Corriere della Sera La Lettura - 18.08.2019

(Tuis.) #1

DOMENICA18AGOSTO2 019 CORRIEREDELLASERA LALETTURA 25


esplodere (i primi due titoli della Trilogia
diHolt sono stati pubblicati da NN edito-
resolo l’anno precedente) permettedi
concedere il beneficio del dubbio. Dicer-
to il lettore di Haruf in astinenza, e quindi
alla ricercadi altrevaste saghecorali am-
bientateinangoli d’Americaincui non
succede mai niente, se non ciò che brucia
nel cuoredegli uominieciò che invece
deriva dai più ampi sommovimenti della
storia, troverà in ParadiseFalls diverse
soddisfazioni.

Ma il paragone tra i due autori siferma
lì.Robertson non ha niente della dolcez-
za di Haruf: è anzi aspro, a trattivolgarot-
tocomeisuoi personaggi; inoltre, per
quantolavastità della narrazione—in
particolarequella di questosecondo li-
bro — metta tutto in prospettiva, abbas-
sando anche le urla a bisbigli,Robertson
non è uno «scrittore del sussurro»come
Haruf. Ha anzi un penchant per la violen-
zaeperidialoghianervitesi, non di-
sprezza i cliché (passi il plenipotenziario
locale senza scrupoli, quel C.P.Wells at-
torno a cui girano il grosso degli eventi,
ma addirittura il pugile-filosofo!), non-
ché unavena altisonante che fa apparire
il suo granderomanzo, che racconta una
fetta di Ohio — ma, neanche troppo im-
plicitamente, aspira a raccontare l’Ameri-
catutta—dagli anni immediatamente
successivi alla Guerra di Secessione fino
all’inizio del Novecento, una sorta direci-
tal epico a grana grossa.
In ParadiseFalls , aspirazioni degne di
un Whitman si mischiano, in modo non
sempreorganico,consuggestioni—e
un gusto—inveropiù adatti a Viacol
vento oa L’alberodellavita (altra epica
americana, firmata dal puredimenticato
Ross Lockridge jr, chevarrebbe unrecu-
pero). Trovano peròvigorenel senso di
Robertson per la storia, sia quella locale
che quella nazionaleeglobale (sullo
sfondo ci sono l’industria delcarbone e la
trasformazione degliStatiUniti in una
grande potenza industriale) —caratteri-
stica questa che, nonostante tutto, lo por-
ta fuori da quel deliberatoprovinciali-
smo che pure è stato laforza di molti suoi
colleghi del Midwest.
©RIPRODUZIONERISERVATA

Q


uando si prende in mano un
romanzocome ParadiseFalls
di DonRobertson, la prima
cosa checolpisce, inevitabil-
mente, è la mole: 933 pagine
impongono rispetto. Ancor più,forse, a
chi i libri li scrive e sa quantocosti riem-
pirli in modocoerente e quanto taleco-
stosimoltiplichi esponenziale all’au-
mentare delle pagine. Quando poi si nota
che questovolume, sottotitolatonella
versione italiana L’inferno ,èsolo il se-
condo della saga — il primo, Ilparadiso ,
di 672, è uscito lo scorsoottobre — viene
naturaletogliersi ilcappello quantome-
no per l’immane sforzo narrativo.
Solo allora ci sirendeconto che questo
DonRobertson, un nome americano ab-
bastanza generico da poter essereconfu-
socon qualunque altro, non lo abbiamo
mai sentito nominare, a meno di essere
conoscitori delcatalogo Nutrimenti (e
solo Nutrimenti: le sue opere, salvo due
romanzi riproposti da Harper Collins nel
2009, sono fuoricatalogo da decenni an-
che in patria, né risultano traduzioni in
altriPaesi), che ne ha già pubblicato iro-
manzi L’uomoautentico e L’ultimasta-
gione
, o almeno fan diStephen King, che
in un’intervista di qualche anno fa citò
Robertsoncome il suo scrittore preferito
in assoluto(lo ha anche omaggiatoin
Christinelamacchinainfernale , dovela
Plymouth-killer viene acquistata proprio
a ParadiseFalls).


Possibile che l’autore di unacosì gran-
de opera (un GrandeRomanzo America-
no,forse?), risalente peraltro a solo mez-
zosecolo fa, sia già del tutto dimenticato?
La storia dell’editoria ci insegna che, sì, è
possibile, ma ci insegnaanche che, pri-
maopoi, ciò chevale qualcosatende a
riemergere. Così, a quel piccolo ma rile-
vante — e assaifortunato in Italia — «ca-
none del Midwest», che abbraccia autori
anche molto diversi ma sempre legati alle
forme del naturalismo, quali Laura Ingal-
ls Wilder,John Williams, MarylinneRo-
binson, Nickolas Butler, Chris Offutt, Do-
nald RayPollock e,volendo spingereil
midwest fino al Colorado,Kent Haruf,
viene ad aggiungersi diforza un nuovo
autore, riesumatodall’attenzione di Nu-
trimenti e di Nicola Manuppelli, che si è
fattocarico (in modo straordinariamente
efficace) della traduzione dei due «mo-
stri» che necompongono il maggior ri-
sultato letterario.
Si potrebbe pensare che il successo ita-


DonRobertson,chiè? Unoingamba


AmericaIlsecondovolumedell’imponentedittico«ParadiseFalls»imponedifareiconti

conunautorepercertiversiaffineaKentHaruf.Ingiustamentedimenticato,variscoperto

di VANNISANTONI


i


LibriNarrativastraniera


DONROBERTSON


ParadiseFalls.L’inferno
Traduzione
diNicolaManuppelli
NUTRIMENTI
Pagine933, e 22

L’autore
DonRobertson(Cleveland,
Usa,1929-Cleveland
Heights,1999),giornalista,
autoredi18libri,hagoduto
perpiùdiundecenniodiun
grandesuccessoinAmerica:
unodeisuoiromanzi, The
GreatestThingThatAlmost
Happened ,divenneunfilm
perlatvnel1977.Vinseil
PutnamAwardeilCleveland
ArtsPrizeforLiterature.In
Italiaisuoititolisonoediti
daNutrimenti: L’uomo
autentico (2016), L’ultima
stagione (2017)eilprimo
volumedi ParadiseFalls ,
intitolato Ilparadiso (2018)
L’immagine
FrancisAlÿs(Anversa,
Belgio,1959), Letempsdu
sommeil2.3.2013
(2013,particolare),
courtesydell’autore,
fotodiAlexandraMatzner

Noir L’investigatore privato Burma, creato da Léo Malet, nella Parigi della contestazione studentesca


L’immaginazionealpoterenontoccaildetective


di PATRIZIAVIOLI


«L’


idea dellavendetta
mi è sempre sem-
brata piuttosto idio-
ta, perché pur aumentando il
numero dei decessi, non ha mai
resuscitato i morti», riflettecon
cinismo Nestor Burma, l’investi-
gatore privato parigino protago-
nista di più di trentaromanzi
del maestro del noir Léo Malet.
Questaconsiderazione arriva
all’inizio di NestorBurmaela
bambola
(Fazi), poliziesco ine-
dito in Italia.
In questa avventura il detecti-
veviene ingaggiato da un’anzia-
nacoppia, disperata per la mor-
te prematura della nipote. Una
diciottenne, bellacome una


bambola, vittima di un aborto
clandestino mal praticato.Un
caso all’apparenza molto priva-
toche Burma accetta solo per-
ché alverde e assediato dai cre-
ditori. Sonotempi duri, la sua
agenzia Fiat Lux sta rischiando
la chiusura per bancarotta.
Quindi benvengano i soldi faci-
li offerti dai duevecchietti che
hanno appena vinto alla lotte-
ria. Il mistero della ragazza uc-
cisa (si scoprirà da un medico
incompetente e radiato dall’al-
bo) ben presto, però, sicompli-
ca con risvolti violenti e ina-
spettati.
La storia è ambientata nel
lontano ’71 in unaParigi affasci-

nante e vintage, il ritmo degli
avvenimenti è serrato, la scrit-
tura di Malet evocativa e cine-
matografica. Burma fuma la
pipa, indossa l’immancabile
trench, dorme poco, beve molto
e frequenta (per lavoro) locali
pieni di entraîneuse. Ma questa
atmosfera di poliziesco d’antan
è già stata scombussolata dal
vento di ribellione del Sessan-
totto. I costumi si sono allentati,
le ragazze più libere e indipen-
denti. E anche svestite: Hélène,
la segretaria di Burma che lo
affascina e affianca in ogni av-
ventura, in questoromanzo si
presentacon disinvoltura in
agenzia indossando una mini

inguinale. Il detective apprezza
molto, ma odia icollant e prova
una profonda nostalgia per
calze e giarrettiere. La chirurgia
plastica era agli albori ma già
incantava: migliorare e trasfor-
marsi è sempre stato un sogno,
per chi nel mondo dello spetta-
colo puntava tutto sull’apparen-
za ma anche per chi ambiva a
cambiare identità. Sono anche i
tempi de «l’immaginazione al
potere», ma a Burma, anarchico
nell’animo da sempre, avolte lo
slogan, scritto sui muri della
città, pare solo una vuota pub-
blicità e fa sorridere.
Con ironia e originalità Léo
Malet riesce, nei dialoghi e nel-

le sue elucubrazioni sempre
acute e irriverenti, a farcom-
mentare al suo protagonista gli
avvenimenti politici del perio-
do.Rendendocosì la trama del
romanzo piùcompleta, profon-
da e sociologica. Mentre per
risolvere ilcaso e onorare la
promessa della sua agenzia che
recita «ko al mistero», Burma
deve galoppare e faticare parec-
chio. Il detective è un tipo sve-
glio che nonconosce la piagge-
ria e perciò si è fatto molti ne-
mici. Deve rammendare larela-
zionecon i poliziotti
istituzionali del Quai des Or-
févres che lo discriminano,
vederselacon il sottobosco del-
la mala e farcomunellacon i
cronisti di nera.
©RIPRODUZIONERISERVATA

LÉOMALET


NestorBurmaelabambola
Traduzione
diFedericaAngelini
FAZI
Pagine175, e 15

L’autore
LéoMalet(Montpellier,
1909-Parigi,1996)creòil
suoNestorBurmanel1943

i


Stile UUUUU
Storia UUUUU
Copertina UUUUU

liano di Haruf sia il motoredietro all’ope-
razione ParadiseFalls. I due autori han-
no infatti diversi punti incomune: lavo-
cazione all’affrescosociale; la passione
per le «persone normali che fannocose
normali»; lavoglia di diretuttoditutti;
una scritturaconpochi fronzoli eppure
lontana dal minimalismo. Il fatto, tutta-
via, che il primoRobertson sia stato pro-
posto dallacasa editriceromana nel 2016,
proprio mentreHarufcominciavaa

Omaggio
StephenKing,fandi
Robertson,in«Christine.
Lamacchinainfernale»
ambiental’acquisto
dell’autoaParadiseFalls

SSS


Stile UUUUU
Storia UUUUU
Copertina UUUUU

IlSinododell’Amazzonia,chesiederàin
ottobre,vuoleuna«Chiesasamaritana».
Locande«delSamaritano»inItaliane
abbiamotanteehannonellogolaparabola
dell’uomoche«scendevadaGerusalemmea

Gerico».MaeccolaRegioneToscanache
varauna«leggesamaritana»,cosìl’hanno
chiamata,chepromettedisoccorreretutti,
clandestinicompresi.ComenelVangelo,
ancheoggiilsamaritanoarrivainaspettato.

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Dueparoleincroce
diLuigiAccattoli

Samaritaniinaspettati
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