■Banca Mediolanum archivia il primo
semestre dell’anno con un utile netto di
171 milioni, in lieve calo dai 175 milioni dei
primi sei mesi 2018. Le masse gestite e am-
ministrate sono salite però alla cifra record
di 80,3 miliardi, un dato maggiore del 5%
rispetto al 30 giugno 2018 e dell’8% rispetto
alla fine dello scorso anno, «grazie al recu-
pero dei mercati verificatosi nel primo se-
mestre del 2019 e al positivo contributo del-
la raccolta netta», spiega la banca.
Il margine operativo ha raggiunto i 196
milioni, in aumento del 41% rispetto allo
stesso periodo del 2018. La sostenuta cre-
scita dei ricavi ricorrenti ha compensato i
minori effetti di mercato contabilizzati nel
semestre. In particolare, le commissioni
nette sono salite a 402 milioni (+24%), men-
tre il margine da interessi aumenta del 28%
a 112 milioni. La raccolta netta è stata di
2.035 milioni, mentre la raccolta netta gesti-
ta ha raggiunto quota 1.427 milioni. Il Com-
mon Equity Tier 1 Ratio al 30 giugno 2019 è
pari al 19%, «confermandosi uno dei più
alti tra i gruppi bancari italiani».
Gli impieghi alla clientela retail hanno
raggiunto i 9.077 milioni, in crescita del
15% rispetto al 30 giugno 2018 e dell’8%
rispetto al 31 dicembre.
A.B.
■Intesa Sanpaolo, attraverso Banca 5, e Sisal, attra-
verso Sisal Pay, hanno siglato un accordo per costitui-
re una società che consentirà di offrire prodotti ban-
cari, servizi di pagamento e transazioni in oltre 50mi-
la esercizi in tutta Italia e nei quali transitano ogni
giorno 45 milioni di persone. La newco - 70% Sisal
Group e 30% Banca 5 - sarà la prima banca di prossi-
mità, capace di integrare canali fisici e digitali.
La nuova rete sarà pienamente operativa a partire
da inizio 2020 e integrerà l’offerta dei servizi e prodot-
ti di Banca 5 e Sisal Pay tra cui: prelievo contanti fino
a 150 euro giornalieri; incassi - ad esempio, rimborsi
per conto di grandi aziende - e avvisi di pagamento
come Mav e Rav per i clienti Intesa Sanpaolo; paga-
mento di bollettini, tributi e servizi pago Pa; ricariche
telefoniche e di carte prepagate; acquisto di biglietti e
abbonamenti per servizi di trasporto.
«In ottica di complementarietà con l’attuale rete
delle filiali, focalizzata su consulenza e servizi ad alto
valore», spiega Stefano Barrese, responsabile divisio-
ne Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, «il nostro
gruppo ha investito in questa nuova società per diven-
tare leader nei servizi finanziari di prossimità. E consi-
derata la presenza capillare degli esercizi commercia-
li coinvolti, i 12 milioni di clienti della Banca dei Terri-
tori di Intesa Sanpaolo disporranno di prodotti e ope-
razioni finanziarie di base, anche nei comuni e nelle
frazioni più piccole che oggi sono rimaste senza una
presenza bancaria diretta».
A.B.
Accordo fra Sisal Pay e Banca 5
Pagamenti e prelievi disponibili in 50mila negozi
Impieghi a 9 miliardi
Mediolanum è arrivata
a gestire 80 miliardi:
nuovo record storico
■Intesa Sanpaolo mette a se-
gno il miglior risultato semestra-
le dal 2008: prima cioè che la
grande crisi economica comin-
ciasse a mordere. Carlo Messi-
na, amministratore della banca
esprime la sua soddisfazione
nel corso dell’incontro con gli
analisti: «In un contesto più
complesso del previsto confer-
miamo la capacità di raggiunge-
re risultati importanti, in linea
con l’obiettivo di un utile netto
superiore a quello del 2018»
che, lo ricordiamo, era stato di
circa quattro miliardi. Il risulta-
to dei primi sei mesi, pari a 2,
miliardi «è il migliore dal 2008»
sottolinea. Escludendo i versa-
menti al Fondo di garan-
zia per evitare il fallimen-
to di Carige , l’utile netto
sarebbe stato di 2,5 mi-
liardi. In ogni caso il ca-
po di Intesa, risponden-
do alla domanda di un
analista, esclude che l’in-
tervento sulla banca ge-
novese possa avere un
impatto forte sui conti di
fine anno.
A questo proposito
conferma la distribuzio-
ne anche quest’anno di
un dividendo molto ro-
busto. Sarà infatti pari
all’80% dell’utile, in li-
nea con l’impegno di premiare
gli azionisti. L’anno scorso, tan-
to per avere un punto di riferi-
mento, la banca aveva distribui-
to complessivamente 3,4 miliar-
di. Significa che la cedola sarà
almeno eguale a quella del
2018.
RENDIMENTO DEL 10%
Vale anche la pena di ricorda-
re che in primavera Intesa ha
pagato una cedola di 19,7 cente-
simi che, considerando il livello
attuale della quotazione a 1,
euro corrisponde a un rendi-
mento del 10%. Difficile trovare
in giro remunerazioni più robu-
ste. Soprattutto da parte di
aziende di grandi dimensioni
come Ca’ de Sass. Certo ci sareb-
be sempre la possibilità di dare
un premio più consistente ai so-
ci attraverso unbuybackcon
cui la banca potrebbe comprare
direttamente azioni sul merca-
to. «Ma è un’operazione – ha os-
servato Messina - per la quale è
difficile ottenere il via libera del-
le autorità di vigilanza».
Il capo di Intesa non ha nasco-
sto la sua soddisfazione per i ri-
sultati raggiunti: «Siamo stati ca-
paci di rafforzare ulteriormente
il bilancio: dopo 15 trimestri
consecutivi di calo dal picco del
2015, il valore dei crediti deterio-
rati è stato ridotto di 33 miliardi.
Vale a dire il livello più basso
dal 2009. Abbiamo raggiunto
l’obiettivo senza alcun costo per
i nostri azionisti. Nei primi sei
mesi abbiamo registrato il più
basso flusso di crediti deteriora-
ti del 1° semestre di sempre, gra-
zie alla capacità di gestire i credi-
ti e grazie alla qualità delle azien-
de che sono nostri clienti, attual-
mente molto più solide e profit-
tevoli rispetto a quanto non fos-
sero prima della crisi del 2008».
Messina si è soffermato in par-
ticolare sull’operazione Prelios
che certamente rappresenta
un’iniziativa molto innovativa
nel panorama creditizio italia-
no. Al partner Banca Intesa ha
affidato un portafoglio da 6,7 mi-
liardi di probabili crediti in soffe-
renza «con l’obiettivo farli torna-
re in bonis nel tempo più rapido
possibile, generando così un im-
portante effetto positivo per la
nostra economia reale». La ban-
ca inoltre ha siglato anche una
partnership con Sisal Pay che,
per la parte legale è stata curata
dallo studio Pedersoli.
ACCELERATORE DI CRESCITA
Non volendo smentire il suo
tradizionale ottimismo il capo
di Intesa Sanpaolo ha parlato di
un clima economico che sta mi-
gliorando e del ruolo di Intesa
come elemento di accelerazio-
ne della crescita per l’economia
reale del Paese: nel primo seme-
stre dell’anno in corso in Italia
le erogazioni a medio e lungo
termine a famiglie e imprese so-
no state pari a 21,5 miliardi di
euro.
«Confermiamo la nostra capa-
cità di lavorare a fianco di tutte
le aziende in grado di superare
condizioni di temporanea diffi-
coltà», ha spiegato, «nel seme-
stre abbiamo aiutato circa dieci-
mila aziende a tornare in bonis.
A partire dal 2014 sono state
103mila: una cifra significativa»,
considerato l’impatto positivo
generato sull’occupazione – più
di 500mila posti di lavoro – e
sull’indotto. «Infine l’impegno a
formare 5mila giovani in Italia
per accompagnarli verso il mon-
do del lavoro».
NINO SUNSERI
©RIPRODUZIONE RISERVATA
La cedola sarà robusta
Intesa mette a segno
il miglior risultato dal 2008
L’utile netto sale a 2,3 miliardi, nonostante i versamenti al fondo di garanzia
L’ad Messina: «Abbiamo aiutato 10mila aziende clienti a tornare in attivo»
■Mediobanca chiude l’esercizio
2018-2019 con ricavi record a 2,5 miliardi,
in crescita del 4% e un utile netto rettificato
di 860 milioni (+8%). Per il gruppo si tratta
dei conti migliori degli ultimi dieci anni an-
che se l’utile netto di bilancio scende a 823
milioni dagli 863,9 dell’esercizio preceden-
te (-5% circa), «per l’assenza di proventi
straordinari», pari a 98 milioni nel prece-
dente esercizio, spiega Mediobanca. Il mar-
gine di interesse si attesta a circa 1,4 miliar-
di (+2,7%) per la crescita degli impieghi
(+8%) e la riduzione del costo della raccol-
ta. In più, l’esercizio, spiega il gruppo, è
stato gravato dai contributi ai fondi di riso-
luzione e tutela dei depositi per 53,5 milio-
ni. «Sono numeri che ci hanno dato molta
soddisfazione, migliorano gli obiettivi di
un piano triennale già sfidante», ha detto
l’amministratore delegato Alberto Nagel,
parlando in conference call. Il nuovo pia-
no, ha chiarito, «sarà presentato a novem-
bre in un capital maket day: ovviamente è
in fase di lavorazione e ha questo calenda-
rio».
Il cda ha deliberato di proporre all’assem-
blea degli azionisti del 28 ottobre prossimo
un dividendo lordo di 0,47 euro ad azione,
stabile rispetto al dividendo unitario distri-
buito lo scorso anno.
A.B.
Carlo Messina, amministratore delegato di Intesa Sanpaolo
Nuovo piano a novembre
I ricavi di Mediobanca
balzano a 2,5 miliardi
Dividendo di 47 cent
■Dea Capital entra in Quaestio Holding
con una quota che può arrivare al 44%, affian-
cando così fondazione Cariplo e gli altri azio-
nisti del gruppo, fra cui il management, da
cui ha anche acquisito le attività relative alla
gestione degli Npl, ovvero la gestione dei fon-
di Atlante e Italian Recovery Fund. A Quae-
stio, guidata da Alessandro Penati e impegna-
ta negli anni scorsi in un tentativo di salvatag-
gio delle due ex popolari venete non andato
a buon fine, l’operazione consente di rifoca-
lizzarsi sulle attività tradizionali di asset ma-
nagement e valorizzare, in prospettiva, le atti-
vità nei crediti deteriorati.
L’acquisizione del ramo Npl, Non perfor-
ming loans, i crediti deteriorati vale 12,2 mi-
lioni di euro. L’ingresso di Dea Capital in
Quaestio avverrà in base a un accordo che
riserva alla società entrante una quota com-
presa fra il 35% e il 44% del capitale, di cui
fondazione Cariplo deve invece mantenere
almeno il 24%. Le due operazioni sono «co-
munque disgiunte tra loro», come spiega
una nota, e «si possano perfezionare entro i
primi mesi del 2020».
«Con gli accordi sottoscritti», spiega l’ad di
Dea Capital Paolo Ceretti, «poniamo le basi
per un’altra importantissima tappa nello svi-
luppo della nostra piattaforma di alternative
asset management. Attraverso l’acquisizione
del business di Non performing loans di
Quaestio intendiamo consolidare il posizio-
namento strategico in un segmento di estre-
ma attualità e di grande interesse per noi e
per i nostri investitori».
A.B.
Cariplo conserva il 24%
Penati lascia Quaestio
Dea Capital entra
ed è primo azionista
19
giovedì
1 agosto
2019
ECONOMIA