la Repubblica - 03.08.2019

(Brent) #1
roma — Riappare così, da un magi-
co cilindro d’arte, serio, concen-
trato, in giacca e cravatta, accanto
a una meraviglosa statua greca in
bronzo chiamata il “pugile in ripo-
so”, uno dei pezzi pregiati del mu-
seo romano di Palazzo Massimo. È
la sua prima apparizione in pubbli-
co dopo due anni di silenzio. Ke-
vin Spacey ha scelto Roma, in pun-
ta di piedi, nel segreto assoluto,
non annunciato, per una mancia-
ta di spettatori, accettando di leg-
gere una poesia di Gabriele Tinti
che, in modalità cosiddetta ecfra-
stica, fa “parlare” la statua: «Biso-
gna succhiare il cuore di un eroe
finché batte», dice e sembra esse-
re lui, esattamente come la statua,
un eroe provato ma fiero, seduto,
che guarda enigmaticamente di la-
to come se, stanco e sanguinante,
dovesse rientrare sul ring o aspet-
tare il verdetto definitivo. Appena
arrivato si è guardato intorno, ha
osservato a lungo il pugile accan-
to a lui, e ha iniziato a declamare,
prima quasi sussurrando poi au-
mentando i toni, tirando fuori la
sua voce potente, facendola risuo-
nare tra le bellezze antiche conser-
vate nel museo.
Mentre declama «ho scosso il
paese, scrollato le arene, raccolto
gli insulti, costretto agli applau-
si», è difficile non immedesimarsi
in lui, attore geniale pluripremia-
to, due volte Oscar, e condannato
a una rapidissima e implacabile
“damnatio memoriae” che lo ha
letteralmente cancellato dalle sce-
ne da quel maledetto 30 ottobre
del 2017 in cui il 46enne Anthony
Rapp ha raccontato di aver subito
molestie dall’attore trentadue an-

ni prima, quando era appena quat-
tordicenne. A dargli l’occasione di
tornare a farsi vedere in pubblico
è stata la proposta di Gabriele Tin-
ti, poeta eretico, molto poco acca-
demico, molto legato all’idea “det-
ta”, e quindi musicale, della poe-
sia, che dice di aver trovato in lui
immediata disponibilità. In quei
versi Spacey deve aver trovato

una nobile via d’uscita dal tunnel
della sparizione. «La vita non è
uno spavento per chi non l’ha mai
rischiata», dice la poesia di Tinti e
di nuovo sembra essere lo stesso
Kevin Spacey, la cui storia si so-
vrappone verso dopo verso a quel-
la immaginaria del pugile in ripo-
so, mentre mima i colpi del pugile,
colpi su colpi, come quelli che ha

preso in pieno viso l’attore, abban-
donato da tutti, mollato da uffici
stampa e agenzie, produzioni e re-
gisti, in un diluvio di prese di di-
stanze e cancellazioni e ovviamen-
te di altri ex-ragazzi che si sono fat-
ti avanti raccontando di aver subi-
to inviti pressanti, molestie, ag-
gressioni di varia natura. Spacey
si è dichiarato sempre innocente e

dichiarò anche per la prima volta
di essere gay, ma fu aspramente
criticato anche per la scelta del ti-
ming con cui aveva deciso il co-
ming out. Un dettaglio in confron-
to al resto.
A luglio la prima buona notizia:
l’accusa peggiore, quella di un di-
ciottenne che l’aveva portato in
giudizio per adescamento e mole-
stie in un bar di Nantucket nel
2016, cade. Gli accusatori non era-
no in grado di fornire le annuncia-
te prove fotografiche della mole-
stia. Che Spacey volesse combatte-
re era stato evidente fin da quan-
do aveva postato un video in cui
vestiva i panni di Frank Under-
wood, il protagonista della fortu-
natissima serie “House of cards”
dalla quale era stato cancellato
con la scusa di un’improvvisa mor-
te del personaggio, e giocando
con ironica ambiguità sulla confu-
sione tra personaggio e vita reale
diceva: «Non ho pagato il prezzo
per ciò che ho fatto, pensate che
sarei disposto a pagarlo per quello
che non ho fatto?» e poi «a proposi-
to, nessuno di voi mi ha veramen-
te visto morire. Le conclusioni pos-
sono essere molto ingannevoli...».
Di sicuro, se non possiamo esse-
re certi di una resurrezione di
Frank Underwood, il suo interpre-
te Kevin Spacey è tornato in sce-
na, anche se su un semplice pavi-
mento, davanti a un pubblico ri-
strettissimo, accanto a una statua
che gli ha permesso di dire con un
sussurro gridato al mondo: «I look
at myself and see a man, just a
man», mi guardo e vedo un uomo,
solo un uomo. Un vero colpo di tea-
tro.

hLe accuse
Nel 2017, Anthony
Rapp accusa Spacey
di averlo molestato
quando aveva 14 anni.
È la prima di una serie
di denunce, oltre 30,
tra cui quella del
cameriere William
Little

Il personaggio

La rinascita di Kevin Spacey


“Torno a essere un uomo”


L’attore sotto accusa per molestie e ora scagionato negli Usa ha scelto Roma per riprendersi la scena


Una breve performance in cui ha recitato una poesia: “Ho raccolto insulti e costretto agli applausi”


kL’attore nella serie tv “House of Cards”


Le tappe


di Gino Castaldo

©RIPRODUZIONE RISERVATA

ERNESTO RUSCIO/GETTY IMAGES

hI contratti
Le accuse spingono
Netflix a sospendere
la produzione di
House of Cards, di
cui Spacey era
protagonista.
All’attore viene
ritirato anche il
premio Emmy

Al museo
Kevin Spacey
durante l’evento
“The Boxer - La
nostalgia del
poeta” ieri al
museo di
Palazzo
Massimo, Roma

hIl passo indietro
Il 18 luglio 2019
Little ritira la
denuncia contro
Spacey: cadono le
accuse nei
confronti
dell’attore sia nel
processo penale
che in quello civile

. Sabato, 3 agosto 2019 Mondo pagina^17

Free download pdf