze comprata nel . Leg-
gendario il suo fiuto per gli investi-
menti. Lontano dalle tentazioni da
raider, da lupo di Wall Street di chi
tenta di arricchirsi con il mercato
azionario comprando e vendendo nel
breve termine, accollandosi grossi ri-
schi, Buffett si è sempre concentrato
nelle sue scelte di investimento sul va-
lore implicito delle società. Puntando
su settori solidi, più tradizionali, lega-
ti a manifattura, credito, assicurazio-
ni, infrastrutture per periodi di tempo
molto lunghi. Azioni come Coca-Cola,
Delta Airlines o Wells Fargo, ad esem-
pio, sono nel portfolio di Berkshire
Hathaway da oltre anni.
I risultati gli danno ragione. Nu-
meri alla mano, dal a oggi (al
dicembre ) il book value della sua
conglomerata è cresciuto di una per-
centuale monstre che si fa fatica a leg-
gere tutta d’un fiato: +..% di
rendimento. Nessuno a Wall Street
può vantare simili performance.
Per Buffett i miliardi cash pos-
sono non essere una buona notizia.
Lui stesso in una delle sue lettere an-
nuali agli azionisti, nel , scrisse
che «la liquidità non ci rende felici» e
allora aveva miliardi in cassa. Co-
me dire: se i soldi restano lì è perché
al momento non si ritiene ci siano
opportunità di investimento sui
mercati finanziari.
Il silenzio o l’inazione di Buffett da
soli rischiano di essere un messaggio
a cui dovrebbero prestare attenzione
operatori finanziari e risparmiatori.
Nell’ultima lettera agli azionisti, a
maggio, Buffett aveva confermato di
essere a caccia di una grande acquisi-
zione, utilizzando l’immagine di un
elefante (“elephant-sized acquisi-
tion”). Ma per ora l’Oracolo resta a
guardare. Ancora, nella stessa lettera
spiegava: “Le prospettive immediate
non sono buone. I prezzi sono alle
stelle per le aziende con prospettive
nel lungo termine”.
Wells Fargo in una nota inviata ai
clienti ha stilato un elenco di so-
cietà, i cui titoli si ritiene potrebbero
interessare Berkshire nel prossimo
futuro, alcune note altre meno: Al-
tria, Bed Bath & Beyond, Cboe, Capri
Holdings, Cnx Midstream Partners,
Cognizant Technology Solutions,
Cummins, Eqm Midstream Partners,
Micron Tecnology, Regeneron Phar-
maceuticals, Tapestry, Urban Outfit-
ters. Nel frattempo chissà se un oc-
chio resta concentrato su Cattolica,
di cui l’Oracolo conserva poco meno
del per cento.
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REUTERS
L’oracolo di Omaha. Dentro all’impero di Warren Buffett c’è anche una partecipazione in Cattolica Assicurazioni
Facebook, milioni agli editori per la sezione news
Dal nostro corrispondente
NEW YORK
Facebook in autunno lancerà negli
Stati Uniti una “News tab”, una sezio-
ne dedicata per diffondere informa-
zione di qualità. Il social network, che
ha , miliardi di utenti attivi mensili
nel mondo, sarebbe disposto a paga-
re in anticipo fino a milioni di dolla-
ri l’anno, con contratti triennali, alle
televisioni e ai grandi giornali ameri-
cani. In cambio offrirebbe la possibi-
lità di diffondere sulla sua piattafor-
ma i titoli in tempo reale, con un bre-
ve sunto ma anche articoli integrali di
grandi gruppi come il Washington
Post, Bloomberg, Dow Jones e Abc
News. L’idea di puntare sull’informa-
zione di qualità, archiviato lo scanda-
lo Cambridge Analytica, dopo i mi-
liardi di multa della Federal Trade
Commission, l’autorità a difesa dei
consumatori Usa, e di prendere deci-
samente le distanze dall’universo
delle “fake news”, era stata lanciata lo
scorso aprile dallo stesso numero
uno di Facebook. Mark Zuckerberg,
in un video postato sul suo profilo,
discuteva del futuro del giornalismo
con Mathias Doepfner, ceo di Axel
Springer. «È importante per me riu-
scire ad aiutare le persone a ricevere
notizie affidabili e a trovare soluzioni
che aiutino i giornalisti nel mondo
per il loro importante lavoro», scrive-
va Zuckerberg nell’introduzione al
video. Dall’idea Fb ora passa alla rea-
lizzazione: la “News tab” avrà molta
evidenza sulla pagina del social
network. Apparirà accanto a funzioni
principali come i “News feed”, che in-
cludono gli aggiornamenti degli ami-
ci, Messenger e Watch, per vedere i
video. Si partirà dagli Stati Uniti. Se il
primo esperimento avrà successo è
probabile che gradualmente la
“News tab” apparirà anche negli altri
mercati. Non è l’unica iniziativa a so-
stegno dell’industria dell’editoria. A
gennaio il gruppo di Zuckerberg ha
annunciato un investimento di
milioni di dollari per tre anni a soste-
gno dell’informazione locale ameri-
cana, attraverso programmi di news,
partnership e incubatori. Tra i vari
partner coinvolti nel progetto ci sono
il Pulitzer Center e Report America,
che ha un piano per assumere mille
giornalisti nelle testate locali.
—Ri.Ba.
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SOCIAL NETWORK
U
na combinazione di eventi negativi ha affossato i
mercati finanziari nell’ultima seduta di una
settimana impegnativa. In primis ulteriori
inasprimenti nel dialogo tra Washington e Pechino,
che allontanano la possibilità di un’intesa sui dazi. Poi
la crisi del governo italiano, che si riverbera sull’intera
area euro. In aggiunta, alcune statistiche
macro poco convinventi, che fanno temere
un severo rallentamento dell’economia
globale. E se il Giappone ha tenuto più delle
attese (+,% il Pil del secondo trimestre), in
Europa le esportazioni della Germania sono
diminuite (-,% a giugno). La (ex)
locomotiva dell’area euro sembra aver finito
il combustibile, il che non depone bene per la
crescita del Vecchio Continente. Anche oltre
la Manica la morsa economica si fa sentire,
quando ancora non c’è visibilità sulla Brexit:
il Pil del secondo trimestre nel Regno Unito
ha frenato a sorpresa (-,%) e non accadeva
dal . La sterlina si è indebolita, mentre gli
investitori hanno riparato nel Franco svizzero, tornato
quasi alla parità contro Euro. Sugli scudi anche gli altri
classici beni rifugio: oro (a . dollari) e il Bund, che a
dieci anni ha un rendimento negativo record di -,%.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
di Marzia Redaelli
SETTIMANA IN FUGA
VERSO I BENI RIFUGIO
IL RENDIMENTO
DEL BUND
Il decennale
tedesco ai nuovi
minimi storici
-0,
Dopo Cambridge Analytica
il ceo Mark Zuckerberg
vuole puntare sulla qualità
MERCATI