Libero - 02.08.2019

(Romina) #1

Si chiude col botto la sanatoria


Oltre 2 milioni di contribuenti


vogliono far pace con il fisco


La riapertura dei termini per rottamazione delle cartelle e saldo e stralcio, se non


ci saranno sorprese sui pagamenti, farà salire l’incasso dello Stato a 21 miliardi


ANTONIO CASTRO


■Oltre 21 miliardi di incasso
potenziale, la bellezza di ben 2
milioni di contribuenti e una
rottamazione che dovrebbe
consentire allo Stato di incassa-
re quattrini che dava per di-
spersi e a tanti contribuenti di
rimettersi in regola.
Benvenuti nel magico mon-
do della Rottamazione ter. Per
pagare la prima rata - nono-
stante gli annunci e le scaden-
ze perentorie iniziali che parla-
vano del 31 luglio - c’è tempo
fino a lunedì prossimo, 5 ago-
sto. Come ha pensato bene di
ribadire, giusto ieri, una comu-
nicazione ufficiale dell’Agen-
zia delle Entrate.
Mercoledì 31 luglio si è chiu-
sa definitivamente la “finestra”
per i ritardatari che volevano
presentare all’Agenzia delle en-
trate-Riscossione le istanze per
la “rottamazione-ter”" e il “sal-
do e stralcio”. Insomma, la co-
siddetta pace fiscale. Del resto
una proroga ai ritardatari che
volevano aderire era stata già
concessa con il Decreto cresci-
ta che aveva riaperto i termini
per dare un altro mese di tem-
po ai contribuenti che non ave-
vano ancora aderito. E così le
ultime domande presentate a
luglio, ancora in “gestazione”
negli uffici di Agenzia delle en-
trate-Riscossione, si aggiunge-
ranno alle circa 1,7 milioni pre-
sentate entro già a fine aprile
scorso, portando così il totale a
superare il tetto di 2 milioni di
domande complessive per i
due provvedimenti agevolati-
vi.


SCADENZA PERENTORIA

Accettata la richiesta, ricevuti i
moduli Rav precompilati
dall’Agenzia non resta che pa-
gare. A rate, ma sempre di tas-
se si parla. C’è tempo fino a lu-
nedì 5 agosto - ricorda una no-
ta dell’Agenzia delle Entrate -
per «coloro che entro lo scorso
30 aprile hanno aderito alla de-
finizione agevolata e devono
procedere con il primo paga-
mento previsto dal piano di ra-
teizzazione scelto in fase di ade-
sione». Infatti la Legge n.
136/2018 ha introdotto la possi-
bilità di pagare con un lieve ri-
tardo e senza oneri aggiuntivi.
Per il versamento si deve utiliz-
zare il bollettino Rav con sca-
denza 31 luglio inviato nelle
scorse settimane da Agenzia
delle entrate-Riscossione insie-
me al piano complessivo dei
pagamenti. Per chi non lo aves-
se ancora ricevuto si può richie-
dere la copia sul sito
(www.agenziaentrateriscossio-
ne.gov.it). Una modesta proro-
ga che non ammette appelli o
rinvii.


Infatti a questo punto «il
mancato, insufficiente o tardi-
vo pagamento della rata, oltre
la tolleranza di cinque giorni
prevista per legge, determina
l’inefficacia della definizione
agevolata, il debito non potrà
essere più rateizzato» e riparti-
ranno le procedure di riscossio-
ne e le azioni di recupero. E
quindi per non perdere i bene-
fici della pace fiscale, è necessa-
rio saldare la prima rata del pia-
no dei pagamenti anche per
eventuali debiti che, erronea-
mente, siano stati inseriti in

una nuova domanda di adesio-
ne. Resta da vedere se chi ha
aderito poi rispetterà le scaden-
ze dei pagamenti. Nelle prece-
denti edizioni, infatti, in molti
pagavano la prima rata per
bloccare pignoramenti o inter-
venti esecutivi, contando sui
tempi lunghi della burocrazia
fiscale.

FINO A 18 RATE

Le rate troppo serrate dei
precedenti condoni (solo 5 in
tutto), avevano lasciato fuori

dalla sanatoria anche contri-
buenti che avevano pagato
una o più rate. Salvo poi arriva-
re stremati. Facendo così salta-
re il piano di rientro dei debiti
con il fisco. Questa volta - su
segnalazione proprio dei tecni-
ci dell’Agenzia - la legge ha con-
cesso la possibilità di ripartire
il debito fino ad un massimo di
18 rate. A partire da fine luglio,
poi a fine novembre 2019. E
poi, dal 2020, febbraio, mag-
gio, luglio e novembre di ogni
anno.
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■Più uscite e meno incassi. E interessi sul
debito in aumento di 180 milioni. I dati resi
noti ieri dal ministero delle Finanze metto-
no in luce che a luglio 2019 il saldo del setto-
re statale si è chiuso, in via provvisoria, con
«un avanzo di 3.200 milioni, in riduzione di
circa 7.300 milioni rispetto al corrisponden-
te mese dello scorso anno (10.505 milioni)».
Attenzione, però. Il fabbisogno dei primi 7
mesi dell’anno si attesta complessivamente
«sui 30.300 milioni». Secondo le stime preli-
minari del Dipartimento della Ragioneria
Generale dello Stato ha risentito della dimi-
nuzione degli incassi fiscali «dovuta al diffe-

rimento del termine di scadenza del pa-
gamento delle imposte in autoliquida-
zione dal 1° luglio al 30 settembre ai
sensi del DL n. 34/2019 (cosiddetto
“Decreto crescita”), mentre dal lato del-
la spesa si segnalano maggiori paga-
menti delle amministrazioni centrali»,
vale a dire le erogazioni alle Ferrovie
dello Stato, i maggiori prelievi Inps (an-
che per le maggiori liquidità necessarie
per il reddito e la pensione di cittadi-
nanza) e ai maggiori rimborsi fiscali
concessi. C’è da dire che gli interessi
sui titoli di Stato presentano un aumen-

to di 180 milioni di euro. Proprio ieri è
stato diffuso il nuovo scadenzario fisca-
le per le partite Iva: si versa il 30 settem-
bre, il 16 ottobre e il 18 novembre. Per i
soggetti Isa (senza partita Iva), 30 set-
tembre, 31 ottobre e 2 dicembre. Nelle
settimane scorse proprio l’Agenzia del-
le Entrate aveva precisato che «i termi-
ni dei versamenti dalle dichiarazioni
dei redditi, Irap e Iva che scadono dal
30 giugno al 30 settembre 2019 sono
posticipati al 30 settembre 2019».
RA. CA.
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RISULTATI IN LINEA


Ricavi Tim


a 9 miliardi


■Tim ha chiuso il seme-
stre con un utile reported
attribuibile ai soci della
controllante pari a 551 mi-
lioni di euro, contro i 532
milioni dei primi 6 mesi
del 2018, beneficiando di
proventi non ricorrenti
per 53 milioni. In termini
comparabili, l'utile del pri-
mo semestre risulterebbe
in calo di 111 milioni ri-
spetto allo scorso anno. I
ricavi sono invece ammon-
tati a 9 miliardi (-1,2%,
escludendo Sparkle e rica-
vi da prodotto), di cui 4,5
miliardi nel secondo trime-
stre.

CEDUTI I CREDITI


Conti Mps


profitti giù


■Mps archivia un pri-
mo semestre con utili e ri-
cavi in calo, ma accelera
sulla pulizia dei bilanci. Il
gruppo ha chiuso i conti al
30 giugno con un utile net-
to di 93 milioni, in netto ca-
lo rispetto ai 289 milioni
conseguito nello stesso pe-
riodo del 2018. Ma la scom-
messa vera Mps la gioca
sui crediti marci. La banca
ha annunciato la vendita
di Npl a un’affiliata di Cer-
berus Capital Manage-
ment per un valore com-
plessivo di circa 455 milio-
ni. Questa nuova operazio-
ne fa salire a complessivi
1,15 miliardi i crediti dete-
riorati ceduti.

ACCORDO CON ANAS


Cmc Ravenna


riapre i cantieri


■I vertici di Cmc Raven-
na si sono recati presso il
ministero delle Infrastrut-
ture per una riunione di
coordinamento con ogget-
to la riattivazione dei can-
tieri di Bolognetta ed Em-
pedocle 2, in Sicilia.
Nell’incontro è stato rag-
giunto un accordo di mas-
sima con i vertici di Anas
per porre fine al contenzio-
so giudiziario pendente
tra le parti, consentendo
così la progressiva riattiva-
zione dei cantieri.

In breve


■Utile in crescita per
Cdp nel primo semestre.
La controllata dal Tesoro
ha registrato profitti netti
per 1,5 miliardi, in aumen-
to rispetto all’anno prece-
dente (1,4 miliardi).

■Fiat Chrysler Automobiles a luglio immatri-
cola circa 34mila vetture (rispetto alle 42.191 di
luglio 2018) per una quota del 22,3% (27,59% a
luglio scorso). Nei primi sette mesi dell’anno
Fca ha venduto complessivamente 300.867 vet-
ture, con una flessione del 12,83% rispetto al


  1. La quota passa dal 27,08 al 24,35%. Con
    oltre 7.400 immatricolazioni a luglio (+3% rispet-
    to all’anno scorso) Jeep ottiene una quota 4,9%.
    Nel mese, Renegade è la più venduta del suo
    segmento con una quota del 14,3% mentre, ri-
    spetto a luglio 2018, sono in aumento del 18% le


vendite di Cherokee. Nel progressivo annuo,
Jeep immatricola 54.500 vetture, il 13,4% in piu'
nel confronto con l’anno scorso, per una quota
stabile al 4,4%. Nel 2019, Jeep si conferma lea-
der tra i suv con l’11,3% di quota.Ma all’orizzon-
te non c’è bel tempo. Anzi. «la situazione del
mercato dell’auto», spiega il Centro Studi Pro-
motor, «è lievemente peggiore di quella dell’in-
tera economia che è in stagnazione». Promotor
prevede per il 2019 un totale di 1.835.000 imma-
tricolazioni, con un calo del 4% sul 2018 e del
26,4% sul massimo ante-crisi del 2007. Il volu-

me di immatricolazioni fisiologico per assicura-
re la normale sostituzione di un parco circolan-
te di oltre 39 milioni di autovetture, come quello
italiano, dovrebbe invece attestarsi intorno a
2.200.000 immatricolazioni all’anno. Influenza
certamente l’incertezza economica ma anche
la demonizzazione del diesel «che induce i pro-
prietari di auto diesel a rinviarne la sostituzio-
ne». Ma anche la politica non chiara del gover-
no sugli incentivi.
RA. CA.
[/FIRMA-PIEDE]© riproduzione riservata

Il mercato a luglio scende dello 0,1%


FcafrenainItalia


Leimmatricolazioni


precipitanodel20%


L’avanzo cala di 7,3 miliardi


IlcaossullepagelledelleEntrateaffossaicontipubblici


PRIMO SEMESTRE


Cdp: utile netto


in crescita


a 1,5 miliardi


21
venerdì
2 agosto
2019

ECONOMIA

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