la Repubblica - 06.08.2019

(Rick Simeone) #1
di Giovanna Vitale

roma — TeleVisegrad colpisce anco-
ra. Nella redazione del telegiornale
più salviniano d’Italia persino espri-
mere solidarietà ai cronisti di Repub-
blica e di Report, aggrediti verbal-
mente dal ministro dell’Interno, può
diventare un problema. Al punto da
spaccarsi, pur di fare cosa gradita
all’uomo forte del governo. E partori-
re, cosa mai vista, due diversi comu-
nicati: uno firmato dalla maggioran-
za lealista, l’altro dai “disobbedien-
ti”. Frutto dello scontro, in atto da
mesi, sulla linea sovranista imposta
dal direttore Gennaro Sangiuliano,
che ha ormai trasformato il Tg2 nel
megafono della Lega. Come peraltro
rilevato dall’Agcom, che l’ha più vol-
te diffidato a riequilibrare gli spazi in-
formativi.
Al secondo notiziario Rai importa po-
co la difesa della libertà di stampa, il
diritto dei giornalisti di porre doman-
de senza rischiare il pubblico ludi-
brio da parte di chi governa e preferi-
sce insultare invece di rispondere.
L’ordine è non disturbare il manovra-
tore-leader, difenderlo sempre e co-
munque: un imperativo categorico
che fa addirittura premio sull’artico-
lo 21 della Costituzione.
Questi i fatti. Dopo gli attacchi sferra-
ti da Salvini ai reporter Lo Muzio e
Mottola — nel frattempo condannati
da Fnsi, Odg, Usigrai e da decine di te-
state televisive, online e cartacee —
una sessantina di redattori (su 150)
chiedono a uno dei loro rappresen-
tanti sindacali, Lorenzo Santorelli, di
farsi portavoce del disagio degli in-
terni che non intendono coprire le
gesta del vicepremier leghista. Fan-
no tutti parte del gruppo dei dissen-
zienti, da tempo impegnati a denun-
ciare la deriva del Tg2, le promozioni
targate centrodestra, lo sbarco in re-
dazione di salviniani di provata fede.
Quando però Santorelli lo dice agli al-
tri due componenti del Cdr, Luciano
Guelfi e Fabio Chiucconi, entrambi
vicini al direttore, questi fanno mu-
ro. E propongono di stigmatizzare, ol-
tre al comportamento di Salvini, pu-
re quello del deputato Pd Michele An-
zaldi, reo d’aver criticato l’inviata Ma-
ria Antonietta Spadorcia, altra San-
giuliano girl. Come se i due episodi
fossero comparabili: i commenti so-
cial di un esponente dell’opposizio-
ne con le aggressioni verbali di un
membro del governo. Esattamente il

testo che poi verrà diffuso. E andrà in
Rete insieme alla solidarietà espres-
sa da altri Cdr: Tg5, Famiglia Cristia-
na, Manifesto e Corriere dello Sport.
Ma i dissenzienti non ci stanno. E il
giovane Santorelli verga, solo a suo
nome, un comunicato che certifica
la rivolta interna al Tg2: «Nel giro di
poche ore, il ministro dell’Interno ha
dileggiato due giornalisti che gli ave-
vano posto domande a suo giudizio
sgradite. Dunque due professionisti
che stavano semplicemente facendo

il proprio lavoro, uno dei quali, oltre-
tutto, per il Servizio pubblico. A loro
va la solidarietà dei colleghi del Tg
— sia tra i 64 che mi hanno votato, sia
tra quelli che non lo hanno fatto —
che si riconoscono nella mia sensibi-
lità». Per poi rincarare: «Un uomo di
governo, non rispondendo alle do-
mande, nega il primo contrappeso di
tutte le democrazie: la libertà di
stampa, sancita dalla nostra Costitu-
zione». Un atto di coraggio. Che San-
giuliano non prende bene.

Anche se ha di che consolarsi. In osse-
quio all’avanzata sovranista, la mo-
glie Federica Corsini è stata promos-
sa caposervizio a RaiParlamento. Un
salto di carriera arrivato a poco più
di due anni dall’approdo nella testa-
ta, che ha fatto storcere il naso a chi,
ben prima di lei, aspettava una pro-
mozione. Ma non tutti possono vanta-
re gli atout di Corsini in Sangiuliano,
sposato l’anno scorso dopo una lun-
ga convivenza. Testimone: Maurizio
Gasparri.

3


di Alessia Candito

Reggio Calabria — Nuova indagine
per il governatore dem della Cala-
bria, Mario Oliverio. Ed è la numero
tre, dopo quelle per corruzione e abu-
so d’ufficio collezionate nei mesi
scorsi, che hanno convinto il segreta-
rio Pd, Nicola Zingaretti, a bocciare
la ricandidatura di Oliverio alle immi-
nenti regionali. Con l’accusa di pecu-
lato per aver spacciato per «promo-
zione del turismo in Calabria» un ve-
ro e proprio spot personale, la procu-
ra di Catanzaro ieri ha ordinato alla
Guardia di Finanza di sequestrare
95mila euro al governatore della Re-
gione Calabria e al legale rappresen-
tante della società di comunicazione
“Hdrà”, Mauro Luchetti. Al centro
dell’indagine, la partecipazione di
Oliverio ai “Dialoghi di Paolo Mieli’,
talk show ospitato a margine del “Fe-
stival dei due mondi” di Spoleto. Se-
condo il procuratore capo di Catan-
zaro Nicola Gratteri e il suo aggiunto
Vincenzo Capomolla, quella presen-
za sarebbe stata concertata con la so-
cietà titolare del format, la “Hdrà” al
prezzo di un finanziamento di 100mi-
la euro approvato dalla Regione co-
me «attività di promozione turisti-
ca» ma trasformato in «una persona-
le promozione politica incentrata
sulla sola figura di Oliverio». In cam-
bio di un’intervista di circa 40 minuti

al governatore e della proiezione di
un brevissimo spot sulla Calabria, la
Regione si è mostrata generosa. In
conto all’ente sono finiti non solo i 21
mila euro chiesti dalla società che ha
organizzato l’evento, ma anche l’ac-
quisto di 500 copie del libro di Mieli
“Caos italiano — Alle origini del no-
stro dissesto”, una cena di gala, vitto
e alloggio di Raffaella Carrà, Carlo
Freccero e altri vip intervistati
dall’ex direttore del Corriere della se-
ra e persino 100 «coprisedie con
stampa a più colori» per le poltrone
del pubblico. Uno spot personale fi-
nanziato con fondi pubblici, dice la
Procura. Ma Oliverio, che ancora bat-
taglia per una ricandidatura alle re-
gionali, tramite il suo legale, attacca:
«Si appalesa più che un dubbio che si
voglia per via giudiziaria sbarrare la
strada alla prosecuzione di un’azio-
ne politica e di governo».

Il caso

Si spacca il Tg2 targato Salvini


“Il ministro risponda alle domande”


Rivolta interna nel telegiornale diretto da Sangiuliano. Dopo un comunicato di una parte del Comitato di redazione


ne arriva un secondo, a nome di 60 colleghi, critico col vicepremier e solidale con i cronisti di Repubblica e Report


Calabria, inchiesta per peculato


Oliverio indagato


sequestrati i beni


kIl governatore Mario Oliverio


1


Le domande a Matteo Salvini


kMatteo Salvini e Gianluca Savoini


Perché Gianluca


Savoini, un suo


stretto collaboratore


che in passato


l’ha aiutato ad


accreditarsi presso


i russi, era a Mosca


a trattare una


tangente in nome


della Lega?


Quello di Milano


Marittima è stato


un “errore da papà”


o piuttosto l’errore


di un ministro


che ha abusato del


suo ruolo? Chi può


utilizzare così una


moto d’acqua


della polizia?


2


Perché il ministro


dell’Interno non


chiede scusa al


giornalista per le


intimidazioni subite


mentre faceva il


proprio lavoro?


Quegli agenti


appartenevano


alla sua scorta?


kGennaro Sangiuliano


. Martedì, 6 agosto 2019 Politica pagina^11

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