Corriere della Sera - 30.07.2019

(Darren Dugan) #1
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CorrieredellaSeraMartedì30Luglio2019
TERZAPAGINA


33


1937-2019


AddioaGiuseppeNava


Unavitadedicata


allostudiodiPascoli


ÈscomparsoaFirenzeil27luglio
Giuseppe Nava, grande studioso di
GiovanniPascoli. Già ordinario di
Letteratura italiana all’Università di Siena,
fondatoreealungodirettoredelCentro
studiFrancoFortiniedella rivista «L’ospite
ingrato», era natoaMilano nel 1937.Gran
partedel suo lavorodiricercaèstato
dedicatoall’opera diPascoli:aveva curato

l’edizione criticadiMyricae(Sansoni,
1974)eilrelativocommento(Salerno,
1978 e1991); ilcommentodeiCantidi
Castelvecchio(Bur,1983) e, per Einaudi,
l’edizione criticadeiPoemiconviviali
(Nuovaraccoltadiclassiciitalianiannotati,
2008). Era anche autoredinumerosisaggi
su autori dell’OttoeNovecento, tra cui
Manzoni, Elsa Morante, Vittorini, Calvino e

Fortini, di cuiaSiena era statosuccessore
nellacattedra diStoria della critica
letteraria. Ieri lo hanno ricordatoilrettore
dell’Università di SienaFrancescoFrati, a
nome di tuttol’ateneo, il direttoredel
dipartimentodifilologia PierluigiPellini.
«Nava—hadettoLucaLenzini,coordina-
toredelCentrostudiFortini—èstatoun
esempio di rigoreediimpegno militante».

CalabriaDaoggial4agostoaRicadilarassegnadiincontriomaggioalloscrittoreinquellachefulasuacasa


Parlared’amore,disfide eromanzi


Un’estate nelnomedi Berto


L


oscrittorelochiamò
«rifugio di pietre» nel
suoromanzoIlmale
oscuro,inrealtàèlavil-
la che Giuseppe Berto(1914-
1978)costruìaRicadi (provin-
cia di ViboVa lentia), la località
in cui amava trascorrere lun-
ghi periodi ospitando spesso
amiciescrittori,edoveora è
sepolto. ProprioaRicadi si
svolge da oggi al4agostoilfe-
stival «EstateaCasa Berto»,
giuntoalla quinta edizione. La
rassegna, ideata dalla figlia
dello scrittoreAntonia Berto,
Jo LattarieMarcoMottolese,
riunisceautori, giornalisti e
artistielicoinvolge inconver-
sazioni, intervisteintornoate-
mi culturali, serate di spetta-
coloeproiezioni,conmo-
menti di omaggioaBerto.
«Con la gioia—spiega Motto-
lese, tra gli ideatori—diaver
contribuitoalrilancio di uno
dei più grandi scrittori del se-
condo Novecentoitaliano, che
cinqueosei anni fa sembrava
nel dimenticatoio. Il suoMale
oscuroèpiù che mai attuale e
il suoAnonimovenezianosta
per avereunremakeinterna-
zionale. “Estateacasa Berto” è
la ciliegina di questa bellator-
ta».
Alla riscoperta di Bertoallu-
de anche la figlia dello scritto-
re:«L’idea—racconta Anto-
nia Berto—ènata nel periodo
in cui l’editoreNeriPozza stava
cominciandoaristamparele
sue opere. Mio padrehaama-
to tantolaCalabriaecosìèna-
to il festival, omaggioalui eal-
la terra che amava». Proprio
alle risorse delterritorioède-
dicatol’incontrodidomani, il
ColloquioconilGal TerreVi-
bonesiconCarlo DuccieAnto-
nio Armano, intorno ai pro-

getti del Gruppo di azione lo-
cale. «D’altronde mio padre—
ricorda Antonia Berto—già
nel 1956 individuavainCala-
bria due ricchezze, l’agricoltu-
ra eilturismo.Egià nel 1977
parlavadei rischi dellacemen-
tificazione di questecoste».
La rassegna si aprequesta se-
ra, alle 20.30,conlaletteratu-
ra: lo scrittoreDiego De Silva
parlerà del suo personaggio
più noto,VincenzoMalinconi-
co,protagonista di libricome
NonavevocapitonienteoAr-
rangiati,Malinconico(tutti
editi da Einaudi). De Silva, che
ha analizzatoanche lacoppia
in libricomeTerapiadicoppia
peramanti,spiega al «Corrie-
re»affinitàedifferenzecon il
BertodiAnonimoveneziano:
«L’amoreche io racconto—
inizia De Silva—hasemprea
che farecon la nevrosieilcon-

flitto. InAnonimoveneziano
c’era la tragedia incombente,
mentreiohonarratol’amore
nellasua normalitàenel suo
ridicolo (secondo me l’amore
èuno scambio dicolpe,eve-
niamo fuori tutti un po’ ridico-
li quando siamo innamorati).
Poic’è un altroelemento: la
coppia di Bertoaveval’ambi-
zione di una “costruzione di
stabilità”. Lacosa oggi non è
più proponibile, ogni “costru-
zione” in questitempi di pre-
carietàèimpossibile. In que-
staconfusioneeprecarietà,
oggi raccontarel’amoreèan-
cora più drammatico, ma allo
stessotempo ridicolo».Eil
senso di precarietà dell’oggi
noncolpiscesolo l’amore,
chiude De Silva: «Per la stessa
ragione, oraèdifficilecostrui-
re unromanzo—aparteico-
siddetti seriali: devi mescolare

etenerepresenti una quantità
di stimoli che allora nonc’era-
no. Maèuna sfida interessan-
te:oggi ilromanzoèunafor-
ma ibrida».
Tra gli altri incontri, giovedì
1° agostoLirio Abbaterievoca
figuredigiornalisticome Giu-
seppeFavaePeppino Impa-
stato, il2agostoPaolo Conti
intervista il magistratoNicola
Gratteri mentreilpoeta Fran-
coArminio propone ilrecital
Resterannoicanti.Letture
conl’attriceAnna DellaRosa
(domani), musicaconiCume-
dedè (il 1°agosto)econ Massi-
mo Garritano (il 3), cinema
conLaterradell’abbastanza
conlaprotagonista Milena
Mancini.Einchiusura, il 4
agosto, il documentario-
omaggioaBertoprodottoda
Rai Cultura 900.
©RIPRODUZIONERISERVATA

ElzeviroUntalentodimenticato


GHIZZARDI


ARTISTA


DIPOPOLO


G


iulio Einaudi pubblicanel 1976Mi
richordoanchora,unraccontodi
PietroGhizzardi (1906-1986),acura
di Giovanni NegrieGustavoMar-
chesi che vince, nel 1977, il Premio Viareggio.
Lingua nuova,ripetitiva, densa, allusiva, uno
spazio narrativosottilmenteoniricoche pro-
cede per associazionieper stacchi improvvi-
si. Ma Ghizzardi, dopo LigabueeconRovesti,
èsopra tuttopittore, fa partediunterritorio
diverso, marginale alle origini, scopertoda
artisticome Marino MazzacuratieCesare
Zavattini checercavano una lingua di popolo
lontana dalla cultura di élite.
Questoconsapevole rifiutopoliticonel se-
gno delrealismo Ghizzardi, di famigliacon-
tadina, lo trasforma in rifiutodel mondo
delle macchine che hanno distruttol’antico
lavorodellaterra: «Echcho perché io non mi
possocompatirelanostra bella gioventù
moderna perché fanno la distrussione del-
l’umanità in tuttoilmondo...ebenedetto
queitempi quan-
do nelle sue chaze
avevanoifocholari
isuoi chamini
nelle sue chucine
eche si servivano
per farechuocerei
suoi cibi».
Mac’èsolo evo-
cazione del mon-
docontadinooc’è
altronella pittura
di Ghizzardi? A
scorrereisuoi
cartoni, dipinti
prima appesi in
alto, ai limiti dei muri, poiaterra, dipinticon
colori scuri,verdastri,cavati dalle piantee
dalle erbe, esceun’altra storia.
CertoGhizzardi non ha mestiere, non ha
cultura, o, meglio ha una cultura diversa, la
suaèquella dei manifesti, quella deirotocal-
chi,esono mitoper luiivolti delle attrici che
usa in alcuni dipinti, ma sopra tuttoloosses-
sionanoicorpi di ragazzedipaese intraviste,
intuite, dipintecon seni imponenti, anche
dilatate,volti scuri,corruschi. Donnecome
apparizioni in un’esistenza vissuta nel desi-
derio che diventaforse ossessione.
Così il pittorecontadino inventa il racconto
di un mondo intravistodaunacasa isolata,
un mondo ben diverso dalle mitizzatefiere
africane di Ligabueodalle dense materie di
Rovesti. Qui la ripetizione diventa angoscia e
il sogno del rapportoamara frustrazione.
Certo, scrivevauntempo Vittorio Sgarbi:
«Non vièstata (per Ghizzardi) la lievitazione
dei prezzi, l’accaparramento, la curiosità che
hannocontrassegnatogli ultimi anni dell’at-
tività di Ligabue», eppurelasua ricerca diver-
sa, angosciosamentelenta, racconta il sogno
di una immagine non popolare, ma di popo-
lo. Come sognavano allora,asinistra, gli
adepti delrealismo.
©RIPRODUZIONERISERVATA

RNeigiorniscorsi,pressolaFondazioneArchivio
AntonioLigabueaParma,AugustoAgostaTotae
MarzioDall’Acquahannodedicatounagiornataa
PietroGhizzardi(SanPietrodiViadana,Mantova,
1906 -Boretto,ReggioEmilia,1986),ricordando-
nel’opera,iltalento.Perl’occasione,èstatopre-
sentatoilPrimoCatalogoGeneraledeiDipintidiPie-
troGhizzardi,pubblicatoinduevolumidaAugusto
AgostaTotaeditore

diArturoCarloQuintavalle diIdaBozzi

Giuseppe Berto (Mogliano Veneto, 1914-Roma, 1978) a Capo Vaticano, Ricadi, nel 1974

GialliAndreaGarbarinotornaconilsuopersonaggioAlbericod’Aubryin«Zero»(EndemundeEdizioni)


L’avvocatoindaga(maconstile)


L’


avvocatoAlberico
d’Aubry non ha latoga
ma ha uno stile unicoe
speciale che richiama Sher-
lock Holmes. In un futuro
prossimo, potenzialmentevi-
cino, dove nonc’èpiù l’euroe
l’Italiaèstata fattaapezzi,con-
tinuaaesistereperòlamafia.
Ambientato aChiavennaenei
dintorni, l’ultimoromanzo
giallo di Andrea Garbarino,
sollevaunpolverone (fattodi
vera terra perché si scavaesi
mettono piloni per una simil
Tav) intorno ai misteri di una

maschera diferroediuna
tomba profanata: il tuttose-
gnatodai legami traconcor-
renti in affari mischiatiaintri-
ghi amorosi, adulteri, videore-
gistrazioni rubateeunmalaf-
fare,fotografia di unPaese
cambiatoperòancorafermo ai
registri del passato.
Certol’aiutantedid’Aubry,
Bonnack Mey,cambogiano,
ha un senso della vita che
spiazza tutti.Unpo’come il
dottorWatson, riesceatrovare
nelle ombrelagiusta luceper
arrivarealla soluzione.Ein-
tantoinsegna la pacatezzaefa
viverebene il suo assistito: tra

untè speziatoeunpiattoda
gourmet, preparatosecondo
la sua tradizione, aiuta il pro-
tagonistaafar lucesugli even-
ti. Nellepagine trovano posto
anchepersonaggi, tra l’umori-
sticoeiltragico, bencaratte-
rizzati,come SpidereGillo av-
vezzi alla dinamiteealle armi.
Ma tra le righe si avverteanche

il senso di una società sempre
più impaurita, risucchiata in
un turbine di incertezzeedi
scontento: quasi una premo-
nizione di scenari viciniarea-
lizzarsi.
Garbarino, giornalista ed
editore, non tradisce: le inda-
gini,condotteinmodo ele-
gante, fanno da preludio a
moltesorprese. Le pagine del
libro—Zero.Lanuovainda-
ginedell’avvocatod’Aubry,
pubblicatodalle Edizioni En-
demunde—regalano al letto-
re un doppio, inaspettato, fi-
nale.
©RIPRODUZIONERISERVATA

Illibro

●Andrea
Garbarino,
Zero.Lanuova
indagine
dell’avvocato
d’Aubry,
Endemunde,
pp. 350,e 12

diMaurizioBonassina

Futuroimmaginato
Inun’Italiasenzaeuro
sileganomalaffare,
adulterieimisteri
diunatombaprofanata

Ilfestival

●Da oggi al 4
agosto a Ricadi
(Vibo Valentia)
è in program-
ma la quinta
edizione del
festival «Estate
a Casa Berto».
La rassegna,
ideata da
Antonia Berto
(foto in alto), Jo
Lattari e Marco
Mottolese,
coinvolge
scrittori, artisti,
giornalisti nel
nome di
Giuseppe
Berto. La
rassegna apre
stasera alle
20.30 con lo
scrittore Diego
De Silva (qui
sopra)

●Scrittore e
drammaturgo,
Berto è celebre
per romanzi
comeIlcieloè
rosso(suo
esordio nel
1946) eIlmale
oscuro(1964)

Pietro Ghizzardi,
Autoritratto

Giuseppe Nava
(1937-2019)
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