6 Martedì 30 Luglio 2019 Il Sole 24 Ore
Economia
Imprese
Prosegue la collaborazione tra
il brand del gruppo Calzedonia
e l’ex campione, che ha dato
vita a una scuola che offre
corsi per tutte le età di sci
alpino, snowboard e telemark.
Moda e sport
Falconeri, nuova
partnership
con Ski Academy
di Giorgio Rocca
La Lega Serie A deciderà entro
il settembre sull’offerta di
Mediapro relativa al progetto
di realizzazione del canale tv.
—a pagina
Calcio e diritti tv
Lega, non riesce
il blitz
sull’offerta
di Mediapro
Amazon sbarca nel Sud Italia,
primo deposito in Campania
DISTRIBUZIONE
La società americana
ha investito milioni
su mila metri quadrati
Il presidente campano
DeLuca: «Pronti a offrire
altri incentivi fiscali»
Vera Viola
ARZANO
Vetrate e cancelli molto colorati rav-
vivano la facciata del capannone di
mila metri quadrati di Corso Salva-
tore D’Amato nell’area industriale di
Arzano a pochi chilometri da Napoli.
Qui Amazon ha appena inugurato e
avviato il suo primo deposito di smi-
stamento del Sud d’Italia, possibile
avamposto per uno sbarco ancora più
imponente nel Meridione.
La società americana ha investito
milioni circa e a regime assumerà
persone con contratto a tempo
indeterminato. A cui - precisano i
vertici di Amazon Logistic e interna-
tional impegnati nell’operazione - si
aggiungeranno gli autisti dell’indot-
to. Stimano in totale un’ occupazio-
ne di persone.
Ma cosa è nella mappa del gigante
dell’e-commerce un “deposito di
smistamento”? Una sorta di magaz-
zino di prossimità: più piccolo dei
centri “di distribuzione” (con una
taglia massima di mila mq e il
più vicino a Passo Corese vicino Rie-
ti dal ) e adatto a servire un ter-
ritorio all’incirca corrispondente
con la regione Campania grazie an-
che alla collaborazione con traspor-
tatori di minori dimensioni e pre-
senti sul territorio. Insomma, una
sorta di servizio dell’ultimo miglio
(in Italia ce ne sono ).
Per inaugurarlo è arrivato da Seat-
tle ad Arzano, Russel Grandinetti, vi-
ce presidente di Amazon Internatio-
nal Retail, italo americano con nonna
napoletana e grande tifoso del Napoli
(calcio). «Abbiamo voluto un primo
centro in Campania – spiega – per
gestire la domanda crescente nel
Mezzogiorno e in Italia. L’Italia è stra-
tegica per Amazon Europa. Vi abbia-
mo investito , miliardi e creato
. posti di lavoro in nove anni.
Contiamo per fine di assumere
altre mille persone». Grandinetti
snocciola anche altri dati: ricorda che
mila imprese italiane sono presenti
su Amazon e che queste a loro volta
incrementando vendite e produzione
hanno assunto nel decennio mila
persone. «Anche in Campania cre-
scono le vendite all’estero attraverso
Amazon – precisa il manager – so-
pratutto di prodotti tipici. Qualche
esempio? La colatura di alici di Ceta-
ra, che va a ruba in Francia, e la farina
più richiesta in Spagna».
Strano deposito, senza scaffali, nè
merce archiviata. Ma solo pacchi in
transito. Di giorno il centro di Arzano
(cuore industriale della Campania) è
vuoto e fermo in attesa degli ordini.
Di notte si anima. Arrivano dal lato est
i camion con la merce da consegnare,
i singoli prodotti vengono smistati in
grandi borse su carrelli ciascuno dei
quali ha già una destinazione. Dal lato
ovest i trasportatori caricano la merce
da consegnare al mattino a domicilio.
«In Italia ormai abbiamo oltre nodi
logistici – chiarisce Gabriele Sigi-
smondi, direttore di Amazon Logisti-
cs in Italia – Ad Arzano sono state in-
stallate le tecnologie più avanzate.
una base logistica».
Piani di espansione? Il vertice di
Amazon è come sempre abbottona-
to. La scia capire che i tassi di crescita
registrati in Italia e nel Mezzogiorno
imporranno altri investimenti. Cir-
colano voci della intenzione di apri-
re un altro centro proprio a Napoli
per la distribuzione di alimentari e
perchè non anche di fresco. Ma per
ora solo indiscrezioni. Fatto è che la
Regione Campania ci conta. «Abbia-
mo consentito la realizzazione del
deposito in un anno soltanto – fa
presente il presidente della Regione
Campania Vincenzo De Luca – sce-
gliendo un’area Zes per le facilita-
zioni previste. Siamo disponibili a
offrire altri incentivi fiscali e massi-
ma collaborazione. Speriamo vera-
mente in un ulteriore sviluppo di
Amazon nella nostra Regione».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Record di evasione fiscale per il sito Booking.com
Ivan Cimmarusti
ROMA
L’intermediazione di Boo-
king.com sugli affitti delle abita-
zioni di privati senza partite Iva,
potrebbe aver generato, tra il
e il , una evasione dell’Impo-
sta sul valore aggiunto pari a
milioni di euro. Una stima basata
sull’aumento esponenziale di
questo tipo di prenotazioni, che
dal ha registrato un incre-
mento del %, superando di gran
lunga quelle fatte con gli hotel. Il
danno è duplice: da una parte il fi-
sco perde un’entrata rilevante,
dall’altra c’è una concorrenza sle-
ale verso tutte quelle strutture ri-
cettive che invece pagano regolar-
mente l’Imposta.
È questa la traccia che sta se-
guendo la Procura della Repubbli-
ca di Genova, con una inchiesta
che presto porterà alle prime
iscrizioni nel registro degli inda-
gati, con responsabilità diretta
della società amministrata da
Glenn Fogel.
In ballo c’è un importante getti-
to fiscale, che sfugge totalmente al
controllo. L’inchiesta è condotta
dal procuratore aggiunto France-
sco Pinto e dal sostituto Giancarlo
Vona, che stanno ricostruendo un
presunto «sistema» che consente
alla società, con sede in Olanda, di
far sparire l’Imposta sul valore ag-
giunto legata, esclusivamente, al-
l’intermediazione per l’affitto di
abitazioni di proprietà di privati
che non hanno partita Iva. In que-
sto caso, infatti, Booking dovrebbe
operare in qualità di sostituto di
imposta, registrandosi in Italia o
utilizzando un rappresentante fi-
scale. Invece la tassa non è nean-
che dichiarata, con il risultato che
l’azienda è sotto procedimento
giudiziario per violazione della
legge sui reati tributari.
L’inchiesta, condotta dal pri-
mo gruppo della Guardia di fi-
nanza di Genova, al comando del
colonnello Ivan Bixio, nasce sulla
base di alcuni preliminari accer-
tamenti su appartamenti in affit-
to della provincia di Genova. Ci si
è accorti che nelle fatture con
Booking non era applicata l’Iva.
Quello che in un primo momento
è stato ritenuto un caso isolato,
presto si è trasformato in modus
operandi. L’intreccio investigati-
vo, attraverso banca dati e docu-
mentazioni societarie, ha per-
messo di appurare che Booking
non aveva mai pagato l’Iva per
l’intermediazione con privati. Il
fascicolo conta anche un parere
dell’Agenzia dell’Entrate, un atto
emesso a seguito di apposito que-
sito fatto da Federalberghi. L’as-
sociazione ha segnalato che il
portale «emette fatture senza Iva
italiana, applicando il meccani-
smo del cosiddetto “reverse char-
ge” anche nei casi in cui la strut-
tura ricettiva è priva di partita
Iva. La conseguenza è l’evasione
totale dell’imposta, che non viene
pagata né dal portale né dalla
struttura». L’Agenzia «ha chiari-
to che l’Iva – spiegano da Fede-
ralberghi – sulle commissioni pa-
gate ai portali che operano in altri
paesi Ue è sempre dovuta. Se la
struttura ricettiva ha la partita
Iva, essa si di dovrà fare carico del
versamento in regime di inver-
sione contabile. Se la struttura
non ha partita Iva, dovrà essere
invece il portale ad identificarsi
in Italia e ad emettere fattura con
Iva Italiana». Il tema è stato ap-
profondito con una richiesta di
informazioni all’Olanda: un ordi-
ne di indagine europeo che, tut-
tavia, non ha prodotto risultati.
Le autorità dei Paesi Bassi hanno
sostanzialmente negato qualsiasi
illecito di Booking, rimandando
al mittente la richiesta di ottenere
documentazioni.
Secondo Alessandro Massimo
Nucara, direttore generale di Fe-
deralberghi, il danno non è solo
alle casse dell’Erario, ma anche al-
l’intero settore ricettivo. «Il mer-
cato soffre – spiega – perché vede
competere nello stesso spazio – la
piattaforma web di Booking – sog-
getti che vendono lo stesso servi-
zio, ma che sottostanno a regole
diverse. Quello degli appartamen-
ti privati è un business molto
spesso privo di ogni forma di con-
trollo e tutela per i consumatori. A
preoccuparci è soprattutto la con-
correnza sleale verso l’attività di
impresa, che a differenza del pri-
vato che non ha partita Iva, paga
regolarmente l’Imposta».
© RIPRODUZIONE RISERVATA
PRENOTAZIONI VIA WEB
Sospetto di Iva non versata
per l’intermediazione
in favore di privati
PANORAMA
Migliorare la competitività delle imprese, favorire la mo-
dernizzazione della Pubblica Amministrazione e arginare
il fenomeno della fuga dei cervelli dalla Campania. A que-
sti obiettivi punta la partenership tra Università degli Stu-
di della Campania “Luigi Vanvitelli”, SDA Bocconi School
of Management e Stoà (Istituto di Studi per la Direzione
e Gestione d’Impresa).
Più in dettaglio, sono due le proposte formative: il Ma-
ster in Direzione d’Impresa - Business Innovation, accre-
ditato ASFOR, giunto alla sua XXVIII edizione, e il nuovo
corso di Alta Formazione in Public Management.
Per quanto riguarda il Master, questo dedica grande
attenzione alle learning experience di tipo interattivo, rea-
lizzate con l'impiego di diverse tipologie di casistiche
aziendali. Registra tra l’altro un elevato placement che
risulta superiore all'% a mesi dal diploma.
Il Corso di Alta Formazione in Public Mana-
gement è indirizzato a coloro che puntano a
un’occupazione nella Pubblica Amministrazio-
ne, con particolare riguardo agli Enti Locali. Ma
può essere di interesse anche per gli attuali di-
pendenti della Pubblica Amministrazione che
richiede una continua attività di formazione e
di accrescimento professionale, al fine di utiliz-
zare e integrare competenze di diverse discipli-
ne per governare al meglio sistemi complessi.
Entrambi i percorsi formativi assicureranno
agli allievi competenze in chiave ..
L'intesa tra le tre istituzioni promotrici è sta-
ta presentata a Napoli nel corso di un incontro
al quale hanno preso parte Giuseppe Paolisso,
rettore della Vanvitelli, Elio Borgonovi, docente senior
dell'Università Bocconi e i vertici di Stoà il presidente Pa-
olo Scudieri e l'amministratore delegato Enrico Cardillo.
«Si dimostra – ha spiegato Cardillo – che anche nel
Mezzogiorno si fa buona formazione quando soggetti
diversi e qualificati fanno sistema. L’alleanza tra le tre
prestigiose Istituzioni ha l’obiettivo di migliorare la com-
petitività delle imprese e favorire la modernizzazione
della Pubblica Amministrazione». Paolo Scudieri ha ag-
giunto: «Fare rete è la strada da seguire perché la Campa-
nia e il Mezzogiorno diventino un cluster attrattivo di
talenti». Per il rettore Paolisso, «la qualità dell’offerta
formativa e l’inserimento veloce sul mercato del lavoro
a fine percorso sono la risposta migliore per contrastare
l’emigrazione di tanti giovani che vanno fuori Regione
alla ricerca di occasioni di formazione e di successo in
campo lavorativo». «Questa partnership – ha aggiunto
Borgonovi – rappresenta una sfida incentrata sulla crea-
tività e sulla condivisione delle competenze. L’alta forma-
zione è indispensabile anche per rafforzare la trasparen-
za del mercato del lavoro».
Stoà, dopo anni di attività, ha oggi un network di
. ex allievi master, . tra manager, professioni-
sti e dirigenti, oltre soggetti business leader di mer-
cato e partnership con i principali Atenei e Istituti di
Istruzione Secondaria.
—V.V.
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REGIONE CAMPANIA
Bocconi-Vanvitelli, patto
contro la fuga di cervelli
Stoà e imprese.
Network di 2.
ex allievi master,
9.000 tra manager
e professionisti
Overmach punta sulla digitalizzazione con un’acquis-
zione strategica. Il gruppo di Parma, leader in Italia nel-
la vendita di macchine utensili a controllo numerico per
la lavorazione dei metalli, ha acquisito la maggioranza
della modenese OSL, un’azienda di informatica specia-
lizzata nel comparto metalmeccanico attiva da anni
con un fatturato intorno ai milioni di euro e dipen-
denti. «La scelta - hanno spiegato da Parma -
è caduta su OSL (l’acronimo sta per Organizza-
zione Scientifica del Lavoro) perché si tratta di
una realtà già in sintonia con la grande sfida
della digitalizzazione. I sistemi di produzione
in linea con i dettami dell’industria . rappre-
sentano infatti la sfida oggi più importante per
il comparto metalmeccanico nonché una scelta
obbligata per restare competitivi sul mercato:
la divisione interna Overmach Sistemi – che
conta ingegneri – non era ormai più suffi-
ciente per far fronte allo sviluppo in chiave di-
gitale del gruppo».
Per Overmach, che tre anni fa aveva con-
cluso l’importante acquisizione di Passtech -
azienda che opera da oltre anni nei Paesi del Golfo
Persico, con sede a Dubai e una filiale in Arabia Saudi-
ta – si tratta dell’operazione più importante realizzata
negli ultimi anni ed è stata finanziata interamente con
mezzi propri. Il gruppo Overmach – che ha registrato
nel un fatturato consolidato di milioni di euro
- può così porre le basi per una crescita solida ed orga-
nica del proprio business.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
MACCHINE UTENSILI
Overmach compra
l’informatica di OSL
Svolta digitale.
Overmach a
acquisito la
maggioranza della
modenese OSL
Sulle piste.
Giorgio Rocca, vincitore di una Coppa
mondiale di slalom speciale
+Articoli e gallery
su sportswear e casualwear
ilsole24ore.com/moda
Centro di smistamento. Ad Arzano Amazon prevede un’occupazione di 150 persone
COMMERCIO ELETTRONICO
La Pmi tedesca Ortlieb batte
Amazon e Google in tribunale
Il motore di ricerca non deve
proporre offerte concorrenti
a chi cerca il marchio di borse
In internet la storia è entrata fra i
temi virali. La piccola società tede-
sca Ortlieb che con collabora-
tori prepara prodotti impermeabili
per chi vuole andare in bici sotto la
pioggia - e non solo - ha vinto con-
tro Amazon e Google. Una battaglia
legale la cui portata è ancora da va-
lutare ma che può avere ripercus-
sioni importanti sul mondo del
commercio elettronico, come su
quello dei motori di ricerca. La
questione è nata perché l’impren-
ditore Hartmut Ortlieb - che nel
ha fondato Ortlieb Sportar-
tikel GmbH a Norimberga - non
voleva che gli utenti che cercavano
le sue borse nel motore di ricerca
Google vedessero comparire fra le
opzioni anche Amazon, che insie-
me alle Borse del produttore tede-
sco commercializza e spinge anche
quelle dei concorrenti.
L’idea di Hartmut Ortlieb è che
se un utente inserisce sul motore di
ricerca «borse da viaggio» può cer-
to e ricevere una risposta generica,
inclusiva di tutti i produttori che
commercializzano borse da viag-
gio, mentre se invece la domanda è
specifica, come la marca Ortlieb, il
motore deve fornire come unico ri-
sultato quello del produttore e non
può indirizzare l’utente su un con-
corrente. Una questione rilevante
per il produttore partito in Germa-
nia cucendo borse impermeabili
con i teloni da camion. L’Alta corte
tedesca gli ha dato ragione e secon-
do il legale di Ortlieb, l’avvocato
Florian Fuchs, la sentenza non si li-
mita certo al caso specifico ma do-
vrà essere compresa da tutti gli e-
commerce che vendono - ovvia-
mente - prodotti di diverse marche
e che utilizzano Google per veicola-
re le proprie offerte. Nella sostanza
dice Florian Fuchs all’Handelsblatt,
«se commercializzano i prodotti
usando Google, dovranno fare in
modo che a quesito specifico nel
motore di ricerca corrisponda una
risposta specifica», se un utente
chiede Ferrari deve comparire la
casa di Maranello e non la Aston
Martin di Gaydon.
Si vedrà in futuro quali saranno
le contromisure alla sentenza te-
desca dei grandi distributori onli-
ne e come verranno modificate le
risposte fornite dai motori di ri-
cerca ma di sicuro la prima vitto-
ria di Hartmut Ortlieb è che la vit-
toria su Amazon gli ha portato un
indotto pubblicitario in rete che
non si è mai visto nella storia della
Pmi tedesca.
—R.d.E.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
IL NUMERO
350
milioni di euro
La stima di evasione dell’Imposta
sul valore aggiunto di Booking
nell’intermediazione sugli affitti
delle abitazioni di privati senza
partite Iva. Le indagini della
Guardia di finanza hanno
“cristallizzato” 150 milioni fino al
- Ma l’accertamento riguarda
anche il 2018 e il 2019.
Federalberghi ha segnalato
all’Agenzia dell’Entrate che il
portale «emette fatture senza Iva
italiana, applicando il
meccanismo del cosiddetto
“reverse charge” anche nei casi in
cui la struttura ricettiva è priva di
partita Iva». L’Agenzia, spiegano
da Federalberghi, ha chiarito che
«se la struttura ricettiva ha la
partita Iva, essa si di dovrà fare
carico del versamento in regime
di inversione contabile. Se la
struttura non ha partita Iva, dovrà
essere invece il portale ad
identificarsi in Italia e ad
emettere fattura con Iva Italiana».