Corriere della Sera La Lettura - 18.08.2019

(Tuis.) #1

DOMENICA18AGOSTO2 019 CORRIEREDELLASERA LALETTURA 9


Èunodei


coreografi


piùfamosi


almondo:


«Xenos»,


lasua


danza sul-


la guerra,


èattesa


inprima


nazionalea


settembrea


Romaepoi


aTorino.


Segnaan-


cheilsuo


addioalle


sceneda


performer


solista.


Akram


Khan,nato


ecresciuto


aLondra


inuna


famiglia


originaria


dell’Asia,


racconta


ladispera-


zione


universale


diogni


conflitto.


«Oggila


tecnologia


hareso


tutto


piùirreale»


AnishKapooreAntonyGormley.A«la
Lettura»raccontacosìlospettacolocon
cuihavintoilLaurenceOlivierAward
2019perl’eccellenzanelladanza.
Ingrecoantico«xénos»haildoppio
significatodistranieroedestraneo:è
lacondizionealienantedichiècostret-
toacombattereunaguerraperunPae-
sechenonèilproprio,comeaccaddeai
soldatiindianidellecoloniearruolati
nellefiledell’esercitobritannicodu-
ranteiconflittimondiali.Comeaccad-
deamarocchiniealgerininell’esercito
franceseoagliascariinquelloitaliano.
Accostandoiltemabellicodaquesto
puntodivista,leiponel’accentosul-
l’ideadidissociazionenellaguerra...
«Sì,c’èunafortecomponentedialie-
nazionenelcombattereperunPaeseche
nonèlatuaterramadre.Sonosicuroche
unapartedeisoldaticolonialihavissuto
laguerracosì.Aquestosiaggiungevaun
profondosensodidisillusioneperché
moltidiloroeranoconvinti,andandoal
fronte,chequellosarebbestatounmo-
mentodicuiessereorgogliosi,combat-
tendoperl’Impero.Nontutti,maalcuni
sicuramente,soprattuttoipiùgiovani,
siacheprovenisserodallecolonieoppure
no,siarruolaronoconilmiraggiodivive-
reun’esperienzaesaltante,comesela
guerraavesseun’auraromantica».
C’èunmomentoin«Xenos»incuisi
senteunavocechesussurra:«Nonèla
guerra,èlafinedelmondo».Pensache
laPrimaguerramondialesiastatasu-
bitadaisoldatiprovenientidallecolo-
nieindianecomesefosserogiuntigli
ultimigiornidelpianeta?
«Credochequestafraseriflettaperfet-
tamenteunacondizionecomunea
chiunquevadainguerra,chesiaindiano
oppureno».
Inquellafrasesinascondeunriferi-
mentoautobiografico?Inquestomo-
mentodellasuavitaprofessionalelei
affrontailpalcoscenicoperlasuaulti-
mainterpretazioneinunospettacolo
lungo:comemaiquestadecisione?
«Hoduefiglipiccolievogliopassare
piùtempoconloro.Questosignificaan-
chechenonvoglioviaggiarecosìspesso
comeprima.Epoiilmiocorpositrauma-
tizzamoltoinscenaamanoamanoche
invecchio,cosìsentocheègiuntoilmo-
mentopersmetteredidanzareinlunghi
spettacolidasolosulpalco.Macontinue-
ròafarloinperformancepiùbrevi».
IlBritishRaj,l’imperoanglo-india-
no,èfinitonel1947:pensachelaSe-
condaguerramondialefuvissutain
mododiversodaisoldatiindianiri-
spettoalprimoconflittoglobale?
«LaPrimaguerramondialefu,appun-
to,laprima.Uncaosgigantescomaivisto
finoadallora.Naturalmente,dipendeda
chepartelosiguarda.LaSecondaguerra
fuindubbiamentediversa,nonsoloperi
soldatiindiani,mapertutti».
Oggi,molticonflittitranazioniven-
gonocombattutiinmodovirtuale,tec-
nologicamenteasettico.Credechela
genteabbiadimenticatolacrudeltàfi-
sicaconcuivenivanocondotteleguer-
remondiali?
«Sì,nesonoconvinto.Pensochecom-
battereattraversoilprismadellatecnolo-
giaciseparidallacomponentepsicologi-
ca,emotiva,diunconflitto.Diventatutto
piùclinicoetecnico,appunto,chirurgico
edistaccato,perquantosempreperico-
loso.Quandoguardiattraversolelenti
dellatecnologia,nonsperimentilostes-
sosensodellarealtà.Significachehai
menoempatiapercolorochestannosof-
frendo».
IlcompositoreitalianoVincenzoLa-
magna,suoassiduocollaboratore,ha
scrittoper«Xenos»unapartituraori-
ginaleeseguitadaunensembledicin-
quemusicisti.Checosaglihasuggeri-
topertrovareunacomunevisioneeste-
tico-poetica?
«Glihochiestomoltecose.Soprattut-
toglihoespressoildesideriodiaprirelo
spettacolocitandol’iniziodellamiacar-
rieradidanzatoreeimieipassid’esordio,
cioèquellidelladanzaclassicaindiana,
dalmomentochequestoèilmioaddio
allascenainunlungoassolo.Epoihovo-
lutofinireconunclassicocapolavoro
musicaledell’Occidentecheèil Lacrimo-
sa (del Requiem diMozart, ndr ).Così,sia
l’iniziochelafinedi Xenos siammanta-
nodiungenereclassico».
©RIPRODUZIONERISERVATA

Labiografia
Nato a Wimbledon, Londra,
il 29 luglio 1974, il
coreografo e danzatore
britannico d’origine
bengalese Akram Khan (qui
sopra e a sinistra nellefoto
di Jean LouisFernandez in
scena in Xenos ) ha
cominciato a studiare danza
classica indiana all’età di 7
anni; a 13 è stato scelto da
Peter Brook per latournée
mondiale del Mahabharata.
Dagli Anni Novanta firma
coreografie di grande
successo che uniscono il
linguaggiocontemporaneo
alKathak. Nel 2008 ha
recitato e danzato
con Juliette Binoche nella
pièce in-i. Nel 2006 ha
coreografato iltour diKylie
Minogue TheShowgirl
HomecomingTour e nel 2012
ha danzatocon la sua
compagnia allacerimonia di
apertura dei Giochi della
XXX Olimpiade di Londra
Gliappuntamenti
Khantornerà in Italia in
qualità di autore-interprete
di Xenos , il suo ultimo
spettacolo da danzatore
solista in prima nazionale a
Romaeuropa (dal 18 al 20
settembre alTeatro
Argentina), poi a
Torinodanza (il 25 e 26
settembre alleFonderie
Limone di Moncalieri). Xenos
ha fruttato alcoreografo la
vittoria del prestigioso
Laurence OlivierAward,
quest’anno, per l’eccellenza
nella danza. Oltre a Khan, la
prossima edizione di
Romeuropa, in programma
in piùteatri dellacapitale
dal 17 settembre
al 24 novembre
(romaeuropa.net),ospita,
per la danza, icoreografi
brasiliani LiaRodrigues e
Bruno Beltrao in apertura di
festival, seguiti da un ampio
spettro di autori, in bilico tra
digitalive e arti visive: Marco
Donnarumma e Margherita
Pevere, Mara Oscar Cassiani,
Nicolas Jáar e Stephanie
Janaina, Hiroaki Umeda,
Ultravioletto eFranzRosati,
Enrica Beccalli eRoula
Gholmieh, Arno
Schuitemaker, ChiaraTaviani
+ HenriqueFurtado Vieira,
Hamdi Dridi,Sylvain Bouillet
e LucienReynes, Elena
Sgarbossa, i Leoni d’Argento
2019 Theo Mercier & Steven
Michel, iKor’sia, William
Forsythe, EnzoCosimi,
Aurélien Bory e Shantala
Shivalingappa,Forte
Company,laRambert
Company,Jesús Rubio Gamo

i


Ha dedicato tutta la suacarriera ai gatti,
fotografati da quando, nel 1949, incontrò
casualmente un piccolo randagio grigio per le
strade innevate di NewYork. Da allora per
Walter Chandoha (1920-2019) i ritrattifelini

sono diventati unaforma d’arte a cui si sono
ispirati anche grandi artisticome Andy
Warhol. Un volume adesso locelebracon
oltre 300 immagini: Cats.Photographs1942-
2018 (Taschen, pp. 296, e 40).

{


Walterdeigatti

Scattiflessibili
diFabrizioVilla
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