La Stampa - 05.08.2019

(Barré) #1
.

Rottami e bus smembrati


Gtt, l’ultimo capolinea


è il cimitero dei pullman


Al deposito del Gerbido i mezzi che non riescono più a circolare in strada


Aspettando la nuova flotta, i ricambi si ricavano dai veicoli ormai dismessi


Disagi in autostrada dalle 18 alle 20 per l’agitazione dei casellanti

Prossimo bollino nero per chi viaggia previsto per sabato 10 agosto

Lo sciopero complica il rientro


E a Chiomonte si ferma il treno


IL CASO

“I problemi finanziari
hanno influito
sulla manutenzione
Più passa il tempo,
più crescono i costi”


ANDREA BUCCI

Q

ualche chilometro di
coda alle principali
barriere autostrada-
li. Lo sciopero dei ca-
sellanti e del personale auto-
stradale nel fine settimana
da «Bollino rosso» ha compli-

cato il rientro. I maggiori flus-
si di traffico si sono registrati
tra le 18 e le 20 di ieri, l’orario
di rientro dei vacanzieri
«mordi e fuggi», ai caselli di
Settimo Torinese lungo la A5
Torino-Aosta e a Torino alla
barriera di Falchera, in dire-
zione della tangenziale nord
del capoluogo piemontese.
Qualche disagio è stato regi-

strato anche al casello di Car-
magnola lungo la A6 della
Torino-Savona.
In mattinata, invece, le dif-
ficoltà maggiori sono state
vissute alla barriera di Brue-
re per i vacanzieri diretti in
val di Susa e verso il Frejus.
Lo sciopero che ha costret-
to le varie concessionarie del-
le autostrade a chiudere nu-

merosi varchi e dirottare lun-
go le corsie dei caselli dove il
pagamento avviene tramite
self service. Molto più snelli e
veloci, ovviamente, i varchi
per automobilisti muniti di
telepass o viacard.
Le emergenze sono state
gestite dalle pattuglie della
polizia stradale. Agenti che
hanno dovuto «sopportare»
in particolare le proteste de-
gli automobilisti stranieri,
probabilmente ignari dell’esi-
stenza dello sciopero. La do-
menica è stata complicata an-
che sui treni. La linea in arri-
vo da Modane è stata ferma-
ta a Chiomonte perché trop-
po affollata. Decine di passeg-
geri sono stati costretti a scen-
dere e ad aspettare il convo-
glio successivo. —
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«Le critiche vanno bene e ci
stanno. Ma Gtt in questi anni
di difficoltà finanziarie e sen-
za immissione di nuovi mezzi
ha cercato di dare un servizio
di qualità e sicurezza». Clau-
dio De Consoli, responsabile
delle relazioni esterne, riper-


corre le vicissitudini dell’a-
zienda puntando tutto sul fu-
turo: sui nuovi veicoli Diesel
di ultima generazione, che in
parte sostituiranno i bus più
vecchi. Ad esempio quelli del-
la linea 18. «Nel futuro ci sono
anche 40 veicoli a metano.
Continueremo a sviluppare il
settore elettrico, che in questi
anni ci ha dato grandi soddi-
sfazioni: ne abbiamo 40 in ser-
vizio. Nonostante le difficoltà
non abbiamo mai smesso di
sperimentare. Proseguiremo

nell’esperienza dei tornelli,
che permettono alle persone
che pagano di sentirsi meno
sole». Le «sbarre» all’ingresso
hanno ridotto l’evasione. Sul-
le linee 19, 6, Venaria 1 l’eva-
sione non supera il 2% degli
utenti. Così anche la «bippatu-
ra» ha elevato le riscossioni.
Nei primi mesi del 2019 Gtt ha
ricavato 58,5 milioni di euro
dalla vendita di biglietti e ab-
bonamenti. E le cose che non
vanno? Partiamo dal parco
veicoli. Dei 1403 veicoli in do-

tazione, il bilancio ne elenca
solo 1000 in attività. Gli altri
che fine hanno fatto?
«Sono accantonati. Abbia-
mo avuto una riduzione nel
tempo di servizio e questo ha
portato che ci fosse meno ne-
cessità di mezzi. I più vecchi
sono stati messi da parte in at-
tesa di quelli nuovi» spiega
Giovanni Rabino, direttore di
esercizio. È vero che non ave-
te ricaricato gli impianti di
condizionamento perché mol-
ti autobus erano destinati alla
rottamazione? «Direi di no. È
vero che siamo in ritardo sulla
ricarica dei condizionatori
dell’autobus e questo ci ha por-
tato, insieme al grande caldo
di giugno e luglio, a dei proble-
mi di servizio». E aggiunge: «I
problemi finanziari che Gtt ha
attraversato in questi anni

hanno influito sulle manuten-
zioni. Hanno influito sulla pos-
sibilità di avere mezzi affidabi-
li, i problemi finanziari hanno
portato a non avere pezzi di ri-
cambio e quindi molti sono sta-
ti accantonati e non c’è stata la
possibilità di reintegrarli. È
chiaro che un mezzo vecchio
aumenta i costi di manutenzio-
ne». Che cos’è quel cimitero
del Gerbido dove si cannibaliz-
zano i bus? «Stiamo canniba-
lizzando in parte quei mezzi
che abbiamo accantonato - ag-
giunge Rabino - Visto che il
Gerbido ha uno spazio ampio
è stato utilizzato come par-
cheggio. In ogni caso, a breve
ridurremo il numero di veicoli
accantonati. Eì vero non è bel-
lo da vedere». Sugli questione
incendi spiega che è stato fat-
to un capillare intervento di

verifica e in alcuni casi anche
di sostituzione di elementi, in
particolare di cablaggi elettri-
ci. «Questo - dice - ha portato a
una spesa superiore alla nor-
male e ha portato anche a ri-
durre altre attività manutenti-
ve. Questo non vuol dire che
negli anni precedenti non ci
sia stata attenzione sulla que-
stione incendi, tant’è che a
guardare i dati non c’è stato
un peggioramento».
Spingendo lo sguardo sem-
pre al futuro, Gtt punterà a in-
vestire anche alla comunica-
zione di servizio. «Stiamo alle-
stendo - dice De Consoli - una
centrale operativa che consen-
ta di dare agli utenti l’informa-
zione in tempo reale quando
serve. E soprattutto che sia af-
fidabile». M.PEG. I.FAM.—
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IRENE FAMÀ
MASSIMILIANO PEGGIO


Anche Gtt lo riconosce. La re-
cente presentazione dei nuo-
vi mezzi, 74 autobus Merce-
des, è stato un evento ecce-
zionale. In un contesto nor-
male il rinnovo della flotta
avrebbe suscitato meno scal-
pore. Gli ultimi veicoli erano
stati acquistati nel 2012. Poi
l’azienda trasporti è entrata
nel tunnel peggiore della sua
storia: crisi di liquidità, pro-
blemi di bilancio, riduzione
delle manutenzioni. Nel
2018 il consiglio di ammini-
strazione Gtt ha approvato 2
bilanci, relativi al 2016 e al
2017, riconoscendo perdite
accertate per quasi 100 milio-
ni di euro nel biennio. E gli ef-
fetti di questo «disastro» fi-
nanziario, si sono avvertiti
maggiormente nel capitolo
manutenzioni.
Sono gli stessi autisti a rico-
noscere le criticità: autobus
inefficienti che non possono
entrare in servizio, guasti a ri-
petizione, impossibilità di ac-
quistare pezzi di ricambio.
Così è cresciuto negli ultimi
anni il cimitero dei bus, al de-
posito Gerbido, nella zona
sud della città. Ai piedi
dell’inceneritore, ci sono de-
cine di mezzi ammassati, si-
stematicamente «depredati»
di componenti dai meccanici
dell’azienda per far funziona-
re i veicoli in attività. La
Stampa ha potuto documen-
tare il cimitero attraverso le
immagini. Il parco macchine
Gtt annovera 1403 veicoli,
molti ancora Euro 1: di cui
116 immatricolati nel 1994.
Quaranta autobus snodati
della Breda Menarini, fabbri-
ca che non esiste più, acqui-
stati nel 1998: i ricambi scar-
seggiano. Ecco perché si


«cannibalizzano» le vetture
non più utilizzabili.
Il 2019 rischia di essere ri-
cordato come uno degli anni
peggiori per Gtt. Un anno di
transizione, segnato appun-
to dalla dismissione della vec-
chia flotta di autobus e
dall’acquisto di nuovi mezzi,
che saranno in strada a parti-
re dal 19 agosto. Sui veicoli
al tramonto, quelli che sono
ancora in attività e che stan-
no affrontando l’ultima esta-
te della loro carriera, sono
state ridotte o escluse le ma-
nutenzioni. Così raccontano
gli autisti, costretti a guidare
in condizioni precarie e i cit-
tadini, spesso lasciati a piedi.
Risultato: motori che si surri-
scaldano, abitacoli senza
aria condizionata. Corse can-
cellate per veicoli fuori servi-
zio. In media, su 10mila cor-
se al giorno, non ne vengono
effettuate 250: il 2,5%. Un
dato costante dicono in Gtt.
E poi c’è il problema degli

incendi. Negli ultimi 5 anni
ci sono stati 102 roghi sui
bus: la procura ha aperto
un’inchiesta e sta indagando
sulle cause. Dopo l’estate do-
vrebbe essere consegnata la
consulenza tecnica. Gtt ha av-
viato un tavolo tecnico di con-
certazione, con una delle
aziende fornitrici, per risolve-
re le criticità riscontrate: ad
esempio impianti elettrici
inadeguati. Nel 2019 si sono
registrati 13 incendi: quattro
di gravità 1 con sviluppo di fu-
mo; 5 di gravità 2, con il solo
danneggiamento di un com-
ponente; un caso di gravità
3, cioè con sviluppo di fiam-
me nel vano motore, e tre di
gravità 4, con fuoco esteso a
tutto il mezzo. L’anno peggio-
re dal punto di vista numeri-
co è stato 2011 con ben 29
episodi, di cui 12 di gravità 1.
L’anno peggiore per gravità
dei casi è stato il 2017 con 8
episodi di grado 3 e 4. —
BY NC ND ALCUNI DIRITTI RISERVATI

A sette anni dall’ultimo ri-
tocco alla tariffe aumenta-
no i prezzi delle corse in ta-
xi. Con un decreto firmato
da Chiara Appendino nelle
vesti di sindaca della Città
metropolitana è stato dato
il via libera ai nuovi impor-
ti, che adeguano gli impor-
ti al tasso di inflazione de-
gli ultimi anni. Su richieste
delle organizzazioni sinda-
cali dei tassisti la Città me-
tropolitana ha effettuato
l’adeguamento della parte
variabile tariffa in base al
caro vita, fissando il rinca-
ro nella misura del 5,75%.
La legge prevede che la
revisione delle tariffe deb-
ba avere cadenza annuale,
ma nel caso del Torinese
l’ultima variazione risale
al 2012. Da allora i taxi han-
no continuato ad applicare
gli stessi importi senza otte-
nere gli adeguamenti dovu-
ti in base all’andamento ge-
nerale dei prezzi.
Il decreto firmato dalla
sindaca modifica leggermen-
te le voci. Ad esempio, la tarif-
fa massima dall’area della Ztl
all’aeroporto di Caselle pas-
sa da 34 a 36 euro, mentre
quella dall’aeroporto alla zo-
na ospedali diventa di 41 eu-
ro anziché 39. La tariffa ora-
ria (con la cosiddetta “ban-
diera” inserita, vale a dire
l’importo inziale fisso di 3,50
euro) sarà di 34,28 euro fino
al raggiungimento degli 8 eu-
ro (era 32,70) mentre oltre
gli 8 euro passa da 25,70 a
27,69 euro.
La tariffa base resta im-
mutata: i 3,50 euro che
scattano quando si sale in
auto o quando il taxi comin-
cia la corsa per andare a
prendere il cliente. Da quel
momento scattano una se-
rie di voci variabili che il de-

creto di Città metropolita-
na ritocca. La prima è il «pa-
ramentro base»: ogni ulte-
riore chilometro percorso
per raggiungere la destina-
zione fa scattare il tassame-
tro di 1,53 euro fino al rag-
giungimento di 8 euro. Rag-
giunti gli 8 euro scatta la
«prima progressione»:
ogni ulteriore chilometro
da questo momento vale
1,11 euro fino a raggiunge-
re i 13 euro. C’è poi un ase-
conda progressione oltre i
13 euro: a ogni chilometro
da questo punto in poi il tas-
sametro scatta di 1,34 eu-
ro. Quando il taxi raggiun-
ge la velocità di 60 chilome-
tri l’ora scatta poi la «pro-
gressione di crociera»:
1,53 euro a chilometro.
Non cambiano invece le
voci fisse. Per ogni baga-
glio di grandi dimensioni
viene applicato un supple-
mento di 50 centesimi. Per
le corse dalle 22 alle 6 si
applica una maggiorazio-
ne di 2,50 euro mentre du-
rante i giorni festivi - dalle
6 alle 22 - c’è un supple-
mento di 1,50 euro. Stesso
discorso per i taxi con ol-
tre cinque posti: l’aggra-
vio per il quinto passegge-
ro resta di 3,50 euro, quel-
li dal sesto all’ottavo di un
euro ciascuno.A. R. —
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La revisione annuale
dei prezzi che non veniva
eseguita da sette anni
autorizzata da Appendino

le strategie dell’azienda


“Servizi garantiti anche nelle difficoltà


Adesso puntiamo su metano e elettrico”


282
Sono i milioni
di passeggeri
trasportati in un anno
dai mezzi Gtt

80
Le anomalie o i guasti
ai veicoli segnalati
in media ogni giorno
alla centrale Gtt

TRASPORTI

34,28
La tariffa oraria entro
gli 8 euro da 32,70 euro
passa a 34,28; sopra gli
8 diventa 27,69 euro

Rincaro del 6%


Adeguate le tariffe


delle corse in taxi


Erano ferme dal 2012


824
I mezzi in servizio
per turno nel periodo
invernale: 684 di Gtt e
140 dei vettori esterni

Ai piedi dell’inceneritore del Gerbido ci sono decine di mezzi am-
massati, sistematicamente «depredati» di componenti dai mec-
canici dell’azienda per far funzionare i veicoli in attività.

TRASPORTI

36
La tariffa massima tra
l’aeroporto di Caselle
e l’area della Ztl
passa da 34 a 36 euro

100
Sono i milioni di euro
di perdite che Gtt ha ac-
certato nel 2018 sui bi-
lanci 2016 ed 2017

102
Gli incendi
scoppiati su mezzi
dal 2015 al 2019, solo
nel 2017 erano stati 28

Uno dei nuovi autobus pronti al debutto

Code e traffico ai caselli della tangenziale nord

40 LASTAMPALUNEDÌ 5 AGOSTO 2019
CRONACA DI TORINO


T1

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