L\'Espresso - 04.08.2019

(Tina Sui) #1
Nuove tendenze

Foto: M. Candela - SOPA Images / GettyImages


O


gni giovedì alle 12 la neo
europarlamentare svedese,
Alice Bah Kuhnke, 48 anni,
chiude i dossier e si prepara
a tornare a casa per il week end. De-
stinazione: Stoccolma, dove risiede la
sua famiglia - il marito attore Johan-
nes e le tre iglie adolescenti. Quello
che potrebbe essere un volo di un paio
d’ore da Bruxelles è però un viaggio
che dura un giorno intero. «Sono anni
che prendo il treno, da quando sono
diventata ministro della Democrazia
e della Cultura», racconta lei al telefo-
no in un sabato di ine luglio invaso da
un caldo incontrollato mentre la iglia
più piccola insiste per avere un gelato:
«Noi Verdi non abbiamo scelta: prima
guardiamo se è possibile prendere il
treno e se non lo è veriichiamo che
quello spostamento sia davvero ne-
cessario. Solo se indispensabile pre-
notiamo un aereo. Inevitabile per me
la scelta di trasferirmi a Bruxelles con
la famiglia a partire da settembre».
Bah Kuhnke non è un’eccezione in
Svezia, un Paese dove la iducia nelle
indicazioni della scienza e nelle infor-
mazioni dei mezzi di comunicazione,
soprattutto pubblici, è totale. Lenta-
mente ma inesorabilmente un’ampia
fetta dei suoi 10 milioni di abitanti sta
preferendo il treno all’aereo per non
sentirsi direttamente responsabile dei
cambiamenti climatici che stanno
sconvolgendo non solo la nostra esta-

te ma l’intero ecosistema terrestre,
sciogliendo ghiacciai millenari, facen-
do aumentare il livello dei mari e obbli-
gando milioni di persone ad abbando-
nare i Paesi di origine. Lo scorso mag-
gio, le ferrovie svedesi hanno annun-
ciato che in 18 mesi il numero di
persone che ha scelto di viaggiare in
treno anziché in aereo è raddoppiato.
Nella penisola scandinava, ma sem-
pre di più anche in Germania, Olanda,
Lussemburgo e Belgio, coloro che viag-
giano in aereo vengono additati sui so-
cial media alla pubblica riprovazione.
Una fotograia delle star svedesi di Eu-
rovision Benjamin Ingrosso e Mans
Zelmerlow seduti su un jet privato e
distesi alle Maldive ha fatto il giro dei
social come esempio negativo di chi
antepone lo status symbol all’ambien-
te. È esploso l’hashtag “Flygskam” in
svedese, “Flugscham” in tedesco, “Vlie-
gschaamte” in olandese, “Flightshame”
in inglese. Da noi suonerebbe come
“Vergogna di volare”, quella che nasce
dalla consapevolezza dell’impatto pro-
fondamente negativo che le emissioni
di CO2 hanno sul clima e sul nostro
futuro. Questa nuova forma di vergo-
gna è diventata nell’Europa del Nord
un fenomeno culturale ambientalista
simile al veganismo o allo zero-plasti-
ca ed esercita una grande attrazione
sui giovanissimi, come la collega di
Bah Kuhnke, la danese Kira Pe-
ter-Hansen, con i suoi 21 anni l’eu-

VIAGGI ECOLOGICI

Vergogna di volare.

Il movimento no-aereo

sulla scia di Greta

Flight shame: così cresce nei Paesi del Nord Europa il boicottaggio
dei velivoli per abbattare le emissioni

di Federica Bianchi
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