La Stampa - 05.08.2019

(Barré) #1

.


TIZIANA CAIRATI
MILANO

A

ttenta, solida e con
idee chiare. Questa è
l’Inter che a Londra
ha ben figurato con-
tro il Tottenham vice campione
d’Europa, togliendosi lo sfizio
di batterlo 5-4 ai calci di rigore
dopo aver chiuso i 90 minuti
sull’1-1 con il gol di Sensi (im-
beccato dal baby Esposito). I ne-
razzurri, meno efficaci nel pri-
mo tempo chiuso con lo svan-
taggio-lampo di Lucas Moura,
escono con forza e carattere nel-
la ripresa dominando per gran
parte della partita gli inglesi,
che a sei giorni dall’inizio della
Premier sono certamente più

avanti nella preparazione. In
verità l’intera amichevole ha
mostrato poca differenza tra le
due formazioni, tant’è che la
squadra di Conte è riuscita a tra-
scinare con forza e carattere il
match fino al novantesimo in
parità. A regalare il successo
agli interisti nell’ultima sfida

dell’International Champions
Cup è stato il penalty calciato
da Joao Mario, come accaduto
già contro il Paris Saint Ger-
main. «Sono contento perché

giocare in casa del Tottenham
e riuscire fare quello che di soli-
to fanno loro è uno step impor-
tante», ha affermato il tecnico
interista dopo la partita. «Que-
sta partita è un ulteriore segna-
le che testimonia la volontà del-
la squadra di migliorare e di cre-
scere sotto l'aspetto della perso-
nalità. Delle lacune in rosa ci so-
no, ma sono fiducioso», ha ri-
marcato Conte in attesa di due
rinforzi per il reparto avanzato.

Rilancio per il belga
Il lavoro dell’allenatore leccese
è visibile, ma non basta: l’Inter
senza attaccanti non può anda-
re lontano. Un pensiero fisso
nella testa della società e anche
del tecnico, che non si nascon-
de: «Leggo dello scambio tra Lu-
kaku e Dybala, ma non so cosa

accadrà. Sicuramente parlia-
mo di un giocatore che in passa-
to quando ero al Chelsea vole-
vo». Per questo all’Inter, oggi,
guarderanno con attenzione e
cauto ottimismo l’evolversi
dell’operazione tra Juventus e
Manchester United alle prese
con lo scambio Lukaku-Dybala.
I nerazzurri, che non hanno
mai interrotto i rapporto con lo
United e con l’agente del belga
Federico Pastorello, sono fermi
all’offerta di 65 milioni di euro e
per il momento non hanno in-
tenzione di alzare la posta. Il tut-
to in attesa di quello che acca-
drà sull’asse Torino-Manche-
ster. Infatti, se Dybala dovesse
rifiutare il trasferimento in Pre-
mier l’amministratore delegato
Marotta e il direttore sportivo
Ausilio sono pronti a sferrare

l’attacco definitivo per regalare
a Conte il primo rinforzo in at-
tacco. Il secondo (regalo) porta
il nome di Edin Dzeko. Al mo-
mento l’operazione con la Ro-
ma è in una fase di stallo, ma en-
tro la fine della settimana do-
vrebbe sboccarsi. Marotta
aspetta senza rilanciare dai 20
milioni iniziali, Dzeko - che già
si è promesso a Conte - pure.
Nel frattempo i contatti con
l’Eintracht Francoforte per l’at-
taccante Ante Rebic, che non sa-
rebbe l’alternativa al gialloros-
so, restano vivi. I tedeschi chie-
dono 45 milioni, Suning ci riflet-
te e si prepara all’offerta. Proba-
bilmente non oggi, quando i ne-
razzurri saranno impegnati ad
osservare dallo spioncino della
porta l’affare Lukaku. —
c BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

FUORICAMPO

È strano, sempre più
strano. A venti giorni
dal campionato le tre
grandi storiche continuano
ad andare in campo in versio-
ne più o meno definitiva solo
dalla cintola in giù. Perché
se parliamo di attacchi, nella
Juve Ronaldo aspetta alme-
no un partner, idem Piatek
nel Milan, mentre all’Inter il
reparto è interamente da co-
struire.
Eppure il lavoro procede.
Nel senso che la Juve si sfor-

za di sintonizzarsi sul copio-
ne di Sarri e nel frattempo va
avanti a memoria, il Milan si
sta votando al calcio di Giam-
paolo con una buona dose di
entusiasmo, e risultati rassi-
curanti, l’Inter comincia
sempre più seriamente a so-
migliare a una creatura di
Conte. Tenendo presente
che a una settimana dal via
alla Premier pareggiare con
pieno merito contro United
e Tottenham, come hanno
fatto Milan e Inter, vuol dire

che le strade rispettivamen-
te imboccate potrebbero
davvero essere le migliori.
A stupire in particolare è
l’Inter. Perché la difesa è già
a posto e d’altra parte era col-
laudata. Il centrocampo ha
assorbito al meglio gli inseri-
menti di Sensi e Barella, al
momento più il primo del se-
condo. Ma l’attacco per l’ap-
punto non c’è. Eppure il gio-
co di inserimenti funziona, e
le controfigure che tengono
il posto in caldo alle new en-

try stanno mandando a me-
moria i movimenti che Con-
te pretenderà anche da attac-
canti di altro spessore, tecni-
co e fisico: ieri a Londra, per
dire, il bocia Esposito ha spe-
dito in porta Sensi con una
sponda di prima talmente
bella da ricordare le antiche
magìe di Totti. E sì che l’Inter
era andata sotto dopo tre mi-
nuti su un perfetto contro-
piede a tutto campo del Tot-
tenham: poteva forse far me-
glio Handanovic, che si è poi
rifatto parando due rigori al-
la sua maniera. Ma il senso è
che contro i vice-campioni
d’Europa una squadra che
non fosse già squadra si sa-
rebbe come minimo smarri-

ta. La nuova Inter di Conte è
invece ripartita come niente
fosse, presa per mano da un
Brozovic nemmeno parente
di quello della stagione scor-
sa: molto vicino semmai a
quello che un’estate mondia-
le fa dava i tempi a due mez-
zeali a nome Modric e Raki-
tic, coppia extralusso. E a
proposito di parentele, persi-
no Candreva è tutt’altro gio-
catore da quello che San Siro
fischiava ormai a prescinde-
re. Con due punte di valore,
vedremo quali una volta ri-
solto il grande giallo di mer-
cato, e senza dimenticare
Lautaro, la sensazione è che
l’Inter possa davvero punta-
re in alto. Molto in alto.

GIGI GARANZINI

Prestazione positiva dei nerazzurri nell’amichevole di Londra: battuto ai rigori il Tottenham vice campione d’Europa

La nuova Inter supera l’esame d’inglese


E adesso prova a prendere Lukaku


La gioia degli interisti Ranocchia, 31 anni ( a sinistra), e D’Ambrosio, 30, dopo un rigore parato dal capitano Handanovic, 35

CHE COSA NON VA

AP

Antonio Conte, 50 anni

Tre grandi e le controfigure in attacco


Ma la mano di Conte fa già la differenza


ANALISI

Sorride il tecnico:
«Stiamo migliorando
Ci sono delle lacune,
ma sono fiducioso»

Manovra e difesa
La difesa nerazzura è com-
patta (nella foto De Vrij) e il
gioco c'è, anche senza punte
vere e con esterni non titola-
ri. Ci sono già le idee chiare
di Conte in campo.

CHE COSA VA

AFP

Sensi convince
Brozovic-Sensi hanno già
una buona intesa a centro-
campo: bene la costruzione e
le verticalizzazioni. L’ex Sas-
suolo si conferma uno dei
protagonisti.

Perisic fatica
L’attacco è sguarnito, ma Pe-
risic da attaccante non c’è.
Nelle partita in cui Conte lo
ha schierato al fianco di Espo-
sito ha dato tutto, ma il suo
posto è altrove, non davanti.

Muscoli pesanti
Conte non concede tregua a
livello fisico e Skriniar è tra i
più “pesanti” della rosa. Sta
pagando la preparazione di
queste settimane: lento, po-
co reattivo e in ritardo.

Romelu Lukaku, 26 anni

LUNEDÌ 5 AGOSTO 2019LASTAMPA 35
SPORT
Free download pdf