Il Sole 24 Ore - 30.07.2019

(Steven Felgate) #1

12 Martedì 30 Luglio 2019 Il Sole 24 Ore


Finanza & Mercati


«In Italia serve un terzo polo bancario


Prima vendere i crediti semideteriorati»


Alessandro Graziani


Il divario patrimoniale, reddituale e di


valutazione di Borsa tra le grandi ban-


che americane e le banche europee


continua ad allargarsi a favore degli


Usa. In parte anche a causa della iper-


pressione regolatoria in Europa fina-


lizzata a rafforzare il capitale delle


banche dopo la grande crisi finanzia-


ria. «Il rischio da evitare è che la “cura


rinforzante” possa generare effetti


collaterali più pericolosi della malattia


che si voleva curare». E’ questo uno


degli aspetti più rilevanti del rapporto


della società di consulenza Bain che


mette a confronto banche Usa ed eu-


ropee. E in Italia? «L'Italia necessita


quanto prima di una fase di consolida-


mento volto a creare un terzo player


grande e solido. Per realizzarlo però -


spiega Luca Penna, partner di Bain ed


estensore del rapporto insieme a Yuri


Scarrà - serve prima un ultimo passo


nella riduzione dello stock di crediti
deteriorati, dove esistono ampi spazi

di manovra sugli Utp».


Alla vigilia dei conti semestrali di
metà  delle banche italiane ed eu-

ropee, è interessante la fotografia che


emerge dal rapporto Bain sul settore
bancario a livello globale. A partire dalle

valutazioni di Borsa. Secondo il report


di Bain, «la quasi totalità delle banche
europee quota a sconto rispetto al “tan-

gible book value” (tbv) con un range che


oscilla tra , e ». Distanze abissali ri-
spetto alle maggiori G-Sib (banche si-

stemiche) americane che quotano tutte


sopra la pari con un range che oscilla tra
 e , il Tbv. «La spiegazione del mag-

gior multiplo di mercato delle banche


americane rispetto alle europee è legata
alla maggiore redditività attesa, - spie-

gano da Bain - in Europa il Roe medio


previsto al  è del ,% contro l'%
delle banche statunitensi e canadesi».

Un divario reddituale che ha serie riper-


cussioni sull'attrattività nei confronti
degli investitori globali. «Se si confron-

ta il Roe atteso con il costo del capitale -


spiega Scarrà, illustrando il rapporto -
emerge che tutte le banche europee a

eccezione di Ubs mostrano un gap ne-
gativo, ovvero con un costo del capitale

superiore al Roe, mentre la situazione


è opposta negli Usa dove solamente
due banche - Citi e Goldman - hanno

una redditività inferiore al costo del ca-


pitale». E' evidente lo svantaggio com-


petitivo per l'Europa che è penalizzata
da un «continuo inasprimento e strati-

ficazione delle regole» mentre negli


Usa, dopo gli anni post-crisi, si va nella
direzione di un allentamento. Il divario

non pare destinato a ridursi rapida-


mente. Anzi. «Nel corso dei prossimi
- anni, e in particolare a partire dal

, si manifesteranno gli impatti delle


recenti novità e modifiche normative,
con riferimento alla nuova Basilea, al

calendar provisioning, alla revisione


dei modelli interni, alla revisione degli


strumenti per la gestione e la risoluzio-
ne delle crisi. Per ciascuna di tali misure,

considerate singolarmente, è chiaro il


razionale e l'obiettivo dei regolatori -
spiegano gli esperti di Bain - ma consi-

derate nel loro insieme tali misure com-


porteranno una riduzione dei buffer di
capitale e un contestuale aumento del

costo del funding». Scenario che si in-


serisce in un contesto economico di tas-
si a zero e di competizione con nuovi

operatori (fintech) che si stanno avvici-


nando ai segmenti più profittevoli. Per


le grandi banche europee lo scenario è
quasi da tempesta perfetta. Rimedi?

«Secondo una teoria, la soluzione sa-


rebbe nelle grandi fusioni a livello euro-
peo. Nella pratica sappiamo che tali

operazioni, anche assumendo che sia-


no dimostrabili concrete sinergie spes-
so non facili da identificare, si scontra-

no con fattori di difesa del campanile o
altri elementi più politici che di natura

economico-finanziaria». E in Italia?


«Le prime  banche italiane sono am-
piamente sopra i requisiti minimi di ca-

pitale e dispongono di un buffer in ec-


cesso di circa  miliardi, di cui circa 
miliardi in capo a Intesa Sanpaolo e

UniCredit». Nel corso del  tuttavia


il Cet ratio medio si è ridotto dal ,%
al ,% poichè la contrazione di circa lo

,% del Cet (circa  miliardi di capitale


regolamentare), dovuta all'aumento
dei dividendi distribuiti e all'impatto

sulle riserve dello spread sui titoli di


Stato, è stata solo in parte compensata
(+,% di Cet ratio) dai  miliardi di

riduzione degli attivi pronderati per il


rischio (Rwa). Escludendo le due grandi
banche Intesa e UniCredit, per il resto

del sistema emerge la necessità di una


nuova fase di consolidamento basata
su tre razionali strategici: «sinergie di

costo, integrazione di fabbriche pro-


dotto a partire dall'asset management,
massa critica per abilitare gli investi-

menti digitali». In particolare, secondo


Bain, «l'Italia necessita quanto prima di
una fase di consolidamento volto a cre-

are un terzo player grande e solido». Il


report ovviamente non cita singole
banche, ma è evidente che il riassetto

dovrà coinvolgere Mps e le tre maggiori


ex popolari del Nord: Ubi, BancoBpm,
Bper. Perchè il processo si realizzi e dia

vita a un player «solido» oltre che gran-


de, serve «un ultimo passo nella ridu-
zione delle esposizioni deteriorate.

Molto è stato già fatto sulle sofferenze,


ma esistono ancora ampi spazi di ma-
vovra sugli Utp».

Industrialmente, anche tenendo


conto delle dinamiche regolamentari,
c'è bisogno di un «evoluzione dei mo-

delli di fare credito puntando su part-


nership con “alternative lenders” e ori-
ginate-to-distribute per tendere a

strutture patrimoniali di tipo capital-


light». Sempre a causa della nuova re-
gulation sul capitale, la crescita dovrà

inoltre essere concentrata sui prodotti


fee-based e a minore assorbimento
patrimoniale. «Il mercato sembra pre-

miare i gruppi bancari che hanno man-


tenuto al loro interno le fabbriche di
prodotto di risparmio gestito - spiega

Penna - ci aspettiamo una forte spinta
commerciale su tali prodotti e credia-

mo che il consolidamento bancario


implicherà inesorabilmente un pro-
cesso di concentrazione degli operato-

ri del risparmio gestito».


© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL RAPPORTO DI BAIN


In Europa il Roe previsto al


 è del ,% contro l'%


delle banche Usa e canadesi


IL CONSULENTE
Luca Penna,
partner di Bain,
sta seguendo
tutti i principali
dossier bancari.
Ora focus su Utp

Andamento dell’indice delle banche italiane a confronto


con l’Eurostoxx 600 Banks


IL CONFRONTO FRA LE BANCHE


Confronto tra costo del capitale e redditività attesa. In %


BANCHE EUROPEE E USA


Fonte: Bain & Company

2011 2013 2015 2017 2019


Costo del Capitale


Stime ROE 2021


0

1,

2,

0,

1,

2,

18

15

12

9

6

3

3 6 9 12 15 18

Eurostoxx
600 Banks

+106%


Banche
Italiane

-13%


Royal Bank of Canada


JP Morgan


Walls Fargo


Morgan Stanley


Goldman Sachs Bank of America


Bank of New York Mellon


Ubs


Citi
HSBC

Credit
Suisse
Barclays
Credit Agricole

SoGen


Santander


Paribas


ING


Unicredit


Standard Chartered


Deutsche Bank


2009


Storia e prospettive del settore in Italia,Ue e Usa


Le regole Ue? La cura può


generare effetti collaterali


più pericolosi della malattia


IN BREVE


RGI acquista Novum


Entro il 2021


altre due operazioni


ASSICURAZIONI


Il ceo Rocca: «Guardiamo


aziende in Spagna e al Nord


con ricavi sotto  milioni»


RGI allarga il raggio d’azione. La so-


cietà guidata da Vito Rocca, operati-
va nell’ambito della trasformazione

digitale del settore assicurativo, ha
acquistato il % di Novum, azien-

da tedesca con sedi in Germania,


Austria, Svizzera e Slovenia. L’ope-
razione Novum, software vendor,

arriva dopo che nei mesi scorsi RGI


ha rilevato il gruppo italiano Unima-
tica. Due tasselli dello stesso mosai-

co che la società sta componendo


con l’intenzione di rendere sempre
più globale la sua presenza. Tanto

che, come ha spiegato in questo col-


loquio con Il Sole  Ore, il ceo Rocca,
lo shopping non è ancora finito:

«Stiamo guardando due aree geo-


grafiche in particolare, ossia la Spa-
gna e i paesi scandinavi, con Olanda

e Danimarca. Abbiamo già indivi-


duato qualche potenziale target. In
particolare, nel piano industriale

-, prevediamo di conclu-


dere due acquisizioni, una nel 
e l’altra nel ». Si guarda, ovvia-

mente, ad aziende in linea con il core


business, quindi software vendor,
«e con un fatturato al di sotto dei 

milioni di euro». Ma al termine del


nuovo progetto industriale dove
conta di arrivare RGI? «Pensiamo di

chiudere il , considerata anche


l’operazione appena conclusa, con
un fatturato attorno ai  milioni di

euro e circa  dipendenti. Per fi-
ne piano ipotizziamo quindi una

crescita rilevante, generata dallo


sviluppo per linee esterne e per linee


interne. Nel dettaglio, stimiamo un
tasso di crescita del giro d’affari tra

il  e il  a doppia cifra».


Le acquisizioni, peraltro, ha con-
cluso il ceo Rocca, «verranno finan-

ziate direttamente dai soci», attra-


verso di fatto delle iniezioni di capi-
tale. RGI, un tempo quotata alla Bor-

sa di Milano, ora fa capo al fondo di


private equity Corsair Capital.
Riguardo l’operazione appena

finalizzata, Novum è un fornitore


specializzato nello sviluppo di si-
stemi di base per assicuratori e

questa transazione, in particolare,


rafforza la presenza dell’azienda
nella regione Dach (Germania, Au-

stria, Svizzera) ed espande la sua


gamma di sistemi di amministra-
zione delle politiche basati su cloud

e servizi di archiviazione.


Più nel dettaglio, Novum diven-
terà il pilastro chiave della strategia

aziendale di RGI in quell’area, come
già lo è stata Kapia Solutions sui

mercati di Francia e Lussembrugo.


Kapia è stata acquisita nel  ed
ha rappresentato il primo step chia-

ve di Rgi verso i nuovi obiettivi stra-


tegici volti a promuovere la trasfor-
mazione digitale del settore assicu-

rativo europeo.


Gioia Ghezzi, presidente del con-
siglio di amministrazione della

compagnia, ha commentato così la


più recente acquisizione: «Sono
molto soddisfatta dell’operazione

Novum, che rappresenta un altro


passo avanti nel percorso di RGI
verso una crescita redditizia nel

mercato europeo».


—L.G.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

RISPARMIO GESTITO


Anima, utili a 63,4 milioni


Anima chiude il primo


semestre con un utile netto di
, milioni di euro (-%

rispetto ai , milioni di euro


dello stesso periodo del ).
I ricavi totali si sono attestati

a , milioni di euro (-%
per il minor contributo delle

commissioni di incentivo).


La raccolta netta è stata
negativa per circa , miliardi

di euro escluse le deleghe


assicurative di ramo I. Il
totale delle masse gestite a

fine semestre è pari a circa


, miliardi di euro, in
aumento del % rispetto ai

, miliardi di euro a fine
dicembre .

Le commissioni nette di


gestione hanno raggiunto i
, milioni di euro, con una

crescita dell’% rispetto ai


, milioni di euro registrati
nel primo semestre dello

scorso anno).


—R.Fi.
© RIPRODUZIONE RISERVATA

CIR


Ricavi a 1,36 miliardi,


utile di 2 milioni


Cir ha chiuso il primo semestre
del  con un utile netto sceso a

 milioni di euro, in calo rispetto


ai , milioni dello stesso
periodo del . I ricavi, si legge

in una nota, sono scesi del % a


. milioni mentre il margine
operativo lordo è salito da , a

, milioni, grazie all'effetto del


principio contabile Ifrs , al
netto del quale, l'ebitda si sarebbe

ridotto a  milioni. La flessione
della marginalità, spiega la nota,

riflette quella registrata dalle


controllate Gedi e Sogefi.


ITALO


Accordo con Alipay


per i turisti cinesi


Alipay e Italo hanno sottoscritto


un accordo che consentirà ai
turisti cinesi di acquistare i

biglietti dell'alta velocità tramite


la piattaforma di pagamento
mobile del gruppo Alibaba. Gli

acquisti potranno essere


effettuati nelle biglietterie Italo
delle stazioni di Milano, Venezia,

Verona, Firenze e Roma. La


collaborazione è stata resa
possibile con il supporto di Intesa

Sanpaolo che abiliterà anche in


questo caso i servizi di
accettazione dei pagamenti

digitali nell'ottica di migliorare


l'esperienza di viaggio e di
acquisto dei turisti cinesi nelle

principali città del nostro Paese.


RYANAIR


Profitti in calo del 21%


nei primi sei mesi


Ryanair ha annunciato di aver


chiuso il primo trimestre


dell’anno fiscale - con
un calo del % dell'utile netto a

 milioni a causa della


riduzione dei prezzi dei biglietti
aerei, di un cherosene più

costoso e un aumento dei costi


del personale. Il gruppo
composto da quattro compagnie

(l'irlandese Ryanair, l'austriaca


Lauda, la maltese Malta Air e la
polacca Buzz) ha ancora

registrato un aumento dell'%
del suo traffico passeggeri a 

milioni, aprendo quattro nuove


basi di cui due in Francia
(Bordeaux e Marsiglia). Il

fatturato è aumentato di


conseguenza dell'%, a ,
miliardi di euro.

Prospetto della composizione della gestione separata in euro


In conformità Regolamento ISVAP n. 38 del 03/06/


Sede legale e sede sociale in Italia Via A. Scarsellini 14 20161 Milano Pec [email protected] Capitale Sociale Euro 247.000.000,00 (i.v.) R.E.A. di
Milano 1284961 Iscrizione al Registro delle Imprese di Milano, Codice Fiscale 09269930153 Partita IVA 10540250965 Società soggetta a direzione e coordinamento di Aviva Italia Holding S.p.A. Impresa autorizzata all’esercizio delle assicurazioni con decreto del Ministero dell’Industria, del Commercio
e dell’Artigianato n. 18240 del 28/07/1989 (Gazzetta Ufficiale n. 186 del 10/08/1989) Iscrizione all’Albo delle Imprese di Assicurazione n. 1.
Iscrizione all’albo dei gruppi assicurativi n. 038.

Aviva S.p.A.
Una società del Gruppo Aviva

Aviva Vita S.p.A.
Una società del Gruppo Aviva

Aviva Life S.p.A.
Una società del Gruppo Aviva

Gestione Separata GEFIN
Importi in Euro
Alla chiusura del
semestre di riferimento
(30/06/2019)

Alla chiusura del periodo
di riferimento precedente
(31/12/2018)
Importi da libro mastro 2 Importi da libro mastro 2
100 Obbligazioni ed altri titoli a reddito fisso 8.296.478.492 7.439.721.
200 Titoli di capitale 221.899.417 222.848.
300 Altre attività patrimoniali 612.449.322 395.196.
400 Passività patrimoniali - -
1000 Saldo attività della gestione separata 9.130.827.231 8.057.766.

Gestione Separata CREDINV
Importi in Euro
Alla chiusura del
semestre di riferimento
(30/06/2019)

Alla chiusura del periodo
di riferimento precedente
(31/12/2018)
Importi da libro mastro 2 Importi da libro mastro 2
100 Obbligazioni ed altri titoli a reddito fisso 12.210.270 12.337.
200 Titoli di capitale 3.586.515 3.586.
300 Altre attività patrimoniali 337.564 315.
400 Passività patrimoniali - -
1000 Saldo attività della gestione separata 16.134.349 16.239.

Gestione Separata AVIVA–GRUPPO UBI BANCA
Importi in Euro
Alla chiusura del
semestre di riferimento
(30/06/2019)

Alla chiusura del periodo
di riferimento precedente
(31/12/2018)
Importi da libro mastro 2 Importi da libro mastro 2
100 Obbligazioni ed altri titoli a reddito fisso 8.108.874.216 7.415.943.
200 Titoli di capitale 100.170.086 131.478.
300 Altre attività patrimoniali 705.370.685 482.475.
400 Passività patrimoniali - -
1000 Saldo attività della gestione separata 8.914.414.987 8.029.897.

Gestione Separata GESTINTESA
Importi in Euro
Alla chiusura del
semestre di riferimento
(30/06/2019)

Alla chiusura del periodo
di riferimento precedente
(31/12/2018)
Importi da libro mastro 2 Importi da libro mastro 2
100 Obbligazioni ed altri titoli a reddito fisso 172.357.283 166.969.
200 Titoli di capitale 1.151.067 1.196.
300 Altre attività patrimoniali 8.043.737 5.431.
400 Passività patrimoniali - -
1000 Saldo attività della gestione separata 181.552.087 173.597.

Gestione Separata GEFINPLUS
Importi in Euro
Alla chiusura del
semestre di riferimento
(30/06/2019)

Alla chiusura del periodo
di riferimento precedente
(31/12/2018)
Importi da libro mastro 2 Importi da libro mastro 2
100 Obbligazioni ed altri titoli a reddito fisso 14.554.562 16.644.
200 Titoli di capitale 5.362.671 5.565.
300 Altre attività patrimoniali 780.980 709.
400 Passività patrimoniali - -
1000 Saldo attività della gestione separata 20.698.213 22.920.

Gestione Separata GEFCO
Importi in Euro
Alla chiusura del
semestre di riferimento
(30/06/2019)

Alla chiusura del periodo
di riferimento precedente
(31/12/2018)
Importi da libro mastro 2 Importi da libro mastro 2
100 Obbligazioni ed altri titoli a reddito fisso 66.357.306 64.169.
200 Titoli di capitale 3.581.635 3.495.
300 Altre attività patrimoniali 944.176 380.
400 Passività patrimoniali - -
1000 Saldo attività della gestione separata 70.883.117 68.045.

Gestione Separata AVIVA UBI
Importi in Euro
Alla chiusura del
semestre di riferimento
(30/06/2019)

Alla chiusura del periodo
di riferimento precedente
(31/12/2018)
Importi da libro mastro 2 Importi da libro mastro 2
100 Obbligazioni ed altri titoli a reddito fisso 432.737 433.
200 Titoli di capitale - -
300 Altre attività patrimoniali 27.766 19.
400 Passività patrimoniali - -
1000 Saldo attività della gestione separata 460.503 452.

Gestione Separata LIFIN
Importi in Euro
Alla chiusura del
semestre di riferimento
(30/06/2019)

Alla chiusura del periodo
di riferimento precedente
(31/12/2018)
Importi da libro mastro 2 Importi da libro mastro 2
100 Obbligazioni ed altri titoli a reddito fisso 1.190.260.529 1.008.855.
200 Titoli di capitale 26.335.201 22.958.
300 Altre attività patrimoniali 88.383.730 82.217.
400 Passività patrimoniali - -
1000 Saldo attività della gestione separata 1.304.979.460 1.114.031.

Gestione Separata GECAP
Importi in Euro
Alla chiusura del
semestre di riferimento
(30/06/2019)

Alla chiusura del periodo
di riferimento precedente
(31/12/2018)
Importi da libro mastro 2 Importi da libro mastro 2
100 Obbligazioni ed altri titoli a reddito fisso 9.264.441 9.158.
200 Titoli di capitale 1.922.815 1.922.
300 Altre attività patrimoniali 185.897 160.
400 Passività patrimoniali - -
1000 Saldo attività della gestione separata 11.373.153 11.242.

Gestione Separata ARMONIUM
Importi in Euro
Alla chiusura del
semestre di riferimento
(30/06/2019)

Alla chiusura del periodo
di riferimento precedente
(31/12/2018)
Importi da libro mastro 2 Importi da libro mastro 2
100 Obbligazioni ed altri titoli a reddito fisso 1.869.315.788 1.857.340.
200 Titoli di capitale 21.703.487 25.643.
300 Altre attività patrimoniali 109.506.091 107.703.
400 Passività patrimoniali - -
1000 Saldo attività della gestione separata 2.000.525.366 1.990.688.

Gestione Separata RECAP
Importi in Euro
Alla chiusura del
semestre di riferimento
(30/06/2019)

Alla chiusura del periodo
di riferimento precedente
(31/12/2018)
Importi da libro mastro 2 Importi da libro mastro 2
100 Obbligazioni ed altri titoli a reddito fisso 8.784.807 10.352.
200 Titoli di capitale - -
300 Altre attività patrimoniali 470.361 313.
400 Passività patrimoniali - -
1000 Saldo attività della gestione separata 9.255.168 10.665.

Gestione Separata PLUS
Importi in Euro
Alla chiusura del
semestre di riferimento
(30/06/2019)

Alla chiusura del periodo
di riferimento precedente
(31/12/2018)
Importi da libro mastro 2 Importi da libro mastro 2
100 Obbligazioni ed altri titoli a reddito fisso 57.884.737 61.803.
200 Titoli di capitale 15.611.417 16.161.
300 Altre attività patrimoniali 1.379.838 1.585.
400 Passività patrimoniali - -
1000 Saldo attività della gestione separata 74.875.992 79.550.

Gestione Separata C.U. VITA INVEST CORPORATE
Importi in Euro
Alla chiusura del
semestre di riferimento
(30/06/2019)

Alla chiusura del periodo
di riferimento precedente
(31/12/2018)
Importi da libro mastro 2 Importi da libro mastro 2
100 Obbligazioni ed altri titoli a reddito fisso 6.321.139 6.277.
200 Titoli di capitale 138.131 138.
300 Altre attività patrimoniali 20.340 11.
400 Passività patrimoniali - -
1000 Saldo attività della gestione separata 6.479.610 6.426.

Gestione Separata C.U. VITA INVEST
Importi in Euro
Alla chiusura del
semestre di riferimento
(30/06/2019)

Alla chiusura del periodo
di riferimento precedente
(31/12/2018)
Importi da libro mastro 2 Importi da libro mastro 2
100 Obbligazioni ed altri titoli a reddito fisso 93.952.691 98.495.
200 Titoli di capitale 4.789.257 5.373.
300 Altre attività patrimoniali 1.474.783 1.485.
400 Passività patrimoniali - -
1000 Saldo attività della gestione separata 100.216.731 105.353.

Gestione Separata C.U. VITA INVEST CAPITAL
Importi in Euro
Alla chiusura del
semestre di riferimento
(30/06/2019)

Alla chiusura del periodo
di riferimento precedente
(31/12/2018)
Importi da libro mastro 2 Importi da libro mastro 2
100 Obbligazioni ed altri titoli a reddito fisso 172.651.444 172.808.
200 Titoli di capitale 2.418.795 2.853.
300 Altre attività patrimoniali 3.118.021 1.341.
400 Passività patrimoniali - -
1000 Saldo attività della gestione separata 178.188.260 177.003.

Gestione Separata GEPI
Importi in Euro
Alla chiusura del
semestre di riferimento
(30/06/2019)

Alla chiusura del periodo
di riferimento precedente
(31/12/2018)
Importi da libro mastro 2 Importi da libro mastro 2
100 Obbligazioni ed altri titoli a reddito fisso 61.353.530 49.012.
200 Titoli di capitale 2.317.360 1.794.
300 Altre attività patrimoniali 3.704.907 3.446.
400 Passività patrimoniali - -
1000 Saldo attività della gestione separata 67.375.797 54.253.

(^2) al netto delle attività eventualmente iscritte, ai sensi dell’articolo 8 comma 4 del Regolamento, nell’apposita sezione del libro mastro
(^1) indicare la valuta di denominazione della gestione separata
Sede legale e sede sociale in Italia Via A. Scarsellini 14 20161 Milano Pec aviva_vita_spa@
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