la Repubblica - 06.08.2019

(Rick Simeone) #1

Il provvedimento


Consegne a domicilio, il decreto non soddisfa i rider


di Roberto Petrini

ROMA — Il governo nel caos cerca il
suono del gong prima della pausa
estiva. Mille voci discordanti e sullo
sfondo una manovra che, se tutte le
proposte dovessero paradossalmen-
te entrare nel menù, supererebbe i
50 miliardi. Una situazione che spin-
ge il segretario del Pd Nicola Zinga-
retti a prospettare «un autunno cal-
do. Stanno distruggendo l’Italia e l’I-
talia non può permetterlo. Costruia-
mo mobilitazioni in tutto il Paese fi-
no ad arrivare a una grande manife-

stazione nazionale».
Per ora il premier Conte tenta di
ricucire cercando la sponda delle
parti sociali: all’incontro che ha avu-
to con loro ieri a Palazzo Chigi ha an-
nunciato una “fase 2” e promesso
nuove misure per la legge di Bilan-
cio: «Un significativo taglio del cu-
neo fiscale e contributivo, misure
per la famiglia e per la natalità». La
sua iniziativa ha almeno raccolto la
partecipazione delle parti sociali, a
cominciare dai sindacati, che parla-
no, con il segretario della Uil Barba-
gallo, di una «trattativa che va avan-

ti». Il leader della Cgil Landini man-
da però un avvertimento al governo
e lo invita a parlare con una sola lin-
gua, visto che oggi Matteo Salvini
convoca nuovamente il “suo” tavo-
lo al Viminale, presente anche l’ex
sottosegretario — indagato e quindi
revocato — Armando Siri. «Non par-
tecipiamo al tavolo di Salvini — dice
Landini, che non andrà in proprio,
ma manderà comunque una delega-
zione Cgil al Viminale — sì al taglio
del cuneo fiscale, ma per ora non
c’è alcuna legge di Bilancio, sarà di-
scussa ai primi di settembre».
La sensazione è che con crescita
piatta, guerra dei dazi e possibile
guerra valutaria, l’Italia resti schiac-
ciata e senza possibilità di reagire.
Nella babele delle proposte, prima
della legge di Bilancio che dovrà es-
sere presentata entro il 20 ottobre,
Nicola Zingaretti consegna a Repub-
blica le proprie preoccupazioni per
il Paese e annuncia per l’autunno
una “Costituente per le idee”. L’o-
biettivo — dice — è quello di «svilup-
pare proposte concrete e di lungo
respiro in grado di ricostruire la fi-
ducia in un domani migliore». L’ana-
lisi di Zingaretti sulla situazione del-
le ultime ore è seriamente allarma-
ta: il governo, osserva, è «diviso e in
affanno», «senza una politica econo-
mica» e l’Italia è stata trascinata «in
una deriva che rende molto difficile
qualsiasi politica di sviluppo».
Non c’è scampo: «I due partiti di
maggioranza continuano a raccon-
tare frottole agli italiani con l’unico
obiettivo del consenso, ma a settem-
bre i conti devono tornare. E senza
sviluppo le scelte: o tagli ai servizi, o
condoni, o deficit o nulla». Per il re-
sto sono «partite di giro» come quel-
le ipotizzate al Tesoro, di compensa-
re l’Iva con il taglio delle agevolazio-

ni fiscali e finanziare la flat tax elimi-
nando il bonus di 80 euro.
«Immobilismo e litigi», aggiunge
Zingaretti, con Salvini «dominus as-
soluto e padrone di una maggioran-
za garantita soprattutto dai parla-
mentari a Cinque stelle... Siamo alla
paralisi, all’invocazione emotiva
del “capo” che ti protegge mentre ti

sta portando nel baratro».
Urgente dunque un programma
economico alternativo per l’Italia al-
la deriva. Quattro i punti nell’agen-
da della “Costituente delle idee”,
cui stanno lavorando al Pd. Per quel
che riguarda Scuola e conoscenza,
più asili nido, misure contro la di-
spersione scolastica e scuola com-
pletamente gratuita fino all’Univer-
sità per le famiglie più fragili; sulla
Sanità potenziamento di quella pub-
blica anche assumendo medici e in-
fermieri; e poi investimenti in eco-
nomia verde e per quel che riguar-
da lavoro e fisco aumento degli sti-
pendi bassi e medi fino a 1500 euro
netti l’anno riducendo le tasse sul la-
voro. In particolare il piano fiscale —
secondo quanto si apprende in am-
bienti del Pd — avrebbe una consi-
stenza di 15 miliardi. Al posto della
devastante flat tax (la critica assu-
me le parole di Don Milani: «La peg-
giore ingiustizia è fare parti uguali
tra diseguali») la proposta assume
la forma degli “Earned income tax
credit” di Bill Clinton. Un sistema
che dovrebbe partire dagli incapien-
ti fino ad azzerarsi a 55 mila euro di
reddito.

MILANO — Il decreto salva-rider è
pronto. Unico problema: l’accor-
do tra Lega e M5S in arrivo oggi sul
tavolo del Consiglio dei ministri
non piace proprio ai ciclofattorini
che chiedevano l’abolizione del la-
voro a cottimo e si vedranno rico-
nosciuta solo una minima parte
delle garanzie contrattuali che
avevano richiesto. «Il nuovo prov-
vedimento è nettamente al ribas-
so rispetto alle promesse e alle
stesse versioni precedenti che ci
erano state presentate dall’esecu-

tivo», protesta la Riders union di
Bologna. Il compromesso giallo-
verde prevede una retribuzione
mista fatta di una parte fissa all’o-
ra e il numero delle consegne por-
tate a termine. Queste ultime (il
cottimo contestato dai lavoratori
della categoria delle consegne di
cibo a domicilio) «non devono ave-
re un peso prevalente in busta pa-
ga» mentre lo stipendio orario sa-
rebbe riconosciuto solo a condizio-
ne che il lavoratore accetti alme-
no una consegna all’ora dalla piat-
taforma digitale degli ordini.
Il “no” dei rider ha un po’ spiaz-
zato il vicepremier Luigi Di Maio
che domenica in un lungo post di
Facebook aveva preannunciato la
soluzione in arrivo. «Queste perso-
ne passeranno dall’essere i lavora-
tori più sfruttati d’Italia a quelli
che avranno più tutele». La gesta-
zione del decreto legge — lo ha am-
messo pure lui — è stata assai trava-
gliata. Le norme dovevano essere

inserite nel decreto Dignità, poi in
quello Crescita mentre ora, in zo-
na Cesarini, troveranno una siste-
mazione in quello sulle crisi azien-
dali. «E a chi ci porta le nostre pie-
tanze a casa, con le biciclette, a
volte col motorino — ha celebrato
Di Maio — verranno riconosciute
le tutele assicurative, i rimborsi
spese per gli strumenti del lavoro,
l’assistenza sanitaria, un salario
minimo che significa consentire a
queste persone di non essere sfrut-
tate e sottopagate».
L’intesa prevede in effetti l’ob-
bligo di copertura Inail, la copertu-
ra giornaliera sanitaria e ospeda-
liera, il rimborso spese e l’istituzio-
ne di un osservatorio indipenden-
te per valutare l’impatto delle nuo-
ve norme. Non si parla invece di sa-
lari minimi o tabelle contrattuali
la cui entità è stata affidata ai con-
tratti di lavoro collettivi per defini-
re schemi retributivi «modulari e
incentivanti».

Si tratta, ovviamente, di impor-
tanti passi avanti rispetto alle con-
dizioni di deregulation in cui han-
no lavorato fino ad oggi i rider. Lo-
ro però si aspettavano molto di
più e contestano in particolare di
non essere stati consultati nella
definizione di queste iniziative.
«Si tratta di provvedimenti cosme-
tici e poco incisivi» ha risposto l’as-
sociazione dei rider felsinei, tra le
prime realtà a portare avanti le
istanze sindacali del settore nel
nostro paese, preannunciando ini-
ziative di mobilitazione.
I ciclofattorini sono stati la pri-
ma categoria ricevuta dopo il varo
del governo Conte da Di Maio che
aveva promesso di mettere la paro-
la fine al precariato nelle conse-
gne di cibo a domicilio. Missione
in parte fallita per la necessità di
trovare un accordo sul tema con
la Lega.
— e.l.
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Oggi in Consiglio


dei ministri le norme


che danno più garanzie


ai ciclofattorini


Ma le associazioni


contestano: legge


svuotata, resta il cottimo


VINCENZO LIVIERI/LAPRESSE

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50 mld


La manovra possibile
Se fossero contenute tutte
le proposte annunciate dai
gialloverdi: dalla flat tax, al
cuneo fiscale, alla riduzione
del bollo auto, alla famiglia,
all’abolizione della Tasi.

23,1 mld


L’aumento dell’Iva
Per evitarlo, se non si vuole uno
scatto dell’inflazione, servono
23,1 mld di misure alternative.

15 mld


La flat tax o tre aliquote
È il costo delle misure avanzate
dalla maggioranza in questi
mesi per il taglio delle tasse. Si
passa dalla flat tax leghista alle
tre aliquote Irpef grilline
(dalle cinque attuali)

I numeri


Progetti costosissimi


Conti, governo nel caos


L’affondo del Pd


“Distruggono l’Italia”


Zingaretti: “Siamo senza politica economica. Ora mobilitazioni, poi


manifestazione nazionale in autunno”. Landini non andrà al Viminale


Ieri su Repubblica


La rotta del Tesoro


Ieri Repubblica ha dato
notizia della strategia del
ministro Tria che punta a
ridurre le detrazioni fiscali.
Lega e M5S temono, però,
l’impopolarità della mossa

kIl segretario del Pd Nicola Zingaretti


kRider
Le associazioni dei rider furono
le prime ad essere ricevute
dal vicepremier Luigi Di Maio

Conte riceve le parti


sociali e promette


una “fase due”


Salvini replica oggi


con Siri


al suo fianco


pagina. (^8) Politica Martedì, 6 agosto 2019

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