La Stampa - 08.08.2019

(Barré) #1
.

I vecchi illeciti, come il ricorso agli anabolizzanti, hanno ceduto il passo a nuove emergenze

Zooprofilattico e Asl in prima linea: centinaia di analisi condotte ogni anno

“Il fenomeno sfugge alle statistiche,


bisogna puntare su controlli mirati


E i casi di intossicazione sono in aumento”


IL CASO

BERNARDO BASILICI MENINI


T

orna la febbre del Ni-
lo. E a Torino si regi-
stra il primo conta-
gio umano di que-
st'anno. La persona colpita vi-
ve a Poirino, e sarebbe una
donna di 62 anni. Fortunata-
mente per lei ha contratto
una forma leggera, quella feb-
brile, anziché quella neurolo-
gica, che rischia di avere svi-
luppi ben più gravi. La malat-
tia si presenta in diversi modi.
Tre quarti di chi la contrae
non mostra alcun sintomo. Va
peggio ad un altro 20%, per
cui arrivano febbre, nausea,
vomito e sfoghi cutanei, che
durano giorni, o al massimo
settimane. I sintomi più forti
si manifestano in un infetto su

150: qui si va dai forti mal di
testa al disorientamento, tre-
mori, disturbi alla vista, con-
vulsioni, paralisi e coma. Alcu-
ni di questi effetti neurologici,
si legge sul sito di Epicentro, il
portale dell'Istituto superiore
di Sanità, possono essere per-
manenti. Poi, i casi peggiori,
visto che in un caso su mille il
virus porta a un'encefalite o al-
la meningite, entrambe poten-
zialmente letali. Il veicolo
principale delle trasmissione
all'essere umano sono le zan-
zare, che possono infettare an-
che ad altri animali, sopratut-
to i cavalli, ma anche altre spe-
cie domestiche. Il virus, però,
non si trasmette da una perso-
na a un'altra attraverso il con-
tatto con chi è infetto.

I casi nel 2018
Com'è che la West Nile è arri-
vata a Torino? Anzitutto va
detto che non è la prima volta:

nel 2018 il Piemonte era una
delle nove regioni in cui il
mondo veterinario aveva rile-
vato un aumento della circola-
zione della Febbre negli ani-
mali. Sempre nel 2018, in Ita-
lia, c'erano stati 595 casi di
contagio di umani, e 238 di
questi si sono manifestati nel-
la forma neurologica, racchiu-
si dentro sei Regioni, tra cui la
nostra. Da alcuni anni, d'al-
tronde, le autorità sanitarie si
aspettano un picco durante i
mesi estivi, motivo per cui cer-
cano di arrivare preparate. So-
prattutto per quello che ri-
guarda il settore delle dona-
zioni e dei trapianti, uno dei
veicoli attraverso i quali la ma-
lattia si può trasmettere. Non
a caso il protocollo impone di

«sospendere» il sangue dei do-
natori che sono stati nelle zo-
ne dove si è manifestata per
28 giorni, a meno che le Asl e
gli ospedali non dispongano
del test Wnv Nat, che serve a
identificare il virus.

La controffensiva
Fortunatamente, il Piemonte
in questo campo è un'eccellen-
za. Lo spiega la dottoressa An-
na Maria Bordiga, direttrice
del Centro Produzione e Vali-
dazione Emocomponenti del-
la Città della Salute: «Abbia-
mo test in grado di coprire tut-
te le donazioni, e se mai ci fos-
se la prospettiva di una caren-
za, le ditte sono in grado di for-
nircele entro 48 ore. Abbiamo
un'organizzazione consolida-

ta che ci permette, appena ar-
rivano le primissime segnala-
zioni dai centri nazionali e re-
gionali del sangue, di esegui-
re i test su tutte le unità di san-
gue». Nessun allarme quindi
per quello che riguarda le do-
nazioni. Anzi: il Piemonte,
grazie ai donatori, è una delle
Regioni in cui il settore gode
di maggiore autosufficienza,
dando una mano ad altre zo-
ne d'Italia più carenti. Ma, co-
me nel resto d'Italia, agosto è
il mese in cui il sangue disponi-
bile diminuisce, vista la pausa
estiva. Motivo per cui, spiega-
no le autorità sanitarie, è op-
portuno che la generosità dei
piemontesi continui a farsi
sentire. —
ALESSANDRO MONDO c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

A


iutano a preservare
la freschezza degli
alimenti, ne miglio-
rano “le caratteristi-
che sensoriali”, sono usati
per facilitarne la lavorazio-
ne. Additivi alimentari: un
elenco di prodotti lungo co-
sì, per certi versi utili, classifi-
cati e rigidamente regola-
mentati. Il che non scongiu-
ra la possibilità di usi impro-
pri a scopo fraudolento.

Fenomeno sommerso
«L’operazione condotta sulle
macellerie è significativa per-
chè dimostra che i controlli,
soprattutto se mirati, fanno
emergere un fenomeno per
certi versi sottovalutato-
spiega Roberto Testi, diretto-
re Dipartimento prevenzio-
ne Asl di Torino -: certamen-
te pesa più del 2-3% ricono-
sciuto dalle statistiche a livel-
lo nazionale».

Il fenomeno del ricorso ille-
cito agli additivi - è il caso del
bisolfito di sodio utilizzato
per restituire freschezza alla
carne mascherando il norma-
le processo di ossidazione -,

vecchia conoscenza dell’Asl e
dell’Istituto Zooprofilattico
di Torino. «Degli oltre 60 cam-
pioni di carne macinata ana-
lizzati, 20 erano positivi - spie-
ga Fulvio Brusa, veterinario

presso lo Zooprofilattico: le
concentrazioni di bisolfito va-
riavano da decine a centinaia
di milligrammi per chilo».
Parliamo di carni bovine,
equine e suine.

Solfiti e nitrati
Un prodotto da non demoniz-
zare a prescindere, il bisolfi-
to: autorizzato e utilizzato in
modiche quantità nei vini, nei
succhi di frutta e nelle conser-
ve per impedire l’ossidazione
e la proliferazione di micror-
ganismi ma tassativamente
vietato per rifare il make up al-
le costolette. Sicuramente da
maneggiare con prudenza:
nei soggetti che presentano al-
lergia ai solfiti, aggiunge Bru-
sa, può provocare una reazio-
ne allergica anche grave.
«Non solo, se assunto in quan-
tità considerevole diventa tos-
sico», puntualizza Testi. In-
somma: i solfiti, come i nitra-
ti, non sono buoni per tutte le
occasioni e anche quando pos-
sono essere utilizzati impon-
gono bassi dosaggi.

Corsi e ricorsi
E’ uno dei fronti sui quali so-
no impegnati le Asl e lo Zoo-
profilattico: le prime ese-
guono i controlli su manda-
to della Regione, dell’autori-
tà giudiziaria o autonoma-
mente; il secondo esamina i
campioni su richiesta delle
aziende sanitarie. Pianeta
variegato e complesso, quel-
lo degli alimenti, dove le
emergenze si alternano co-
me le stagioni. Così, se è pra-
ticamente scomparso il ri-
corso agli anabolizzanti per
aumentare la massa delle be-
stie da allevamento, cresco-
no i casi di malattie (dalla li-
steria alla salmonella) tra-
smesse da alimenti non con-
servati correttamente: un

terreno, quest’ultimo, dove
sovente più che la volontà di
dolo è la trascuratezza a fa-
re la differenza.
In ogni caso, tanta roba
da monitorare. Fanno fede
le centinaia di analisi con-
dotte ogni anno nei labora-
tori dello Zooprofilattico.
Ancora più significativa,
per rendere l’idea, l’artico-
lazione del Dipartimento di
prevenzione dell’Asl. Tre
settori - ristorazione, filiera
della carne e del pesce, lat-
te e latticini -, ciascuno do-
tato di ispettori con una mis-
sione precisa: controllare
la qualità del cibo che con-
sumiamo ben prima che ar-
rivi sulle nostre tavole. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

La macelleria Celoria di via Mazzini 25

*

MASSIMILIANO PEGGIO
Controlli in 53 macellerie di
Torino e provincia, a caccia
di sofisticazioni alimentari. I
carabinieri del Nas, in colla-
borazione con i tecnici del
Servizio di igiene degli ali-
menti e della nutrizione
dell’Asl di Torino, hanno rac-
colto 52 campioni di carne
tritata di bovino adulto, in
più ispezioni avvenute a me-
tà del mese scorso. Dalle ana-
lisi dei campioni, inviati per
gli esami all’Istituto Zoopro-
filattico di via Bologna, è sca-
turita un’ inchiesta della ma-
gistratura per i reati di con-
traffazione di sostanze ali-
mentari, vendita di «sostan-
ze alimentari non genuine
come genuine»: tre macelle-
rie sono state poste sotto se-
questro preventivo, poiché i
titolari avrebbero messo in
vendita carne di bovino trat-

tata in modo eccessivo con
solfiti, additivo non consen-
tito in base alle norme del de-
creto ministeriale 209 del
1996 che disciplina l’impie-
go di «additivi alimentari uti-

lizzati o destinati ad essere
utilizzati come ingredienti
nella fase di produzione o
preparazione dei prodotti
alimentari e ancora presenti
nel prodotto finale, anche in
forma modificata». In più so-
no state inflitte varie più san-
zioni amministrative.
I controlli dei carabinieri
sono scattati per ricercare la
presenza nelle carni in ven-
dita di additivi quali il bisol-
fito di sodio «al fine di man-
tenere fittiziamente - scrivo-
no geli atti gli investigatori
dell’Arma - un aspetto fre-
sco e attraente per la cliente-
la». Stando all’esito dei con-
trolli, almeno il 30% delle
macellerie ispezionate ave-
vano in vendita carni tratta-
te con l’additivo, normal-
mente impiegato nel settore
alimentare come conservan-
te, oltre che come agente de-

colorante ed ossidante. Ma
con diversi livelli di concen-
trazione. Per due attività di
Torino è scattato il provve-
dimento di sequestro: nei
confronti della macelleria
Celoria di via Mazzini 25, e
la macelleria Marca di piaz-

za Bengasi 13. Serrande ab-
bassate. Il terzo provvedi-
mento ha colpito la Macel-
leria Targa, a Grugliasco.
In totale sono stati seque-
strati 568 chili di carne.
Nel corso delle ispezioni i
carabinieri hanno anche sco-

perto degli alimenti in catti-
vo stato di conservazione, in-
vasi da insetti. È accaduto
nella macelleria e braceria
«Givoletto carni», a Givolet-
to. I titolari sono stati segna-
lati alla procura. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

*

Sulla Stampa

Il virus ha colpito una donna di 62 anni. Scatta la procedura sulle donazioni di sangue

Il ritorno della febbre del Nilo

A Torino il primo contagio umano

Carne resa “fresca”

con gli additivi

Sequestri e denunce

in tutta la provincia

Trovati prodotti con un alto tasso di bisolfito di sodio


Sigilli a tre attività. A Givoletto insetti negli alimenti


53
Sono le attività
ispezionate: il 30%
aveva in vendita
carni trattate

Un lettore scrive:

«Leggo che la Procura archi-
via gli esposti del 2018 sui
disservizi dell’anagrafe. Sia-
mo nel 2019 e i problemi con-
tinuano. È la burocrazia che
richiede le “carte” e allora si
dia una dritta e le fornisca sol-
lecitamente. E la Procura pro-
curi di lavorare per ridurre i
disservizi e non per giustifi-
carli.
«Stiamo soffocando di giusti-
zia formale e nessuno fa nien-
te per migliorare, sarebbe
ore che sindaci, parlamenta-
ri e dirigenti si dessero una
mossa e cominciassero a lavo-
rare per i pagatori di tasse
che li mantengono»
VARENO BOREATTI

Un lettore scrive:

«L’altro giorno mi sono reca-
to a ritirare un assegno da
500 euro a me intestato e
non trasferibile, dato che,
per varie motivazioni sto vi-
vendo un “disagio sociale”
importante non ho un conto
corrente, senza problemi al-
la cassa della Unicredit (asse-
gno Unicredit di quella filia-
le) mi pagano l’assegno ma

con una commissione di ben
7,75 euro.
«Sono rimasto allibito e ho
chiamato il Direttore, il qua-
le è stato molto gentile, e mi
ha spiegato che da circa un
anno hanno questa imposta-
zione e anche volendo non
può modificarla, avendogli
raccontato che per me anche
7, 75€ sono importanti.
« Mi chiedo visto che gli asse-
gni sono “pagabili a vista” è

legale imporre un tale “bal-
zello”...».
DARIO

Un lettore scrive:

La linea 18 una volta era
tramviaria. E non c’è nulla di
più elettrico di un un tram. ..
«I bus elettrici, quindi, utiliz-
ziamoli su altre linee se vo-
gliamo davvero incidere sul-
la qualità dell’aria.

«Se il problema è invece il col-
legamento con Lingotto è suf-
ficiente un bus navetta coor-
dinato con il 18».
NAZARIO L

L’assessora ai Trasporti di Tori-
no scrive:

«Desidero rispondere ai letto-
ri intervenuti nel dibattito
sui nuovi bus.
«La fornitura di beni e servi-

zi, quando si parla di Enti
pubblici e società ad essi col-
legate, è regolata dalla leg-
ge, che per importi significati-
vi prescrive gare bandite a li-
vello europeo.
«Dopo l’indizione della gara,
dove sono specificati tutti i re-
quisiti tecnici ed economici,
gli operatori interessati pos-
sono presentare la loro offer-
ta che sarà vagliata da una
commissione per stabilire la
migliore.
«Nel caso specifico quella di
Evobus Italia, società del
gruppo Daimler presente nel
nostro Paese dal 1996 dove
impiega 220 dipendenti, è
stata anche l’unica offerta
pervenuta».
MARIA LAPIETRA

ROBERTO TESTI
DIPARTIMENTO PREVENZIONE
ASL TORINO

I controlli ci sono, anche l'ulti-
mo sequestro lo dimostra». Fa-
brizio Bocca è un imprenditore
nel settore food, ha inventato il
marchio "La Fassoneria: «La
carne piemontese è sicura».
l1 Quanti controlli si fanno?
«La carne è l'alimento più con-
trollato in genere. In questo ca-
so l'adulterazione è stata sco-
perta nell'ultimo passaggio
della filiera. In generale, più la
filiera è corta e più si può esse-
re tranquilli. Poi i consorzi, co-
me Compral e Coalvi, sono
molto seri e rispettano tutte le
norme, dall'allevamento al tra-
sporto, dalla macellazione al-
la lavorazione. Si stabilisce un
Piano della Qualità in accordo
alla normativa vigente e ri-
guarda la gestione igienico sa-
nitaria, la tracciabilità delle
materie prime e la rintracciabi-
lità dei lotti di produzione. La
carne di Fassone è pregiata
per le sue caratteristiche nutri-
zionali e dietetiche».
l2 Come possono tutelarsi i
consumatori?
«La carne è di un rosso brillan-
te solo appena tagliata, poi è
un processo naturale se diven-
ta un po' meno vivace il colore.
Come con le mele lucide al su-
permercato, se ci sono sfuma-
ture nella carne è un bene e
non un male. Si ci deve spaven-
tare se la carne è sempre super
colorata».
l3 L'anello più debole della fi-
liera quindi è il macellaio?
«Può capitare che ci sia qual-
cuno che prova a fare il fur-
bo ma i controlli funzionano
anche nell'ultimo passag-
gio».C.LUI. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

LA STORIA

SALUTE

La scheda

Non esistono vaccini
Secondo gli esperti
l’arma è la prevenzione

Specchio dei tempi

«La Procura archivia, ma i disservizi continuano...» - «Commissioni bancarie alle stelle»

«Più elettrico di un tram...» - «Solo la Daimler alla gara per gli autobus»

Il cambiamento del clima pre-
suppone anche alle nostre lati-
tudine una serie crescente di
new-entry, non sempre inno-
cue come le libellule.

La zanzara è il vettore della febbre del Nilo e di altre malattie

Uno dei laboratori dell’Istituto Zooprofilattico di Torino

FULVIO BRUSA
VETERINARIO
ZOOPROFILATTICO

3 DOMANDE

FABRIZIO BOCCA
IMPRENDITORE

“Più la filiera

è corta

e più si sta

tranquilli”

3
Sono le macellerie
finite sotto sequestro
due a Torino
e una Grugliasco

SALUTE

La malattia si presenta


in vari modi, tre quarti


di chi la contrae non
mostra sintomi

Al momento non esistono
vaccini per la febbre West
Nile, anche se si stanno
studiando diverse soluzio-
ni. L'arma migliore è la pre-
venzione, evitando di farsi
pungere dalle zanzare. I
consigli dell'Istituto Supe-
riore di Sanità sono: uso di
repellenti, evitare magliet-
te e pantaloni lunghi all'a-
perto all'alba e al tramon-
to, l'uso di zanzariere. Al-
tro punto importante è
quello di evitare i ristagni
d'acqua. Quindi svuotare
le ciotole per animali, le pi-
scinette per bambini, i sot-
tovasi delle piante. Per
quanto riguarda la diagno-
si, il primo passo è sempre
quello di contattare il medi-
co, che darà indicazioni
adatte in base al tipo di sin-
tomatologia riscontrata.
Nel caso poi i sospetti sia-
no fondati, nelle strutture
sanitarie sono presenti i te-
st appositi per rilevare la
malattia. —

AIUTIAMO LE FAMIGLIE VITTIME DEGLI ATTENTATI IN SRI LANKA - http://www.specchiodeitempi.org - [email protected] - info: 011.6568376

Trattare la carne con

il bisolfito non solo è

frode in commercio

ma espone a rischi

per la salute

Venti degli oltre 6

campioni di carne

analizzata erano

positivi, con quantità

di bisolfito variabili

40 LASTAMPAGIOVEDÌ 8 AGOSTO 2019
CRONACA DI TORINO

T1 PR
Free download pdf