La Stampa - 05.08.2019

(Barré) #1
.

L’abuso psicologico e l’obiettivo economico

Per entrare si paga, per uscire serve la fuga

Il guru motivatore


diventa despota


Gabriele da Milano


scappa in Canada


LA STORIA

GIACOMO GALEAZZI
ROMA

T


redici milioni di italia-
ni si rivolgono a ma-
ghi, cartomanti, gua-
ritori. «Quando non
si crede più in Dio si rischia di
credere a tutto», aveva intuito
lo scrittore inglese Gilbert K.
Chesterton prevedendo che
l’occidente secolarizzato e
ateo si sarebbe lasciato mani-
polare da santoni, guru, veg-
genti e professionisti del mar-
keting del sacro. Senza difese.

Culti “fai da te”
Una resa incondizionata all’a-
stuzia di chi vende la fede
light e il paradiso in terra. L’e-
sorcista e sacerdote di “fron-
tiera” don Aldo Buonaiuto,
anima il Servizio AntiSette
della Comunità Papa Giovan-
ni XXIII, ente internazionale
di diritto pontificio fondato
da don Oreste Benzi. «Nel fio-
rente supermarket globalizza-
to delle false credenze, si fini-
sce nel mondo dell’occulto an-
che attraverso canali apparen-
temente innocui come le ten-
denze New Age, i culti “fai da
te”. I potenziali adepti sono
contesi in Rete dalle mille si-
gle delle false credenze reli-
giose- spiega don Buonaiuto,
autore sul tema del libro Gli
artigiani del diavolo, in uscita
per Rubbettino-. E’ un merca-
to che riannoda i fili dei miste-
riosi rapporti tra occultismo,
musica e messaggi veicolati
attraverso mezzi di comunica-

zione, film, web. Connessioni
segrete ricollegano fenomeni
di massa: boom del fantasy,
falsi culti alternativi, festa di
Halloween, oscura galassia
esoterica, finti esorcismi, ma-
gia, nichilismo. Un mix di in-
ganni, frodi, mistificazioni ».

Reclutatori e false promesse
Son o 30 mila gli italiani (dati
Codacons) che ogni giorno chie-
dono un consulto a maghi,
astrologi e veggenti. Un feno-
meno trasversale che riguarda
tutti i ceti sociali e che si misura
nell’aumento dei casi affrontati
dal numero verde Antisette
(800228866): 851 istanze nel
2007 diventate 1.403 nel 2018.
Un ginepraio composto da false
promesse, abusi sessuali, allon-
tanamenti da famiglie e amici
oltreché da un impoverimento
economico, che si traduce in un
fatturato di 8 miliardi di euro,
secondo un rapporto del Coda-
cons sui ciarlatani che promet-
tono cure immaginarie.
«Non esistono leggi per con-
trastare questa vera e propria
emergenza- documenta don
Buonaiuto-. Sono i familiari di
chi si rivolge a santoni e guru
per motivi di salute a denuncia-
re alle autorità competenti le
truffe. Spesso ciò avviene quan-
do ormai è troppo tardi e la salu-
te del malcapitato è compro-
messa. Sempre più gruppi setta-
ri si propongono agli individui
promettendo salute e felicità
permanenti». Le vittime cado-
no in trappola «attraverso la let-

tura di libri che stimolano curio-
sità e nei quali si consigliano siti
web per approfondire determi-
nati argomenti. Da lì ci si iscrive
a dei seminari e il gioco è fatto».

Le mani sulla mente
Una volta che ci si introduce
in determinati gruppi ben
congeniati, che promettono
successo nel lavoro e negli af-
fetti, salute, felicità, ci si ritro-
va circondati da persone di
bell’aspetto, sorridenti, cura-
te, fiere. Il fanatismo è un trat-
to essenziale di quella che, per

le associazioni anti-sette, è una
«manipolazione mentale attua-
ta minuziosamente ». Un abuso
psicologico costante a cui, nella
maggioranza dei casi, segue
quello economico. Gli adescato-
ri delle sette si mascherano spes-
so dietro una facciata religiosa
per raggirare le vittime e ricerca-
re profitti personali. E , allo stes-
so modo, molti gruppi totalitari
si nascondono dietro l’etichetta
religiosa per perpetrare abusi e
altri comportamenti criminali.

Genitori separati dai figli
Ne ll’ultimo anno l’Autorità Ga-
rante per l’infanzia e l’adole-
scenza della Regione Calabria

ha inviato a varie procure, le
numerose segnalazioni arriva-
te da genitori in fase di separa-
zione che imputano il cattivo
agire dei rispettivi coniugi alla
loro appartenenza a sette pseu-
do cristiane. «A suscitare l’at-
tenzione delle autorità inqui-
renti e giudiziarie sono soprat-
tutto le ricadute sui bambini, fi-
siche oltreché psichiche- sotto-
linea il Garante calabrese
dell’infanzia e adolescenza,
Antonio Marziale, fondatore
dell'Osservatorio nazionale
sui diritti dei minori-. Nelle de-
nunce si parla anche di strani
segni sui loro corpi, così come
di coincidenze che, alla fine,
non possono più essere lette
come tali: stesse date di allon-
tanamento dal tetto coniuga-
le, stesse parole di commiato,
stessi atteggiamenti dei bambi-
ni nell’allontanare il genitore
incolpevole ma bollato come
“infedele”, stesse dinamiche
generali di comportamento».
Le segnalazioni riguarda-
no, oltre alla Calabria, altre tre
regioni. Le denunce coincido-
no per fatti, segnali e tipologia
di manipolazione mentale al
punto da far ritenere ai magi-
strati che la separazione dei co-
niugi sia tra le peculiarità di al-
cune sette pseudo-cristiane
che contano centinaia di adep-
ti e all’interno delle quali sono
segnalate le forme frequenti e
dolorose di lesione dei diritti
dei minori. «E ciò è causa di
gravissime forme di devian-
za», aggiunge il sociologo Mar-

ziale. La strategia è«isolare per
controllare senza barriere né
filtri critici», spiega il Garante.

Diete e culto della personalità
Ca rolina oggi ha 40 anni, ma
ne aveva 30 quando si è intro-
dotta, con la sua famiglia, in
un’associazione che promette-
va la guarigione da ogni malat-
tia, curandosi attraverso una
dieta alimentare. Il primo è sta-
to il fratello, che si era ammala-
to gravemente a seguito di
un’infezione contratta attra-
verso un virus, poi la madre,
convinta che il figlio ne avreb-
be tratto giovamento. Infine
lei, con problemi di salute non
risolti e che, dopo due anni,
era arrivata a pesare 35 chili
nei suoi 168 cm di altezza.
Un inferno durato 10 anni,
che è costato a queste tre perso-
ne la perdita di molti soldi. So-
no stati costretti a lavorare gra-
tis e a indebitarsi per terapie e
corsi di formazione. Poi un’infi-
nità di regole e divieti: vietato
tagliarsi capelli e unghie due
volte a settimana, per le donne
niente trucco e gonne lunghe,
divieto di lavarsi durante il ci-
clo mestruale. Gli uomini non
potevano indossare abiti viola
o verdi, divieto di frequentare
scuole e ballare. Ogni mattina
era obbligatorio recitare un
mantra orientale per un'ora.
Non si potevano usare cellula-
ri né Internet né nutrirsi di
qualcosa che non fosse prodot-
to in casa perché considerato
cancerogeno. Il cibo andava

mangiato molto lentamente e
consisteva sempre in verdure,
cereali e legumi, senza condi-
menti. Inoltre era proibito ri-
volgersi ai medici. Chi lamen-
tava qualche sintomo veniva
rimproverato pubblicamente:
il malanno era sempre attribui-
to al mancato rispetto di qual-
che astrusa regola alimentare.
Carolina racconta che la die-
ta, inizialmente, produceva al-
cuni benefici alla salute e che il
guru della setta sosteneva che,
andando avanti e seguendo
tutto alla lettera (così come in-
dicato dalla ristretta cerchia di
persone a lui più vicine, “i ca-
pi”), gli adepti sarebbero guari-
ti da ogni male. Il culto della
personalità del “maestro” veni-
va creato attraverso vacanze
studio a pagamento in cui per
2 settimane le vittime veniva-
no bombardate con i messaggi
video del guru. Dopo alcuni
mesi, durante i quali si mangia-
va poco, si lavorava continua-
mente senza percepire retribu-
zione ma solo per la “giusta
causa” del gruppo, Carolina si
rese conto che chi contravveni-
va alle regole, prima veniva
colpevolizzato e poi picchiato
dai membri del “nucleo centra-
le” della setta. Tenebre senza
spiragli possibili. E così la don-
na ha deciso di uscire dalla set-
ta solo quando non ce l’ha fat-
ta più a subire abusi, arrivata
alle soglie dell’anoressia e pre-
occupata per il fratello e la ma-
dre, anche loro in condizioni
di grave disagio psicologico.

I rischi delle tecniche orientali
Ci sono mille “mode” rituali
che vanno per la maggiore e
che sono spesso praticate in
modo inconsapevole. Un
esempio è la disciplina dello
yoga che riguarda, nel mon-
do, secondo il Financial Ti-
mes, 100 milioni di persone.
Viene utilizzato come eserci-
zio fisico o forma di medita-
zione trascendentale? Sulla
questione si è espresso, da cu-
stode dell’ortodossia, Joseph
Ratzinger attestando come

esista uno yoga ridotto a una
ginnastica che mira ad aiuta-
re la persona al rilassamento
fisico, mentre esistono centi-
naia di scuole che utilizzano
la preparazione fisica per
esprimere una determinata vi-
sione dell’uomo, del mondo,
della relazione tra uomo e
Dio. «Nel caso dello yoga e del-
le altre tecniche orientali, ser-
vono una trasformazione e
uno spostamento radicale
che tolgano di mezzo ogni pre-
tesa ideologica», analizzò.

Le matrici culturali dei gruppi
Tra gli adepti di molti gruppi
alternativi si ostenta un di-
sprezzo per la cultura occi-
dentale ripreso dalla polemi-
ca del ’68 di stampo marxi-
sta-comunista. Movimenti
esoterici ispirati a fedi estra-
nee alla tradizione ebrai-
co-cristiana acquistarono la
loro visibilità sociale proprio
alla fine degli anni sessanta.
Il percorso più comune dei
giovani reclutati da culti orienta-
li è stato dal marxismo all’esote-
rismo. Sorsero, come ricostrui-
sce Cecilia Gatto Trocchi nei
suoi studi sui nuovi movimenti
religiosi, «nell’ambito del movi-
mento studentesco». Il buddi-
smo zen, sconosciuto prima de-
gli Anni 60, aprì le sue sedi a Ro-
ma Milano e a Bologna tra il
1971 e il 1973. E arrivò, nello
stesso periodo, la meditazione
trascendentale e il proselitismo
di Krishna e Osho. «Spesso i fa-
miliari che intendono sottrarre i
loro cari alla manipolazione del-
la setta, si trovano a scontrarsi
con mitologie di gruppo che sfo-
ciano in un nomadismo cultura-
le che induce gli adepti ad ab-
bandonare una setta per rifu-
giarsi in un’altra- precisa don Al-
do Buonaiuto-. I sistemi crip-
to-totalitari delle sette seduco-
no i potenziali seguaci attraver-
so un indottrinamento magi-
co-spriritualistico che arriva a
eliminare il linguaggio tradizio-
nale per sostituirlo con quello
specifico della comunità». —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

G

abriele entra a far
parte di una setta in-
ternazionale per tro-
vare soluzioni. In
cerca di sé stesso e della verità.
Vive a Milano ed è seguace di
un noto gruppo che professa
di dare risposte basandosi su
una fantasiosa fusione tra
pseudo-scienza e religione.
Secondo il Guru di questo
movimento ogni individuo vie-
ne controllato e plasmato an-
cora prima di venire al mondo
e, prima di incarnarsi su que-
sto pianeta, subisce una pesan-
te manipolazione da parte di
esseri alieni. Per Gabriele l’in-
gresso nella setta comincia in
un momento particolare della
sua vita. Aveva perso il lavoro
e la fidanzata nel giro di un an-
no e un suo caro amico gli ave-
va proposto di portarlo con lui
in un nuovo mondo, dove tutti
erano sorridenti, ottimisti e

sempre in salute. Tutto inizia
con costosi corsi di auditing. In
palio ci sono dei super-poteri:
secondo il Guru della “Chiesa”
si può usare la telepatia e spo-
stare l'atmosfera terrestre, cu-
rare persone a distanza di chi-
lometri, sollevare automobili
con la sola forza del pensiero.
Un delirio reso però credibile.
Per arrivare ai super-poteri
il percorso è lungo e ci sono va-
ri step. Il primo è il “Liberato”
ed è il passaggio che permette
all’individuo di affrancarsi dal-
la propria mente reattiva, cioè
da quella parte del cervello
che lo fa agire in modo irrazio-
nale. Poi ci si incammina verso
l’illuminazione. Iniziano i vari
livelli e, man mano che si
«ascende», salgono anche i
prezzi. Al livello più elevato
non si arriva con meno di 150
mila euro. Una volta dentro, i
messaggi che da ogni parte pio-
vono su Gabriele, sin da subi-
to, sono quelli che “devi avere
un atteggiamento deciso e spa-
valdo per poter andare avan-
ti”. Gabriele ce la fa, ma quel
tanto decantato stato di libera-
zione tarda ad arrivare. Le co-
se non sembrano andare co-
me gli dicono, anzi lui si sente

sempre più solo, visto che, co-
me ogni setta che si rispetti, vie-
ne fatto allontanare da ogni pa-
rente e amico “del mondo
esterno”. In più, dei “superpo-
teri” nemmeno l’ombra. Deci-
de di partire per gli Stati Uniti e
di acquistare un carnet di 25
ore di auditing per effettuare
una «rundown». Ma non cam-
bia nulla.
Anzi. Gabriele comincia ad
accusare una grave forma di
depressione con istinti suicidi.
Tornato in Italia lo dice al suo
“capo diretto” che si spaventa
e fa in modo di restituirgli i sol-
di spesi negli Usa , ma da quel
momento lo bollano come po-
tenziale fonte di problemi. E lo
cacciano. In balia dei quadri,
maestri nel provocare sensi di
colpa, Gabriele è costretto a
scrivere due lettere di scuse
con preghiera di essere riam-
messo a far parte del gruppo.
Lamentarsi non è ammesso
all’interno della setta.
Qualsiasi commento critico
non viene preso in considera-
zione. Non sono ben viste le
“vibrazioni negative”, ed esi-
ste il dead file, una cartella in
cui vengono scritte tutte le per-
sone che hanno inviato lettere
di proteste. Una black list do-
ve vengono inseriti i casi “pro-
blematici”. Gabriele, una vol-
ta riammesso, deve sostenere
un percorso codificato dall'or-
ganizzazione: sei anni in cui
deve seguire auditing specifici
e compiere azioni di volonta-
riato. Azioni imposte dal grup-
po dirigente come program-
ma d'ammenda per recupera-
re la condizione di “Liberato”.
L’uomo collabora 10 ore al
giorno nell'ambito di una cam-
pagna contro psichiatri e psico-
logi e, in un mese di duro lavo-
ro, ottiene uno stipendio tota-
le di 100 euro.
Gabriele inizia a farsi delle
domande. Decide di andarse-
ne e di chiedere la restituzione
dei soldi spesi. Ma ciò non av-
viene, allora Gabriele si rivol-
ge a un avvocato. Nel frattem-
po viene minacciato. Trova
per due volte le ruote della
macchina bucate. Viene licen-
ziato da due aziende nel giro
di sei mesi. Deve scappare all’e-
stero. Con l’aiuto dei famiglia-
ri ritrovati apre un piccolo pub
in una città canadese. Ora si
sente più tranquillo, ma è stan-
co di combattere. Rendendosi
conto che sono troppo forti
per lui, ha deciso di continuare
a restare nascosto. GIA.GAL. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

Le separazioni familiari denunciate in Calabria dal Garante per l’Infanzia e la tecnica degli stage per manipolare adepti

Boom di affiliazioni a gruppi pseudo-sacri attraverso corsi di autostima. Trappole nei social e false teorie scientifiche

Trentamila italiani stregati dalle sette


L’occultismo è un affare da 8 miliardi


Si finisce nel mondo
dell’occulto anche
attraverso “innocue”
tendenze New Age

L’INCHIESTA

Il Telefono anti-sette (800228866)
nasce per iniziativa di don Oreste
Benzi nel 2002 e dal 2006 collabo-
ra con la Sas, squadra anti-sette del-
la Polizia in una sinergia di preven-
zione e aiuto alle vittime dei guru. In
media al numero verde telefonano
15 persone al giorno: 5 mila telefo-
nate all’anno. Le segnalazioni in
maggiore crescita riguardano le psi-
co-sette, realtà che fanno ricorso a
tecniche di manipolazione mentale
e adescamento con la promessa di
risolvere ogni problema della vita.
La tipologia di setta apocalittica o
pseudo-religiosa può usare un’anti-
religione per prevedere la fine del
mondo e un futuro oscuro con conti-
nui rimandi a preveggenze e cono-
scenze ultraterrene acquisite dalle
tenebre attraverso medium, strego-
neria, spiritismo.

Apocalisse o psicologia
Il business dei santoni
si adegua alla domanda

L’INCHIESTA

Si distinguono 2 tipi di adepti: ac-
cessori e affiliati.I primi vengono
reclutati attraverso un imbroglio,
la promessa di ricevere un piace-
re, una soddisfazione, una gratifi-
cazione o vengono catturati som-
ministrandogli sostanze stupefa-
centi o manipolandoli, al fine di
raggiungere uno scopo di breve
durata, che può essere quello di
una sola notte in cui la vittima vie-
ne fatta partecipare a un rituale
magico-esoterico, di stregoneria,
di spiritismo, di satanismo. Gli affi-
liati sono reclute plagiate al punto
da arrivare a votarsi agli stessi
comportamenti dei “maestri”. En-
trano nel meccanismo del nucleo
che gestisce la setta e ciò rappre-
senta una conquista per la vitti-
ma che, in questo modo, diventa
essa stessa carnefice: si sente di-
sposta a tutto pur di conquistare
una posizione di rilievo all’interno
del gruppo.

Gli accessori e affiliati
Due tipologie di vittime
nel mercato dell’inganno

Gomme bucate e
licenziamento. Chi si
ribella al Capo deve
essere “rieducato”

TIPOLOGIA DELLE SETTE - LA STAMPA

41%
psicosette

13%
pseudo-
religiose

16%
magico-
esoteriche

30%
culti estremi

A Perugia è stata scoperta una società di call center che ha
incassato in nero 4 milioni di euro pagando i propri cartomanti
7 centesimi al minuto. Tra i servizi oerti: amuleti trova-lavoro
al costo di 200 euro, rituali personalizzati da saldare con
pagamenti attraverso postepay, vaglia postali e bonifici bancari
a beneficio di prestanome del guru. E ancora: un anno di
“serenità economica garantita'' attraverso la lettura dei tarocchi
per 300 euro al mese. Nell’arco di due anni due adepti hanno
versato rispettivamente 240 mila e 300 mila euro

55%
gli adepti delle sette
sono uomini

35%
giovani

In media telefonano al Telefono anti-sette
15 persone al giorno
5 mila telefonate all’anno

LUNEDÌ 5 AGOSTO 2019LASTAMPA 15
PRIMO PIANO
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