Libero - 02.08.2019

(Romina) #1

ALESSANDRO GONZATO


■Altro che Cia, servizi se-
greti e agenti internazionali
sotto copertura. Gianluca Sa-
voini, secondo quanto trape-
la dalla procura di Milano, sa-
rebbe stato incastrato molto
più banalmente da uno dei
partecipanti italiani alla tratta-
tiva, o presunta tale, sui fondi
russi.
Detta in altri termini, l’ex
portavoce di Salvini e presi-
dente dell’associazione
“Lombardia-Russia” sarebbe
stato venduto alla stampa dai
suoi stessi amici.


SEGRETO PROFESSIONALE

Per gli inquirenti, dunque,
la cerchia di chi ha registrato
con lo smartphone la conver-
sazione dello scorso 18 otto-
bre all’hotel Metropol di Mo-
sca per poi consegnarla ai cro-
nisti dell’Espressosi restringe
all’avvocato cosentino Gian-
luca Meranda, 49 anni, il qua-
le ha ammesso di aver parte-
cipato all’incontro in veste di
consulente per conto di una
banca d’affari anglo-tedesca



  • pur avendo subito precisato
    che l’operazione da un miliar-
    do e mezzo di dollari non si è
    mai conclusa - e il consulente
    62 enne livornese Francesco
    Vannucci, collaboratore di
    Meranda, ex vice coordinato-
    re della Margherita, poi nel di-
    rettivo locale del Pd fino al
    2010, quando si è ritirato uffi-
    cialmente dalla politica.
    Il file audio è stato acquisi-


to dalla procura a febbraio,
poco dopo l’avvio dell’indagi-
ne per corruzione internazio-
nale che vede indagati Savoi-
ni, Meranda e Vannucci parti-
ta dagli articoli dei due croni-
sti dell’Espresso, i quali finora
hanno fatto valere il segreto
professionale per non rivela-
re chi gli abbia dato la regi-
strazione. Il primo dei giorna-
listi a essersi occupato del ca-
so, a quanto si apprende, non
avrebbe consegnato sponta-
neamente l’audio agli inqui-
renti, i quali avrebbero dovu-
to emanare una “richiesta di
consegna” formale. La procu-
ra ha quindi valutato la veridi-
cità del file. Gli investigatori
lo ritengono autentico: «Con
i tecnici è stata verificata la ge-
nuinità e l’assenza di mano-
missione» hanno fatto sapere
ieri.
Nelle scorse ore, su richie-
sta degli avvocati dei tre inda-
gati, i pm hanno depositato
gli atti dell’inchiesta (compre-
sa la trascrizione del collo-
quio durato un’ora e un quar-
to al Metropol) al Tribunale
del Riesame. I legali in questo
modo sperano di riottenere
gli smartphone e gli altri sup-
porti informatici sequestrati
ai loro assistiti: l’udienza è sta-
ta fissata il 5 settembre. Se-
condo i pm è possibile che
l’incontro nella capitale russa
non fosse il primo: stando al-
la ricostruzione della conver-
sazione sembra che Meran-
da sul finale faccia notare che
gli accordi presi sono lontani
da quelli delineati in prece-

denza, ed è anche per questo
che a Milano stanno lavoran-
do per presentare a Mosca
una rogatoria finalizzata a in-
dagare su eventuali episodi
del passato.

IL RUSSO MISTERIOSO

Gli investigatori nel frattem-
po sono vicini all’identifica-
zione dei tre interlocutori rus-
si: uno di questi, detto Jlia. po-
trebbe essere un funzionario
pubblico, tale Jakunin, mana-
ger vicino a Vladimir Pligin,
esponente di rilievo del parti-
to di Putin “Russia Unita”,
ma non è stato ancora esclu-
so del tutto che si tratti di un
millantatore.
Intanto prosegue lo scon-
tro politico. Alla Camera, sul
“Russiagate”, è stata di nuovo
bagarre tra Pd e Lega. Il vice-
premier Matteo Salvini, attac-
cato a distanza anche dal gril-
lino Di Battista, rispondendo
ai cronisti a Milano Maritti-
ma ha ironizzato sui fondi
(anche questi presunti) che
Savoini secondo certe rico-
struzioni di stampa avrebbe
ricevuto pure dal Marocco:
«Non ho ancora finito i na-
scondere i rubli, poi mi occu-
po di altre cose. Andate in Ma-
rocco, in Tunisia o negli Usa,
buona caccia: io non ho una
risposta sulle non notizie. So-
no mesi che leggo con enor-
me divertimento le notizie
che state pubblicando:Re-
pubblicaè un giornale che or-
mai mi diverte un sacco».
©RIPRODUZIONE RISERVATA

■È ancora sfida aperta fra le Ong e
Matteo Salvini. L’Alan Kurdi, nave di
una Ong tedesca, dopo aver soccorso
40 migranti, fra cui tre bambini e due
donne, al largo della Libia, era inten-
zionata a far rotta verso Lampedusa.
Ma, a stretto giro, è arrivato il divieto
di ingresso, transito e sosta nelle ac-
que territoriali italiane per la nave. Il
provvedimento, dopo la firma del Vi-
minale, è stato siglato anche dai mini-
stri Danilo Toninelli ed Elisabetta
Trenta. E il ministro dell’Interno, ieri
mattina, è andato su tutte le furie:
«Mi è arrivata una mail che è un ricat-
to del governo tedesco. Dicono: noi
prendiamo quei 30 (quelli sbarcati
dalla Gregoretti, ndr) se voi fate sbar-
care questi 40. Governo tedesco e
Ong tedeschi avvisati, mezzi salvati:
se la nave si avvicina all’Italia, viene
requisita e ne prenderemo il control-
lo. Mi sono rotto le palle».
Intanto, altri 52 migranti sono stati
salvati da un’altra Ong, la spagnola
Open Arms, nel Mediterraneo, come


annunciato dal fondatore, Oscar
Camps, secondo cui a bordo c’erano
anche 16 donne e due bambini. «Ora
abbiamo bisogno di un porto sicuro»,
ha rilanciato.

FRONTE CALDO

Ma il fronte più caldo di giornata è
quello che riguarda Alan Kurdi, che
fa capo all’Organizzazione non gover-
nativa tedesca Sea Eye. La capo mis-
sione, l’anziana Barbara Held, in un
video postato su Twitter, ha fatto sa-
pere che, tra i 40 migranti soccorsi
mercoledì, c’erano anche tre bimbi,
fra cui uno con una cicatrice di dieci
centimetri a una spalla, e due donne,
di cui una incinta. «Le persone che
abbiamo soccorso ci hanno detto che
preferiscono essere gettate in mare

piuttosto che tornare in Libia. Non
lasceremo che succeda», ha sottoli-
neato Held, una sorta di “nonna” di
Carola Rackete, anch’essa tedesca.
Secca la replica di Salvini. I porti resta-
no e resteranno chiusi.

DUE SCAFISTI

Anzi, c’è di più: «Nel Mediterraneo
ci sono 5 navi Ong in questo momen-
to che vorrebbero entrare in Italia. Se
entrano in acque territoriali italiane,
le sequestriamo una per una. Vedia-
mo chi si stanca prima», ha detto. E
poi ha fatto un affondo contro il gover-
no di Berlino. La disponibilità ad ac-
cogliere alcuni dei migranti sbarcati
dalla Gregoretti, a patto che l’Italia
faccia scendere subito i 40 sulla Alan
Kurdi, è «un vero e proprio ricatto.

Non siamo il loro campo profughi,
non accettiamo ordini e invasioni».
Nel frattempo, il Libyan Ingo Fo-
rum, piattaforma rappresentante le
16 ong internazionali che lavorano in
Libia, ha chiesto ai leader dell’Unio-
ne europea di cessare di supportare il
sistema di detenzione arbitraria e as-
sicurare la protezione di migliaia di
rifugiati e migranti intrappolati in un
Paese devastato dalla guerra.
Infine, dopo lo sbarco di mercoledì
sera della nave Gregoretti della guar-
dia costiera, è arrivata la notizia di
due presunti scafisti ventenni, un
gambiano e un senegalese, fermati
dalla polizia di Ragusa. Secondo i te-
stimoni, il cittadino senegalese avreb-
be condotto l’imbarcazione partita
dalle coste tunisine, per trarre con al-
tre persone in Libia «ingiusto e ingen-
te profitto compiendo atti diretti a
procurare l’ingresso clandestino nel
territorio dello Stato di cittadini extra-
comunitari».
M. F. P.

■Il Presidente del Consi-
glio, Giuseppe Conte, ha ri-
cevuto ieri pomeriggio
una telefonata dal premier
britannico Boris Johnson.
Il Presidente Conte - si leg-
ge in una nota diffusa da
Palazzo Chigi - si è congra-
tulato con Boris Johnson
per la recente nomina a
Primo Ministro del Regno
Unito e si è detto pronto a
lavorare insieme per raffor-
zare ulteriormente le già
eccellenti relazioni tra l’Ita-
lia e il Regno Unito. I due-
capi di governo hanno avu-
to un breve scambio di ve-
dute sul dossier Brexit.
Johnson ha confermato
il suo impegno per tutelare
i diritti dei cittadini italiani
che vivono nel Regno Uni-
to e il suo obiettivo di usci-
re dall’Ue, in ogni caso, il
31 ottobre 2019. La sua pre-
ferenza resta per un’uscita
con accordo, che tuttavia
non preveda il cosiddetto
«backstop» sul confine ir-
landese. Conte ha ribadito
l’impegno italiano a lavora-
re, in maniera costruttiva,
per l’obiettivo di una Bre-
xit ordinata, che tuteli citta-
dini e imprese, in linea
con il mandato e gli orien-
tamenti del Consiglio euro-
peo. I due leader hanno in-
fine rinnovato l’impegno a
promuovere il più alto livel-
lo di ambizione possibile
per la prossima COP
(26esima Conferenza delle
Parti alla Convenzione del-
le Nazioni Unite sul Cam-
biamento Climatico),
nell’ambito dell’accordo
di partenariato con il qua-
le i due Paesi si candidano
a ospitare gli eventi prepa-
ratori e il Summit che si ter-
rà a fine 2020. I due Pre-
mier si sono salutati con re-
ciproco invito a farsi visita.
©RIPRODUZIONE RISERVATA

Johnson


«Con la Brexit


nessun problema


per gli italiani»


Sopra, il presidente di Lombardia Russia Gianluca Savoini (LaPresse);
sotto, da sinistra, gli altri partecipanti italiani alla conversazione d’affari
all’hotel Metropol di Mosca, Gianluca Meranda e Francesco Vannucci.
L’identità del loro interlocutore russo rimane ancora ignota.

La tedesca “Alan Kurdi” si avvicina a Lampedusa


DopoCarola,inarrivosua“nonna”


La Germania ci ricatta: fate sbarcare i migranti dalla nave o non ne ospiteremo più


La capitana della Alan Kurdi, Barbara Held

RUSSIAGATE


Savoini fu fregato


da un suo “amico”


che registrò tutto


Il colloquio a Mosca documentato da uno dei partecipanti


Poi l’Espresso ha consegnato l’audio alla Procura di Milano


6
venerdì
2 agosto
2019

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