Libero - 02.08.2019

(Romina) #1

Lo stadio va salvato


Il Politecnico dice sì a S. Siro:


il 3° anello non è pericoloso


Vibrazioni fisiologiche. Servono pochi lavori e qualche settore chiuso


segue dalla prima


COSTANZA CAVALLI


(...) e da Alfredo Cigada, docente
del Dipartimento di Meccanica
del Politecnico di Milano e re-
sponsabile del sistema di monito-
raggio applicato alla struttura del
Meazza. «Dopo le registrazioni
anomale», hanno aggiunto, «la
struttura non è risultata modifica-
ta rispetto a prima». Insomma,
che lo stadio vibri pure, non gli
succede niente.


POSTI IN MENO

Per tutta la prossima stagione
di campionato, però, rimarranno
chiusi al pubblico sei settori
dell’anello incriminato – il terzo,
quello che oscillò, si parla tecnica-
mente di «movimento ondulato-
rio verticale», durante Inter-Ata-
lanta del 7 aprile scorso. Fanno
2.350 posti in meno sacrificati
per evitare che si scateni il panico
tra i tifosi (il Comune l’ha definito
«il fattore psicologico dell’uten-
za»). Le vibrazioni, in realtà, sono
«fondamentali e normali in un
edificio complesso come San Si-
ro», il quale, essendo una struttu-
ra sospesa, si comporta esatta-
mente come un ponte, hanno ag-
giunto i tecnici.
La capienza dello stadio, quin-
di, scenderà da 78mila posti a po-


co più di 75mila (la differenza di
introiti sarà molto limitata: il ter-
zo anello viene aperto solo in oc-
casione di partite di cartello).
La decisione di chiudere i setto-
ri 349-351-352 del terzo anello
verde e i 307-309-310 del terzo
anello blu è stata presa quindi co-
me misura precauzionale e non

dettata da questioni legate alla si-
curezza generale dell’impianto,
hanno tenuto a ribadire i tecnici
ieri mattina. Intanto il Comune
sta studiando anche una misura
strutturale, a lungo termine e di
cui ancora non è possibile stima-
re i costi, per attutire il problema
delle oscillazioni: si tratterebbe

dell’installazione di appositi cubi
in acciaio, collocati sull’estrados-
so del terzo anello, che avrebbe-
ro l’effetto di smorzare le vibrazio-
ni, agendo come contrappeso.

QUESTIONE DI OPPORTUNITÀ

Ora, avere tra le mani un’anali-
si che dimostra che lo stadio è
solido fa respirare. E fa anche gio-
co: il dibattito a Palazzo Marino,
infatti, si concentrerà non più sul-
la sicurezza ma sull’opportunità
del progetto di Milan e Inter; che
prevede la costruzione nella stes-
sa area di un nuovo stadio che
includa zone commerciali, di ri-
storazione e polifunzionali e che
potrebbe comportare l’abbatti-
mento del Meazza.
«Chiediamo che il Consiglio
possa prendere una decisione do-
po aver ricevuto uno studio ter-
zo», ha dichiarato Fabrizio De Pa-
squale, consigliere di Forza Italia
a Palazzo Marino, «che ci possa
mettere nelle condizioni di sape-
re se è necessario dotare Milano
di uno stadio moderno in grado
di valorizzare tutte le attività lega-
te al mondo del calcio e dei gran-
di eventi; oppure se può essere
rifunzionalizzato l’attuale edifi-
cio. Non ce lo devono dire le due
società (Milan e Inter,ndr) che
hanno degli interessi, lo deve di-
re uno studio tecnico commissio-
nato dal Comune a fonti terze».
Di tempistiche sull’analisi del
progetto parla il consigliere Pd
Marco Carlo Fumagalli: «Siamo a
buon punto, spero che per i pri-
mi di settembre le squadre possa-
no presentare una sintesi del pro-
getto».
©RIPRODUZIONE RISERVATA

■Il Comune punta a potenziare il servizio
dei taxi con 450 nuove licenze (50 meno di
quante proposte a giugno), 280 con auto elet-
triche e 170 con veicolo abilitato al trasporto
di persone disabili. Il piano è stato presentato
ai rappresentanti dei tassisti, dopo settimane
di confronto con la categoria, e l’iter applicati-
vo partirà nei prossimi giorni. «Abbiamo ana-
lizzato lo stato di fatto», spiega Marco Granel-
li, assessore alla Mobilità, «e tutti gli indicatori
ci dicono che negli ultimi anni il bisogno di
taxi è aumentato moltissimo. Le nostre propo-
ste vanno in questo senso, per colmare lo sbi-
lanciamento tra domanda e offerta proponen-
do un servizio sempre più efficiente e sosteni-
bile senza però penalizzare gli operatori».
Secondo i dati di Palazzo Marino ci sareb-
be in città una domanda media giornaliera
attraverso i radiotaxi di 33.400 chiamate,
4.600 delle quali inevase (14%). «L’ammini-
strazione non ha condiviso l’analisi che ha
ispirato le nostre proposte, decidendo unilate-
ralmente di confermare l’impostazione inizia-
le della sua proposta di intervento», sostengo-
no in una nota congiunta le sigle sindacali
delle auto bianche, Tam, Satam, Unica Cgil,
Unione artigiani, Uritaxi, Acai, Federtaxi, «più
tutto, più licenze, più doppie guide, più turni
integrativi. Il Comune chiedeva un aumento
di servizio del 10%», in linea con il resto del
Tpl, ma con la sua proposta supera addirittu-
ra se stesso, con un incremento che va oltre il
15%». E poi «nessuna ammissione sui proble-
mi di viabilità», rimarcano i tassisti, «che soffo-
cano il servizio, né riferimenti al riequilibrio
dell’offerta di taxi che sarà generato dall’aper-
tura della nuova linea metropolitana. La rigi-
dità e la proposta del Comune sono inaccetta-
bili e abbiamo espresso la nostra contrarie-
tà». L’iter del provvedimento proseguirà in Re-
gione Lombardia.
E.PA.
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Il provvedimento


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sullenuovelicenze


Una veduta dello stadio di San Siro(Fotogramma)

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venerdì
2 agosto
2019

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