Il Sole 24 Ore - 01.08.2019

(vip2019) #1

Il Sole 24 Ore Giovedì 1 Agosto 2019 9


Economia & Imprese


Le imprese di Padova e Treviso


censurano l’esecutivo sul Fisco


ASSINDUSTRIA VENETO


La prima preoccupazione


degli imprenditori resta


la tenuta del debito pubblico


Barbara Ganz


TREVISO


«Date un voto all’operato del gover-


no», hanno chiesto i vertici di Assin-


dustria Venetocentro a un campione


di  imprenditori delle province di


Padova e Treviso. E il voto è arrivato.


Il ,% ha dato un giudizio «nega-


tivo» (,% tra i medio-grandi) e il


,% ne ha dato uno «molto negati-


vo». Nel complesso quasi un impren-


ditore su due (%, con un picco del


,% tra i medio-grandi) è convinto


che l’esecutivo gialloverde stia lavo-


rando male. I voti «positivi» sono stati


il ,% e i «molto positivi» si fermano


allo ,%. Per il ,% invece il giudi-


zio è «appena sufficiente».


Una sostanziale bocciatura, pro-


prio nel giorno in cui l’Istat certifica


crescita zero, e un chiaro segnale di


logoramento e insofferenza nel tes-


suto imprenditoriale e produttivo


che, a Nordest, non può dirsi isolato.


Sì Tav, no Tav, autonomia, flat tax o


reddito minimo nella manovra, rap-


porti con l’Europa e Russiagate, l’inda-


gine mostra come il fronte dei conflitti


quotidiani nel governo e delle strategie


distanti (se non addirittura opposte) fra


Lega e MS provochi incertezza e im-


mobilismo. Eppure - per la gran parte


degli imprenditori sentiti - prevarrà,


nell’immediato, l’interesse dell’attuale


quadro politico a proseguire.Il % del


campione pensa che la scelta dei partiti


di maggioranza di proseguire insieme


non muterà e il governo non subirà mo-


difiche; un altro ,% che i nuovi equili-


bri politici (dopo le europee) renderan-


no necessario un rimpasto di governo.


Ma il redde rationem è solo rinviato: per


quasi tre imprenditori su dieci (,%) il


solco tra Lega e Cinque stelle sui conte-


nuti della prossima legge di Bilancio


porterà alla rottura del «contratto» e


quindi a probabili elezioni anticipate.


Il sondaggio di opinione sull’«Italia


nel quadro globale e le azioni per la


competitività» è stato condotto in col-


laborazione con Fondazione Nord Est


dal  giugno al  luglio. E al di là delle


considerazioni politiche fa chiarezza


sulle priorità per uno «choc competiti-


vo» che scuota l’Italia dal torpore (e


quindi per la prossima manovra). Per il


,% degli imprenditori la prima (con


distacco) è «ridurre il cuneo fiscale e


contributivo sul lavoro», indicata inol-


tre come seconda priorità dal ,% e


come terza dal ,%. Seconda in ordi-


ne è «ridurre la spesa pubblica», in ci-


ma per il ,% (seconda per il %, terza


per il ,). Conquista il podio come ter-


za azione prioritaria «investire in istru-


zione, formazione, innovazione, R&S»,


indicata come prima leva competitiva


dal ,% (seconda e terza rispettiva-


mente dal , e dal %). Resta ai piedi


del podio la «riduzione del carico fisca-


le su tutti i contribuenti indipendente-


mente dal livello di reddito» (flat tax),


priorità numero uno per il ,%. Tra le


riforme istituzionali più che economi-


che, «realizzare condizioni di maggio-


re autonomia per le Regioni che lo chie-


dono» è dal primo al terzo posto tra le


priorità per la competitività dell’Italia


per un quarto degli imprenditori


(,%). Freddezza invece sulla «intro-


duzione del salario minimo» indicata


tra le prime tre priorità solo dal ,%.


Quanto alle sfide globali o fattori di


instabilità che preoccupano gli im-


prenditori per gli effetti negativi sul


contesto economico e le performance


aziendali, fra tutti spicca «l’eventuale


esplosione di una crisi del debito in


Italia», primo timore per il ,% (se-


condo per il ,%, terzo per il ,).


Seguono, a distanza, l’instabilità del-


l’Ue dopo le ultime elezioni e le conse-


guenze del protezionismo commer-


ciale americano. Sulle aspettative tra


sei mesi gli imprenditori si dividono


tra incerti (%) e pessimisti (,%).


«Dopo un anno perso per la crescita


e ingenti risorse orientate più all’assi-


stenza che allo sviluppo, non perdiamo


l’occasione della prossima legge di Bi-


lancio - dichiara Maria Cristina Piove-


sana, presidente di Assindustria Vene-


tocentro -. Ora bisogna andare al punto


vero per la ripresa e concentrare ogni


spazio disponibile di spesa: un abbatti-


mento permanente, strutturale e uni-


versale del cuneo fiscalea favore dei la-


voratori e delle imprese. Decontribu-


zione stabile, non a singhiozzo, per la


produttività e un grande piano di inve-


stimenti sulla formazione e l’innova-


zione per completare non solo il rinno-


vamento delle macchine. ma quello


decisivo delle nuove competenze del


lavoro. Se l’esecutivo punterà su que-


sto, se avrà la forza e la volontà politica


di ribaltare la scelta di aumentare la


spesa corrente e di tagliare gli investi-


menti pubblici, e non ingaggerà la soli-


ta gara demagogica, gli imprenditori


sapranno come sempre trainare nuo-


vamente il Paese fuori dalle secche».


E per Massimo Finco, presidente


Vicario dell’associazione, «i risultati


del sondaggio confermano la preoc-


cupazione che ci è stata rappresentata


da centinaia di colleghi. Il clima di con-


flitto permanente nella maggioranza,


le strategie distanti se non addirittura


opposte su temi decisivi e attesi, con-


tribuiscono a generare sfiducia nel Pa-


ese, e si riflettono sugli imprenditori e


sui consumatori congelando le deci-


sioni di investimento. Non possiamo


permettercelo».


Al governo e alla sua maggioranza,


«se c’è ancora - incalza Finco - chie-


diamo una prova di serietà. Il Paese


merita chiarezza sul futuro e risposte


concrete alle sfide di medio-lungo pe-


riodo. Revisione federale con le auto-


nomie regionali e infrastrutture gran-


di e piccole sono indispensabili e ur-


genti per sostenere le imprese e il tes-


suto economico».


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á@GanzOre


Costo del lavoro. Il 42,9% degli imprenditori chiede di ridurre il cuneo fiscale


AGF

Mose, il Mit


indica come


commissario


De Stefano


Si sblocca la proceduta per il


sindaco del Mose. Il Ministro


delle Infrastrutture e dei Tra-


sporti, Danilo Toninelli, d’inte-


sa con il Presidente della Re-


gione Veneto, Luca Zaia, ha in-


dividuato nell’ingegnere Gae-


tano De Stefano il nome da


proporre a Palazzo Chigi per


ricoprire il ruolo di commissa-


rio straordinario al Mose.


La figura, prevista dal decre-


to Sblocca Cantieri, dovrà so-


vraintendere alle fasi di com-


pletamento, collaudo e avvia-


mento del Modulo Sperimen-


tale Elettromeccanico noto


come Sistema Mose. La legge


prevede espressamente che il


commissario, che dovrà essere


nominato con decreto del pre-


sidente del consiglio, possa as-


sumere le funzioni di stazione


appaltante e operi in raccordo


con la struttura del provvedi-


torato interregionale alle opere


pubbliche per il Veneto, il


Trentino-Alto Adige e il Friuli


Venezia Giulia del Mit.


De Stefano,  anni, è uffi-


ciale dei Carabinieri, dottore di


ricerca in Ingegneria e attual-


mente capo della Seconda Se-


zione dell’Ufficio Progetti -


Task Force per la valorizzazio-


ne e dismissione degli immo-


bili non residenziali del Mini-


stero della Difesa. Il sistema di


paratie mobili, che dovrà pro-


teggere la laguna di Venezia


dall’acqua alta, dovrebbe esse-


re inaugurato nel .


—R.E.


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GRANDI OPERE


Arriva l’indicazione


del ministro Toninelli


per la nomina governativa


Firenze, Enac e Mibac


contro l’Avvocatura:


aeroporto nel mirino


IL CASO PERETOLA


I legali dello Stato


contestano la bocciatura


del tribunale amministrativo


Un nuovo ricorso al Consiglio di Sta-


to, dopo quello di Toscana Aeropor-


ti, contro le sentenze del Tar della


Toscana che nel maggio scorso han-


no annullato il decreto di Via relati-


vo al masterplan di potenziamento


dell’aeroporto di Firenze, e dunque


rimandato alla casella di partenza il


progetto della nuova pista di Pereto-


la. Lo ha presentato l’Avvocatura ge-


nerale dello Stato, che nelle  pagi-


ne del ricorso dichiara di difendere


e rappresentare il ministero del-


l’Ambiente, il ministero dei Beni cul-


turali, e l’Enac. In seguito alla notifi-


ca, tuttavia, l’Enac ha annunciato


«di aver richiesto all’Avvocatura


dello Stato di ritirare l’appello, erro-


neamente presentato dall’Ente»,


decisione disposta «in quanto l’im-


pugnazione era relativa ad un atto


non emanato dall’Ente». E secondo


quanto fanno sapere fonti romane,


anche il Mibac avrebbe rinunciato al


ricorso: di più, il Ministero avrebbe


già comunicato all’Avvocatura dello


Stato lo scorso  maggio - giorno


della sentenza del Tribunale ammi-


nistrativo toscano - di non ritenere


opportuno procedere.


Il ricorso dell’Avvocatura sul


caso dell’aeroporto di Firenze


sembra in contrasto anche con il


ministero dei Beni culturali. Il Mi-


bac, infatti, ha comunicato all’Av-


vocatura dello Stato che non in-


tende ricorrere presso il Consiglio


di Stato contro le sentenze del Tar


della Toscana. Anzi, secondo


quanto si apprende, il Mibac il 


maggio aveva già trasmesso al-


l’Avvocatura distrettuale dello Sta-


to la propria decisione di non rite-


nere opportuna una eventuale im-


pugnazione da parte del Ministero.


In ogni caso l’Avvocatura nel ri-


corso ha esposto le proprie conside-


razioni. Secondo la tesi sostenuta


nel ricorso, «il Tar ha immotivata-


mente - si legge - ovvero presunti-


vamente omesso di considerare la


disciplina introdotta dal d.lgs.


n./», che detta le nuove re-


gole per la Valutazione di impatto


ambientale, e che all’articolo  «ha


previsto l’applicabilità di tali modifi-


che anche per i progetti presentati


anteriormente il ..». Il Tar


della Toscana, si sostiene, ha «erro-


neamente» ritenuto che in sede di


Via sia stato presentato «un proget-


to parziale e comunque insufficien-


te a consentire una compiuta valu-


tazione degli impatti ambientali non


essendosi individuate compiuta-


mente le opere di realizzare», men-


tre invece «contrariamente a quanto


ha ritenuto il Tar, il progetto sotto-


posto a Via contiene la puntuale de-


scrizione delle opere da realizzare».


Il ricorso dell'Avvocatura, secon-


do Corporacion America Italia,


«conferma la correttezza, almeno


nelle intenzioni, delle attività di pro-


gettazione, analisi, valutazione e


approfondimento sviluppatesi in


oltre tre anni di procedimento Via».


Per il presidente Roberto Naldi «la


nostra convinzione sulla necessità


della realizzazione della nuova pista


a Firenze, insieme al complesso di


opere previste dai masterplan dei


due scali di Pisa e Firenze, rimane


immutata. Difenderemo il progetto


del sistema aeroportuale toscano».


—R.E.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

Corporacion America


Italia: difenderemo


il progetto di sviluppo


dello scalo toscano

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