Libero - 02.08.2019

(Romina) #1

NINO SUNSERI


■Generali ha chiuso il primo se-
mestre con un utile netto di 1,789
miliardi (+34,6%), che scende a
1.310 milioni (+6,4%) escludendo
gli introiti straordinari legati alla
cessione della compagnia tede-
sca Leben (352 milioni), e quello
delle attività belghe (128 milioni).
La gestione del risparmio di cui si
occupa soprattutto Banca Genera-
li, ha generato guadagni per 133
milioni (+22%). Complessivamen-
te i risultati sono superiori alle at-
tese: Banca Imi stimava un utile
di 1,685 miliardi ed Equita di
1,754 miliardi. Le buone notizie
non bastano però ad entusiasma-
re la Borsa visto che il titolo Gene-
rali è rimasto sostanzialmente sta-
bile intorno a quota 16.8 euro.


ECCELLENZA VITA E DANNI

«I risultati evidenziano la capa-
cità del gruppo di generare valo-
re», ha commentato l’amministra-
tore delegato Philippe Donnet «Il
primo semestre conferma l’esecu-
zione efficace del piano triennale
che si concluderà nel 2021. Siamo
sempre di più un gruppo assicura-
tivo e di asset management con
un’eccellenza tecnica nel Vita e
nel Danni».
Nonostante le previsioni di tas-
si d’interesse nuovamente in di-
scesa la compagnia conferma gli
obiettivi del triennio: crescita de-
gli utili per azione tra il 6% e l’8%,
una reddività media superiore
all'11,5% e dividendi che assorbi-
ranno una quota compresa fra il
55% e il 65% dell’utile annuale.
Nel corso dell’incontro con gli
analisti il direttore generale Frede-
ric De Courtois e il direttore finan-
ziario Cristiano Borean hanno an-
nunciato un piano di acquisizioni


da 3-4 miliardi. «Finora ne abbia-
mo speso seicento milioni».
I premi lordi del segmento Vita,
pari a 24,321 miliardi, sono cre-
sciuti dello 0,9%. E’ proseguita la
crescita dei premi Danni, aumen-
tati a 11.407 milioni (+3,9% a ter-
mini omogenei), grazie allo svilup-
po in entrambe le linee di busi-
ness. L’auto ha infatti registrato
un +3,1%, il non-auto (+3,6%).
I premi complessivi sono am-
montati a 35,7 miliardi, (+1,8%)
ma sotto le attese di Banca Imi
(36,558 miliardi di cui 11,556 mi-
liardi nel danni e 25 miliardi nel
Vita). Le gestioni hanno mostrato
un incremento del 24,1% rispetto
al 31 dicembre 2018 a 605,9 miliar-

di grazie soprattutto all'integrazio-
ne delle nuove boutique, nonché
per il contributo degli asset di al-
cune società cedute nel corso
dell’anno. Nel segmento asset ma-
nagement le masse di parti terze
sono cresciute a oltre 102 miliardi
e il valore complessivo dei patri-
moni gestiti al 30 giugno è risulta-
to pari a 519 miliardi.

VOLANO LE GESTIONI

Per quanto riguarda le operazio-
ni straordinarie per ora la quota
del 51% in Banca Generali non si
tocca: «Siamo molto contenti del-
le performance della banca. Non
abbiamo un piano per cambiarne
l’azionariato, quindi non intendia-
mo né comprare né vendere», ha
detto, Frédéric de Courtois.
Per il resto «siamo molto con-
tenti delle acquisizioni fatte in Por-
togallo, che sono totalmente alli-
neate con la nostra strategia e che
ci danno una posizione di leader-
ship nel Paese», ha aggiunto. «Noi
avevamo detto che abbiamo 3-4
miliardi da utilizzare ci fossero
buone opportunità. Ma lo faccia-
mo soltanto se ci sono buone op-
portunità». Circa 600 milioni di
euro, ha ricordato de Courtois, so-
no stati già spesi per le due acqui-
sizioni in Portogallo annunciate
nei giorni scorsi.
© riproduzione riservata

■Parte con il botto Snam. Nel primo se-
mestre dell’anno la società guidata dall’am-
ministratore delegato Marco Alverà ha mes-
so a segno un utile di 581 milioni (+11% ri-
spetto allo stesso periodo del 2018) e ha mi-
gliorato le stime per l’intero anno, con un
utile visto in aumento tra il 6 e il 7% invece
della precedente previsione di +5%.
I ricavi sono a quota 1.332 milioni
(+4,8%), l’utile operativo (Ebit) in aumento
del 3,7%, il debito in leggera riduzione rispet-
to a fine 2018. «Sono state poste le basi per
un altro anno di creazione di valore», ha sin-
tetizzato Alverà, «con l’azienda che è proiet-
tata nel futuro e protagonista della transizio-
ne energetica: investiremo un miliardo in
Italia nel 2019».
«I nostri investimenti in Italia», spiega il
top manager, «sono in aumento di oltre il
15% rispetto al primo semestre del 2018 e
prevediamo di raggiungere 1 miliardo
nell’intero anno, anche con il contributo del-
le iniziative del pro-
getto Snamtec. Le in-
frastrutture del gas
hanno confermato
di avere una funzio-
ne centrale nel per-
corso di decarboniz-
zazione, garantendo
flessibilità e sicurez-
za degli approvvigio-
namenti in un conte-
sto di incremento
dei volumi del 17%
nel settore termoelet-
trico, anche a scapito della generazione a
carbone. La nostra rete è sempre più moder-
na, sostenibile e proiettata nel futuro, come
dimostra l'avvio della sperimentazione
sull’idrogeno nel corso del semestre. Snam
conferma così il proprio ruolo di protagoni-
sta della transizione energetica, al servizio
dello sviluppo dei territori nei quali opera».
Un utile operativo di 756 milioni di euro
(+27 milioni di euro; +3,7% rispetto al primo
semestre 2018), grazie anche ai meccanismi
di aggiornamento tariffario. Investimenti
tecnici: 408 milioni di euro (349 milioni di
euro nel primo semestre 2018) inclusi gli in-
vestimenti in innovazione e transizione
energetica (Snamtec) di 89 milioni di euro.
Free cash flow: 794 milioni di euro. Indebita-
mento finanziario netto: 11.523 milioni di
euro (11.548 milioni di euro al 31 dicembre
2018). Guidance sull’utile netto 2019: +6-7%
rispetto al 2018 (rispetto alla precedente pre-
visione di crescita del +5%).
Snam ha anche convocato l’assemblea
per il 23 ottobre, in particolare per introdur-
re nello statuto quote di genere nel Cda e
nel Collegio sindacale. «E’ un’iniziativa coe-
rente con l’impegno di Snam sulla materia»,
assicura il presidente Luca Del Fabbro.
RE. EC.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

LEONARDO MARISOL


■«Enel ha conseguito ottimi risul-
tati nel primo semestre del 2019,
con un incremento a due cifre di
Ebitda e utile netto ordinario, a con-
ferma della solidità del nostro mo-
dello di business, che integra piena-
mente la sostenibilità come fonda-
mento della creazione di valore fi-
nanziario». E’ visibilmente soddi-
sfatto l’amministratore delegato di
Enel, Francesco Starace, presentan-
do i risultati semestrali del gruppo.
«Reti e rinnovabili si confermano an-
cora una volta motore della crescita
di Enel, alimentate da un incremen-


to del 33% nel development capex
rispetto allo scorso anno», aggiunge
Starace, segnalando che "ad oggi,
stiamo costruendo e sviluppando ol-
tre 7 GW di capacità rinnovabile
che, una volta a regime, si prevede
contribuirà all’Ebitda di gruppo per
circa un miliardo di euro l’anno».
Il colosso elettrico chiude così i
conti del primo semestre con un ri-
sultato netto del gruppo pari a 2.215
milioni di euro, in crescita del 9,7%
rispetto allo stesso periodo dello
scorso anno, e ricavi che sfiorano i

39 miliardi (38.991 milioni, in rialzo
dell’8,2%). L’utile netto ordinario,
sul quale si calcola il dividendo,
mette a segno un balzo del 20,3% a
2.277 milioni di euro. In aumento è
anche l’indebitamento, che sale
del 10,5% a 45,3 miliardi.
Sempre Starace ha precisato che
«le reti di distribuzione hanno dato
un impulso significativo alla cresci-
ta dell’Ebitda», e che i conti conti-
nuano «a beneficiare del consolida-
mento di Enel Distribuicao Sao
Paulo in Brasile. In questo seme-

stre abbiamo inoltre guidato la cre-
scita nel settore delle soluzioni ener-
getiche avanzate con l’installazione
da parte di Enel X di 63.000 punti di
ricarica per veicoli elettrici, con un
incremento del 70% su base an-
nua».
Starace sottolinea poi che l’accele-
razione del piano strategico ha per-
messo all’Enel «di ottenere efficien-
ze per circa 200 milioni di euro, un
ulteriore passo in avanti verso
l’obiettivo di 1,2 miliardi di euro di
risparmi nei costi operativi cumula-

ti nel periodo 2019-2021». Sempre
nel primo semestre l’Enel ha «conti-
nuato a realizzare progressi in rela-
zione a tutti gli obiettivi di sviluppo
sostenibile delle Nazioni Unite e, in
particolare, abbiamo raggiunto il
56% di generazione a zero emissio-
ni, avvicinandoci all’obiettivo del
62% previsto entro il 2021, avanzan-
do ulteriormente nella lotta al cam-
biamento climatico». Con la vendi-
ta di Reftinskaya Gres in Russia e la
dismissione degli impianti di gene-
razione convenzionale «prosegue il
nostro impegno verso la decarboniz-
zazione totale entro il 2050».
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Effetto cessioni sui conti


Utile Generali su del 34%


Ora 4 miliardi di acquisti


La vendita delle attività in Germania e Belgio rafforza i numeri del


Leone, che conferma il piano e valuta le opportunità sul mercato


■Pirelli chiude il primo semestre con ricavi a 2.654,8 milioni di
euro, in crescita dell’1,4% a livello organico. I ricavi High Value
ammontano a 1.787,6 milioni di euro (+6,2% la variazione com-
plessiva) grazie al rafforzamento in tutte le aree geografiche. L’uti-
le netto attività in funzionamento segna un +68,8% a 307 milioni
di euro (181,9 milioni di euro al 30 giugno 2018) grazie anche ai
benefici derivanti dal riconoscimento dei crediti di imposta in
Brasile. Per quanto riguarda le stime, più cautela sui ricavi 2019
attesi in crescita tra l’1,5% e il 2,5% (fra +3% e +4% la precedente
indicazione) per la prolungata debolezza della domanda sul Pri-
mo Equipaggiamento e mutato scenario competitivo.

RISULTATO NETTO A 307 MILIONI


I ricavi di Pirelli salgono a 2,6 miliardi


LO STOP DEI SALDI FRENA LE VENDITE MA NON IL FATTURATO


Prada non farà più sconti neanche nel secondo semestre


Stime in rialzo


Snam corre nel semestre


e punta 1 miliardo


sul piano di investimenti


L’ad Snam Marco Alverà

Guadagni in crescita del 10%


RetierinnovabilifannovolareiprofittidiEnel


RACCOLTA IN DECOLLO


■ La raccolta netta Vita è au-
mentata del 29,5% a 7,4 miliardi
e i premi Danni hanno registrato
un crescita del 3,9% a 11,4 mi-
liardi. Con premi lordi complessi-
vi a 35,7 miliardi (+1,8%) con un
combined ratio assestato al
91,8% (-0,2 punti base)

LO SPREAD MIGLIORA I CONTI
■ La flessione dello spread ha
migliorato il solvency ratio che è
arrivato a quasi 213%

La scheda


■Ricavi in crescita del 2% a 1,57 miliardi
di euro per Prada, che nel primo semestre
vede il retail stabile con vendite a prezzo
pieno che sono cresciute compensando la
riduzione dei saldi. L’Ebitda si attesta quin-
di a 491 milioni, al 31,2% sui ricavi, mentre
il risultato netto sui sei mesi è di 155 milio-
ni. Tutti i ribassi stagionali saranno gradual-
mente eliminati entro la fine dell’anno
«con un impatto sulle vendite al dettaglio
nel secondo semestre 2019», ha detto la
società. L'eliminazione ha influenzato le
vendite nel primo semestre circa del 5%
(-64 milioni).

23
venerdì
2 agosto
2019

ECONOMIA

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