■Il contenzioso si trascinava da anni. E
ieri il Tribunale ha scritto l’ultima parola
sul braccio di ferro tra Serravalle e Comu-
ne di Milano. Nel 2015 l’amministrazio-
ne di Palazzo Marino aveva esercitato il
diritto di recesso dalle sue quote, ma sul
prezzo si era aperta una lite con i vertici
della società autostradale.
La consulenza tecnica d’ufficio, dispo-
sta dal Tribunale di Milano, ha fissato il
prezzo a 2,7 euro per azione e per tutto il
pacchetto a 91 milioni di euro. La stessa
stima che era stata formulata inizialmen-
te da Palazzo Mari-
no; l’ex cda di Ser-
ravalle, invece, ave-
va proposto 2,25
euro ad azione.
«Siamo molto
soddisfatti del risul-
tato della perizia.
C’è stato il lavoro
degli uffici per ve-
dere riconosciuto
un diritto patrimo-
niale del Comune
e siamo contenti». dice l’assessore al Bi-
lancio Roberto Tasca. «Era una delle pro-
messe che feci tre anni fa quando arrivai
a ricoprire questo ruolo, ovvero recupera-
re il valore dovuto delle azioni Serravalle.
Ringrazio la nuova Regione Lombardia e
il management Serravalle per avere tenu-
to un confronto leale con il Comune. E
infine il Comune ringrazia lo studio lega-
le FiveLex che con un impegno pro-bo-
no ha collaborato per raggiungere que-
sto risultato».
Dopo diversi tentativi di accordo tra le
parti andati a vuoto, l’amministrazione
di Palazzo Marino aveva chiesto l’inter-
vento del Tribunale attraverso una con-
sulenza tecnica d’ufficio per fissare una
volta per tutte il prezzo delle azioni.
Da Serravalle a Pedemontana: quest’ul-
tima tratta, ieri, ha annunciato la confer-
ma dello sconto del 20% fino al 31 dicem-
bre per i viaggiatori abituali dlel’autostra-
da.
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L’assessore alla Mobilità del Comune di Milano Marco Granelli(Fotogramma)
■La stangatina era nell’aria e pun-
tualmente è arrivata (o arriverà, visto
che le nuove tariffe dovrebbero entra-
re in vigore per ottobre). E di questo si
deve ringraziare il Comune di Milano
e la fretta di aumentare i biglietti
dell’Atm per chiudere i buchi di bilan-
cio. Per fortuna Regione Lombardia
sta correndo ai ripari e con una delibe-
ra approvata ieri in giunta, lavorerà
con Trenord per studiare una serie di
misure di compensazione per i pen-
dolari.
Cos’è successo? Che ieri la giunta è
stata costretta a cedere al biglietto in-
tegrato anche per le tratte extraurba-
ne. Come i più attenti di voi ricorde-
ranno, subito dopo l’entrata in vigore
del nuovo sistema tariffario del Comu-
ne di Milano, avevamo messo in luce
che alcune tratte (ad esempio la Sesto
San Giovanni-Milano) sarebbero co-
state meno ai pendolari con il bigliet-
to Trenord, rispetto a quello integra-
to.
Bene, da ottobre non sarà più possi-
bile e anche Trenord dovrà adeguare
i prezzi dei ticket, come ha conferma-
to ieri l’assessore Claudia Terzi: «Pur-
troppo il Comune di Milano ha pensa-
to solo a fare cassa sulla pelle degli
utenti. Come Regione lo avevamo det-
to da tempo, lanciando allarmi ignora-
ti da Palazzo Marino e dall’Agenzia
Tpl milanese. La fuga in avanti del Co-
mune, che ha forzato i tempi sull’inte-
grazione tariffaria solo per essere legit-
timato ad aumentare i biglietti di
Atm, determinerà necessariamente
degli aggiornamenti tariffari per tutti
gli utenti dell’area metropolitana e
della Brianza monzese». E ancora:
«Aumentando a due euro la tariffa ur-
bana di Milano è inevitabile che le ta-
riffe delle corone più esterne subisca-
no dei ritocchi. La responsabilità origi-
naria va dunque ricercata nella scelta
del Comune di Milano che ha aumen-
tato le tariffe Atm».
La fretta dei Comune di Milano di
varare gli aumenti ha anche impedito
«che si potesse da subito intervenire
per calmierare gli aggiornamenti tarif-
fari, mentre Milano ha previsto agevo-
lazioni limitate esclusivamente al so-
lo contesto cittadino, senza preoccu-
parsi delle ricadute negative sugli altri
viaggiatori. Una politica miope, que-
sta, incapace di guardare al di là del
proprio ombelico - ha tuonato la Ter-
zi -: e questo è grave per una realtà
come quella milanese che vanta una
dimensione internazionale. Senza la
fuga in avanti di Milano, sarebbe sta-
to possibile strutturare un sistema
che mantenesse, per un periodo di
transizione, anche il titolo di viaggio
solo treno: la fretta pretestuosa del Co-
mune di Milano lo ha impedito».
Per questo «Regione e Trenord so-
no al lavoro per definire misure di
compensazione a favore dei pendola-
ri, in modo da contenere i disagi: la
delibera approvata prevede uno speci-
fico mandato in tal senso. Il Comune
di Milano e l’Agenzia Tpl milanese ri-
nuncino a una parte degli introiti per
aiutare i pendolari».
FA.RUB.
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segue dalla prima
CLAUDIA OSMETTI
(...) dichiarazioni di Granelli su
Facebook e quelle che rende nel-
le sedi istituzionali. È curioso, an-
che al tavolo di area dei giorni
scorsi aveva tenuto un comporta-
mento più collaborativo» conti-
nua Cattaneo, «a ogni modo l’im-
portante è ribadire che il Pirello-
ne mantiene alta la volontà di
cooperare con il Comune di Mila-
no».
Granelli sui social ha specifica-
to i suoi distinguo: «Non rottame-
remo Area B. I cittadini e le im-
prese in difficoltà vanno aiutate a
cambiare veicoli, non a inquina-
re. Più incentivi e risorse per i
contributi, Milano da sola ha
messo dieci milioni. Più investi-
menti e risorse per potenziare il
trasporto pubblico e tutelare i
pendolari, Milano da sola ci met-
te 140 milioni all’anno». Dalle
parti di Palazzo Lombardia, l’ar-
ringa ha sollevato qualche so-
pracciglio. «Anche la Regione
vuole potenziare il trasporto pub-
blico» sbotta Cattaneo, «infatti ha
messo a disposizione dei lombar-
di più di un milione di euro. Ciò
che ci separa da Palazzo Marino,
invece, è il metodo di lavoro. Il
Comune di Milano sposa la logi-
ca dei divieti e delle multe, noi
siamo convinti che i cittadini
non abbiano bisogno di essere
“educati” da chicchessia perché
sono perfettamente in grado di
scegliere da soli la strada più effi-
ciente e corretta».
È proprio qui che si inserisce il
piano “Move-in” del Pirellone:
una sorta di “scatola nera” che,
grazie al collegamento satellita-
re, registra il numero di chilome-
tri percorsi. Il gioco è semplice:
chi sfora il conteggio annuale de-
ciso per legge (che cambia in ba-
se al tipo di veicolo e alla sua clas-
se di inquinamento) avrà una de-
roga (anch’essa calcolata sulle ca-
ratteristiche della macchina) fino
a un massimo di 7mila chilome-
tri. Apriti cielo. «Il sistema che ab-
biamo messo a punto» chiosa
Cattaneo «è anche meno inqui-
nante di quello ideato dal Comu-
ne perché a Milano basta rientra-
re nelle fasce di apertura di Area
B per scorrazzare senza limitazio-
ni e nel rispetto della legalità. Noi
invece concediamo un “bonus”
ma da quello non si scappa».
Non è un caso che l’idea della Re-
gione abbia già incamerato il so-
stegno della Confcommercio
lombarda: «Questa iniziativa spo-
sta finalmente l’attenzione dalla
demonizzazione aprioristica del
motore diesel alla verifica dell’ef-
fettiva produzione di inquinanti»
commenta il suo vicepresidente
Simonpaolo Buongiardino.
«Non è possibile legare i feno-
meni temporaleschi alle politi-
che ambientali a livello mondia-
le, figuriamoci a quello regiona-
le» fa sapere il capogruppo azzur-
ro a Palazzo Marino Fabrizio De
Pasquale: «Non è dimostrabile
da nessun punto di vista. L’unica
cosa certa, semmai, è che è il Co-
mune che dovrebbe fare autocri-
tica. Area B non ha spostato di un
decimale le emissioni di polveri
sottili nell’aria. Mentre gli incenti-
vi agli automobilisti non hanno
avuto successo. Per cui, una giun-
ta attenta, userebbe questi dati
per farsi un paio di domande. Se
tuttavia lo scopo di Granelli è
quello di mettere i bastoni tra le
ruote all’ottimo provvedimento
regionale, Forza Italia fin da ora
annuncia che è disposta a fare le
barricate».
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La perizia
Quote della Serravalle
Il Tribunale dà ragione
alla giunta milanese
Roberto Tasca(Ftg)
■La circolazione tra le fermate della linea Verde Udine e Loreto,
da oggi, è sospesa per tutto il mese di agosto, da inizio a fine servizio.
Il resto della M2, invece, continuerà a funzionare regormente. I treni,
quindi, faranno servizio tra Gessate/Cologno Nord e Udine e ripren-
deranno a Loreto fino ad Assago/Abbiategrasso. È bene prestare
attenzione, avverte Atm, alla destinazione dei treni: nelle ore di pun-
ta, i treni in arrivo da Cologno Nord terminano a Cascina Gobba,
mentre alcuni treni in arrivo da Abbiategrasso/Assago terminano a
Centrale. Lo stop della M2 è necessario per un intervento di imper-
meabilizzazione delle gallerie, nel tentativo di di risolvere il proble-
ma delle frequenti infiltrazioni d’acqua e allagamenti.
L’ultima panzana ambientalista
Il Pd ferma i diesel: «Provocano bombe d’acqua»
L’assessore comunale Granelli: «Le vecchie auto causano smog e pioggia». La Regione: «Tesi assurda, no ai divieti»
Dopo il ritocco di Palazzo Marino
Trenord prepara gli sconti per i pendolari
Treno regionale a Cadorna(Ftg)
PER TUTTO AGOSTO
Cantiere in galleria contro le infiltrazioni
Da oggi chiude la M2 tra Piola e Lambrate
35
giovedì
1 agosto
2019
CRONACA