la Repubblica - 30.07.2019

(ff) #1
MICHEL EULER/AP

L


a più bella delle vittorie è
conquistare il cuore di una
nazione. Appena pronunciata
questa frase Alaphilippe se la
ritrova in una pagina pubblicitaria,
sulla Gazzetta. Non so se
Alaphilippe legga la Gazzetta. Io sì,
e le spedisco un 3. Il voto non
riguarda i servizi dell’unico
inviato, Ciro Scognamiglio, ai miei
occhi un eroe ( 8 ) perché non è
facile guidare la macchina e stare
sulla notizia, andare alle partenze
e andare agli arrivi anche quando
distano chilometri dalla sala
stampa, non è facile rimediare una
cena decente né arrivare in
albergo a notte fonda. La Gazzetta
organizza corse importanti, a
partire dal Giro d’Italia, ma lo
spazio che ha dato in prima pagina
a un Tour così bello e diverso, è
esiguo, ridicolo e offensivo. Ecco il
perché del 3.

U


n Tour così umano, generoso,
di un caldo tropicale per me
vale 9.5, e pazienza se non
abbiamo mai visto il mare neanche
da lontano e se non ho mangiato
nemmeno un’albicocca, ci sono
Tour così, altri con tanto mare e
tante albicocche, importante è non
annoiarsi. Non mi sono annoiato in
corsa e nemmeno fuori. Sull’Equipe
il pezzo di commento, che fu di
Desgrange, di Goddet, di Pierre
Chany, è scritto da un giovane
(36 anni) di grande talento,
Alexandre Roos. Anche lui ha rotto
col passato, i suoi pezzi danno il
succo della corsa ma sono pieni di
rimandi, giochi di parole, incastri,
con frequente ricorso all’argot e
ricordano un po’ il Quéneau di Za-
zie e il Dard di Sanantonio. Aspet-
tandolo a un romanzo, 9.

I


nformazione e deformazione
(professionale). Sul Tourmalet
ho pensato Tour-Malet.
Spassaparola non è una rubrica, è
un’intossicazione. Un lettore,
civilmente firmandosi, mi ha
scritto: la stimo molto e perciò la
prego di piantarla con quegli
stupidi giochi di parole da
ginnasiale. Da ginnasiale forse, ma
perché stupidi? Per inciso,
Spassaparola nasce su richiesta di
Carlo Verdelli e da ginnasiale ero
molto più scatenato e incosciente,
non avendo lettori che non fossero
quelli della V F al liceo Manzoni.
Dove ha studiato anche Matteo
Salvini, lo so, e ogni volta che lo
vedo o lo ascolto mi chiedo cosa
(omissis) gli abbiano insegnato.
Spassaparola, oltre che
intossicante, è pure contagiosa.
Ecco quindi, fuori rubrica e a
caldo, una definizione inviata dal
collega e amico Fabrizio Ravelli.
Addiaccio: brutto modo di

lasciarsi. Quanto a Tour-Malet, ho
pensato a cos’avrebbe fatto Nestor
Burma, l’investigatore creato da
Léo Malet, spedito al Tour.
Avrebbe cercato di sedurre
qualche miss, come da copione, e
di risolvere il caso
Passato-Presente, affidatogli da
Fernand Perret, rubizzo vecchietto
che sosteneva di aver corso da
dilettante con Geminiani, detto
Grand Fusil. Perché proprio
quest’anno il ritorno all’antica?
Dopo aver cercato, invano, di
sedurre una o più miss, Burma
s’era messo a lavorare seriamente,
stilando una lista di responsabili
(colpevoli no: e di che?). In primo
luogo, mancavano i grandi
bloccatori. Poi, principale indiziato
Thierry Gouvenou, onesto
corridore ai tempi di Hinault, il
percorso non solo non favoriva gli
specialisti del cronometro, ma era
pieno di trappole, strappi, stradine
che rendevano dura la pagnotta
anche ai velocisti e ai loro
pesci-piloti. Ma il tracciato
dell’anno scorso l’aveva disegnato
sempre Gouvenou e non c’erano
stati tutti questi colpi di scena. La
corsa, mon cher ami, la fanno i
corridori. Sempre. Così gli aveva
detto Patrick Léfevère bevendo
una birra scura. Così Burma aveva
ricostruito la scenografia del Tour
e puntato il dito su Alaphilippe.
Era stato lui ad aprire la breccia,
non di Porta Pia ma di Porta Via,
nel senso che il ritmo della corsa
trasportava altrove, era la carica
del cavaliere solitario ma anche
una canzone d’amore e di libertà.
Una volta aperta la breccia, altri si
sono infilati, anche Pinot. Wiggins,
vincitore nel 2012, seguiva il Tour
in moto per Eurosport. Ha detto:
«Che pena vedere Pinot salire

sull’ammiraglia e ritirarsi. È stato
triste come veder morire un cane».
Su Alaphilippe voglio chiudere con
una frase di Alfonso Gatto, che
come ogni anno porto sulle strade
di Francia: «Tutti parlano del
proprio cuore. Tutti tacciono col
proprio cuore». Proprio tutti no.
Alaphilippe ci ha parlato, l’ha
ascoltato, l’ha seguito, l’ha
inseguito, è scoppiato felice di
scoppiare: 9.5.

U


n Tour di facce, è stato. Non
come ai tempi d’ Indurain,
sempre quella. Non come ai tempi
di Armstrong (idem). La faccia da
studente-modello di Bernal, la
faccia da attore cupo di Pinot, o da
cantautore triste, la faccia senza
età di Quintana, quella senza
espressione di Thomas, quella da
studente fuoricorso di Bardet,
quella scolpita nel legno di Nibali.
Facce stravolte, contorte,
sorridenti, piangenti, buie,
luminose. Facce da uomini in una
corsa meravigliosamente umana.
A proposito di Nibali, –10 a quelli
che sono andati sul Galibier solo
per insultarlo e gridargli che era
finito, che andasse a casa. Gli
haters si moltiplicano non solo sui
social network e i cattivi esempi
vengono dall’alto. È stato Ciccone
( 7 aumentabile) a rivelare questo
episodio.

D


opo l’Ecuador di Carapaz al
Giro, il giallo della Colombia
al Tour. Due prime volte, due colpi
in due mesi: il Sudamerica non
bussa alla porta, la sfonda. In plaza
de la Esperanza, a Zipaquirà, c’era
un maxischermo il giorno
dell’Iseran, e in plaza San Carlos il
sindaco Luis Alfonso Rodriguez
Valbuena aveva commissionato
due settimane fa un mural di 4
metri per 8 raffigurante Bernal in
maglia bianca. Avranno già
ridipinto la maglia. Bernal è nato il
13 gennaio, come Pantani. Doveva
essere scalatore, ma prima voleva
diventare giornalista. Non
sportivo, però. «Di politica, di
economia. Si tratta di spiegare le
cose alla gente, e dire la verità»,
aveva detto due anni fa in
un’intervista alla Gazzetta. I primi
ciclisti colombiani al Tour li
chiamavano escarabajos,
scarafaggi, per com’erano scuri e
agili in salita. Adesso, rispetto.
Perché tanti ciclisti in Colombia?
Lo spiega a Libération lo scrittore
Hector Abad: «Il solo spazio
veramente pubblico del Paese
sono le vie, le strade. Tutto il resto
è privato, chiuso, inaccessibile. Il
ciclismo è il solo sport che si può
praticare liberamente e senza
pagare». E, a volte, produce
fenomeni come Egan Bernal (9.5).

Cuore, volti e sfide:


i voti alla corsa


più bella e più umana


degli ultimi anni


ANNE-CHRISTINE POUJOULAT/AFP

di Gianni Mura

kNibali
Un Tour difficile
ma affrontato
con grande
dignità. Con
acuto finale a
Val Thorens

Tour


JEFF PACHOUD/AFP

jBernal
Era atteso come
uno dei grandi
protagonisti e
non ha tradito.
Domninatore in
montagna, per
lui un trionfo a
soli 22 anni

lI tifosi
Sulle strade una
vera torcida
colombiana,
mentre in patria
esplodeva
l’entusiasmo

ESTRATTO BANDO DI GARA
Si rende noto che, in esecuzione delle delibe-
razioni n. 350 e 775/2019, questa ASL(ASL
di PESCARA - UOC Approvvigionamento
beni e servizi Via R. Paolini 45 - 65124
PESCARA)ha indetto una gara europea
telematica per la sottoscrizione di n. 23
accordi quadro con un operatore, per cia-
scun lotto di gara, per la fornitura di sistemi
analitici per la UOC SIMT, in "service". -
Valore i.e. € 13.414.860,00. - Termine di
ricezione delle offerte 12/09/2019. -
Responsabile del procedimento Dott.ssa
Tiziana Petrella. Tutta la documentazione di
gara è pubblicata sulla piattaforma
Net4Market all'indirizzo: https://app.albo-
fornitori.it/alboeproc/albo_aslpescara.
Direttore UOC ABS
Dott.ssa Tiziana Petrella

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI
FEDERICO II^
AVVISO DI GARA
L’Università degli Studi di Napoli Federico II indice una proce-
dura aperta telematica ai sensi del combinato disposto degli
artt. 40 e 58 del D. Lgs. 50/2016 e s.m.i. da aggiudicare con il
criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa per l’affi-
damento del: “Servizio di Conduzione e Manutenzione presso
Edifici UNINA in sei lotti”:
LOTTO 1: MSA00.1761S- Servizio di Conduzione e Manuten-
zione degli impianti e delle strutture del Complesso di Monte
Sant’Angelo per importo complessivo soggetto a ribasso pari
ad €. 10.403.078,16 oltre IVA;
LOTTO 2: ATNEO.1774S - Servizio di Conduzione e Manuten-
zione degli impianti e delle strutture di competenza dell’Ufficio
Tecnico Area Centro 2 per importo complessivo soggetto a ri-
basso pari ad €. 5.439.062,64 oltre IVA;
LOTTO 3: ATNEO.1771S - Servizio di Conduzione e Manuten-
zione degli impianti e delle strutture di competenza dell’Ufficio
Tecnico Area Centro 3 per importo complessivo soggetto a ri-
basso pari ad €. 7.209.674,58 oltre IVA;
LOTTO 4: ATNEO.1772S- Servizio di Conduzione e Manuten-
zione degli impianti e delle strutture di competenza dell’Ufficio
Tecnico di Fuorigrotta per importo complessivo soggetto a ri-
basso pari ad €. 8.283.207,48 oltre IVA;
LOTTO 5: ATNEO. 1773S- Servizio di Conduzione e Manuten-
zione degli impianti e delle strutture di competenza dell’Ufficio
Tecnico di Portici per importo complessivo soggetto a ribasso
pari ad €. 3.496.687,50 oltre IVA;
LOTTO 6: BITEC. 1753S- Servizio di Conduzione e Manuten-
zione degli impianti e delle strutture di competenza dell’Ufficio
Tecnico di Cappella Cangiani per importo complessivo sog-
getto a ribasso pari ad €. 3.818.663,22 oltre IVA.
Il tutto oltre oneri per la sicurezza derivanti da rischi interferenti
pari a zero. Bando su internet: http://www.unina.it. Scadenza:
09/08/19 ore 12:00.^
IL DIRIGENTE DELLA RIPARTIZIONE ATTIVITÀ CONTRATTUALE
Dott.ssa Rossella Maio

. Martedì, 30 luglio 2019 Sport pagina^37

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