Corriere della Sera La Lettura - 18.08.2019

(Tuis.) #1

54 LALETTURA CORRIEREDELLASERA DOMENICA18AGOSTO2 019


A volte i fuggitivi


erano veri delin-


quenti; ma il più


delle volte si tratta-


va di vite trascura-


te, distratte, vissute


nella nebbia degli


oppiacei o della


vodka, che non si


facevano domande


perché le risposte


erano comunque


delle fregature


Percorsi
ilRaccontostraniero/2.


SEGUEDAPAGINA53 di un fiume favoloso che li avrebbe portatiauna
conclusione fiabesca che, per altro, non erano nem-
meno in grado di immaginare.
Alla fine della rampa Henry girò a sinistra e acco-
stò,fermandosi nellacorsia di emergenza.
Aprì il portatile, cliccòsul file di Lisa Ann McMa-
nus e fucolpito da quanto la sua faccia e la sua storia
si confondesserocon quelle di tanti fuggitivi che nel
corso degli anni aveva assicurato alla legge. La sua
fedina penale era quella di unatossicomane — furto
di quattordici scatole di sciroppi per latosse in una
farmacia di Bainesville, appropriazione indebita in
un supermercatodi Truxton in cui lavorava, furto
deltelevisorediunvicino, due accuse di adesca-
mentoinsei anni, quattrodipossesso di stupefa-
centi. Tre figli che entravano e uscivano dacase fa-
miglia. Sposata duevolte,condei principi azzurri
che l’avevano mandata duevolte al pronto soccorso
(ma era stata trattenuta percontrolli solo unavolta).

Henry Dale osservò gli alberi e lecolline buie sotto
il cielo che si illuminava, e vide mentalmente il pae-
saggio dispiegarsi davanti a lui, una serie di piccoli
centri i cui abitanti e i loro antenati avevano preso
dallaterra tutto quello chec’era da prendere e ades-
so si chiedevano checosa fare, perché laterra non
dava più niente.
Henry Dale mise da parte il portatile e chiamò sua
figlia alle sei del mattino.
«Papà?».
«Ehi».
«Stai bene?».
«Sì». Quanto erafelice che non avesse smesso di
chiamarlo «papà». Suo fratello, invece, lo chiamava
«Henry», arrotando la r in modo sprezzante.
«Che stai facendo?».
«Cercodi decidere se arrestare una persona».
«Hacommesso qualchereato?».
«È una donna che non si è presentata a un’udien-
za».
«Percosa?».
«Taccheggio. Ma le avevano dato tre possibilità».
Henry udì cigolare le molle del letto mentre Nico-
le si spostava.
«Be’, è il tuo lavoro».
«Ancora per poco».
«A proposito», gli disse. «Ho trovato un lavoro».
«Ma dai. Ecos’è?».
«Assistenzatecnica in una start-up».
«È una buonacosa?».
«Direiottima!».

che per la mira di Henry; e quest’ultimo eraconvinto
che sefossero stati meno disorientati, l’esito sareb-
be stato più pacifico. Subito dopo l’alba, invece, l’al-
chimia traoffuscamento e chiarezza eraottimale.


L’uscita era vicina e Henry vide avvicinarsi lo svin-
colo, mentre rallentava a trenta miglia l’ora. Qui gli
alberi erano più fitti ma anche più spogli, e il cielo
stava assumendo unatonalità tra il bianco sporco e
l’azzurro ghiaccio. Sentì che la strada era scivolosa e
sollevò ulteriormente il piede dall’acceleratore, no-
tando gli spruzzi di brina suicespugli ai lati della
strada. Mentreimboccaval’uscita, avvertì un im-
provviso senso di solitudineespossatezza. Tra un
meseemezzoavrebbe smesso di lavorare: in quei
giorni vuoti di inizio gennaio, quando tutti erano
stanchi difesteggiare o di fingere di farlo. A diffe-
renza di suo padre,forse sarebbe riuscito a godersi
la pensione, anche se non sapeva in che modo. De-
lores sen’era andata da un pezzo; adesso stavain
Florida,con un uomo più adatto al suocarattere, che
aveva tirato su Brian e Nicolecome sefossero suoi
figli, ed era stato tanto bravo che ormai lo erano di-
ventati. (Per Brian era sicuramentecosì. Nicole, di
due anni maggiore, aveva ricordi di Henry un po’ più
forti).
Procedendo sulla rampa di uscita, Henryconti-
nuava avedere i fantasmi delle sue scelte, di una vita
che magari non era stata squallida, ma dicerto ne-
anche soddisfacente.Una conseguenza: eccociò che
era, ciò a cui aveva dedicato la sua esistenza. Se non
ti presentavi in tribunale,veniva emesso un manda-
to, e laconseguenza era Henry: luiveniva a prender-
ti. E ti rispediva in tribunale.
A volte i fuggitivi che scovava ecatturava eranove-
ri pericoli pubblici, e in quelle occasioni gli sembra-
vadi avere scelto un lavoro utile. Ma il più dellevolte
Henry era unaconseguenza di vitetrascurate, di-
stratte, vissute nella nebbia di oppiacei, eroina, me-
tedrina, cristalli di metanfetamina, o anche solo di
sana,vecchiavodka.Persone che tiravano avanti in
qualche modo, avolte si chiedevano per quale moti-
vovivessero e sospettavano che la risposta sarebbe
statacomunque una fregatura, per cui ignoravano le
bollette e saltavano i pagamenti di affitto ecarte di
credito; rubavano nei negozi, guidavano sotto effet-
todi alcol o di sostanze stupefacenti, e speravano di
sfangarla; o magari speravano di essere presi; oppu-
redi andare semplicemente alla deriva sulle acque

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