la Repubblica - 02.08.2019

(C. Jardin) #1

La guerra commerciale


Trump rilancia: nuovi dazi alla Cina


dalla nostra inviata
Anna Lombardi

NEW YORK — Un passo avanti e due
indietro. È una vera mossa del gam-
bero, l’improvviso annuncio fatto
da Donald Trump, ieri, via Twitter,
di nuovi balzelli sui prodotti cinesi.
Dazi del 10 % (ma non esclude anche
di salire al 25%) su 300 miliardi di
dollari di importazioni. Che dopo i
250 miliardi di articoli industriali
già colpiti, dal primo settembre pe-
nalizzerà merci di più largo consu-
mo: dai giocattoli all’abbigliamento,
dall’elettronica agli smartphone.
No, non è andato giù al presiden-
te-impaziente il nulla di fatto porta-
to a casa dai negoziatori americani
che erano volati a Pechino sperando
di mettere finalmente fine alla guer-
ra commerciale tra i due Paesi. Quei
colloqui, lo ammette lo stesso
Trump, sono stati “costruttivi”. Ma
all’arte zen di prendere tempo ri-
sponde a modo suo: lanciando l’en-
nesima bomba sui mercati, motiva-
ta con l’accusa a Pechino di non aver
mantenuto certe promesse. Acqui-
stare soia americana e interrompe-
re la vendita dell’oppiaceo Fenta-

nyl. E pazienza se la mossa ha scioc-
cato Wall Street. La Borsa, partita be-
nissimo, galvanizzata com’era dai ta-
gli dei tassi da parte della Fed, è an-
data in rosso. Il Dow Jones ha oscilla-
to di oltre 500 punti. Mentre il petro-
lio ha perso fra il 6 e l’8 per cento.
Ma President Trump se ne frega. E
continua ad attaccare: «Col mio ami-
co Xi pensavamo di avere un accor-
do già tre mesi fa. Peccato abbia vo-

luto rinegoziarlo e non lo ha ancora
firmato». Per poi rilanciare, da vero
mercante di bazar: «Non vedo l’ora
di riprendere il dialogo positivo con
la Cina e chiudere un accordo com-
merciale completo. Sono sicuro che
il futuro dei nostri due Paesi sarà lu-
minoso». Altro che avvertimento.
The Donald, infatti, precisa di non
aver interrotto le trattative: l’incon-
tro di Washington con i cinesi si fa-
rà. Guarda caso, proprio a ridosso
dell’entrate in vigore dei nuovi bal-
zelli. Ma fa anche capire di essere
pronto all’ennesima escalation se le
cose non andranno come vuole lui.
«Cina, Iran e altri Paesi stranieri
guardano ai democratici sbavando
per la remota prospettiva di trattare
con loro in futuro per spennarci co-
me mai prima». Xi, insomma, stareb-
be prendendo tempo nella speranza
trattare con un Trump costretto a
posizioni più concilianti nel pieno
della campagna elettorale. O addirit-
tura con un presidente diverso da
lui nel 2020: «Vi conviene sbrigarvi.
Quando rivincerò, vi proporrò un ac-
cordo ancora più duro. O perfino
nessun accordo». La mossa del Gam-
bero è fatta. Adesso tocca al Drago-
ne. ©RIPRODUZIONE RISERVATA

di Luca Pagni

Milano — Ultime trattative nella
notte per dare il via a Progetto Ita-
lia. I contorni complessivi dell’ope-
razione che porterebbe alla creazio-
ne di un supergruppo delle grandi
opere che potrà competere a livello
internazionale e che entrerebbe nel-
la top ten europea sono ormai certi.
Il cda di Cassa Depositi Prestiti ha
dato il suo avvallo determinante ie-
ri pomeriggio, mentre nella notte si
è tenuta una seduta no stop del cda
di Impregilo Salini per limare gli ac-
cordi tra il gruppo romano, leader
del settore in Italia, e le banche.
Apuntare sulla chiusura dell’opera-
zione è stato per primo il mercato,
visto che ieri - scommettendo sul
via libera definitivo - gli investitori
hanno comprato i titoli di Impregi-
lo in Borsa, facendo salire le quota-
zioni del 5,98%.
Ma il quadro - secondo fonti finan-
ziarie - è ormai delineato e oggi si at-
tende l’annuncio ufficiale. Di fatto,
siamo di fronte a una operazione in-
dustriale di sistema varata da un la-
to per dare una prospettiva a una se-
rie di aziende che affrontano un pe-
riodo di crisi e dall’altra creare una
nuova entità che sia in grado di te-
nere testa ai grandi colossi mondia-
li nel settore delle costruzioni e del-
le infrastrutture,

Al centro dell’operazione c’è Im-
pregilo Salini, numero uno in Italia
con 35 mila dipendenti sparsi in 50
Paesi con una semestrale approva-
ta l’altro giorno che vede un giro
d’affari salito a 2,7 miliardi. Di fatto
Salini interviene per il salvataggio
del gruppo Astaldi, il cui cda oggi ri-
ceverà la proposta definitiva e po-
trà portare le carte in Tribunale per
sbloccare la procedura concorsuale
in cui si trova dal 18 dicembre scor-
so.
Ma l’operazione ha visto anche il
ruolo attivo della Cassa Depositi
Prestiti, intervenuta per favorire la
crescita dimensionale del settore,
aperta da ora in poi anche ad altri
soggetti che vorranno farne parte.

Una necessità, visto che il settore
sta attraversando un momento fi-
nanziariamente difficile, con vari
gruppi in difficoltà (da Condotte a
Cmc).
Il complesso quadro dell’accordo
parte da un aumento di capitale da
225 milioni di Astaldi, riservato a Sa-
lini, un aumento da 600 milioni di
quest’ultima e un finanziamento da
quasi un miliardo. L’aumento di Sa-
lini è da ripartire tra Salini Costrut-
tori (50 milioni), Cdp (250), le ban-
che (150) e il mercato (150). Il finan-
ziamento è di 200 milioni per le esi-
genze di cassa di Astaldi, 384 milio-
ni dalle banche, e altri 200 milioni
per rifinanziarne il prestito obbliga-
zionario.
Gli accordi di governance, che a
lungo hanno diviso Salini Impregilo
e Cdp, prevedono un cda di 15 mem-
bri, di cui 9 nominati dal gruppo del-
le costruzioni, 5 dalla Cassa e 1 dalle
banche, nonché di un comitato stra-
tegico in cui i rapporti sono inverti-
ti, con 3 membri nominati da Cdp e
2 da Salini. Risolto anche il nodo del-
le azioni Salini in pegno ai francesi
di Natixis: Cassa aveva imposto co-
me conditio sine qua non che il pe-
gno venisse spostato sulle banche
italiane. Così è stato: non sarà più le-
gato all’andamento del titolo in Bor-
sa ma a una serie di performance
aziendali.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Il salvataggio

Progetto Italia arriva al traguardo


Supergruppo Salini-Astaldi-Cdp


Con un cda nella notte


Impregilo lima


gli ultimi accordi con


le banche e con la Cassa


Depositi e Prestiti


Nasce un campione


nazionale tra i dieci


più grandi in Europa


I mercati


50


I paesi
Il gruppo Salini
Impregilo
è presente
in 50 paesi
del mondo
e dà lavoro
a 35 mila
persone

Affari in piazza


Commissione


banche, si parte


(a settembre)


TT


jIl presidente
Donald Trump
continua a
minacciare di
mettere dazi
sull’ import
cinese. Ne
hanno risentito
Wall Street
e il petrolio

I numeri


H


a una data, la Commissione
bicamerale d’inchiesta sul
sistema bancario. Istituita da una
legge il 26 febbraio, ieri la
conferenza capigruppo alla Camera
ha calendarizzato la sua prima
seduta il 4 settembre alle 15. La data
va confermata, martedì, dal Senato:
e non è detto che non slitti, per il
possibile scampolo di ferie dei 40
membri selezionati (anche le
opposizioni da una decina di giorni
hanno depositato i loro 15 nomi
accanto ai 25 dei gialloverdi). Si va
comunque oltre l’estate, come — pur
felpatamente — miravano a fare le
parti politiche con approccio più
“istituzionale” ai casi bancari; oltre
alle istituzioni stesse, Quirinale e
Bankitalia in primis. Ci sarà almeno
un altro mese per vedere se il
governo sarà ancora in piedi, e quali
equilibri si saranno prodotti nella
maggioranza. Sarà l’alchimia del
momento a determinare la nomina
del presidente e l’agenda, che va
circoscritta in una rosa amplissima
di temi finanziari spinosi
squadernati. Dietro le quinte il
senatore M5S Gianluigi Paragone è
ancora il candidato da battere; ma la
votazione a scrutinio segreto del
presidente potrebbe trasformarlo, in
base alle tendenze dell’autunno, in
candidato “da abbattere”.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

di Andrea Greco

Economia

T


T


T


Dow Jones
-1,04% 26.583,62

Spread Btp/Bund
+1,16% 200,42

Brent
-6,03% 61,13$

190

240
230
220
210
200

29 lug 30 lug 31 lug 1 ago 2 ago

29 lug 30 lug 31 lug 1 ago 2 ago

24,5

26,0
25,5

27,0
26,5

25,0

65,0

66,0

64,0
63,0
62,0
61,0
600

L’aumento
Nell’operazione
è previsto
un aumento di
capitale da
parte di Salini
Impregilo
per 600 milioni
di euro

15


Il cda
La nuova
governance
prevede un cda
a 15 membri di
cui 9 indicati da
Salini Impregilo,
5 da Cdp
e 1 dalle banche

5,98


La Borsa
Il mercato ieri
ha scommesso
sulla chiusura
dell’operazione
con il titolo che
a Piazza Affari è
cresciuto del
5,98 per cento

T +0,79%


ftse mib
21.566,91 +0,75%

ftse all share
23.496,38 +0,11%

euro/dollaro
1,1088 $

REGIONE SICILIANA
AZIENDA OSPEDALIERA “OSPEDALI RIUNITI VILLA SOFIA CERVELLO
ESTRATTO BANDO DI GARA - PROCEDURA APERTA

Si rende noto che. con deliberazione del Direttore Generale n° 122 del 16 maggio 2019, è stata in-
detta una gara nella forma della procedura aperta, per l’aggiudicazione della fornitura in noleggio di
emogasanalizzatori comprensiva della manutenzione full risk e del materiale diagnostico per l’Azienda
Ospedaliera “Ospedali Riuniti Villa Sofia – Cervello” - valore di stima massimo per 60 mesi, IVA ESCLU-
SA: importo presunto complessivo quinquennale a base d’asta di € 2.000.000,00 (importo quinquennale
€ 2.000.000,00, al netto di Iva esclusa oneri per la sicurezza attività interferenti sottoposte a DUVRI pari
ad € 00,00 non soggetti a ribasso) e per eventuale rinnovo di 36 mesi € 1.200.000,00 = I.V.A. ESCLUSA.
Importo massimo del valore di gara (96 mesi) € 3.200.000,00 CODICE CPV: 33124110-9 CODICE GARA
7412023 e CODICE CIG n° 788136327F.
Le modalità di partecipazione sono riportate nel bando di gara affisso all’albo pretorio dell’Azienda Os-
pedaliera e del Comune di Palermo e sul sito internet http://www.ospedaliriuniti.it. Termine ultimo per il
ricevimento delle offerte: ore 13.00 del giorno 12 settembre 2019. Ulteriori informazioni potranno essere
richieste direttamente all’Unità Operativa Provveditorato - Dott. Aldo Albano Telefono 091/7808414 -
3357783230 - e-mail: [email protected] [email protected]..
IL DIRETTORE GENERALE
Dott. Walter Messina

pagina. 24 Venerdì, 2 agosto 2019

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