La Stampa - 05.08.2019

(Barré) #1
.

community shield: 6-5 dopo l’1-1 nei 90 minuti


City padrone d’Inghilterra


Il Liverpool sbaglia un rigore


e Manchester fa ancora festa


VA IN PREMIER

Kean saluta

i bianconeri

Dall’Everton

30 milioni

MATTEO DE SANTIS
Alla fine di ogni capitolo, preve-
dendo che questa spettacolare
saga ne riserverà ancora parec-
chi, rimane sempre una que-

stione di dettagli microscopici
o di pochi millimetri. Manche-
ster City e Liverpool, usando
un termine elettorale, rimango-
no «too close to call»: la diffe-
renza, se esiste davvero, risie-
de in un margine così stretto,
variabile e indecifrabile che
una volta può far tirare il vento
dalla parte di Guardiola, come
successo per un niente ieri in
Community Shield, e un’altra

soffiare a favore di Klopp. Sta-
volta, dopo la folle corsa nella
scorsa Premier League decisa
da un punto di distacco (98 a
97) in classifica e un pallone
non entrato per 11 millimetri

nello scontro diretto, l'equili-
brio sostanziale è stato spezza-
to dalla lotteria dei rigori: tutti
dentro quelli calciati dai tirato-
ri scelti del City e sui guantoni
di Claudio Bravo quello sparac-

chiato da Wijnaldum, dopo
che Sterling e Matip (1-1 al ter-
mine dei tempi regolamentari)
avevano rimandato l'estrazio-
ne per la fortunata compagnia
vincitrice di giornata. Quella,
in questo caso, del connubio Ci-
ty-Guardiola, unica accoppia-
ta nella lunga storia del foot-
ball inglese a spazzolare tutti e
4 i trofei domestici in palio (Pre-
mier League, Fa Cup, Coppa di
Lega e Community Shield) nel-
lo stesso anno solare.

Uno spettacolo infinito
Anche a Wembley, come nelle
puntate precedenti, è stata
una questione di particolari.
In un contenitore di calcio così
capiente da contenere anche il
cartellino giallo (per proteste)
sventolato a Guardiola, terzo
allenatore (dopo Sarri nella

scorsa Coppa di Lega e Scaloni
in Copa America) vittima del-
la nuova regola, City e Liver-
pool hanno pensato bene di
sfoderare i loro tipici effetti
speciali come promemoria per
la stagione in arrivo. Quattro
legni (tre Reds, di cui due tar-
gati Salah, e uno Blue con Ster-
ling), una zuccata di Van Dijk
rimasta a ballare sulla linea di
porta e un miracoloso salvatag-
gio di Walker sul gong: troppa
grazia, troppo spettacolo, trop-
po di tutto. Quasi una minac-
cia di dittatura per un campio-
nato sostanzialmente demo-
cratico come la Premier: Man-
chester City e Liverpool, di que-
sto passo, possono imporre in
Inghilterra (e non solo) una
diarchia come quella Real-Ba-
rça in Spagna. —
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Il primo Duemila a debuttare
e segnare in Serie A e in Nazio-
nale adesso è tutto dell’Ever-
ton. Moise Kean lascia la Juve
dopo 8 anni («Sarà sempre nel
mio cuore») per 27,5 milioni
di euro più 2,5 di bonus. I bian-
coneri ottengono una plusva-
lenza da 22,5 milioni e una
prelazione sul riacquisto,
mentre Raiola incassa un’al-
tra commissione d’oro.

GIANLUCA ODDENINO
TORINO

U


no è rimasto chiuso
in casa cinque gior-
ni a pensare, sfogar-
si e soprattutto
aspettare. L’altro vive blinda-
to nel centro sportivo per lavo-
rare, studiare e fumare senza
sosta. A ciascuno la propria so-
litudine, anche se quelle di
Paulo Dybala e Maurizio Sarri
si intrecciano nei giorni più de-
licati e cruciali della Juventus.
Il numero 10 bianconero oggi
torna alla Continassa dopo le
vacanze torinesi «forzate», in

mattinata le visite mediche e
poi nel pomeriggio il primo al-
lenamento, ma vuole confron-
tarsi con il proprio tecnico per
ribadire la volontà di restare.
Il nuovo allenatore dei cam-
pioni d’Italia, invece, si ritrova
nella condizione di dover ge-
stire un delicato caso di merca-
to in una squadra che è ancora
un cantiere aperto. La recente
tournée in Asia ha dimostrato
come il sarrismo sia ancora
una filosofia virtuale più che
un’abitudine di gioco, ma il
tempo stringe e questa setti-
mana diventa decisiva. Non
solo sul campo, dove la Juve si
sta preparando in gran segre-
to per affinare i nuovi schemi
e vivrà l’ultimo test pre-cam-
pionato sabato a Stoccolma
contro il rinnovato Atletico
Madrid di Simeone, ma anche
e soprattutto al tavolo delle
trattative. Giovedì sera chiu-
de il mercato inglese e questa
data diventa cruciale per le
strategie bianconere. Fabio
Paratici sta facendo di tutto
per spedire Dybala e Mandzu-
kic al Manchester United in
cambio di Lukaku e soldi: da
ieri è a Londra per sbloccare
l’impasse, oltre che a chiudere
l’affare Cancelo con il City, ma
la priorità è quell’attacco da ri-
fondare. Solo che tutto ruota
attorno alla Joya e il suo no ai
Red Devils ha frenato la maxi
operazione.

Tra Psg e Inter
La situazione è sempre più
complessa, con il braccio di fer-
ro tra Dybala e la Juve a tenere
banco. All’orizzonte non si in-
travede uno spiraglio, anche
perché ora si è irrigidito pure
lo United: il club inglese non
ha trovato l’accordo con l’at-
taccante argentino, dopo aver
offerto un contratto da 8 milio-
ni di euro netti a stagione più
premi (la Joya ne chiede 10),
e per questo sta pensando ad
un’alternativa. La mossa suo-
na un po’ come un ultimatum
e potrebbe servire per far usci-
re la Joya allo scoperto, anche
se il giocatore insiste per non
andare in Inghilterra e spera
in un’offerta del Psg nel caso
di addio a Neymar. In un qua-
dro in continua evoluzione,
dove non mancheranno altre
sorprese o colpi di scena, si

riaffaccia così l’Inter per ingag-
giare Lukaku. I nerazzurri so-
no pronti a rilanciare per effet-
tuare il controsorpasso sui
bianconeri, mentre a Manche-
ster devono decidere se pren-
dere Dybala oppure soldi per
poi rimpiazzare il centravanti
belga. Nell’attesa c’è da regi-
strare un’altra mossa, che por-
ta all’ingaggio di Mario Mand-
zukic da parte dello United: a
questo punto con o senza Dy-
bala nella trattativa. La cessio-
ne del croato, così come quel-
la di Kean (e in attesa di dare
Higuain alla Roma), libera lo
spazio nell’attacco di Sarri. E
senza Lukaku a Torino, la Ju-
ve tornerà alla carica per pren-
dere Icardi dall’Inter in un affa-
re che può portare Dybala a
Milano. Il valzer delle punte è
appena iniziato. —
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LE TRATTATIVE

Mandzukic molto
vicino ai Red Devils
Via anche Cancelo

Oggi l’argentino torna ad allenarsi con la squadra dopo le ferie forzate: vuole parlare con Sarri per restare, ma il club tratta la cessione

Dybala e quel braccio di ferro con la Juve

Giorgio Chiellini, 35 anni tra nove giorni, con Paulo Dybala, 25, che spessoha indossato la fascia di capitano della Juventus

RETROSCENA

Il Manchester United
dà l’ultimatum alla
Joya: giovedì chiude
il mercato inglese

ANSA

Tutte le strade della Juve por-
tano a Manchester in questi
giorni. Con il City il ds Parati-
ci è ai dettagli per cedere
Joao Cancelo, valutato 60
milioni di euro, in cambio
del terzino brasiliano Danilo
(già compagno di Alex San-
dro ai tempi del Porto) più
25-30 milioni di conguaglio.
Sono ore frenetiche, però,
anche con l’altra squadra
della città inglese. Non ci so-
no solo Dybala e Lukaku a te-
nere banco, ma anche e so-
prattutto Mario Mandzukic.
Il 33enne centravanti croato
è pronto a lasciare i bianco-
neri per firmare un triennale
da 6,5 milioni, mentre al
club andranno 10 milioni di
euro. Un affare che si farà an-
che senza Dybala. G. ODD.

Guardiola è il primo tecnico
a vincere i 4 trofei domestici
nello stesso anno solare
E riceve anche l’inedito
cartellino giallo per proteste

I giocatori del Manchester City festeggiano a Wembley con il trofeo

34 LASTAMPALUNEDÌ 5 AGOSTO 2019
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