Corriere della Sera - 01.08.2019

(Joyce) #1


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CRONACHE

Giovedì1Agosto2019CorrieredellaSera

ILROMANZOCAPITOLO15


«S


to bene, stobene, grazie». L’intervento
tempestivodiPassalacquaePalumboaveva
messo in fugaitre giovani criminali prima
che succedesse il peggio. Tiril era solo spa-
ventataesimassaggiavailc ollo conen-
trambe le mani.
Passalacqualacondussefinoaunbarlìvi-
cino ecercòdi sdrammatizzare per tran-
quillizzarla. Sedutiauntavolino l’uno di
front eall’altra, ordinarono unacamomilla.
«Sono spacciatori?» domandò ilcommis-
sario, andando al sodo, quando gli parve
che la ragazza sifosse un po’ ripresa.
Tiril abbassò latesta eleuscì un «sì» ap-
pena percettibile.Poisollevòlosguardo e
gliocchi erano più azzurri di quelli di sua
madre.
«Houngrossodebitoconloro.Sonosem-
prestati gentili. Ognivolta che mi chiede-
vano isoldi tiravofuori il nome di mio pa-
dreeriuscivoatenerli buoni, ma ora che
papàèmorto...».
«Sono diventati meno gentili».

«Mi hanno minacciata:ocidai isoldi oti
ammazziamocome lui».
«Cosa hai detto?» sbalordìPassalacqua.
«Se hanno ucciso papàèper colpa mia» e
alla biondissima Tiril sgorgarono due la-
crimoni checadderoapiombo sul tavoli-
netto.
«Secondo me sono dei fanfaroni»com-
mentòBerto. Aistintonon credevaaquella
rivendicazionestrumentale.«Volevanoim-
paurirti, fartivedereche stavano facendo
sul serio». Severamentequei treceffi ave-
vano accoltellatol’ingegnerForlanini, un
uomocosì in vista, per un debitodidroga
della figlia, benchéconsistente, erano pro-
prio dei dementi.
Riaccompagnataacasa la ragazza,Passa-
lacqua sirese contoche era quasi ora di
pranzoePalumbo sembravailt richecoaf-
famatodiundocumentario sui grandi
mammiferi. Lo lasciò in un bareilr agazzo
al banco, un biondino sorridente colgilet
scoz zese, improvvisò un panino maestoso
con speck, rafano, un mix di maionese e

senape,elattuga.
Palumbo ne mangiò quattrospargendo
tracce di salsaovunque, su se stessoenel-
l’ambientecircostante.Passalacqua, inve-
ce,aveva appuntamentoper pranzocon
FrancoMaria Barilli, la memoria storica
della questura di Milano, una specie di ar-
chivio viventeche si stavagodendo la pen-
sione. Era un uomo benestantedapartedi
moglieeloaveva invitatoall’Anticatratto-
ria della pesa in vialePasubio.
Prima che arrivasseroilr isott oel’ossobu-
co,FrancoMaria cacc iò fuori dalla borsa di
pelle nera un incartamento.
«Allora, Adone GiacomoForlaniniènato
aMilano il4febbraio 1910, ancora Acqua-
rio, si direbbe». La precisazione del segno
zodiacalefece sorriderePassalacqua.
«Figlio dell’illustreavvocatocivilista Anti-

mo GiulioForlaniniedella professoressa
di Scienzenaturali Irma Grossi, si laurea a
pienivoti in Ingegneria chimica, alRegio
istitutotecnicodiMilano oggiPolitecnico,
nel 1936,conlatesi: Irischiconnessi al-
l’Ipriteper lo stesso esercitoche ne fa uso,
ledifficoltàdibonificadopounbombarda-
mentochimicosul territorioconquistato,
la guerra rapida, ma autolesionista.Unate-

si che tra un po’ lo facevaespelleredall’uni-
versità se non arrestareper propaganda
sovversiva».
Barilli l’avevapresa moltoalla lontana,
Passalacqua mostròdiapprezzarelapreci-
sione delle informazioni, ma pregò ilcolle-
ga difocalizzarsi sul passatogiudiziario
della vittima.
«Nel 1938 abbiamo il primovero eunico
problemaconlagiustizia,Forlanini investì
in pieno dopo una nottebrava, unacoppia
che stavaandandoalavorare,igenitori di
una bambina di due mesi» lo accontentòil
suo interlocutore. «Alcunitestimoni disse-
ro che eracompletamentesbronzoeche si
stavadistraendo dalla guida per le effusio-
ni della donna che gli sedevaaccanto, tale
Marida Callegari,Fanny larossa al night.
Quei poveracci stavano sul marciapiede e

l’ingegnerelihatravolti senza che potesse-
ro trovarescampo.Altritestimoni,cheven-
nerofuori in un secondo momento, giura-
rono inveceche idue coniugi avevano at-
traversatolastrada all’improvviso eche
l’uomo alla guida non avrebbe potutoevi-
tarli. Conclusione,conilc ontributodecisi-
vo dei suoi avvocati, principi delForo
espertienavigati,ilForlaninialprocessofu

assolto».
«Come si chiamavanoidue disgraziati in-
vestiti?» domandò Bertoche si stavainte-
ressando a questo particolare biografico,
benché perso nella nottedei tempi.
«OrioeDilettaPava n».Inomi,purtroppo,
non dicevano nientenéalui néaBarilli.
Arrivòilr isott oalla milaneseconl’osso-
buco ma ilcollega pensionatocontinuò a
parlareanche mentremangiava. «La mac-
china che guidavaForlanini era un’AlfaRo-
meo Mille Miglia, una spiderrossa da so-
gno».
«Sitrattavabene,l’ingegnere»commentò
il commissario.
«Benissimo, seèper questo. Dopo quel-
l’incidentegrave, però, non ha piùcom-
messo atti di rilevanza penale. Siregistra
qualche approfondimentodapartenostra,

della questura intendo, sulla sua attività di
chimicogeniale alconfine della legalità.
Sospettichenonhannomaiavutoriscontri
reali.Volendospulciarefinoinfondoc’èun
suo compagno di sci nauticofermatoper
uso dicoca ina, ma chi non ha un amico
estroverso?»
Riseroentrambi, maPassalacquaconuna
sfumatura amara, perché gli sembravache
quella circostanziatarelazione lo stesse
aiutando ben poco.Tornò in ufficio in pre-
da asentimenticontrastanti. Sull’omicidio
continuavano ad accumularsi indizi, ma
tutti insufficienti, inutiliofuorvianti. Deci-
se di darsi una pausa per qualche ora: l’ap-
puntamentocon Rossella era per quella se-
ra.
L’idea di rivederla lo eccitavaelospaven-
tava.
Il tempo nonègalantuomo. Su questo
non avevadubbi. D’altra partedigalantuo-
mini,conils uo lavoro, glicapitavadir ado
d’incontrarne.
©RIPRODUZIONERISERVATA

diPierfrancescoPoggi

Lecolpedell’ingegnere

IForlaninihannotuttibuonimotivipersospettare
unodell’altro.L’amantedellamadreTove,icompagni
dibattagliapoliticadiThor,glispacciatoricreditori
diTiril,gliamiciambientalistidiTheacheavevano
minacciatoilpadreconlettereanonime:tuttepiste
possibilienessunopuòescluderecheifamigliarinon
sianoimplicati.Ilclimaèpesante,enonsoloincasa.
QuandoPassalacquaePalumbovannoalliceodiTiril
perindagare,latrovanonelbuiodiunandrone,
minacciatadatregiovanicefficonuncoltello.
Perfortuna,intervengonointempo...

L’autore

●Pierfrance-
scoPoggi
(Massa,29
gennaio1953)
èattore,
musicista
ecantautore,
autore
radiofonico

●Laserie
gialla
chehacome
protagonista
ilcommissario
Passalacqua
èilsuoesordio
narrativo:
«Labandadi
Tamburello»
(Solferino)

Illibro
«L’assassinio
dell’ingegner
Adone»,di
Pierfrancesco
Poggi,uscirà
aottobre
perSolferino.
Lepuntate
pubblicate
sonosu
corriere.it/gial
loapuntate

ILLUSTRAZIONEDI

DAVIDEBARONI

Sull’omicidiocontinuavanoadaccumularsi


indizi,matuttiinsufficienti,inutiliofuorvianti


Decisedidarsiunapausaperqualcheora:


l’appuntamentoconRossellaeraperquella


sera.L’ideadirivederlaloeccitavaelo


spaventava.Iltempononègalantuomo


Suquestononavevadubbi.Enelsuolavoro,


digalantuomini,seneincontravanopochi


IlCorrieredell’Estate

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