Libero - 02.08.2019

(Romina) #1

RENATO FARINA


■Incredibile ma bello. Il
caso di Bibbiano, con i bam-
bini rapiti alle famiglie gra-
zie a relazioni falsificate dei
servizi sociali di matrice ros-
sa, ha liberato dai ceppi del
conformismo di sinistra le
caviglie ben tornite di Sabri-
na Ferilli, Laura Pausini, Or-
nella Vanoni, Rita Dalla
Chiesa, Milly Carlucci, Fio-
rella Mannoia, Monica Leo-
freddi. Come scrisse Agosti-
no d’Ippona: «Ex malo bo-
num». Che, tradotto poeti-
camente da Fabrizio De An-
drè, suona così: «Dal leta-
me nascono fior».
Non è tanto normale. Di-
nanzi ad un male così radi-
cato e tacitato ha prevalso
qualcosa di nuovo e di
straordinario in quel giro di
facce, che hanno dimostra-
to di avere anche una testa.
Cantanti, attori e attrici, con-
duttori e conduttrici, se ne
sono sbattuti delle mine an-
ti-uomo piazzate daRepub-
blicae dalla rivistaRolling
Stones, che è un po’ il
Sant’Uffizio dei dogmi della
casta, e si sono schierati con
un coraggio nuovo. Non
per sostituirsi ai Tribunali,
ma per chiedere inchieste
severe a vasto raggio, quan-
do oggi si interviene solo do-
ve il bubbone paonazzo
esplode.


VIVA IL LIBERO PENSIERO

I nomi di cui sopra non
appartengono all’ovile del-
la destra accusata di stru-
mentalizzare lo scandalo.
Non intendono però appe-
coronarsi nel gregge pro-
gressista. Un po’ di libero
pensiero non guasta. Senza
fare l’esame del sangue a
nessuno, Sabrina Ferilli, Fio-
rella Mannoia e Ornella Va-
noni non passano certo per
fiancheggiatrici di Salvini.
Semmai sono note per aver
partecipato a manifestazio-
ni contro i porti chiusi. Il
Pci, scusate il Pd, si aspetta-


va da loro un minimo di sen-
so della bandiera, essendo
implicato quel partito non
tanto per le ipotesi di reato
(modeste) contro il sindaco
di Bibbiano, quanto di esse-
re responsabile politico di
un sistema che ha già mo-
strato il suo volto famigera-
to lungo il corso degli anni.
Una catena di (s)montaggio
delle famiglie che parte dal-
la politica e arriva ai Tribu-
nali minorili e al “rapimen-
to” legale di bimbi.
Niente da fare. Stavolta
non ha funzionato l’aduna-
ta dei compagni contro le
provocazione delle forze
reazionarie. E così, mentre
il Pci, pardon Pd, costitui-
sce pool di avvocati non per
tutelare le famiglie offese,
ma per attaccare i presunti
diffamatori; e mentre nei cir-
coli dem si raccolgono fon-
di per sostenere Carola Rac-
kete e la sua associazione
milionaria (per le vittime di
Bibbiano? Figuriamoci); in
controtendenza rispetto
all’onda rossa ci sono perso-

naggi che, esponendosi alle
contumelie social e ai boi-
cottaggi dei botteghini, non
si sono limitati a spedire
tweet, che pure è già espres-
sione di audacia notevole,
ma hanno firmato una peti-
zione del Moige, Movimen-
to italiano genitori, soste-
nendo economicamente la
sua battaglia di sostegno al-
le famiglie in difficoltà. La
privacy vieta di far conosce-
re i contributi in denaro e
altre liberalità dei sottoscrit-
tori, ma le firme sono quelle

lì. Di sicuro la petizione del
Moige si infila come una ba-
ionetta nelle parti molle
dell’ipocrisia rossa, che pre-
vede l’intangibilità e la pu-
rezza di magistratura e servi-
zi sociali.
L’appello non ha nulla di
accomodante. Vuole spin-
gere il Parlamento e le am-
ministrazioni regionali e lo-
cali a istituire commissioni
di inchiesta onde far valere
regole inossidabili per com-
battere questa malattia pro-
fessionale, non sempre in

buona fede, di certe squa-
dre di assistenti sociali e di
talune Onlus fornitrici di psi-
cologi pronti a tagliare i lega-
mi familiari su basi come
minimo irresponsabili.
Hanno cercato di fermare
questa onda anomala. Le
prime folgori sono cadute
in testa a Laura Pausini, a
Nek e soprattutto ad una Or-
nella Vanoni furibonda.
Queste saette dovevano fun-
gere da dissuasori per altri
artisti di fama. Il monito im-
plicito era: guai a parlare di

Bibbiano, se no vi rovinia-
mo con la clientela.Repub-
blica, con un articolo di sati-
ra davvero da vomito, firma-
to Luca Bottura, autore pre-
diletto da Fabio Fazio, fulmi-
nava Laura Pausini e soprat-
tutto linciava il cantautore
Nek perché addirittura an-
ti-abortista: «Nek esordì a
Sanremo con una canzone
antiabortista che risulta
tutt’ora nella lista dei crimi-
ni contro l’umanità, dopo
Nagasaki e Hiroshima ma
comunque prima del gelato
gusto Puffo». Fantastico me-
scolare il gelato, Hiroshima,
gli aborti, i Puffi, sembra giu-
sto il format di “Che tempo
che fa”.Rolling Stonesse l’è
presa soprattutto con la Va-
noni. Questo il titolo: «I mu-
sicisti italiani hanno perso
la testa». Forse per una vol-
ta l’hanno usata invece del-
la terza narice.

INSULTI GRATUITI

La deterrenza ha funzio-
nato per qualche giorno.
Laura Pausini a dire il vero
si è spaventata, e ha spiega-
to che non aveva intenti po-
litici ma umanitari: e però,
per superiori ragioni com-
merciali, ha dovuto spegne-
re la sua insegna. Ma i caval-
li di Frisia piazzati dai genie-
ri del partito unico sono sta-
ti comunque travolti da un
tornado di libertà. È arriva-
to nel gruppo persino Ales-
sandro Borghese, il popola-
re recensore di trattorie, il
quale deve aver capito co-
me sono perseguitati i bam-
bini dopo aver visionato al-
cune mense.
Tranquilli. Mannoia, Bor-
ghese, Carlucci, Dalla Chie-
sa hanno ricevuto e riceve-
ranno la solita valanga di
improperi social, insieme
magari a qualche compli-
mento. Tutta gloria. Come
canterebbe Gian Pieretti:
«Qualunque cosa fai, do-
vunque te ne vai, tu sempre
tweet in faccia prenderai».
©RIPRODUZIONE RISERVATA

GIUSEPPE SPATOLA


■È stato eletto nelle file del cen-
trosinistra, eppure da sindaco
non ha non ha esitato a chiedere
aiuto al ministro dell’interno Mat-
teo Salvini chiedendo entrature a
una sua consigliera comunale del-
la Lega per «sbrogliare» una com-
plicata vicenda riguardante due fa-
miglie nomadi che chiedono di ot-
tenere la residenza, e che lui, Clau-
dio Marian, primo cittadino di No-
venta di Piave, non vuole assoluta-
mente dare. «Non sono “allinea-
to“ con Salvini - spiega Marian -
ma credo che su questa vicenda,
che richiede una regolarizzazio-
ne, il ministro dell’Interno la pen-
si come me e quindi è l’unico che
può intervenire di peso».
Marian è arrivato a pensare al


Viminale, con una lettera conse-
gnata alla consigliera di opposizio-
ne e deputata leghista Giorgia An-
dreuzza, dopo che la sua resisten-
za a concedere la residenza al
gruppo nomade si è infranta con-
tro il «niet» della Prefettura di Ve-
nezia, secondo la quale la residen-
za deve essere data.
Dai controlli effettuati dal comu-
ne è emerso che gli immobili do-
ve risiedono i nomadi sono privi
di certificazione di agibilità e di
collaudo statico. Non solo. Gli stes-
si immobili risultano anche sotto-
posti a sequestro penale da parte
del tribunale di Pordenone dopo
l’intervento della guardia di finan-

za. «Le case che questi nomadi
hanno costruito a Noventa - ha ri-
marcato Marian - non hanno l’agi-
bilità e non hanno mai avuto il col-
laudo statico, ma questo non im-
pedisce la residenza. Secondo la
legge si può vivere anche in una
caverna?». Il sindaco ha scelto al-
lora di mettere da parte l’orgoglio
di partito e scrivere a Salvini. La
giunta di centrosinistra di Noven-
ta di Piave, però, non vuole che
questo passaggio si trasformi in
un autogol politico: «Chiediamo
solo che vengano rispettate le re-
gole, non è una questione di colo-
re politico ma di civiltà». Ed è lo
stesso Marian a precisare: «Non si

tratta di essere allineati alle politi-
che di Salvini, semplicemente in
questa vicenda credo la pensi co-
me me. Ora gli occupanti non pa-
gano l’affitto, non hanno allaccia-
menti regolari ai servizi, creano di-
sagio agli altri residenti. Ho pensa-
to di approfittare del collegamen-
to che ha con il ministro dell’Inter-
no la deputata leghista Andreuzza
proprio perché con i canali ufficia-
li non ho trovato soluzioni. Ho le
mani legate, ma poi i miei concit-
tadini chiedono conto a me dei
problemi che si presentano. Non
volevo scatenare un polverone
mediatico, ma a questo punto spe-
riamo porti a qualcosa». Di più.

«Alla fine mi arrenderò», ha con-
fessato Marian, «so che la residen-
za alla fine dovrò darla. Ma queste
persone che ogni giorno vengono
a bussare al portone del munici-
pio non rispettano le regole, sono
causa di schiamazzi, di problemi
con i vicini, gli è stata sequestrata
l’auto perchè non avevano l’assi-
curazione. È giusto che un sinda-
co debba regolarizzare questa si-
tuazione? Quella che ho posto è
una questione di legalità».
Ora si aspetta solo la risposta di
Salvini, con qualche leghista del
posto pronto a scaldare i motori
delle vecchie ruspe.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

I protagonisti dello spettacolo si mobilitano per fare luce su Bibbiano


I vip in campo per dare fondi ai bimbi venduti


Da Nek alla Vanoni a Borghese, Ferilli e Dalla Chiesa: tanti hanno firmato l’appello del Moige per i minori beccandosi critiche


Nella foto grande, Nek che
ha scritto sui social per i
minori di Bibbiano, come lo
chef Alessandro Borghese
(sotto). Tra gli altri vip in
campo: Rita Dalla Chiesa e
l’attrice Sabrina Ferilli

Noventa di Piave (Venezia)


Troppinomadi,sindacodisinistrachiedeaiutoaSalvini


13
venerdì
2 agosto
2019

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