#Corriere della SeraMartedì30Luglio
PRIMOPIANO
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L’ordinanzadicustodia
ricostruisceoraperoralanotte
deldelitto.Ilgiudice:«Nessuno
deiduearrestatihacapito
lagravitàdelreatocommesso»
noafuggire,Va rriale si lancia su Gabeecadono.
Cerciello afferra Lee, che sostiene una legittima
difesa esclusa dal gip. Il 19enne sferra 11coltella-
te aCerciello che urla: «Fermati, siamocarabi-
nieri. Basta!».Poicrolla: «Mi hanno accoltella-
to». Alle 3.30 arrivanoisoccorsi ma per il vice-
brigadierenonc’èscampo. Gli americani fug-
gono in albergo dove vengonofermati alle 10.
Ilgip:nessunravvedimento
potrebberofuggire
Il gipconvalida il loroarrestomotivandolocon
«il pericolo di fugaverso l’estero, giàtentata e
riproponibile per la mancanza di legami in Ita-
lia; il pericolo direiterazione delreato; la man-
canza di ogniconsapevolezza del disvaloredel-
le proprie azioni,come si evinceanche dagli in-
terrogatori in cui nessuno dei due ha mostrato
di avercapitolagravità del gestocommesso».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Ilmatrimonio
Mario
Cerciello
Rega (al
centro) con la
moglie Rosa
Maria Esilio;
e il collega
Andrea
Varriale (a
destra)Ilracconto
diFabrizioCacciaIgiorni aReginaCoeli
deidueamericani
«Indifferenzatotale»
Glioperatori:«Mangiano,dormonoeguardanolatv»
ROMA«Con noi noncomunica-
no. Eppurel’inglese lo parlia-
mo bene. Non ci dicono nem-
meno “thankyou” dopo che
hanno finitodifarecolazione,
pranzoecena.Esìche l’appe-
titocel’hanno!Ecosì mangia-
no, dormonoevedono latele-
visione tuttoilgiornocome se
nonfosse successo niente.
Non appaiono per nulla pre-
occupati, sembrano piuttosto
indifferenti, sarà pureper la
lorogiovane età. Certodue
moltostrutturati, proprio non
cel’aspettavamo...».
Èilraccontoapiù voci che fil-
tra dagli operatori impegnati
nella Settima sezione, quella
dei «Nuovi Giunti». Nelcarce-
re romano diRegina Coeli,
Finnegan Lee Elder e Gabriel
Natale Hjorth,idue giovani
americanifermativenerdì
scorso per l’omicidio del vice-
brigadiereCercielloRega, non
sono più in isolamento.Acia-
scuno dei due, da domenica, è
statoassegnatouncompagnodicella, altri due stranieri, più
grandi di loro,concui—con
loro sì — i ragazzi hanno già
iniziatoasocializzareparlan-
do un po’ in inglese.
Due giovani dunque all’appa-
renza «indifferenti», anche se
gli avvocati Francesco Codini
ed Emiliano Sisinni, che in
questi giorni li hanno assistiti,
raccontano di essersi trovati
davanti degli individui davve-
ro«moltoprovati».
Dicerto, qui non siamo alla
«Tamalpais High School» di
San Francisco. Qui la notte
ogni due orelalucesiaccende
pericontrolliegli agenti guar-
dano dallo spioncino.Poi, la
mattina, puntuali alle 8, le
guardie passano di nuovoper
farelaconta, battendoiloro
bastoni d’acciaiocontrolegra-
teper svegliareidetenuti.Un
rumore, dicono quelli che
l’hanno sentitoalmeno una
volta nella vita, che non si di-
menticapiù.
La settima sezione si trova
nella secondarotonda delcar-
cere.Lecelle dei due america-
ni sono su due piani diversi e
anche l’ora di passeggio, laca-
nonicaora d’aria, avviene per
Finnegan LeeeGabriel Natale
in momenti distinti della gior-
nata. Naturalmenteperché
non possono, non devono, in-
teragiretra loro.
Oltrealla possibilità dico-
municarecon agenti che par-
lano l’inglese, da quattrogior-nivengono loroassicurati an-
che «massimo sostegno psi-
cologico»e«massima
attenzione», che vuol direin
praticasorveglianzaavista per
scongiurareilpeggio.
Persceglierebeneilorocom-
pagni dicella, nei giorni scor-
si, sono statefattetanteriu-
nionievalutazioni dicompati-
bilità. Piùvoltesisono incon-
trati la direttricedellacasa
circondariale di via della Lun-
gara, Silvana Sergi, ilcoordi-
natoredel corpo di polizia pe-
nitenziaria delcarcere,ilco-
mandanteRosario Moccaldo,
epoiimedici, gli psicologi, i
volontarieilcappellano, il
francescanoconventuale Vit-
torio Trani, unaveraepropria
istituzioneaRegina Coeli, do-
veda quarant’anni svolge il
suo ministeropastorale.
«Ma qui non si fanno distin-
zioni nè preferenze: il tratta-
mentoelacura sono uguali
per tutti gli oltremille detenu-
ti che abbiamo», puntualizzadeterminata la direttriceSer-
gi, da anni alle presecolpro-
blema cronicodel sovraffolla-
mento.
Lecelle di Finnegan LeeeGa-
briel Natale sono standard:
due metri per tre, un lettoaca-
stello, un tavolino, il bagno
conladoccia. Rappresentanti
delconsolatoedell’ambascia-
ta americana sono già stati a
Regina Coeli, in questi giorni,
mettendosiadisposizione per
eventuali richiestedei duere-
clusi: libri,vestiti, messaggi
perifamiliari in America, i
quali peròsono in attesa del
discoverde del Dipartimento
diStatoenon sono ancora
partiti perRoma. Sembraco-
munque cheidue ragazzi non
abbiano manifestatofinoaora
esigenzeparticolari. Il Conso-
le li incontrerà personalmente
forse già questa settimana.
Unacosaècerta: da quattro
giorniidue americani sono a
Regina Coelienon ci sono sta-
ti problemicongli altri dete-
nuti. «Indifferenzatotale» nei
lororiguardi, raccontano dalla
settima sezione quelli che si
ricordano invecedei pianti di
tanti altri, piùomeno noti, ac-
colti da insultiegrida dalle fi-
nestrevicine.Unatortura.
Tantodachiedereagli agenti
di sprangaretutto, nonostante
il caldo, per riuscireadormire.
Unproblema che Finnegan e
Gabriel sembrano non avere.
©RIPRODUZIONE RISERVATAIsilenzi
«Con noi non
comunicano, nemmeno
un “thank you”. Eppure
l’inglese lo parliamo»Nessuncontatto
Le celle sono in due
piani diversi e non
possono incontrarsi
neanche nell’ora d’aria●
L’armautilizzata
ILKA-BAR,LAMADAGUERRA
I
lcoltelloconcui èstatoucciso il vicebrigadiereMario
CercielloRegaèuna della lame da guerra più note.Si
chiama «Ka-Bar trench knife» (foto kabar.com)evenne
studiatoper le truppeUsaimpiegatenel secondoconflitto
mondiale.Iprimiafarne uso furonoimarines ma ben
prestol’utilizzovenne esteso alla Marina, all’Esercitoealla
Guardiacostiera. Brevettatodalla ditta «Ka-Bar» (che oggi
produceditutto, da armiaposate), ha una lama di 17,
centimetrieun’impugnatura in pelle che lorende facile da
tenereinmano. Oggi nonèpiù impiegatodalleforzearmate
macontinuaaessereprodottoper uso civile.AmericaniDall’alto Christian Gabriel Natale Hjorth, 18 anni, e Elder
Finnegan Lee, di 19, i due studenti arrestati dai carabinieri(Ap)02.Finnegan Lee e Natale Hjorth
vengono visti uscire dal loro
albergo, il «Le Méridien Visconti
Rome». Lee ha con sé il coltello,
un’arma bianca usata dall’esercito
americano durante la guerra03.Varriale e Cerciello vanno
all’appuntamento con i due
studenti lasciando Brugiatelli in
auto. Si qualificano come
carabinieri. Nella colluttazione,
Lee accoltella Cerciello 11 volte