la Repubblica - 02.08.2019

(C. Jardin) #1
di Alessandro Oppes

Almeno all’apparenza, è solo un’o-
perazione nostalgica, sentimenta-
le. Un ritorno, mezzo millennio do-
po la Reconquista di al-Andalus
(così era conosciuta la Spagna sot-
to l’occupazione dei regni more-
schi) da parte dei re cattolici. A lo-
ro – Isabella di Castiglia e Ferdi-
nando II d’Aragona – il ventiduesi-
mo sultano della dinastia dei nasri-
di consegnò Granada, ultimo ba-
luardo musulmano della penisola
iberica, nel 1492. Oggi, la nuova oc-
cupazione porta la firma dell’emi-
ro del Qatar, Tamim bin Hamad
al-Thani, su un assegno da circa 16
milioni di euro. Tanto (poco, in
realtà, per le sostanze di uno degli
uomini più ricchi del pianeta) è co-
stato l’atto d’acquisto del carmen
de San Agustín, una spettacolare
proprietà di seimila metri quadra-
ti, con villa, giardini e fontane,
con vista privilegiata sull’Alham-

bra e sul Generalife, i due comples-
si architettonici simbolo di quella
che fu chiamata “la perla dell’I-
slam”.
La stampa spagnola esclude
oscuri obiettivi strategici dietro
l’operazione immobiliare nata –
scrive il quotidiano locale Grana-
da Hoy – dopo una visita di al-Tha-
ni alla città, due anni fa. L’emiro,
39 anni, arrivato al trono del Qatar
nel 2013 in seguito all’abdicazione
del padre Hamad, restò affascina-
to da uno dei luoghi simbolo
dell’antica potenza musulmana. E
decise di acquistare una residen-
za solo a patto di trovare qualcosa
che fosse “all’altezza del suo li-
gnaggio”. E non poteva individuar-
lo che nel cuore dell’Albaicín, l’an-
tico quartiere con le stradine, i cor-
tili, le fontane e le cisterne che ri-
salgono al periodo della domina-
zione dei mori.
Uno sfizio persino troppo caro,
secondo la valutazione delle agen-
zie immobiliari locali. Ma alla fine,

tutti contenti. I vecchi proprieta-
ri, i litigiosi eredi di Rafael Pér-
ez-Pire, fondatore del gigante dei
latticini Puleva, che finalmente si
sono potuti spartire i proventi del-
la vendita di una residenza diffici-
le da gestire. E poi l’emiro, per il
quale davvero 16 milioni sono un’i-
nezia rispetto agli investimenti
ben conosciuti: dalla tv satellitare
Al Jazeera alla squadra di calcio
del Paris Saint-Germain, dai gran-
di magazzini Harrod’s alle gioielle-
rie Tiffany. E, in Italia, dalla Costa

Smeralda ai grattacieli di Porta
Nuova a Milano.
Nascosta alla vista da un alto
muro di cinta, la residenza di Gra-
nada garantirà all’emiro il massi-
mo della privacy, nel caso in cui
decidesse di trascorrere qualche
periodo di vacanza in Andalusia.
Tutto il contrario degli spettacola-
ri soggiorni - non lontano da qui -
dei re sauditi a Marbella, dove pos-
siedono un enorme palazzo un po’
pacchiano e hanno costruito una
moschea. Ma le spese pazze di re
Fahd prima, e poi Salman, con le
loro corti, non hanno mai fatto no-
tizia come il discreto arrivo di
al-Thani. Una casa con vista sul
simbolo della potenza musulma-
na in Spagna. Una reconquista al
contrario, a suon di petrodollari.

La residenza
L’emiro al-Thani ha comprato
per 16 milioni di euro una
proprietà di 6000 metri quadri a
Granada, con vista sull’Alhambra
che fu residenza dei sultani

La cacciata dei “mori”
Nel 1492 i re cattolici, Isabella
di Castiglia e Ferdinando
d’Aragona, completarono
la Reconquista della Spagna
occupando Granada

La scheda


Al-Thani
Tamim
al-Thani, 39
anni, è emiro
del Qatar
dal 2013

kIl palazzo dei sultani
L’Alhambra di Granada
è stata a lungo la
residenza dei sultani
durante la dominazione
araba della Spagna

la storia

Finestre sull’Alhambra


la Reconquista dell’emiro


Al-Thani, sovrano del Qatar, acquista una residenza nel cuore di Granada


500 anni dopo la cacciata dei musulmani sconfitti dai re cattolici di Spagna


. Venerdì, 2 agosto 2019 Mondo pagina^17

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