La Stampa - 08.08.2019

(Barré) #1
.

7N

LA GIORNATA

IN SETTE NOTIZIE

PIOMBINO

ITALIA

Ecoballe in mare

al largo dell’Elba

Rischio per

le microplastiche

I


mbarcate a Piombino e scarica-
te a mare dopo poche miglia. Do-
vevano arrivare al porto di Var-
na, nel mar Nero, le 56 ecoballe
che sono finite sui fondali in
prossimità dell’isolotto di Cerboli.
Una bomba ecologica da 63.000 chili
di plastica di vario genere innescata a
luglio 2015 nel canale di Piombino
dal cargo IVY, che all’epoca batteva
bandiera delle Isole Cook. La storia
torna a galla con fatica. La voce in que-

sti anni passa tra gli addetti ai lavori.
Chi vive di pesca ha presente la minac-
cia. Le cronache però non lo registra-
no. Del resto, la nave non ha segnala-
to la dispersione del carico.

Lo spunto dalla Bulgaria
Le autorità marittime lo scoprono a
seguito delle proteste sulle sponde
bulgare di chi si è visto consegnare
meno dell’atteso. La Guardia costiera
aprì un’inchiesta per valutare l’even-
tualità di responsabilità penali. Tutto
senza alcun clamore. Eppure, se non
bastasse che si tratta di rifiuti finiti in
mare c’è il contesto. Siamo a metà del
braccio di mare che separa Piombino
dall’Isola d’Elba.
Dopo 4 anni arriva un segnale di at-
tenzione all’ambiente marino. Il con-
trammiraglio Aurelio Caligiore, capo
del reparto Ambientale marino delle
Capitanerie di porto, viene nominato
commissario straordinario del gover-
no per il recupero delle ecoballe dai
fondali del canale di Piombino. «Que-
gli involucri – dice Caligiore – non na-
scono per la tenuta subacquea. Si trat-
ta di capire che tipo di danno hanno
subito stando per quattro anni in ac-

qua. Sono esposti all’azione erosiva
del mare e delle correnti».
Non c’è più tempo da perdere. E lo
si scopre dal riferimento a una nota di
gennaio del capo di gabinetto del Mi-
nistero dell’Ambiente e della tutela
del territorio e del mare in cui riferi-
sce che le indagini svolte con il sup-
porto dell’Agenzia regionale per l’am-
biente della Toscana “hanno fatto
emergere che gli imballaggi stanno
progressivamente trasformandosi in
“spazzatura marina” con conseguen-
te alterazione degli equilibri dell’eco-
sistema mare”.
C’è stato più di un controllo negli
anni. Non sono stati rilevati rilascio
di sostanze tossiche o concentrazioni
oltre i limiti di metalli pesanti. Ma il
pericolo è nella natura stessa di quei
materiali. Blocchi di grosse dimensio-
ni in cui si compattano i rifiuti solidi
urbani una volta trattati perché diven-
tino combustibile derivato dai rifiuti
(Cdr), in particolare quelli a base di
materie plastiche, che vengono ridot-
ti in pezzi, quindi aggregati in grandi
blocchi e compattati in strati di pelli-
cola plastica. —
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BERGAMO

ITALIA

Travolti fuori

dalla discoteca

“Non è omicidio

volontario”

ROMA

ITALIA

La nave spagnola


con 121 migranti:


“Aspettiamo ma


cosa farà l’Italia?”


L

a genetica per molti ver-
si resta un mistero e a
volte genera malattie
terribili e incurabili, al-
tre volte invece scate-
na fenomeni singolari che fanno
sorridere, ma che vanno comun-
que studiati come quello che sta
colpendo Miejsce Odrzanskie,
piccolo villaggio del Sud della
Polonia, al confine con la Repub-
blica Ceca.
Dopo la pubblicazione di una fo-
tografia sui social che ritrae una
squadra di vigili del fuoco volonta-
ri tutta al femminile è venuto alla
luce che negli ultimi dodici anni
nel Paese di trecento anime nasco-
no solo bambine.

Scienziati all’opera
Comunque l'evento venga consi-
derato, si tratta di una stranissi-
ma curiosità sulla quale sta cer-
cando di fare luce un team di ricer-
catori. A studiare il paesino dai
fiocchi rosa è Rafal Ploski, capo
del dipartimento di Medicina Ge-
netica all'Università di Varsavia.
Sta indagando sulla genetica de-
gli abitanti e le condizioni ambien-
tali in cui crescono a Miejsce Odr-
zaskie, sperando di poter trovare
possibili risposte alla domanda
che perseguita la popolazione.
«Si tratta di approfondire la storia
e controllare le statistiche delle
nascite, poi dobbiamo capire se i
genitori delle ragazze sono in
qualche modo parenti anche alla
lontanissima, inoltre sarebbe ne-
cessario capire le condizioni am-
bientali, solo così potremo trova-
re qualche pista», ha detto Ploski
prima di analizzare il fenomeno e
iniziare le ricerche.
Alla stampa Tomas Golasz, ca-
po dei vigili del fuoco, uno dei ra-
ri uomini in un gruppo prevalen-
temente femminile, ha racconta-
to la sua storia con queste parole:
«Sono arrivato in paese, ho sposa-
to una ragazza del luogo e ho avu-
to due figlie. Mi piacerebbe ave-
re un figlio, ma è probabilmente
poco realistico. Anche i miei vici-
ni ci hanno provato e hanno avu-
to due ragazze, nessun ragazzo.
Penso che le donne qui non dia-
no alla luce maschi». Con la spe-
ranza che il desiderio di tanti ge-
nitori possa essere esaudito, il
sindaco del villaggio, Ragman
Frischko, ha annunciato che pre-
mierà chi riuscirà ad avere un fi-
glio maschio, pensando forse
che un incentivo possa sovverti-
re la bizzarria della genetica.
Al di là dei misteri della geneti-
ca, a cui gli scienziati cercano di
dare una risposta, e ai premi deci-
si, ma non specificati dal sindaco,
è certo che le donne di Miejsce
Odrzaskieche vorranno mettere
su una famiglia tradizionale sa-
ranno costrette a cercarsi un com-
pagno altrove. —
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VARSAVIA

POLONIA

Il mistero

del villaggio

dove nascono

solo bimbe

H


o sentito un tonfo sul
parabrezza e mi sono
fatto prendere dal pani-
co» ha spiegato Matteo
Scapin, 33 anni di Cur-
no (Bergamo), al centro dell’indagi-
ne sul violento tamponamento co-
stato la vita a due ventenni fuori da
una discoteca nella bergamasca. Si
è difeso nel corso dell’interrogato-
rio di convalida dell’arresto di ieri
mattina davanti al Gip che poi gli

ha concesso gli arresti domiciliari.
Il giovane, accusato inizialmente di
duplice omicidio volontario, si è di-
feso sostenendo di non aver rincor-
so con la sua auto la Vespa di Luca
Carissimi, 21 anni, e Matteo Ferra-
ri, 18 anni. Scapin ha anche chiari-
to quanto accaduto prima dell’inci-
dente all’interno della discoteca.
Adesso sarà l'autopsia fissata vener-
dì 9 a dare nuovi dettagli agli inqui-
renti. Intanto la procura attende an-
che gli esiti della perizia cinemati-
ca. Scapin, trasferito ai domiciliari,
è ora accusato di omicidio stradale
aggravato.

La lite maledetta
Tutto si è innescato con una banale
lite dentro la discoteca, e continua-
ta fuori con l’inseguimento sul retti-
lineo del piccolo Comune di Azza-
no San Paolo (a sud di Bergamo) e
la fatale accelerata della Mini Coo-
per per raggiungere la Vespa su cui
viaggiano Luca Carissimi, studente
universitario di 21 anni e l’amico
18enne Matteo Ferrari che vengo-
no schiacciati contro il guardrail e fi-
niscono la loro corsa sull’asfalto. Il

primo rimane a terra senza vita, il
secondo è morto lunedì all’ospeda-
le Papa Giovanni di Bergamo e i ge-
nitori hanno acconsentito al prelie-
vo degli organi.
Un’ora prima dentro la discote-
ca “Setai” di Orio al Serio i due ami-
ci stanno lasciando il locale quan-
do poco prima dell’uscita uno dei
due sembra che abbia allungato le
mani verso una 23 enne che si tro-
vava nei pressi del bar e fatto ap-
prezzamenti poco graditi. Nasce
una discussione con il fidanzato
della ragazza, Matteo Scapin, il
proprietario della Mini Cooper. In-
terviene la sicurezza del locale, cal-
ma gli animi e la serata sembra con-
tinuare tranquilla. Poi esce anche
Scapin e la sua ragazza e nel par-
cheggio trova il lunotto della sua
auto sfondato. I due ragazzi sono
ancora in zona e sono in compa-
gnia di altri altri amici, tutti in scoo-
ter. Ora, si apprende dai giornali lo-
cali, le famiglie dei due ragazzi cre-
sciuti nello stesso quartiere di Ber-
gamo, stanno pensando ad un uni-
co funerale. —
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D

a una settimana la
«Open Arms» è in mare
con 121 migranti a bor-
do, salvati nel Mediterra-
neo centrale. Il «porto si-
curo» non è ancora stato assegnato
né da Malta né dall’Italia, i Paesi euro-
pei più vicini alla zona del salvatag-
gio. L’Italia ha notificato la sua diffi-
da già poche ore dopo il salvataggio.
E ieri, dopo una dichiarazione a una
radio catalana del fondatore della

Ong spagnola, Oscar Camps, il mini-
stro dell’Interno Salvini è tornato a
tuonare: «Porti chiusi, se entrano in
acque italiane sequestriamo la na-
ve». Camps aveva risposto alla do-
manda: «Se la situazione a bordo si fa-
cesse insostenibile, che farete?». L’ov-
via risposta era stata di entrare nel
porto più vicino, che è quello di Lam-
pedusa. «In realtà, non abbiamo alcu-
na intenzione di farlo e aspettiamo so-
lo che le diplomazie trovino il modo
di sbloccare la situazione - dice dalla
Spagna Riccardo Gatti, tra i responsa-
bili della Ong -. Restiamo in mare in
attesa, pur denunciando la prepoten-
za e l’abuso istituzionalizzato da par-
te di Italia e Malta».
Sulla «Open Arms» ci sono 32 mino-
ri, 28 dei quali «non accompagnati».
Tra loro due gemellini di 9 mesi e due
bimbi poco più grandi. Per questo, ie-
ri la Ong ha presentato a tribunale e
procura per i minori di Palermo un’i-
stanza per farli sbarcare e perché
«vengano nominati dei tutori per
quelli non accompagnati come preve-
dono gli articoli 6 e 11 della Conven-
zione dell'Aja. Noi rispettiamo la leg-
ge». Per Salvini «la nave avrebbe avu-

to tutto il tempo per raggiungere la
Spagna che le ha dato la bandiera».
Diverse città e regioni spagnole han-
no dato la loro disponibilità ad acco-
gliere i migranti ma finora Madrid,
che aveva diffidato la nave dal com-
piere attività di soccorso in mare,
non ha risposto. Da Bruxelles un por-
tavoce della Commissione Ue ha riba-
dito ieri: «Non abbiamo ancora rice-
vuto richieste di coordinamento» ma
a quanto pare ci sarebbero Paesi che
avrebbero già dato la loro disponibili-
tà ad accogliere.
Sulla nave, che si trova 28 miglia a
sud est di Lampedusa, ci sono perso-
ne di una decina di Paesi: eritrei e etio-
pi soprattutto, ma anche da Niger, So-
malia, Costa d’Avorio, Gambia, Mali,
Sudan, Libia, Guinea. Alla fine della
scorsa settimana, 3 donne - due incin-
ta e la sorella di una di loro - erano sta-
te trasferite a Lampedusa con una mo-
tovedetta italiana. In Libia hanno su-
bito torture, una ha dovuto vedere il
video con l’uccisione del marito. A
bordo della nave i racconti sono mol-
to simili. Parlano di violenze, abusi,
stupri. E di voglia di ricominciare. —
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FRANCESCO IANNUZZI

SIGNES

FRANCIA

Il sindaco

ambientalista

ucciso

in una discarica

7N

LA GIORNATA

IN SETTE NOTIZIE

IKARIA

GRECIA

Trovata morta

l’astrofisica

britannica

scomparsa

È


successo tutto così in fret-
ta: un alterco con due ope-
rai edili, che stavano ab-
bandonando illegalmente
le macerie di un cantiere
ai bordi una strada. Poi, uno di loro ha
fatto retromarcia in maniera improv-
visa e lui, Jean-Mathieu Michel, 76 an-
ni, sindaco di Signes, nel Sud della
Francia, è stato travolto ed è morto po-
co dopo. Il fatto è avvenuto lunedì po-

meriggio e poteva restare confinato
alla cronaca locale. Ma Michel sta di-
ventando un piccolo-grande eroe na-
zionale in difesa dell’ecologia.
Signes, tremila abitanti, si trova
nel mezzo del parco naturale della
Sainte-Baume, fra Marsiglia e Tolo-
ne. Il fenomeno delle discariche sel-
vagge si è intensificato in questa zona
boscosa negli ultimi mesi. D’altra par-
te un’inchiesta recente dell’Ademe,
l’Agenzia dell’ambiente e della gestio-
ne dell’energia, indica che almeno 21
kg di rifiuti per ogni francese sono ab-
bandonati all’esterno ogni anno. Mi-
chel, già disegnatore industriale pres-
so i cantieri navali della Sey-
ne-sur-Mer, poi responsabile com-
merciale, era sindaco ininterrotta-
mente dal 1983, apprezzato dai suoi
concittadini.

L’omaggio di Macron
Appoggiato dalla destra, in realtà
amava dire: «La mia sola politica è Si-
gnes». E per il numero due del comu-
ne, Alain Reichardt, «è morto facen-
do il suo lavoro, per difendere l’am-
biente». Lunedì pomeriggio aveva
inaugurato nuovi contenitori per la

differenziata. Rientrando sulla stra-
da provinciale, che attraversa il par-
co naturale, aveva visto quei due uo-
mini scaricare illegalmente i resti del
loro cantiere. Si era fermato e li aveva
obbligati a rimetterli nel furgone. Poi
aveva detto loro di aspettare la poli-
zia municipale, che stava arrivando.
Ma uno dei due si è messo al volante
del mezzo e ha investito il sindaco in
retromarcia. Ha poi dichiarato alla
polizia di non averlo fatto apposta,
ma le condizioni della tragedia resta-
no sospette. Fermato in un primo mo-
mento, è stato messo poi in libertà vi-
gilata. La procura di Tolone ha aperto
un procedimento per omicidio invo-
lontario.
Dalla morte di Michel, un’ondata
di commozione ha interessato il Pae-
se. Ieri è intervenuto anche Emma-
nuel Macron, che ha salutato «la dedi-
zione instancabile di quest’ammini-
stratore che serviva il suo comune e i
suoi abitanti da più di quarant’anni e
il cui ultimo gesto ha tradotto la sua
preoccupazione per il proprio territo-
rio e la determinazione a farvi rispet-
tare la legge». —
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E

ra uscita a fare jogging
lunedì mattina; il suo
corpo senza vita è stato
ritrovato ieri pomerig-
gio in un burrone a venti
metri di profondità nell’isola greca
di Icaria. È giallo sulla morte di Na-
talie Christopher, un’astrofisica di
trentacinque anni originaria di
Londra. La polizia greca sta inda-
gando, dopo che il mese scorso
un’altra donna, la biologa america-

na Suzanne Eaton, era stata violen-
tata ed uccisa a Creta. Gli investiga-
tori hanno confermato di aver tro-
vato tracce di sangue sul cuscino e
sulle lenzuola della stanza d’alber-
go della donna, ma al momento
non c’è nessun sospetto.

La scomparsa
A dare l’allarme era stato il compa-
gno di Natalie, un uomo di trentot-
to anni originario di Cipro, dove la
coppia risiedeva e dove era diretta
dopo la vacanza in Grecia. Secon-
do la ricostruzione della stampa
britannica, l’uomo ha detto alla po-
lizia di aver parlato al telefono con
Natalie intono alle 10 del mattino,
non avendola trovata nella stanza
d’albergo al risveglio. La donna
avrebbe detto di stare bene e di es-
sere sulla via del ritorno. Due ore
dopo, il compagno, non vedendo-
la tornare, ha dato l’allarme.
La polizia ha cominciato a setac-
ciare l’isola, 250 chilometri qua-
drati nel Mar Egeo, martedì matti-
na, con 40 poliziotti, agenti della
guardia costiera, un elicottero, ca-
ni e unità speciale arrivata da un’i-

sola vicino. Il corpo è stato trova-
to da un pompiere volontario ad
un chilometro e mezzo dall’hotel
dove la coppia alloggiava. Il fidan-
zato della scienziata avrebbe det-
to alla polizia che le macchie ritro-
vate sul cuscino sono state provo-
cate da un’emorragia dal naso del-
la donna.
Ma sono in corso analisi sul Dna
delle tracce, con i risultati attesi
nei prossimo giorni. Secondo il ta-
bloid «Sun», un’addetta al servizio
nell’albergo ha detto di aver senti-
to litigi e grida provenire dalla ca-
mera della coppia la sera prima del-
la scomparsa. Ma non c’è alcuna
conferma, nè l’uomo è indagato.
Quello che si sa invece, è che il sen-
tiero in cui Natalie era andata a cor-
rere era a strapiombo sul mare, an-
che se lei era appassionata di sport
estremi. La polizia sta cercando di
capire se la donna è scivolata e se
qualcuno è stato coinvolto. La
stampa greca parla di un enorme
masso cadutole addosso al mo-
mento della caduta. Potrebbe esse-
re stata una fatalità. —
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Si chiama Chimeric antigen receptor T
(Car-T), ovvero recettore chimerico antige-
ne-specifico, ed è la frontiera più avanzata
della ricerca nella lotta contro i tumori: il pri-
mo farmaco di questa classe di terapie cel-
lulari è stato approvato 2 anni fa negli Stati
Uniti e da settembre sarà disponibile in Ita-

lia. La prima terapia con cellule Car-T - che
utilizza le cellule immunitarie, i linfociti, mo-
dificandole e «armandole» per combatte-
re il cancro - contro alcuni tumori del san-
gue. L'Agenzia italiana del farmaco ha in-
fatti dato ieri il via libera alla rimborsabilità,
e quindi alla disponibilità nel nostro Paese,

della prima terapia “Kymriah” dell'azienda
farmaceutica Novartis. Sono 600-
l’anno, secondo le stime, i pazienti che po-
trebbero beneficiarne e saranno soprattut-
to under 25 affetti da leucemia linfoblasti-
ca acuta. —
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ALESSANDRA RIZZO

La Turchia e gli Usa hanno raggiunto un'in-
tesa per la costituzione di una zona tampo-
ne, che da Est del fiume Eufrate si estende-
rà lungo il confine tra Turchia e Nordest del-
la Siria, e la creazione di un centro operativo
comune. Finora la Turchia aveva sempre ri-
badito di essere pronta a un'operazione mili-
tare per stabilire la safe zone, a prescindere
da un'intesa con gli americani. Prospettiva
considerata però «inaccettabile» da Wa-
shington. Ancora sconosciuti i particolari
della zona «tampone». Il piano iniziale di
Ankara prevedeva il controllo di un’area di
una profondità di circa 32 km, ma l’intesa fi-
no ad oggi era mancata perchè gli Usa ave-
vano invece proposto nelle scorse settima-
ne un'area profonda 10km. Erdogan ha pro-
messo di eliminare le postazioni dei curdi
del Pyd-Ypg, considerati alleati dagli Usa,
ma terroristi da Ankara, che li ritiene l'ala si-
riana del Pkk, con cui la Turchia è in guerra
dal 1984.

AFP

MANOLO MORANDINI

LEONARDO MARTINELLI

La parola del giorno

Car-T

L’acronimo del nuovo farmaco per la lotta ai tumori

MICHELE SASSO

DAMASCO

SIRIA

Intesa Turchia-Usa


per una safe-zone


Ora centro


operativo comune


FABIO ALBANESE

16 LASTAMPAGIOVEDÌ 8 AGOSTO 2019

7N
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