Corriere della Sera La Lettura - 18.08.2019

(Tuis.) #1
28 LALETTURA CORRIEREDELLASERA DOMENICA18AGOSTO2 019

Quest’estatealmare


Sguardi.


Pittura,scultura,architettura,fotografia


dallanostrainviata
aVenezia
ANNACHIARA
SACCHI

Dai 13 ai 15 attori onstage per sei mesi, fino al 30otto-
bre. Sono in tutto quaranta i performer ecantanti sele-
zionaticon un lungocasting (anche via Skype). Lituani,
britannici, statunitensi, brasiliani. E italiani. Chiamati a
cantare perottooreconsecutive duevolte alla settimana
e a interpretare alcuni villeggianti: lacoppia di anziani,
le gemelle, i ricchiconiugicon il bambino-viaggiatore
di 8 anni e mezzo, i fidanzati (in origine uomo-donna,
poi diventaticoppia gay, «ma il bello di questo lavoro è
che non è rigido»,continua Lina).
Personaggi di ogni età che diventano archetipo e che,
cantando, si fanno via via piùconsapevoli. Dalle piccole
preoccupazioni individuali — scottarsi,cosa mangiare a
pranzo — all’ansia per l’imminentecatastrofeambien-
tale. E non è uncapriccio delle artiste se in questa sinfo-
nia globale, sdraiate, per mano, abbracciate,compaiono
due gemelle (quasi) identiche. La lorocanzonerecita
così: « Lamammahalasciatoaccesalastampante3De
lamacchinahacominciatoastamparmi.Quandoilmio
corpomoriràiorimarròinunpianetavuotosenzauc-
celli,animaliecoralli.Maschiacciandounpulsanteri-
faròilmondodacapo ». Ognivolta «è un’emozione», di-
cono Annapaola ed Elisabetta Trevenzuoli, 23 anni, di
Ve rona, diplomata inrecitazione la prima, insegnante di
danza la seconda, che insiemeformano una delle tre
coppie di gemelle che si danno ilcambio nella perfor-
mance. «Sono brani intensi —continuano —, ascoltan-
doli erecitandoli individuiamo sempre significati nuo-

Alle dieci del sabato mattina, sotto un sole perfido, la
coda è già lunga per assistere all’installazione (il merco-
ledì e il sabato dalle 10 alle 18; negli altri giorni, lunedì
escluso, si può visitare il set «inanimato»). Il mezzanino
delvecchio edificio della Marina militare, in Calle de la
Celestia, nonregge più di 65 persone. Mac’èunaltro
modo per godersi lo spettacolo, ed èconcesso a tutti. E
cioè partecipareentrando in spiaggia. Basta iscriversi
sul sitosunandsea.lteseguirealcune semplici indica-
zioni, quasi di buonsenso,come il non lasciare la stanza
durante un assolo o disturbare gli attori. Chi sacantare
può unirsi al Vacationers’Chorus , ilcorodeivacanzieri:
lo spartito arriva via mail.

Non è un gioco, anche se ha tutta l’aria di esserlo. Le
tre artiste lituane che hanno creato il progetto — Rugile
Barzdžiukaite(1983),regista;Va ivaGrainyte(1984),
scrittrice, drammaturga, poetessa; Lina Lapelyte (1984),
musicista ecompositrice —volevano dare proprio que-
sto effetto. «Il bello di Sun&Sea — dice Lina, che ha
scritto la musica — è che può essere letto avari livelli,
ognuno può interpretarlocome crede, soffermandosi
sull’aspetto ludico o sul suo senso profondo.Poi l’allesti-
mento aVe nezia, l’adattamento in una lingua universale
come l’inglese (la primaversione è in lituano) e il mare
intorno a noi hannoreso tutto un po’ più speciale».

«P


rima di farla entrarevorrei dare un’oc-
chiata ai suoi indumenti», dice genti-
le ilresponsabile della scenografia. È
laregola:costume da bagno e asciu-
gamano devono essere intonalità pa-
stello, nientecolori sgargianti, vietati bianco e nero, an-
checosì sirende l’atmosfera pigra e rilassata di una gior-
nata al (finto) mare. «Bene, si può sistemare in quell’an-
golo, faccia quello che vuole, mangi, chiacchiericon gli
altri ospiti, giochi acarte o a racchettoni, risponda alte-
lefono, sì, sono ammessi anche i selfie. Ma non guardi il
pubblico in alto. Lo spettacolo sietevoi, non loro». Ed è
così che «la Lettura» finisce nel geniale tableauvivant
delPadiglione lituano aVe nezia, spiaggia artificialerea-
lizzata in unavecchia struttura dell’Arsenale, mai usata
finora, dovecantanti/attorirecitano un’opera ipnotica
— arie ecori si susseguono tutto il giorno — sdraiati,
mentre si spalmano la crema, accarezzano ilcane, leg-
gono il giornale sotto le luci artificiali e sotto gli occhi
dei visitatori che li scrutano dall’alto di un ballatoio. So-
nocanti annoiati, frivoli. Come quello della riccasigno-
ra che elenca i mari in cui il figlio si è immerso. O di chi
rimpiange le nevicate di unavolta. Ma poco a poco levo-
ci fanno spazio all’angoscia per la fragilità dellacondi-
zione umana, del pianeta deturpatodaicambiamenti
climatici, esaustocome icorpi che interpretano l’opera-
performance Sun&Sea(Marina). Premiatacon il Leo-
ne d’Oro all 58ª Biennale d’Arte.

Leartiste
Sotto, da sinistra:
Lina Lapelyte, Rugile
Barzdžiukaite e Vaiva
Grainyte, le tre artiste
lituane che hanno realizzato
l’opera-performance
Sun&Sea(Marina) , curata
da Lucia Pietroiusti, curator
of General Ecology alla
Serpentine Gallery di
Londra. Con questo lavoro
il Padiglione lituano ha vinto
il Leone d’Oro alla 58ª
Biennale d’arte di Venezia
(foto di Andrej Vasilenko,
come quella grande,
orizzontale, a destra).
Info: sunandsea.lt

I«bagnanti»
In alto, sopra la foto delle
artiste: il cantante Enrico
Zagni con la cagnolina
Leona. Qui a sinistra: le
gemelle Annapaola (a
sinistra) ed Elisabetta
Trevenzuoli. A destra: la
famiglia dei Piccardi Bonnet:
Alice, Nicolas, Margaux,
Diane, Daphne e Constant
hanno partecipato come
volontari. Più a destra: i
cantanti lituani Jonas
Statkevicius e Svetlana
Bagdonaite, coppia nella
vita. Nella foto verticale: la
spiaggia vista dall’interno,
con i visitatori sul ballatoio e
la Laguna sullo sfondo
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