L\'Espresso - 04.08.2019

(Tina Sui) #1
Q

uale futuro politico per il
Pd? Gli analisti dell’Istitu-
to di Politologia di Tubin-
ga hanno messo assieme
un dettagliato elenco delle
possibili prospettive strategiche: sono
circa una dozzina. «È un numero dav-
vero ragguardevole», spiega il profes-
sor Kurt Bratwurst, «ma ci ha molto
colpito il fatto che nessuna di queste
dodici opzioni ha possibilità di suc-
cesso. Gli unici due precedenti storici
riguardano il generale Custer quan-
do era accerchiato a Little Bighorn, e
l’ultimo imperatore romano, Romolo
Augustolo, quando afrontò i barbari
da solo con la sua vecchia badante mi-
nacciandoli con un bastone da passeg-
gio. Non sono noti altri casi nei quali
l’esito fausto non è previsto».

Opposizione a oltranza È la linea dei
renziani. Consiste in due mosse: as-
serragliarsi all’opposizione senza dare
conidenza a nessuno; aspettare cinque
o sei legislature al termine delle quali
Renzi potrebbe rivincere le elezioni e
tornare al governo. Si punta tutto sulla
bassa età media dei renziani, che po-
trebbero dunque riformare un governo
quando il loro leader avrà di poco su-
perato gli ottant’anni, con la Boschi nel
ruolo autorevole che fu di Nilde Iotti.
Purtroppo, nel frattempo, l’avvento del
nazismo in Europa e la Terza guerra
mondiale avranno raso al suolo, tra le
altre cose, anche Roma, Montecitorio e
Palazzo Chigi, inaugurando una nuova
Era Cavernicola nella quale i pochi su-
perstiti non avranno, tra le loro priorità,
quella di formare un nuovo governo.

Alleanza con i Cinquestelle In caso
di caduta del governo, qualcuno nel
Pd propone di allearsi con i Cinque-
stelle per provare a formare una nuova
maggioranza, magari evitando di farlo
sapere in giro per non sollevare pole-
miche. Sarebbero in corso trattative
segrete con i grillini Di Marcello, Di
Beppe e De Mariella, esponenti della
minoranza di sinistra. Ma c’è qualche
sospetto sulla reale rappresentatività
dei tre: se li cerchi nella Piattaforma
Rousseau, li trovi solo nello spam.

Unità della sinistra È la più fanta-
siosa, la più audace, la più incredibile
delle ipotesi. Prevede un accordo po-
litico tra tutte le forze della sinistra
italiana, a cominciare dalle varie cor-
renti del Pd. Già questo appare molto
improbabile. Ancora più complicata
la situazione alla sinistra del Pd. Il pa-
norama attualmente consta di dodici
partiti comunisti: Partito Marxista
Leninista Italiano, Partito Comunista
Italiano Marxista Leninista, Partito di
Alternativa comunista, Partito Comu-
nista d’Italia, Partito Comunista dei
lavoratori, Partito della Rifondazione
comunista, Essere Comunisti, Partito
Comunista di Marco Rizzo, Lotta Co-
munista, Comitati d’Appoggio alla Re-
sistenza per il Comunismo, Possibile,
Futuro a Sinistra (nota: l’elenco, rigo-
rosamente vero, è aggiornato al 2016:
nel frattempo, dunque, potrebbero es-
sersi aggiunte altre formazioni politi-
che). Poiché a ciascuno di questi par-
titi deve corrispondere per forza al-
meno un iscritto, che ricopre la carica
di Segretario Generale, questo signii-

ca che una eventuale riuniicazione di
tutte le forze di sinistra porterebbe in
dote alla stessa sinistra, alle elezioni
politiche, almeno dodici voti. «È un
risultato apprezzabile», spiegano gli
analisti, «ma insuiciente per ottene-
re la maggioranza assoluta».

Guerra partigiana «Tira una brutta
aria, è tempo di risalire in montagna»:
è una frase che si sente pronunciare
sempre più spesso tra gli esponenti
del Pd più pessimisti. Ma gli scettici
fanno osservare che, con quello che
costano le case a Cortina e Cour-
mayeur, l’opzione “montagna” appare
al di fuori della portata del partito.
Zingaretti ha proposto i Colli Roma-
ni, con quartiere generale a Frascati,
ma il resto del partito considera greve
il cibo, spesso deludente il vino, sca-
dente la qualità del servizio. Anche l’i-
potesi della lotta armata non sembra
praticabile: in un improvvisato cam-
po di addestramento clandestino, a
Villa Borghese, un giovane deputato
renziano si è sparato accidentalmen-
te su un piede. Esercitarsi al tiro im-
pugnando contemporaneamente lo
smartphone per farsi un selie risulta
impossibile anche dopo un lungo al-
lenamento.

Scioglimento Perino questa ipotesi,
che pure sarebbe risolutiva, appare
molto diicile da realizzare. Le diver-
se componenti del partito non trova-
no l’accordo sulle modalità di sciogli-
mento. Chi propone un notaio, chi un
altro, chi una semplice autocertiica-
zione. Non se ne viene fuori. Q

Ma non troverà più Palazzo Chigi e Montecitorio. I nazisti della Nuova

Era Cavernicola avranno raso al suolo Roma e tutto il resto d’Italia

E Renzi ottantenne

tornerà al governo

Satira Preventiva Michele Serra

Illustrazione: Ivan Canu

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