la Repubblica - 30.07.2019

(ff) #1
di Marco Mensurati

MILANO — Alla fine i dubbi hanno
pesato più dei milioni (promessi).
E così la Lega Calcio ha deciso di
prendere altro tempo e non dare
nessun seguito alla proposta di Me-
diapro per la realizzazione del Se-
rie A Channel. Non per ora alme-
no. Se ne riparlerà a settembre.
La decisione di ieri assomiglia a
una mezza sconfitta per gli spagno-

li che, nelle ore precedenti l’assem-
blea, avevano fatto sapere di aspet-
tarsi un pronunciamento definiti-
vo da parte dei presidenti. E che,
nel caso in cui la Lega non avesse
votato a favore della loro proposta
(inviata venerdì scorso e poi corret-
ta durante il weekend), loro si sa-
rebbero ritirati dall’affare. La parti-
ta, però, è ancora lunga. Quella de-
gli spagnoli era solo una mossa
strategica. Non si ritireranno di
certo e, anzi, una volta ricevuta la
risposta formale della Lega (che al
di là del comunicato ufficiale di ie-
ri verrà inviata nelle prossime ore)
ricominceranno a trattare. E lo fa-
ranno partendo dalla base descrit-
ta nell’ultima offerta: un miliardo
e 150 milioni l’anno garantiti dalla

casa madre, 200 milioni di fideius-
sione bancaria, impegno comples-
sivo per sei anni, e break up fee
(una penale) a loro favore da 90 mi-
lioni a triennio nel caso in cui, una
volta siglato l’accordo, la Lega cam-
bi idea e decida di affidare i diritti
della Serie A ad altri.
Numeri importanti che, al di là
della penale, hanno ingolosito pa-
recchi presidenti presenti all’as-
semblea. I più scettici, guidati dal-
la strana coppia Urbano Cairo— An-
drea Agnelli, erano senza dubbio i
grandi club. Due, in particolare, gli
argomenti. Il primo, di natura me-
todologica: non ha nessun senso
votare un impegno tanto oneroso
in poche ore, tanto più che non è
ancora chiaro nemmeno un detta-

glio cruciale del business plan, co-
me la natura commerciale del ca-
nale (le partite verranno vendute
agli operatori o ai clienti finali?). Il
secondo, di natura tecnica: i presi-
denti avevano chiesto una serie di
modifiche alla proposta di venerdì
e queste, nonostante le rassicura-
zioni da parte di Mediapro, non so-
no state apportate nel documento
finale.
A questo punto, pur essendoci
una condivisa disponibilità a valu-
tare seriamente l’ipotesi canale, il
presidente della Lega Gaetano Mic-
ciché ha avuto buon gioco a con-
vincere tutti a rinviare ogni scelta,
in modo da “mantenere la piena fa-
coltà di rivolgersi agli operatori
del mercato della comunicazione

per l’assegnazione dei diritti audio-
visivi” del campionato.
La Lega non ha però chiuso del
tutto le porte al canale, ha anzi de-
ciso di continuare la trattativa con
gli spagnoli dandosi come nuovo
termine il prossimo 30 settembre.
Ed è proprio su questo punto che
la decisione di ieri nasconde quel-
la che forse è la notizia peggiore
per gli spagnoli. Perché, nel ruolo
di “incaricato alla trattativa”, l’as-
semblea ha deciso di affiancare
all’ad Luigi De Siervo (tendenzial-
mente favorevole agli spagnoli)
proprio Micciché. Una sorta di rie-
quilibrio della partita: il presiden-
te, nelle ultime settimane, ha mani-
festato una crescente diffidenza
nei confronti di Mediapro.

di Giulio Cardone
e Matteo Pinci

Paulo Dybala è in vendita. Le grandi
manovre per lo scambio con Luka-
ku sono iniziate, ora lo sa anche il
numero 10 argentino, cui la Juven-
tus ha comunicato l’intenzione di fa-
re a meno di lui. L’operazione con il
Manchester United però resta com-
plicata perché la risposta di Dybala
è stata chiara: «Voglio restare alla Ju-
ve». Il primo passo è parlare con Sar-
ri giovedì, appena rientrerà a Vino-
vo dalle vacanze: doveva tornare sa-
bato, la Joya, e ha anticipato proprio
per mettersi subito a disposizione
del nuovo allenatore. Forte dei son-
daggi tra i tifosi che lo vedono come
spalla ideale per Ronaldo, l’argenti-
no è intenzionato a giocarsi fino in
fondo le sue chance. Pensa di essere
perfetto come trequartista per un
4-3-1-2 o come falso nueve nel 4-3-3
(Sarri ha già dichiarato di vederlo in
entrambi i ruoli). In più, se proprio
deve lasciare la Juve, vorrebbe ab-
bracciare una delle squadre dei suoi
sogni, Real o Barcellona. Che però
in questo mercato non hanno pre-
sentato offerte per lui. In più, Paulo
per trasferirsi vuole un migliora-
mento salariale, passando dai 7,5 mi-
lioni netti di oggi a 10.

Lukaku più Icardi
In questo scenario, la soluzione mi-
gliore per tutti sarebbe riprendere
lo scambio Dybala-Icardi con l’Inter.
Ma i rapporti pessimi tra le due so-

cietà impediscono a monte ogni dia-
logo. Ciò non toglie che l’interesse
della Juve per l’attaccante nerazzur-
ro sia sempre molto forte. L’idea del-
la Juventus è ambiziosissima: affian-
care Icardi a Lukaku per offrire a
Sarri due centravanti di livello mon-
diale. In fondo Mauro — almeno fino
a oggi — vuole solo la Juve. E da que-
sta posizione non s’è mosso, nono-
stante il corteggiamento di Napoli e
Roma. Per riuscire nel piano la Juve
deve vendere: Dybala, appunto, che
il club conta di convincere al traslo-
co inglese. Ma pure Kean e Higuain.

La Roma aspetta
Come è noto però il Pipita ha già det-
to no alla cessione: vorrebbe restare
e giocarsi le proprie carte. Una posi-
zione che, è convinzione a Torino,
scricchiolerebbe se davanti avesse
sia Lukaku che Icardi. Per questo la
Juventus crede di poterlo convince-
re a partire. Ovviamente, destinazio-
ne Roma, l’unica squadra che ha
mosso passi concreti per lui. Il tecni-
co Fonseca lo adora e lo considera il
centravanti ideale per il proprio pro-
getto. Solo di fronte a questa possibi-
lità, infatti, lascerebbe partire Dze-
ko: senza Higuain, la Roma terrà il
bosniaco, in scadenza del contratto.

Inter, altro “no” per Dzeko
Per questo il domino continua a te-
nere in scacco l’Inter. Conte vuole
Dzeko e ieri la società nerazzurra ha
presentato una nuova offerta alla
Roma: in Lega, Marotta ha avvicina-
to l’ad giallorosso Fienga mettendo

sul piatto 15 milioni (senza bonus).
La Roma ne pretende 20 e ha detto
no. Anzi i giallorossi sono pronti ad
alzare il prezzo. Lo stallo si potrebbe
sbloccare chiudendo uno scambio:
Dzeko più 30 milioni all’Inter, Icardi
alla Roma, ma lui e la moglie Wanda
non sono favorevoli al trasloco nella
capitale. Certo, i giallorossi potreb-
bero ammorbidirsi se avessero il “sì”
di Higuain. E l’Inter ha la chiave per
agevolarlo: dare Icardi alla Juve. La
soluzione a cui nessuno vorrebbe ar-
rivare: ancora di più dopo l’offensi-
va juventina per Lukaku. Marotta ie-
ri ha alzato le mani: «Per il belga ab-
biamo fatto un’offerta importante e
non abbiamo concluso: monitoria-
mo». Chissà se basta a Conte, già
sull’orlo di una crisi di nervi.

Diritti tv, la partita per il triennio 2021-24


Troppi dubbi su Mediapro, la Serie A prende tempo


Leao
L’attaccante
del Lille oggi a
Milano per
visite e firma
con il Milan

James
Il Napoli insiste
e l’agente vede
il Real: “Futuro?
Chiedete a
Florentino”

Sport

Gli altri affari


Boateng
La Fiorentina
fa sul serio: ieri
colloquio in
Lega col
Sassuolo

La Lega non vota la


proposta spagnola: sì


alla trattativa ma senza


chiudere la porta a Sky


kIn bilico
Paulo Dybala è ufficialmente sul
mercato e potrebbe rappresentare
una pedina di scambio per regalare
a Sarri un nuovo attaccante. Ma il
fantasista non sembra disposto a
cedere e, forte del sostegno dei
tifosi, si dice determinato a giocarsi
un posto da titolare in bianconero

le trattative

Dybala in vendita


La Juve senza freni


vuole Icardi e Lukaku


La società dà il benservito al fantasista argentino che però non ci sta


Inter sotto scacco. Marotta: “Per il belga offerta importante, aspettiamo”


pagina. 34 Martedì, 30 luglio 2019

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