La Stampa - 05.08.2019

(Barré) #1

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MotoGp, anche a Brno il fenomeno spagnolo annichilisce i rivali

Nuova tattica: non più duelli thrilling, ma dominio totale fin dal via

In testa da cima a fondo


Marquez, camaleonte


che sa soltanto vincere


PERSONAGGIO

5 DOMANDE

MATTEO AGLIO
BRNO

I

eri Marquez è entrato in
uno dei club più esclusivi
della MotoGp, per avere
l’accesso bisogna avere
vinto almeno 50 gare nella
classe regina e ci sono solo 4
posti. Insieme a Marc, siedono
Rossi, Agostini e Doohan, tutti
gli altri campioni della storia
vengono fermati alla porta.
«Mi piace sentire questi nomi
accanto al mio, ma ai numeri
non ci penso» ha detto, incu-
rante dei record che si affolla-
no nel suo curriculum. Ora che
l’ottavo titolo della sua carrie-
ra è diventato poco più di una
formalità (con Dovizioso che
lo guarda dal basso di un abis-
so profondo 63 punti), Magic
Marquez cerca di dare nuove
forme al suo dominio. Come
un pittore che cambia stile per

esplorare nuovi limiti, lo spa-
gnolo disegna nuovi modi per
vincere e ribadire la sua forza.
«La strategia mi era chiara fin
dalla partenza, ho solamente
dovuto metterla in pratica» ha
ammesso con un candore scon-
certante per chi ha dovuto su-
dare per 20 giri solo perché
non uscisse dalla sua vista.

Come Freddy Spencer
Nel 2019, Marquez ha deciso
di cambiare strategia. Fino al-
lo scorso anno individuava la
sua preda, la braccava e poi
sferrava il colpo finale al mo-
mento giusto. Troppo sempli-
ce, il camaleonte della Honda
voleva qualcosa di più. Ora la
tattica è mettersi davanti a tut-
ti fin dalla prima curva e sfian-

care gli avversari imponendo
il proprio ritmo. Appena capi-
sce che il fiato degli inseguitori
si fa corto, allora dà lo stratto-
ne finale, quello che gli permet-
te di lasciarli sul posto e taglia-
re il traguardo in solitaria. Una
tecnica che apparteneva an-
che a Freddie Spencer, la stel-
la americana che brillò all’ini-
zio degli anni ’80 per poi scom-
parire come era apparsa. Mar-
quez lo ricorda, con la differen-
za che è in MotoGp per restare
a lungo.
«Marc riesce a gestire perfet-
tamente le gare, si mette al co-
mando e poi fa quello che vuole


  • è l’analisi di Dovizioso -. In
    questo modo mette in crisi tut-
    ti: i più lenti che non riescono a
    seguirlo e i più veloci che devo-
    no dare tutto per farlo. È al limi-
    te, rischia di cadere, ma non
    posso altro che fargli i compli-
    menti per come ha guidato».
    Andrea è il grande sconfitto
    che vede all’orizzonte un’altra
    volta il 2° posto in campionato
    come massimo risultato possi-
    bile. A lui la gioia di un podio
    non basta, come invece a Mil-
    ler, ieri 3°. Il vero problema è
    che con il passare del tempo i
    punti deboli di Marquez sem-
    brano diminuire. Da una parte
    è merito dello spagnolo, che rie-
    sce a cambiare le carte in tavola
    per ottenere sempre lo stesso ri-
    sultato. Dall’altra della Honda,
    che quest’anno ha raggiunto la
    Ducati sul campo della potenza
    e della velocità massima. Marc
    non deve più rischiare in frena-
    ta per tenere il passo delle Ros-
    se, può scegliere la strategia
    che più gli piace. Lo spettacolo
    in gara ne risente, ma non è una
    colpa. Anche perché Marquez
    vuole spingersi ancora più in là
    e l’occasione l’avrà fra una man-
    ciata di giorni in Austria. Il Red
    Bull Ring è un feudo Ducati,
    nessun’altra moto ha mai vinto
    su quell’asfalto. Esattamente
    quello che serve a un pilota a
    cui piace prendersi gioco
    dell’impossibile. —
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MARC MARQUEZ
LEADER DELLA MOTOGP

“Mi sento più forte
dell’anno scorso
Ma stavolta pensavo
di non andare a podio”

l1 Marc Marquez a Brno ha
conquistato la sua 6ª vitto-
ria dell’anno, ancora una
volta tagliando il traguardo
in solitaria. Dall’esterno è
sembrato tutto facile per
lei, sbagliamo?
«In verità dopo il warm up
pensavo che non sarei riu-

scito a salire sul podio. So-
no partito con una moto
con un assetto mai prova-
to prima, devo ringrazia-
re la mia squadra che mi
ha aiutato a mantenere la
calma».
l2 Ha ancora dei punti de-
boli?

«Mi sento più forte dell’an-
no scorso. Sto gestendo le
gare in modo differenti,
mettendomi sempre al co-
mando invece di restare
dietro agli avversari. Conti-
nuo a prendere dei rischi,
ma a volte è necessario per
ottenere certi risultati».
l3 I punti di vantaggio su
Dovizioso sono diventati
63, sente di avere il titolo
in tasca?
«Il campionato è ancora
lungo e sarà difficile mante-
nere la giusta concentrazio-
ne, soprattutto perché Do-
vizioso è molto veloce e co-
stante. Avere vantaggio dà
tranquillità, ma non devo
distrarmi».
l4 Suo fratello Alex ha vin-

to in Moto2 e anche lui è in
testa al campionato.
«Sono più contento per lui
che per me stesso, è in un
grande stato di forma e de-
ve continuare a sfruttarlo.
È molto bello potersi alle-
nare con il proprio fratello
condividendo gli stessi am-
bizioni e obiettivi».
l^5 Fra pochi giorni si corre-
rà in Austria, l’obiettivo è in-
terrompere il dominio Du-
cati su quella pista?
«Pensavo fosse più perico-
losa su questa pista, dove
in passato ero stato in diffi-
coltà. Al Red Bull Ring soli-
tamente sono più vicino,
scoprirò se dovrò acconten-
tarmi o meno». M.A. —
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Risultati

Rossi si piazza sesto
E il piccolo Marquez
vince in Moto2

MotoGp: 1. Marquez (Hon-
da), 2. Dovizioso (Ducati),


  1. Miller (Ducati), 4. Rins
    (Suzuki), 5. Crutchlow (Hon-
    da), 6. Rossi (Yamaha), 7.
    Quartararo (Yamaha), 8. Pe-
    trucci (Ducati), 9. Nakagami
    (Honda), 10. Viñales (Yama-
    ha). Classifica: 1. Marquez
    (Spa) 210 punti, 2. Dovizio-
    so (Ita) 147, 3. Petrucci (Ita)

  2. Moto2: 1. A. Marquez
    (Kalex), 2. Di Giannantonio
    (Speed Up), 3. Bastianini
    (Kalex). Classifica: 1. A. Mar-
    quez (Spa) 161 punti, 2. Lu-
    thi (Swi) 128, 3. Fernandez
    (Spa) 110. Moto3: 1. Canet
    (Ktm), 2. Dalla Porta (Hon-
    da), 3. Arbolino (Honda).
    Classifica: 1. Canet (Spa)
    148 punti, 2. Dalla Porta
    (Ita) 145, 3. Antonelli (Ita)

  3. Prossimo Gp: Austria
    (Red Bull Ring), 11 agosto.


50
Le vittorie di Marquez
nella classe regina
Quota superata solo da
Agostini, Doohan e Rossi

Dovizioso (2°) lo
applaude: “È sempre
al limite, ma così
mette in crisi tutti”

Marc Marquez, 26 anni, ha vinto sette titoli mondiali. Il primo nella 125: era il 2010 e guidava una Derbi

LUNEDÌ 5 AGOSTO 2019LASTAMPA 33
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