La Repubblica - 05.08.2019

(nextflipdebug5) #1
dalla nostra inviata
Ilaria Carra

bergamo — È in pochi attimi che
una serata d’estate in compagnia di-
venta la peggiore di tutte. Un amico
di sempre, il giorno dopo, riesce so-
lo a dire che «c’è stato un litigio ma
per una stupidata, poi non si è capi-
to cosa sia successo, la follia...», a cer-
carlo un senso non lo si trova. Tutto
inizia con un’uscita tra amici, va
avanti con un diverbio tra due di lo-
ro e un ragazzo più grande dentro il
locale. Sembrava chiuso lì invece sa-
rebbe proseguito nel parcheggio, al-
la chiusura, alle quattro di notte. E fi-
nisce su una stradina con un ruscel-
lo e la pista ciclabile ai bordi, in mo-
torino di ritorno dall’hinterland a
due passi dall’aeroporto di Orio al
Serio verso casa a Bergamo: la Mini
Cooper che li segue, li tampona con
violenza, li sbalza dalla Vespa sull’a-
sfalto e scappa via. Chi guida, Luca
Carissimi, 21 anni, muore poco dopo
all’ospedale, troppo gravi le ferite ri-
portate. Matteo Ferrari, 18 anni, che
è dietro sulla sella, è gravissimo e
sta ancora lottando ma sono le mac-
chine a tenerlo in vita.
L’investitore, un operaio di 33 an-
ni della zona, sulle prime fugge poi
si pente. Ora è indagato per omici-
dio stradale e omissione di soccor-
so, il suo arresto dovrebbe essere
convalidato oggi dalla pm Raffaella
Latorraca, ma la sua posizione po-
trebbe aggravarsi: l’ipotesi di lavoro
più concreta degli investigatori, an-
che sentite le testimonianze degli
amici delle vittime, è che li abbia in-
vestiti volontariamente. Se sarà con-
fermata, per lui scatterà anche l’ac-
cusa di omicidio volontario. Quel
che è successo prima del tampona-
mento mortale, include le telecame-
re, ed è da ieri materia di approfon-
dimento della polizia stradale di Ber-
gamo. Così come gli accertamenti
sul lunotto della Mini Cooper, ritro-
vato frantumato. Secondo la polizia
non si è rotto durante l’investimen-
to. Si dovrà dunque chiarire se, co-
me sosterrebbe l’investitore, sono
stati Luca, Matteo e magari altri ami-
ci fuori dal locale a romperlo nel pro-
seguimento del litigio scatenando
l’inseguimento lungo via Cremasca,
ad Azzano San Paolo a mezzo chilo-
metro dal locale. O se sia stato rotto
in un secondo momento, forse dallo
stesso proprietario.
Quel che è certo è che M. S, resi-
dente a Curno, dopo l’incidente fug-
ge. Chiama il 112 venti minuti dopo,
intorno alle 5, ammette che c’era lui
alla guida della Mini. La polizia lo va
a prendere a casa del nonno, a Berga-
mo. Ha un ancora un tasso alcolemi-
co fuorilegge e accusa un malore
quando lo portano via, ora è pianto-
nato all’ospedale. Forse è in quel mo-
mento che realizza quanto accadu-
to dopo aver trascorso la serata di sa-
bato con la fidanzata al club Setai,
un locale nel weekend frequentato
soprattutto da ventenni. È qui che
tra lui e le due vittime nasce una li-
te, la fidanzata avrebbe accusato i
due di averle rivolto apprezzamenti
sgraditi e di averla palpeggiata. In-
terviene la sicurezza del locale, qual-

cuno viene accompagnato fuori.
Sembra finita lì, ma nel parcheggio
succede dell’altro. Poi la corsa, l’im-
patto violento, sulla strada i gessetti
bianchi dei rilievi e le felpe straccia-
te per prestare soccorso.
Un fatto simile era accaduto all’i-
nizio di giugno, all’Eur, quando al
culmine di una lite un ragazzo era
salito in auto e aveva investito quat-
tro persone ferendole gravemente.
Luca e Matteo erano amici da anni,
giocavano a calcio nella stessa socie-

tà sportiva, l’Olimpia, all’oratorio as-
sieme, vicini di casa a “Borgo”, come
chiamano il quartiere Borgo Palaz-
zo di Bergamo. Luca, più grande,
aveva studiato al Mamoli e ora lavo-
rava in una pizzeria consegnando a
domicilio. Matteo fa ancora l’istitu-
to Guido Galli di Bergamo. Per tutto
il giorno gli amici sono rimasti al
Pronto soccorso dell’ospedale di
Bergamo, aspettando notizie di Mat-
teo e piangendo Luca, morto in una
notte di assurda follia.

Sperona due ragazzi


dopo la lite in discoteca


uno muore, l’altro è in coma


Bergamo, a travolgere lo scooter un operaio 33enne. Il diverbio scoppiato


per gli apprezzamenti alla fidanzata. Poi l’inseguimento nella notte


jLa vittima
Luca Carissimi,
21 anni. Aveva
studiato al liceo
Mamoli di
Bergamo. Ora
consegnava le
pizze. Seduto
dietro, nella
Vespa, l’amico
Matteo Ferrari,
18 anni, in gravi
condizioni

. Lunedì, 5 agosto 2019 Cronaca pagina^17

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