la Repubblica - 06.08.2019

(Rick Simeone) #1
di Maurizio Crosetti

Il mercato del calcio d’estate è un
lunghissimo ipermercato semi-
vuoto, dove per fare le spesa si
aspetta quasi sempre l’orario di
chiusura, quando nei mercati veri
le ciliegie e i branzini te li tirano
dietro. È un contenitore di sogni e
bisogni, ma anche di bufale. Con-
viene a tanti e non piace quasi a
nessuno. Si è cominciato il primo
luglio e si finirà il 2 settembre,
quando si saranno giocati già due
turni di campionato con squadre
in parte monche, giocatori/trol-
ley, allenatori che fingono schemi
per gente che non c’è ancora, che
presto non ci sarà più o che, peg-
gio, non ci sarà mai.
«Del nostro lavoro non frega

niente a nessuno, siamo in pieno
business». Non gira intorno al pro-
blema Marco Giampaolo, final-
mente arrivato su una panchina
grande, il Milan. «Il nostro mestie-
re è sempre più difficile, non riu-
scirò mai a capacitarmi di questo
mercato lunghissimo». Ma ormai,
a parte l’Inghilterra è così dapper-
tutto. Anche in Germania, Spagna,
Francia e Olanda il bazar finirà il 2
settembre. Invece la Premier chiu-
de le casse dopodomani, ma erano
aperte dal 16 maggio. Per gli ingle-
si la regola aurea è non iniziare il
torneo senza le rose complete e de-
finite, come tentammo anche noi
l’anno scorso: mercato chiuso il 17
agosto, serie A cominciata il 18.
Era la Figc commissariata da Mala-
gò e l’arrivo del presidente Gravi-
na ha azzerato tutto, anche se poi
sono i club e quindi la Lega a detta-
re l’unica legge che conti, quella
dei denari. Perché il mercato lun-
go conviene a procuratori, giocato-
ri e dirigenti, lascia più spazio per
intuizioni (ed errori), anche se mi-
ca tutti sono d’accordo. «Il merca-
to estivo così lungo rallenta le trat-
tative e dilata i tempi» dice Beppe
Marotta che tra Icardi, Dzeko e Lu-

kaku di dilatazioni ne sa qualcosa.
Anche se poi i veri padroni sono
gli agenti, è loro la convenienza
delle casse aperte pure di notte.
Ma i tempi infiniti schiacciano le
trattative verso il fondo, col risulta-
to che la serie A parte il 24 agosto
con gli occhi bendati: pochissimo
tempo per lavorare su innesti e
schemi, zero rodaggio. Il pre-cam-
pionato già non esiste più, scaval-
cato da marchette intercontinen-
tali sfibranti travestite da tornei te-
levisivi, buoni solo per l’enfasi. Per-
ché spesso il calcio estivo è un’illu-
sione ottica.
«Era meglio quando si chiudeva
la baracca a fine luglio» dice Aure-
lio De Laurentiis, in questo d’ac-
cordo col suo allenatore Ancelotti.
Però erano i tempi preistorici in
cui si scambiavano giocatori (qua-
si sempre fortissimi) come figuri-
ne, pagandoli addirittura con sol-
di veri, non come oggi che si scam-
biano plus o minusvalenze attor-
no ad atleti quasi sempre soprav-
valutati. Il mercato diventa così
un modo per spalmare debiti o pa-
gare, dopo, giocatori che sono di-
ventati un peso per il bilancio. Mol-
ti di loro preferiscono non spostar-
si neanche di un millimetro: chi
glielo fa fare, visto che hanno con-
tratti sontuosi e non certo estorti

con la forza? Dunque, il mercato
infinito è anche un modo per rap-
pezzare sbagli precedenti, e insie-
me per riempire di fumo gli occhi
dei tifosi. I quali ogni giorno aspet-
tano il colpo vero, l’acquisto da so-
gno. Ma non è mica sempre Ronal-
do. Che la stella di questa strana
estate sia un buonissimo corrido-
re con i piedi montati un po’ al con-
trario come Lukaku la dice lunga
sullo stato dell’arte.
«Siamo diventati un baraccone,
il mercato resta aperto tre mesi e
poi si fa tutto negli ultimi quindici
giorni». Gian Piero Gasperini non
è un iconoclasta, vive nel sistema

da tanto tempo ma non per questo
gli deve garbare tutto. Pure lui tro-
va il mercato insopportabilmente
lungo, lui che è maestro del merca-
to alternativo, quello dei nomi che
nessuno conosce finché l’Atalanta
non li trasforma in oro. E per farlo
mica servono mesi infiniti, basta-
no occhio, idee, tempismo e com-
petenza. E comunque, il più pro-
mettente campioncino di luglio e
agosto si chiama Sebastiano Espo-
sito, ha 17 anni, è cresciuto nell’In-
ter dove felicemente gioca a chilo-
metro zero. Lui, non c’è stato biso-
gno di comprarlo all’ipermercato.
Lui l’hanno allevato.

di Enrico Currò e Matteo Pinci

Il destino di Icardi e Dybala è tor-
nato a intrecciarsi. Stavolta al tele-
fono e lo scambio di opinioni tra i
due argentini — Paulo, come si sta
a Torino? Mauro, come si sta a Mi-
lano? — potrebbe davvero prelude-
re al sofferto scambio, con annes-
se plusvalenze tra i club interessa-
ti. Sottesa all’operazione di merca-
to, c’è anche l’idea tecnico-tattica,
che dal punto di vista di Conte è
chiara: creare la sua classica cop-
pia d’attacco, prima e seconda

punta fisicamente e tecnicamen-
te complementari, un centravanti
possente (Lukaku) e un funambo-
lo (Dybala). Addirittura il progetto
alternativo e stuzzicante è quello
del trio: un fantasista (Dybala) die-
tro due torri (Lukaku e Dzeko),
adatte a scardinare le difese avver-
sarie, quando la costruzione del
gioco offensivo si scontra con
qualche limite tecnico dei centro-
campisti addetti all’innesco delle
punte o con un muro avversario
particolarmente difficile da sca-
valcare in palleggio. Per questo ie-
ri la dirigenza interista ha convo-
cato l’agente che sta trattando il
passaggio di Dzeko a Milano: l’o-
biettivo era conoscere il prezzo fi-
nale, visto che la Roma ha alzato
ancora la richiesta, da 20 milioni a
20 + 5 di bonus. Ad oggi da Milano
non pensano a rilanci e la Roma

non farà sconti, quindi servirà pa-
zienza. Come per Lukaku, per cui
Marotta è fermo a 65 milioni più
bonus, confidando che il “no” di
Dybala allo United lascerà l’Inter
sola nella corsa al numero 9 belga.
La Juventus però non considera
ancora chiusa la partita, anzi. Il ds
bianconero Paratici ieri sera è
sbarcato a Londra con una missio-
ne: chiudere lo scambio tra Dyba-
la e Lukaku. A tutti i costi. Che nel-
lo specifico sono esattamente 15
milioni: questo il prezzo delle com-
missioni chieste dall’intermedia-
rio Antun allo United per conto
della famiglia Dybala. Una cifra
che a Manchester non hanno alcu-
na intenzione di spendere: da qui
lo stop alla trattativa. La Juventus
ha capito che per sbloccare lo
scambio Dybala-Lukaku c’è una
strada sola: farsi carico di quei 15

milioni di commissione per la fa-
miglia di Paulo, in parte o addirit-
tura integralmente. Questa la ba-
se della nuova trattativa tra lo Uni-
ted il ds juventino, che ha pure
convocato a Londra proprio An-
tun per trattare anche con lui il pa-
gamento della clausola. Chissà se
il colloquio di ieri tra Dybala e Sar-
ri nel primo allenamento juventi-
no della Joya, ha contribuito a
sciogliere la situazione.
Sullo sfondo rimane pure la que-
stione dei diritti d’immagine di
Paulo. Il contenzioso risale all’epo-
ca della rottura unilaterale del rap-
porto tra Dybala e il procuratore
Triulzi. Ma gli strascichi hanno in-
fluito pure sulla trattativa con lo
United, mentre Triulzi sembra di-
sposto ad ammorbidirsi per Marot-
ta. Dybala, e Icardi, nel dubbio, si
sono già portati avanti.

Le trattative


Dybala chiama Icardi: “Come si sta a Milano?”


Sport

Le date


In Premier giovedì
stop alle trattative

hItalia
Iniziato il primo luglio,
quest’anno il calciomercato
termina alle 20 del 2
settembre. L’anno scorso la
sessione estiva si chiuse il 17
agosto

hInghilterra
Il mercato chiude i battenti
alle 18 dell’8 agosto. Dopo
giovedì in Premier stop agli
acquisti ma consentite le
cessioni in Paesi in cui il
mercato è ancora aperto

hResto d’Europa
In Spagna, Francia, Germania,
Portogallo, Olanda e Russia la
data di chiusura è sempre il 2
settembre alle 23.59

hResto del mondo
In Brasile e Cina il mercato è
già chiuso (31 luglio). Negli
Usa chiude il 7 agosto, in
Giappone il 14 agosto e in
Argentina il 24 settembre

la nuova serie a

Il mercato infinito

divide il calcio

“È un baraccone”

Sipario il 2 settembre a campionato in corso. Allenatori contro, Gasperini


il più duro. Solo i procuratori contenti. Azzerato l’esperimento del 2018


Possibile scambio


Juve-Inter, telefonata


tra i giocatori. Paratici


a Londra per Lukaku


Acclamato
Paulo Dybala
accolto dai tifosi
tra selfie e
autografi. Per il
numero 10 della
Juve ieri la
ripresa degli
allenamenti

Per i tecnici


pochissimo tempo


per lavorare su


innesti e schemi,


zero rodaggio


pagina. 38 Martedì, 6 agosto 2019

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