Chi ha sferrato le coltellate
Ore 3,13 di venerdì 26 luglio. I ca-
rabinieri Mario Cerciello Rega e
Andrea Varriale, arrivati in Via Pie-
tro Cossa, scendono dall’auto di
servizio e si avvicinano ai due ra-
gazzi americani: Finnegan Lee El-
der, 19 anni, e Christian Gabriel
Natale Hjorth, 18. I militari sono in
abiti civili. Il “mediatore” Sergio
Brugiatelli resta vicino l’auto. Il vi-
cebrigadiere Rega s’avvicina e inti-
ma a Finn: «Fermati, siamo carabi-
nieri». Il ragazzo lo aggredisce. Re-
ga si gira verso Varriale: «Mi han-
no accoltellato». I ragazzi scappa-
no verso l’hotel, che non raggiun-
gono subito. Quando salgono in
stanza, lavano il coltello, prepara-
no i bagagli e si mettono a dormi-
re. Il vicebrigadiere morirà, colpi-
to da undici coltellate sferrate con
un pugnale da marines da 18 centi-
metri. La mattina gli amici ameri-
cani saranno svegliati nel sonno e
arrestati. Finnegan confesserà:
«Sono stato io».
L’appuntamento per lo spaccio
Sono le 23,30 quando i due stu-
denti di San Francisco — arrivati
nella famosa Piazza Trilussa per
trovare cocaina — chiedono a Ser-
gio Brugiatelli, mediatore della
movida romana, cocaina. L’uomo
non ne ha, ma dice che può portar-
li da un pusher fornito, dall’altra
parte di Trastevere: Piazza Mastai.
Lo spacciatore è Italo Pompei, che
poi dirà a Brugiatelli: «Raggiungi-
mi in Via Cardinale Merry del
Val». Da Piazza Mastai, basta attra-
versare Viale Trastevere. Brugia-
telli lascia il suo zaino appeso alla
bicicletta e si avvia a piedi, seguito
da Finnegan, «quello con i capelli
biondi». Gabriel resta seduto su
una panchina in marmo. Davanti
al Cinema Alcazar, zona buia, sta
per avvenire lo scambio (Italo ha
un involucro con Tachipirina trita-
ta), ma arrivano due carabinieri
senza divisa: Brugiatelli e Finn
scappano, Italo consegna l’involu-
cro.
La chiamata al 112
Il mediatore vuole riprendere il
borsello, “preso in ostaggio” dai
due ragazzi arrabbiati per aver pa-
gato senza ottenere la cocaina. Ca-
rabinieri in borghese dicono a Bru-
giatelli di fare denuncia la matti-
na dopo, ma lui alle 2,04 chiama il
112 con il cellulare di un conoscen-
te. La centrale farà a sua volta una
telefonata di verifica. Una gazzel-
la dalla stazione Monteverde rag-
giunge Piazza Belli, dove Brugia-
telli si trova con l’amico. I carabi-
nieri accettano di recuperare il
suo zaino e scelgono di inviare
Cerciello e Varriale.
L’appuntamento di ritorno
Con l’aiuto del mediatore-informa-
tore, i due carabinieri fissano l’ap-
puntamento con gli americani. I
ragazzi rispondono al telefonino
di Brugiatelli: «Vogliamo 80 euro
e ti ridiamo tutto». Cerciello e Re-
ga caricano sul sedile posteriore il
mediatore e raggiungono Via Pie-
tro Cossa, a ottanta metri dall’Ho-
tel Meridien dove alloggiano Finn
e Gabriel: l’appuntamento del “ca-
vallo di ritorno”.
I turni di servizio
L’analisi del sistema centralizzato
dell’Arma rivela che, a partire dal-
la mezzanotte del 26 luglio, Mario
Cerciello Rega e Andrea Varriale,
benché in borghese, erano in servi-
zio regolare alla stazione di Piazza
Farnese. Il turno sarebbe finito al-
le 6 di mattina.
La dinamica
La notte della tragedia
kIl ricordo i fiori lasciati da romani e turisti in via Pietro Cossa a Roma, luogo dell’omicidio di Cerciello
La colluttazione
Fin dall’inizio ha lasciato dubbi lo
scontro in Via Cossa. Perché due ca-
rabinieri giovani e abbastanza
esperti come Mario Cerciello Rega
e Andrea Varriale si sono lasciati so-
praffare da due ragazzini non parti-
colarmente robusti? Perché nessu-
no ha sparato, almeno in aria? Le
spiegazioni del comando sono arri-
vate in tempi diversi. Innanzitutto,
si è scoperto che i ragazzini ameri-
cani erano abituati alla violenza. Si
è compresa la forza letale dell’arma
usata: il coltello Trenknife. E Ga-
briel si è liberato dalla presa di Var-
riale «con calci, graffi e pugni» but-
tandolo a terra. Si è saputo, ancora,
che il vicebrigadiere Cerciello era
uscito in servizio senza pistola: «Se
l’era scordata nell’armadietto».
Quest’ultima rivelazione dei carabi-
nieri è arrivata dopo cinque giorni
di dichiarazioni contrarie.
La telecamera della banca
Gli inquirenti hanno dichiarato
che la telecamera della filiale Uni-
credit di Via Cossa era rotta. Fonti
della banca avevano però spiegato
a Repubblica: «Gli inquirenti sono
andati a sequestrare i video». Il pa-
dre di Finnegan, Ethan, proprio ieri
a detto: «Speriamo che l’accusa pro-
duca le riprese video di quella sera-
ta per mostrare che cosa è realmen-
te accaduto».
Perché Brugiatelli chiede aiuto?
Sull’uomo più importante per l’in-
chiesta ci sono ombre, sospetti e
probabilmente leggende (che am-
plificano le contraddizioni esisten-
ti). Per spiegare perché l’Arma
smuova uomini e pattuglie per lo
zaino di Sergio Brugiatelli rubato
dai giovani americani, si è detto
che avrebbe potuto essere un confi-
dente di Cerciello o del collega.
L’ordinanza del Gip non spiega nul-
la a questo proposito, il comandan-
te provinciale di Roma ha invece
puntualizzato: «Non è un nostro
confidente». Di certo, Sergio il me-
diatore scappa all’arrivo dei milita-
ri all’Alcazar (quando è invece lo
spacciatore Italo Pompei a dichia-
rarsi un confidente). Poi però per
due volte chiede l’intervento dei ca-
rabinieri, condotta inusuale per
uno che ha appena accompagnato
due persone da uno spacciatore.
Perché il doppio intervento?
La ricostruzione ufficiale spiega
che quattro carabinieri fuori servi-
zio vedono uno strano movimento
in Via Cardinale Merry del Val e in-
tervengono. Tra loro c’è il mare-
sciallo Sansone, anche lui della sta-
zione di Piazza Farnese. Sarà il ma-
resciallo a chiamare i due colleghi
Cerciello e Varriale, consapevole
che sono in servizio in zona, per far
identificare Pompei e «trovare un
soggetto che si è dato alla fuga». In
fuga, in verità, sono due: Brugiatel-
li e Finnegan. Dopo il primo inter-
vento, poi, la centrale del 112, rice-
vuta la chiamata di Sergio Brugia-
telli, invia in Piazza Mastai una pat-
tuglia in divisa. Solo in un secondo
momento, compreso che c’è stata
un’estorsione, l’intervento viene gi-
rato su Cerciello e Varriale. Un ca-
so? Vengono chiamati loro perché
sono già intervenuti per l’identifica-
zione? O c’è altro?
Le pattuglie a copertura
Anche sul numero delle pattuglie a
copertura dell’ultimo intervento a
Prati ci sono contraddizioni: due o
quattro? E soprattutto: perché nes-
suno si accorge del fatto che Rega
viene aggredito e accoltellato da
uno degli americani?
Cosa non sappiamo
Il ruolo del mediatore
e i video mancanti
I misteri da chiarire
Amorevolmente assistito dai suoi cari e da Raul
ci ha lasciato
Saverio Bonessi
Ne danno il triste annuncio Francesca e Stefa-
no, le nipoti ed i parenti tutti.
Una cerimonia di saluto si terrà presso l’abita-
zione di Saverio alle ore 11.30 in via Musa 11, Ro-
ma.
Roma, 3 agosto 2019
03-08-2011 03-08-
Bianca Antonelli
IN MATACCHIONI
Un ultimo sguardo, mamma.
I tuoi figli.
Roma, 3 agosto 2019
Il giorno 1 agosto 2019 è venuta a mancare ai
suoi cari
Francesca Baglioni
Coppini
Ne danno il triste annuncio i figli Benedetta e
Lorenzo con le loro rispettive famiglie.
Le esequie verranno celebrate il giorno 3 ago-
sto alle ore 11.00 presso la Chiesa di Santa Felici-
ta, piazza Santa Felicita, Firenze.
Firenze, 3 agosto 2019
OFISA
Firenze
viale Milton 89
Tel. 055/
Cosa sappiamo
Dalla confessione
alle chiamate al 112
Ecco i punti fermi
Carabiniere ucciso, 8 giorni di dubbi
Ore 23,
È ancora la sera del 25 luglio. I due
ragazzi americani incontrano
Sergio Brugiatelli in piazza
Trilussa, a Trastevere, e gli
chiedono 80 euro di cocaina.
L’uomo non ne ha ma si offre di
portarli da un pusher
di Corrado Zunino
ANSA
Ieri sentiti Varriale,
il collega di Cerciello,
e i carabinieri fuori
servizio intervenuti
durante lo scambio
tra il pusher e uno degli
americani. L’inchiesta
sul delitto va avanti. Ma
restano molte ombre
Ore 1,
Una telecamera dell’hotel
LeMeridien immortale i due
ragazzi mentre rientrano in hotel.
Brugiatelli rivuole lo zaino che gli
americani gli hanno rubato in
piazza Mastai. Si accordano per la
restituzione
Ore 3,
Brugiatelli segnala l’estorsione al
- La centrale all’appuntamento
manda, insieme al collega
Varriale, il vicebrigadiere
Cerciello che viene accoltellato e
ucciso. Gli americani tornano in
albergo e nascondono l’arma
pagina. (^20) Cronaca Sabato, 3 agosto 2019