L\'Espresso - 04.08.2019

(Tina Sui) #1
Le vacanze intelligenti /2 Il Palazzo

l governo Conte è un governo
con tre leader. Oltre e forse più
del presidente del Consiglio
esercitano funzioni di leader-
ship i due vicepremier, Matteo
Salvini e Luigi Di Maio, che so-
no anche alla guida dei partiti
dell’asse gialloblu, Lega e Movi-
mento 5 Stelle.
Cosa ci possono dire, a 14 mesi
dall’insediamento del governo, i dati di-
sponibili sul gradimento dei tre leader?
Premesso che i sondaggi sulle perso-
nalità politiche possono essere svolti in
modi diversi e possono misurare varia-
bili diverse (giudizio sull’operato e idu-
cia non sono la stessa cosa), emergono
proili di leadership alquanto diferenti.
I dati di Ipsos di luglio attribuiscono
al premier Conte un gradimento alto: il
51% degli intervistati esprime un giudi-
zio positivo sul suo operato. Nonostan-
te un netto calo rispetto a inizio legisla-
tura, quando era al 67% (Ipsos ottobre
2018), si tratta di un indice di popolari-

tà alto. Che sia per il ruolo di garanzia
assunto da Conte rispetto a Lega e 5
Stelle, o che sia per il proilo “apolitico”
dell’avvocato e professore di diritto, l’o-
pinione pubblica italiana oggi promuo-
ve il presidente del Consiglio. Un dato
che colpisce se pensiamo che l’esecuti-
vo è in carica da più di un anno e che in
questi mesi non sono mancati tensioni
e passaggi critici, a partire dalla inan-
ziaria approvata a dicembre 2018. Pro-
prio su queste pagine lo scorso settem-
bre segnalavo che la inestra della legge
di bilancio sarebbe stata decisiva per il
rapporto tra maggioranza di governo e
opinione pubblica, coincidendo oltre-
tutto con il periodo (circa 6 mesi dall’in-
sediamento) in cui solitamente si esau-
risce la «luna di miele» con l’elettorato.
I trend registrati dai sondaggi da allora,
e anche il voto delle Europee che ha
premiato il governo (soprattutto nella
sua componente leghista) con il 51,4%
dei consensi, sembrano certiicare che
la popolarità del governo non ha risen-

tito particolarmente di quel passaggio.
Il sondaggio Ipsos mette a fuoco un
altro elemento che caratterizza il giu-
dizio della pubblica opinione: Conte è
una igura trasversale. Viene promosso
dalla quasi totalità degli elettori del par-
tito che lo ha indicato, il 5 Stelle (93%), e
malgrado le frizioni con Salvini gode di
un consenso elevatissimo anche tra i le-
ghisti (71%). Ma il gradimento va oltre al
perimetro della maggioranza di gover-
no. Conte piace a più della metà (55%)
degli elettori del centrodestra non sal-
viniano (Forza Italia e Fratelli d’Italia) e
a un sorprendente 34% fra gli elettori di
centrosinistra (Pd, +Europa, Verdi).
È bene fare qui una precisazione. La
storia politica italiana ha conosciuto
più di una igura che ha goduto di fasi di
popolarità e apprezzamento trasversa-
li, ma che ha poi faticato a tradurre que-
sto apprezzamento in consenso politi-
co-elettorale diretto. Possiamo ricorda-
re nell’ultima decina d’anni Gianfranco
Fini, presidente della Camera gradito
anche a sinistra quando si smarcò pro-
gressivamente dalla leadership di Silvio
Berlusconi tra 2009 e 2010. Nei dati De-
mos di febbraio 2010 Fini era arrivato
a un indice di gradimento del 68%, 20
punti sopra Berlusconi. A settembre
era più popolare tra gli elettori del Pd
(58%) che tra quelli del partito di cui
era stato uno dei leader, il Pdl (34%).
Questa trasversalità, che lo aveva pre-
miato in una prima fase, si era ben pre-
sto trasformata in un limite. Il proget-
to politico di Futuro e libertà ebbe un
percorso accidentato e alle elezioni del
2013 quasi scomparve, raggiungendo a
malapena lo 0,5% dei voti.
Un altro premier indipendente, an-
che se con uno schema diverso da quel-
lo di Conte, fu Mario Monti, la cui para-

IL PREMIER HA UN GRADIMENTO PIÙ

ALTO DEI SUOI VICE. PERCHÉ PESCA

IN ENTRAMBI GLI ELETTORATI

IL TRASVERSALE

QUANTO PIACE

DI LORENZO PREGLIASCO*

I

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