La Repubblica - 05.08.2019

(nextflipdebug5) #1

L’Italia batte l’Olanda


3-0 e si qualifica per


Tokyo 2020. Egonu


grande protagonista


di Enrico Sisti

La porta di servizio del PalaCatania
è un’uscita che conoscono solo loro,
le “ragazze terribili”. Sono passate
da quella parte, ieri sera, e sono sbu-
cate direttamente all’Ariake Arena
di Tokyo, aspettando che la luce del-
le Olimpiadi si accenda, il prossimo
26 luglio. Giochi dunque conquista-
ti con quasi un anno di anticipo. Do-
po Kenya e Belgio, bisognava batte-
re anche l’Olanda, la bestia nera.
Certo, era difficile, ma la bestia nera
può sempre cambiare colore. Era
già successo ed è successo ancora.
Con quel suo nome, de Kruijf, c’è
una ragazza, dall’altra parte, che fa
sussultare per antiche assonanze
calcistiche. Ma l’effetto dura poco: è
una di noi, da tre anni Robi si è tra-
piantata in Veneto tra le bollicine
dei vitigni e nella prossima stagione
di A1 Paola Egonu se la ritroverà co-
me compagna nella sua nuova av-

ventura a Conegliano. Da nera l’O-
landa è così tornata “oranje”. Abbia-
mo vinto 3-0 con i soliti valori: ag-
gressività, serenità, entusiasmo, tec-
nica, metteci pure il Settex, l’ardito
ed efficace sistema di analisi tattica
adottato dal ct Mazzanti, gioventù e
insieme maturità, concentrazione e
sorrisi. Primo set in cui è Paola Ego-

nu da Cittadella a risolvere il grosso
dei problemi che spuntano qua e là,
sia in attacco che in ricezione, o per
qualche cattivo posizionamento dei
muri che il ct Mazzanti non manca
di rilevare durante i time out o per-
ché, pur conoscendola, è la manci-
na avversaria (come capitava con la
serba Boskovic) a toccare maligna le

nostre fragilità. Il “falco” ci aiuta
quattro volte su cinque e sono sem-
pre punti che, chissà perché, sem-
brano quasi valere doppio. Pur non
perfette, le “ragazze terribili” co-
mandano e le olandesi non mettono
mai il naso avanti: dove s’apre uno
spiraglio c’è sempre Egonu che chiu-
de secondo il dettato del proprio

vangelo di delicata, imperiosa, spes-
so irrefrenabile, potenza. Sprechia-
mo due set point per due schiaccia-
te sbilenche di Sylla, ma vinciamo
25-23.
Secondo set che inizia pratica-
mente con uno scambio di quasi 23
secondi: un’infinità. Le olandesi so-
no attaccate alla vita della partita, ci
credono perché non avrebbe senso
mollare neppure sotto di due set, fi-
guriamoci con un solo set di ritardo.
Qualcosa regaliamo. Ma le olandesi,
come prima, non vanno mai sopra.
Che le ragazze continuino ad essere
un fenomeno nazionale lo si capisce
dalla rabbia gioiosa del tifo del Pala-
Catania, animato da furori tutt’altro
che astratti, un tifo che si è allunga-
to sino al cielo da dove Luca Parmita-
no, catanese tra le stelle, ha inviato
un messaggio alle azzurre. Il ct olan-
dese, l’americano Jamie Morrison,
dice: «Comicia qui la nostra parti-
ta». Ma non c’è più tempo: 25-17. Il
terzo set è il più sofferto. L’Olanda
che aggancia le azzurre negli ultimi
punti (22-22). Poi Sylla, un muro di
Chirichella e un’invasione respingo-
no l’assalto: 25-22. Per andare ai Gio-
chi l’Olanda dovrà vincere il torneo
europeo di gennaio, che mette in pa-
lio un posto solo. Noi no. Noi a To-
kyo già ci siamo. Squadra Speciale.

pallavolo

Le “ragazze terribili”


conquistano le Olimpiadi


kIn trionfo La festa delle azzurre


pagina. (^36) Sport Lunedì, 5 agosto 2019

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