Corriere della Sera - 03.08.2019

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CorrieredellaSeraSabato3Agosto2019
CRONACHE

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Evasionefiscale


YouTuber


vaaprocesso


Firenze


È


diventatouna star diYoutube giocando ai
videogiochi. AdessoSt3pny, al secolo
Stefano Lepri, natoaFiesole 25 anni fa,
uno del trio «Mates» che da anni spopola sul
web, andràaprocesso per evasione fiscale. La
Procura di Firenzehaemesso un decretodi
citazioneagiudiziocontestando un evasione di
Ivaper 76 mila eurosolo per il 2017afrontedi
redditi paria344 mila euro. Secondo gli
accertamenti della Guardia di Finanza il giovane
youtuber, checonta 3,4 milioni difollower, èun
vero eproprio «professionista» delwebecome
ogni lavoratoreautonomo deveavere una
regolarepartita Iva. Attraversoisuoi video
veicola la pubblicità divari prodotti, ci sono
regolaricontratticonagenzie pubblicitarie.

Un’attività—ritiene la pm ChristineVo nBorries
—checonsisteinuna prestazione di servizi
continuativaeabituale. «Ho semprepagatole
tasse in buonafede—aveva spiegatonei mesi
scorsi Lepri dopo esserefinito, traiprimi in
Italia, nel mirino della Finanza—hoversatoil
dirittod’autoresui video pubblicati. Se ci sarà
da rimediaresarà fatto,conlasperanza che il
mestierediyoutubervengaregolamentatoal
più presto». IlcanaleYoutube diSt3pnyèil
quartoaccount italiano più seguitoinrete:
quasi 900 milioni di visualizzazioni per un
ipoteticoguadagno, secondoicalcoli delle
Fiamme Gialle, di 1,7 milioni di euro.
AntonellaMollica
©RIPRODUZIONERISERVATA

ILFUMETTO


sottol’ombrellone


R


itrovared’improvviso
in edicola, in questi
mesi d’estate,inuovi
albi di «Mister No»èunpo’,
per chiveleggia sui
cinquant'anni,come
reincontrarealbar unvecchio
ecaroamicodicui, per un
motivooper l’altro,auncerto
puntodella vita non hai
saputopiù nulla. ConJerry
Drake—ilveronome di
«Mister No»—èandata più o
menocosì. Pubblicate
mensilmentedalla «Sergio
Bonelli editore»apartiredal
1975, le avventure(ambientate
nell’Amazzonia anni
Cinquanta) di questoexpilota
americanoreducedalla
guerracessarono nel 2006.
L’ultima storia parveun
definitivoaddio ai lettori
scrittodal creatoredel
personaggio, Sergio Bonelli.
Che diJerry era infondo una
specie di «alter ego».Per
tratteggiarlo mise infatti —
letteralmente—tuttelesue
passioni: l’amoreper il jazz,
periviaggiesoprattuttoper
gli «anti-eroi»,categoria di
quelli che all’ultima pagina
non sai mai se siano vincenti
operdenti. Dopo il successo
degli anni SettantaeOttanta,
perJerry Drakecominciò un
lentomainesorabile declino
in edicolaelostopalla serie,
oramai tredici anni fa, parve
inevitabile. Eppureuno
«zoccolo duro» di fan
appassionatièrimasto
intatto:eproprioaquesti si è
rivolta,asorpresa, la «Sergio
Bonelli Editore»condue
iniziativeparallele.Unaèil
ritorno della serie mensile (il
secondo numeroèinedicola
da oggi).El’altraèstata la
creazione di una miniserie di
sei numericonunMister No
«alternativo»: ancorareduce
di guerra, ma stavolta quella
del Vietnam.
©RIPRODUZIONERISERVATA

Ilritorno


di«MisterNo»


l’anti-eroe


cheamailjazz


Ilgiocodigitale
Hearthstone,
lecartecollezionabili
da100milionidifan

M


algradoi5anni di vita, rimane il miglior
videogiocodicartecollezionabili.
Chiariamoci subito: Hearthstone non è
Briscola né Uno—l’assopigliatuttodelle
spiagge—,némen che meno il poker online
oaltri giochi d’azzardo. Il titolo di Blizzard,
reso perfettonegli anni per esseregiocato
anche su smartphone (oltreche tabletepc)
eottimocome compagno di ombrellone (è

purescaricabile gratuitamente), nasce
dall’universo diWarcraft esegue la
tradizione dei giochi di strategiaconlecarte
nata nel ‘93conMagic. Dove lecarteerano
fisiche. Sul versantedigitale Hearthstone,
come detto, non ha rivalienon acasorisulta
essereanche uno degli eSport più giocati
(l’anno scorsoaveva toccatoilt raguardo dei
100 milioni di giocatori). Il6agostouscirà la

nuova espansione chiamata «I Salvatori di
Uldum» che porterà in dote135 nuovecarte,
mandandone in pensione altre: un giocodi
questogenere, pertenersi sempreinf orma,
necessita dicontinui lifting. Pratica, anche
commerciale, cheavoltefaarrabbiareifan
di vecchia data ma cherende Hearthstone
sempreappetibile perinuovi giocatori.
diFedericoCella ©RIPRODUZIONERISERVATA

diAlessandroFulloni

Reduce«Mister No» versione
soldato in Vietnam
(SergioBonelliEditore)

NOIEGLIASTRI


IlfascinoricurvodellaViaLattea


Lamappadellestelleora èin3D


S


arebbecontentoJona-
than Archer, ilco-
mandantedell’astro-
naveEnterprise di
Star Trek, della noti-
zia diffusa dagli astronomi
dell’Università diVa rsavia.
Hanno disegnatouna mappa
tridimensionale della galassia
Via Lattea che mostracome la
nostra isola stellarenon sia un
discopiattomaalle estremità
si pieghi da una parteverso
l’altoedall’altraverso il basso
garantendole unaformavez-
zosa, più accattivanterispetto
all’immagine nota fino ad
epocherecenti. «La deforma-
zione era stata intuita, maèla
primavolta che attraverso al-
trestelle siamo riuscitiatrac-
ciareunpreciso disegno in
3D», nota Przemek Mroz, uno
dei giovani scienziaticoinvolti
dall’impresa.Iviaggi delco-
mandanteArcher, dunque, sa-
rebberoadesso più sicuri nel-
l’esplorazione traipianeti del-
laFederazione. Ma, fanta-

scienzaaparte, la mappa ci
rivela in dettaglio il mondo in-
torno al sistema solareealla
Terra. Ne abbiamo traccia se
alziamo gli occhi al cielo nelle
notti buie al mareosulle mon-
tagne scoprendo stelle che
dalle città ormai sono invisibi-
li per l’inquinamentolumino-
so.Evediamo una fascia bian-
castra che attraversa lacalotta
celesteparticolarmenteinten-
sa in unazonaverso lacostel-

Magia
Il telescopio
gestito
dall’università
di Varsavia, in
Cile, e la Via
Lattea con le
Cefeidi(Ogle)

lazione del Sagittario doveil
centrodella Via Lattea nascon-
de, tra nubi interstellari, un
poderoso buconerodivorato-
re di materia. Trecentomiliar-
di di astriformano la nostra
roteanteisola stellaredel dia-
metrodi120 mila anni luce,
impiegando 250 milioni di an-
ni per un solo giroallavelocità
di 220 chilometri al secon-
do.Noi ci troviamoametà
strada,verso ilconfine ester-

no.Perdisegnarelamappa gli
astronomi dell’Università di
Va rsavia hanno presocome ri-
ferimento2.400 stelle Cefeidi,
famose (battezzate«candele
celesti») perché la loroluce
pulsaconuna precisione ben
notaconsentendo di misurar-
ne bene la posizione. Quindi
sono dei preziosi riferimenti e
grazie ad esse sono riusciti a
stabilirecheibordi della ga-
lassia si alzanoesiabbassano
rispettoalpiano anche di 4500
anni luce.Aprovocarne l’alte-
razione sarebbe laforza delle
galassie vicine, le Nubi di Ma-
gellano. «Cosìconfermiamo la
storia della nostra galassia e
spieghiamo il perché delle sue
forme», conclude Jan
Skowronsulla rivista scientifi-
caScience.Ascoltando «Via
Lattea» di FrancoBattiato,for-
se ora riusciamoaimmagina-
re conancor maggior fascino
le suerottecanore.
GiovanniCaprara
©RIPRODUZIONERISERVATA

LaViaLattea


la lunghezza 120.000 anni luce

IlSole CEFEIDI: le stelle utilizzate
per determinare la mappa 3D
della galassia

Nelle sueregioni
esterne la Via Lattea
diverge anche
di 4.500 anni luce
dall’equatore
galattico

Nel tratto di Via Lattea
in cui si trova il Sole,
il disco galattico è spesso
circa 500 anni luce

Vicino al bordo, il disco
galattico è spesso più
di 3.000 anni luce

Fonte: rielaborazione da Università di Varsavia, J. Skowron/OGLE Corriere della Sera

Lavicenda

●Gli
astronomi
dell’Università
di Varsavia
hanno
realizzato una
mappa
tridimensiona-
le, della Via
Lattea, a un
livello di
dettaglio mai
raggiunto
prima

●La mappa in
3D ha
evidenziato
che la Via
Lattea, lunga
120 mila anni
luce, non
è piatta, come
si è a lungo
ritenuto, ma
dotata di
irregolarità
e «gobbe»

●La mappa in
3D è stata
ottenuta
misurando la
distanza fra il
Sole e quella di
migliaia di
stelle pulsanti
chiamate
Cefeidi

Inrete
St3pny,
nickname di
Stefano Lepri,
ha 3,4 milioni di
follower. Il suo
canale Youtube
è il 4° italiano
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