8 Sabato 10 Agosto 2019 Il Sole 24 Ore
Finanza
Mercati
Oltre miliardi di dollari: per
Warren Buffett la liquidità è più
un problema che altro. Chissà
che una quota possa finire
ancora in Cattolica.
Riccardo Barlaam—a pag.
Miliardari
Buffett annega
in 122 miliardi
di liquidità
in cerca di prede
Arriverà entro poche settimane
l’offerta vincolante per l’intero
perimetro Vita di Ubi da parte
di Cattolica, che ha chiuso il
semestre con utili in rialzo.
Enrico Miele—a pag.
Assicurazioni
Cattolica,
avanti tutta
sull’offerta
per le polizze Ubi
Carige, nel piano paracadute
spunta il bonus per i vecchi soci
BANCHE
Un warrant ogni quattro
azioni per chi sottoscriverà
l’aumento da milioni
C’è l’impianto definitivo
della manovra: atteso
a giorni il via libera Bce
Raoul de Forcade
Prende corpo l’accordo quadro per il
rafforzamento patrimoniale di Carige
che, se approvato dall’assemblea de-
gli azionisti, dovrebbe consentire la
messa in sicurezza della banca, attra-
verso una manovra, con aumento di
capitale, da complessivi milioni di
euro. Quando il giornale è andato in
stampa il piano era ancora sotto l’esa-
me dei vari soggetti coinvolti, tra i
quali il Fondo interbancario di tutela
dei depositi (Fitd), lo Schema volonta-
rio (Svi) del Fondo, la Cassa centrale
banca (Ccb), la Società per la gestione
delle attività (Sga) del Mef, ma l'impal-
catura dell’operazione è sostanzial-
mente chiara.
La ricapitalizzazione della banca
prevede un aumento del capitale so-
ciale da milioni, in tranche così
ripartite: , milioni allo Svi, a fron-
te della conversione delle obbligazio-
ni subordinate sottoscritte a novem-
bre ; milioni a Ccb; milioni
agli attuali azionisti di Carige, in pro-
porzione alla percentuale di capitale
detenuta; , milioni al Fitd. Que-
st’ultimo formalizza anche l’impegno
di garantire la sottoscrizione della
tranche riservata agli attuali azionisti,
in caso di mancata sottoscrizione, in-
tegrale o parziale, da parte di questi.
È prevista anche l’emissione di
warrant da assegnare gratuitamente
agli attuali azionisti che sottoscrive-
ranno le azioni a loro riservate, in ra-
gione di un warrant ogni quattro
azioni nuove sottoscritte. Questi war-
rant consentiranno l’acquisto di nuo-
ve azioni con uno sconto del % sul
prezzo di mercato al momento del-
l’esercizio. Prevista, poi, l’emissione
di un nuovo prestito subordinato Tier
per milioni, in relazione al quale
sono già stati acquisiti impegni vinco-
lanti da varie istituzioni finanziarie,
private e pubbliche.
Cento milioni li sottoscriverà, in-
fatti, la stessa Ccb; milioni andran-
no ad Amissima, la società del fondo
Apollo che ha acquisito il comparto
assicurativo di Carige; milioni sa-
ranno di Medio credito centrale; e
milioni andranno al Credito sportivo
e il resto ad altre istituzioni finanzia-
rie. Per i piccoli azionisti, inoltre, lo Svi
sta mettendo a punto criteri e mecca-
nismi per riconoscere, a conclusione
dell’operazione, azioni gratuite per
un controvalore pari a milioni, a fa-
vore di azionisti attuali, a fronte di
partecipazioni azionarie inferiori a
una certa soglia (ancora da definire).
All’interno degli accordi tra le par-
ti, Svi e Fitd concedono a Ccb un’op-
zione di acquisto (con uno sconto, a
quanto risulta, di circa il %) sulla
totalità delle azioni ordinarie della
banca che saranno detenute dallo
Schema e dal Fondo, a seguito del-
l’esecuzione dell’aumento di capita-
le. L’opzione sarà esercitabile da Ccb
nel periodo compreso tra il luglio
e il dicembre . L’accordo
prevede anche un’operazione di ri-
duzione dei rischi del portafoglio
creditizio, mediante la cessione pres-
soché integrale dei crediti deteriorati
Npe alla Sga, che ha fatto un’offerta
vincolante (si veda Il Sole Ore del
luglio scorso): si tratta di , mi-
liardi di valore lordo su un totale di
, miliardi. L’insieme delle azioni di
rafforzamento patrimoniale, di ridu-
zione dei rischi e di efficientamento
consentirà a Carige, secondo il pro-
getto dei commissari, di registrare
un Npe ratio inferiore al % e un total
capital ratio superiore al %. Se, co-
me previsto, il progetto otterrà l’ap-
provazione della Bce, che è attesa per
la prossima settimana, subito partirà
un’istanza dei commissari, Pietro
Modiano, Fabio Innocenzi e Raffaele
Lener, di autorizzazione a convocare
l’assemblea degli azionisti, che do-
vrebbe svolgersi entro fine settem-
bre. Una data ipotizzata è il del
mese. Resta l’incognita di quel che
voterà in assembla l’azionista di
maggioranza di Carige (col ,%),
Malacalza Investimenti.
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MARKA
Verso il salvataggio. Per Banca Carige definito il piano paracadute: ora serve l’ok di Bce e poi dei soci in assemblea
PANORAMA
Primo semestre in utile per circa milioni di
euro per Banca Sella, che accelera del ,% rispetto
allo stesso periodo dell’anno precedente. Un risulta-
to che si lega a una strategia di crescita guidata dal-
l’innovazione, che il gruppo biellese ha continuato
a perseguire in questi ultimi mesi, conti-
nuando a sviluppare l’ecosistema di open
banking e open innovation promosso attra-
verso Fabrick e creando Sella Venture Part-
ners Sgr, una nuova società di gestione del
risparmio per investimenti nel mondo del
Venture Capital.
Nel medesimo periodo la raccolta globale
al valore di mercato del gruppo Banca Sella
è cresciuta del ,% rispetto alla fine del
, raggiungendo i , miliardi, mentre
la componente di raccolta diretta è cresciuta
del ,%, arrivando a , miliardi. Al tempo
stesso gli impieghi a famiglie e imprese sono
saliti del ,% a , miliardi, con un Npl Ra-
tio netto in miglioramento per la capogruppo Banca
Sella Holding al % rispetto al ,% di fine . Si
conferma anche l’elevata solidità patrimoniale della
banca, con un Cet del ,% e un Total Capital Ra-
tio del ,% (erano ,% e ,% a fine ).
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Il gruppo Bancario Cooperativo Iccrea ha chiuso il suo pri-
mo semestre con un risultato netto pari a milioni di
euro. Un risultato che, per quanto attiene alla redditività
realizzata, tiene conto delle caratteristiche del Gruppo -
costituito dall’affiliazione di Banche di credito coope-
rativo dislocate su tutto il territorio nazionale -
che si ispirano ai principi di cooperazione e mu-
tualità prevalente e che privilegiano il rapporto
con i soci cooperatori dei singoli istituti aderen-
ti. Per il peculiare modello che le caratterizza, gli
utili conseguiti dalle Bcc vengono infatti desti-
nati all’autofinanziamento e allo sviluppo eco-
nomico dei territori.
Si tratta di numeri che il nuovo direttore ge-
nerale, Mauro Pastore, definisce «confortanti»
prima di ricordare le importanti sfide del futuro.
«Stiamo lavorando alla definizione di un piano
industriale che punta alla ricerca di sinergie
operative interne, nella prospettiva di una mag-
giore efficienza», aggiunge infatti Pastore. Tor-
nando ai dati, gli impieghi netti a clientela hanno raggiun-
to miliardi mentre l’incidenza dei crediti dubbi netti
sugli impieghi si è attestata al ,%, con un rapporto soffe-
renze nette/impieghi del ,%. Il livello dei fondi propri del
Gruppo ammonta a circa miliardi, con un livello di Cet
e di Tcr rispettivamente del ,% e del , per cento.
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CREDITO/
Iccrea, 182 milioni
l’utile nel semestre
CREDITO/
Profitti in accelerazione
per Banca Sella
Mutualità. Le Bcc
privilegiano il
rapporto con i soci
cooperatori degli
istituti aderenti
Solidità. La banca
biellese vanta un
Cet1 del 14,6% e
un Total Capital
Ratio del 17,67%
Crescono nel mese di luglio i ricavi e i passeggeri
relativi ai voli intercontinentali di Alitalia. Nel setti-
mo mese dell'anno, la compagnia ha registrato, sui
voli di lungo raggio, un incremento del ,% dei
ricavi e del ,% dei passeggeri trasportati rispetto
allo stesso mese dell'anno precedente. Lo
rende noto la stessa compagnia.
Complessivamente i ricavi relativi al
trasporto passeggeri dell’intera rete Alita-
lia (nazionale, internazionale e interconti-
nentale) nel mese di luglio si attesta-
no a milioni di euro, «confermando
l’ottimo risultato raggiunto nello stesso
mese del », è sottolineato. Nei primi
sette mesi di quest’anno si registra, inol-
tre, un incremento dei ricavi da traffico
passeggeri pari a +,% a confronto con
l’identico periodo dell'anno precedente,
con un considerevole +,% nel solo setto-
re dei voli di lungo raggio.
«Positivi i risultati anche per quanto riguarda il
numero di passeggeri trasportati che, nel settimo
mese dell’anno, sono stati .., con una quota
rilevante rappresentata dai viaggiatori sui voli di
lungo raggio, dove con . viaggiatori si è rag-
giunta una cifra mai toccata dal ad oggi», con-
clude la nota Alitalia.
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COMPAGNIE AEREE
Alitalia, nei primi 7 mesi
ricavi da traffico +1,9%
Sul lungo raggio.
In luglio Alitalia ha
registrato 282mila
viaggiatori, top dal
2009 ad oggi
Finanziere
Warren Buffett
LA GOVERNANCE E I RISULTATI
L’EFFICIENZA DELL’ASSETTO PROPRIETARIO NON È PIÙ UN OPTIONAL
S
ono passati ormai molti anni,
quasi un secolo, dal libro di
Berle e Means, The Modern
Corporation and Private Pro-
perty () in cui i due economisti
americani rilevavano che nelle grandi
società a capitale diffuso il potere ma-
nageriale si era sostituito al potere dei
proprietari, cioè dei titolari delle azio-
ni: la platea degli investitori era così
grande da consentire ai manager di
governare la società. In un sistema ca-
pitalistico efficiente, se i manager am-
ministrano bene, saranno ben remu-
nerati, e gratificati con la riconferma,
altrimenti saranno sostituiti. Nello
stesso sistema tuttavia capitava che
per governare la società un investitore
professionale potesse raggiungere il
massimo del potere anche con una
percentuale di azioni di molto inferio-
re alla maggioranza, e riuscisse a no-
minare tutti gli amministratori o la lo-
ro maggioranza. Fintanto che una so-
cietà non diventasse “pubblica”, cioè
connotata da un azionariato diffuso,
rimanevano i grumi delle aggregazio-
ni di potere assai pericolose per l’an-
damento e la vita degli enti.
Di qui due problemi: uno teorico e
l’altro pratico. Quello teorico, che tan-
to ha appassionato i giuristi (di diritto
civile), relativo alla dissociazione tra
proprietà e controllo del bene. Quello
pratico, concernente il rapporto tra
l’interesse sociale, cioè l’interesse del-
l’ente, e l’interesse dei singoli soci.
Quest’ultimo conflitto non esiste
nel caso di società unifamiliari. Sono
le più diffuse in Italia, costituiscono la
costola del sistema economico fonda-
to sulle Pmi e e non comportano dis-
sociazione né potere dei manager,
perché sono gli stessi proprietari a es-
sere i manager. Nel caso di società di
grandi dimensioni , le grandi famiglie
che le hanno fondate – si pensi agli
Agnelli, ai Perrone, agli Ansaldo , ai Pi-
relli, ai Florio – o sono riuscite a man-
tenere saldo il governo oppure hanno
proceduto ad aggregazioni, fusioni,
trasformazioni , alienazioni.
L’ingresso dei fondi, soprattutto
quelli stranieri, è riuscito a cambiare
completamente gli assetti costituiti e
ad appropriarsi di interi comparti del
mercato. La globalizzazione, insieme
con la crisi economica, ha agevolato
l’ingresso dei fondi, ha sprovincializ-
zato le società per azioni italiane, ha
trasformato l’assetto proprietario, e
ha attuato in pieno le idee di Berle e
Means. Come scrive Antonella Olivieri
sul Sole di domenica scorsa a pagina
, in Italia vi sono fondi che posseggo-
no quasi l’% del capitale, fondi che
hanno quote quasi maggioritarie in
altre banche e compagnie di assicura-
zione, ma, salvo qualcuno di essi che
si dimostra particolarmente “attivo”,
non prendono posizioni di rottura in
assemblea e non orientano gli ammi-
nistratori che hanno contribuito ad
eleggere. Sembra quindi che anche le
tesi di Easterbrook e Fishel, che vedo-
no la società non come una istituzione
con un proprio interesse separato da
quello dei soci, ma come un fascio di
contratti, in cui gli interessi dei soci
devono essere presi in considerazio-
ne dagli amministratori, si indeboli-
sca di fronte a questa svolta radicale ,
dovuta all’ingresso dei fondi.
Si è ora arrivati alla nuova direttiva
sui diritti degli azionisti, n. del
. Si preoccupa della tutela dei dati
personali dei soci, della trasparente e
corretta informazione, dei conflitti di
interesse, del rafforzamento della re-
sponsabilità degli amministratori,
della partecipazione al voto, deline-
ando quindi un modello europeo di
corporate governance che punta sul-
l’assemblea, a differenza del modello
americano, che punta piuttosto sul
management. Vedremo cosa decide-
ranno di fare le grandi società quotate.
Resta però un fatto: globalizzazione e
internazionalizzazione richiedono
l’apertura ai mercati e agli investitori,
una libertà d’azione dei manager che
non dovrebbero farsi portatori degli
interessi dei soci di maggioranza o di
riferimento, ma perseguire l’interesse
della società quando esso dovesse
confliggere con quello dei primi, ed
avere quindi libertà d’azione. Il capi-
talismo familiare è adatto alle Pmi,
non alle grandi, a maggior ragione se
quotate e se appartenenti al settore
bancario e finanziario. E fin che i fondi
non creano problemi conflittuali, che
ostacolano la ordinata amministra-
zione della società, e i manager sono
competenti, responsabili e affidabili,
si può pensare di affrontare la nuova
stagione con maggiore serenità, pre-
occupandosi più dell'efficienza che
non dell’interesse proprietario.
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di Guido Alpa
LA MISURA RISARCITORIA
Per i piccoli azionisti fedeli
anche 10 milioni di titoli gratis
I soci retail rappresentano
ancora il -% del capitale
L’incontro con i commissari
Azioni a sconto per chi, avendo già
piccole quote di Carige, parteciperà al
prossimo aumento di capitale, e una
gratificazione aggiuntiva di azioni in
regalo da dieci milioni. È quanto han-
no chiesto (e ottenuto) i piccoli azioni-
sti della banca genovese che sono
iscritti Azione Carige, un’associazio-
ne che rappresenta un gruppo, picco-
lo ma strutturato e agguerrito, di sha-
reholder dell’istituto. A spiegarlo è
Silvio De Fecondo,presidente dell’as-
sociazione. «Il luglio scorso – dice
- i commissari di Carige (Pietro Mo-
diano, Fabio Innocenzi e Raffaele Le-
ner, ndr) ci hanno convocati dopo no-
stre ripetute richieste di attenzione.
Avendo appreso che Ccb dovrebbe
entrare in Carige con una quota infe-
riore al %, per poi salire prendendo
altre azioni a sconto, avevamo chiesto
che anche i piccoli azionisti potessero
avere azioni a sconto, per riconoscere
loro qualcosa che vada a compensare
la fedeltà dimostrata alla banca, par-
tecipando ai tre aumenti di capitale
susseguitisi in questi anni».
I piccoli azionisti di Carige in totale
rappresentano una quota compresa
tra il e il % del capitale, anche se
Azione Carige, con i suoi soci cir-
ca, raggruppa una quota molto infe-
riore: circa lo ,% del capitale.
De Fecondo spiega che, in quell’in-
contro, i commissari avevanodetto di
aver trasferito l’istanza di Azione Ca-
rige al Fondo interbancario di tutela
dei depositi (Fitd) e di averla comuni-
cata a Bce. L’impalcatura dell’opera-
zione prevede il riconoscimento ai
piccoli, in base alle azioni che hanno,
di comprarne a sconto e, al contempo,
di avere un’assegnazione di azioni
gratuite in funzione della partecipa-
zione al nuovo aumento di capitale.
Diciamo che la filosofia sarebbe quella
di venire incontro agli azionisti più
piccoli, con un meccanismo premian-
te soprattutto per questi, che magari
hanno azioni per mila euro di con-
trovalore. Se questo si concretizza in
modo equo e non irrilevante nell’enti-
tà può essere un giusto riconosci-
mento per chi è rimasto vicino alla
banca per tanti anni». Non tutti i pic-
coli azionisti, però sposano questa li-
nea. Alcuni, anche attraverso siti in-
ternet, criticano l’operazione e i com-
missari. Francesca Corneli, con le sue
mila azioni di Carige, ad esempio,
ha fatto due ricorsi contro la Bce.Il pri-
mo, afferma, per «avere copia del
provvedimento con il quale è stata di-
sposta l’amministrazione straordina-
ria di Banca Carige», il secondo per
chiedere l’annullamento del commis-
sariamento. Il gennaio , tre
giorni dopo il commissariamento, ho
chiesto alla Bce, ma anche alle altre
istituzioni coinvolte, di avere copia
del provvedimento. Quattro mesi do-
po, il maggio, mi è stato risposto
dalla Bce che mi negava l’accesso al
documento, per un generale principio
di riservatezza su tutte le attività di vi-
gilanza. Da qui i ricorsi».
—R.d.F.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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luglio 2020 e
dicembre 2021
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