Il Sole 24 Ore - 06.08.2019

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Il Sole 24 Ore Martedì 6 Agosto 2019 17


Commenti


POLITICA ITALIANA E INFLUENCER


PARTITI ELETTORALI


PER LEADER


PIGLIATUTTO


L’


implosione delle élite democratiche, la nasci-


ta del leader pigliatutto (influencer come Ber-
lusconi, Renzi e Salvini) e l’estrema volatilità

del modello di partito-piattaforma digitale,
che sta cercando di scalzare i partiti televisivi

e quel che resta dei partiti di massa (P. Ger-


baudo, ). Sono tre fenomeni della transizione politica
italiana, che si intrecciano nelle recenti vicende politiche.

La contraddizione, spesso evocata, tra popolo ed élite


è estinta da tempo nell’agone politico italiano. Perché
partiti e movimenti populisti siedono al governo e non

si capisce quale sia l’élite politica che il popolo debba con-


trastare. Inoltre, perché l’improbabile ossimoro della
scienza politica - élite democratica - è da tempo in crisi.

Non esiste più un’élite politica traente, decisiva in occa-


sione di grandi accordi o svolte politiche, nella gestione
dei meccanismi del consenso: un’élite di partito e di orga-

nizzazioni intermedie in grado di condizionare e persino


vincolare ideologia e strategia dello stesso leader di par-
tito. È vicenda di ieri, dei partiti di massa e delle élite de-

mocratiche, di cui il leader di partito era la sintesi capace


di toccare corde emotive e di intercettare anche aspettati-
ve latenti del pubblico.

Le élite politiche odierne sono, in un modo o nell’altro,


cooptate dal leader, sono il suo cerchio magico. Vivono di
luce riflessa del capo. Nessuna selezione certificabile, solo

lealtà verso il capo del cartel party: una pseudo-élite di


nominati più che élite democratiche, selezionate dai partiti
e dagli elettori. Queste ultime sono soffocate dalla selezio-

ne avversa a opera degli attuali partiti del leader.


L’arco temporale, tra la crisi dei partiti di massa e
delle loro élite e i tentativi di innovare la forma partito,

ha visto l’esplosione di una frattura sentimentale tra


società e politica, tra individui e partiti. Da un canto,
negli ultimi due decenni, nella società è montata un’in-

differenza di massa all’evento elettorale, con tassi
d’astensione sempre più prossimi alla metà degli eletto-

ri, crollo degli iscritti e della partecipazione tradizionale


nei partiti, soprattutto dei giovani. Una uscita dalla sce-
na politica, che appare un mix di lealtà passiva “a quello

che i politici fanno comunque”, ma, a volte, anche


un’astensione rancorosa. Inoltre, si è allargata anche la
voice di protesta, che è attualmente al governo.

Dall’altro canto, i partiti, cercando di inseguire le tra-


sformazioni del loro pubblico, si sono mediatizzati, finan-
ziarizzati, professionalizzati: ma, soprattutto, personaliz-

zati, fino a concentrarsi sul leader che sa andare diretta-


mente al suo pubblico, grazie ai social e alle piazze. Riesce
a colmare il vuoto politico quotidiano, spesso con slogan

di “disattenzione di massa”, che suscitano un fiume di


parole sui media. È lui la nuova moneta vincente del potere
politico. In un mondo in cui le percezioni valgono più dei

fatti e i follower più degli iscritti, il capo riesce a influenzare


aspettative, umori ed emozioni del suo pubblico potenzia-
le e detta legge nel partito. Non più il partito pigliatutto

teorizzato da Otto Kirchheimer, ma partito elettorale del


leader pigliatutto.
Del resto, nel governo gialloverde - contro pronostico


  • la crescita straordinaria dei consensi a un partito pesan-


te come la Lega, “alleggerito” da un capo mediatico come
Salvini, conferma la primazia del partito cesarista. Le élite

regionali leghiste da tempo si candidano a nuova élite


nazionale, a un’egemonia culturale, ma il moltiplicatore
elettorale dirompente è il cesarismo di Salvini, che mira

dritto al consenso plebiscitario. (Secondo Margaret Ca-


novan -  -, il leader populista non ha caratteri precisi:
lo sostiene la retorica, l’empatia comunicativa e un popo-

lo incolto e credulone.)
Il modello di partito digitale, incarnato dal MS (piatta-

forma Rousseau), fino a un anno fa, sembrava il futuro


politico italiano, una second-life del modello di partito.
Dopo il partito di massa e quello televisivo di Berlusconi,

ecco, contromano, il partito digitale. Al contrario, è crollato


nelle recenti consultazioni sia a causa di un’élite di governo
in perenne “apprendistato”, sia perché rimpiazzare Grillo

con Di Maio, non funziona. Il carisma di Grillo spiega mol-


to la sete di rivincita del suo pubblico. L’exploit mediatico
ed elettorale di Salvini su Di Maio dimostra che i capi-per-

suasori fanno la differenza. Il MS può rappresentare an-


che la vera novità, che prospetta un futuribile modello di
partito-piattaforma, che dà voce al suo pubblico, un movi-

mento nato grazie alla rete; ma, con Grillo laterale, Salvini,


per ora, si è fatto un bel boccone di voti pentastellati.
La Rete è per vocazione populista, ma anche fortemen-

te cesarista, focalizzata su capi carismatici, gli unici (tec-


nocrazia a parte) in grado di compensare il collasso di fi-
ducia verso le élite politiche democratiche. Un vuoto che

i leader colmano con la capacità personale di intercettare


il mood “popolare”, di raccogliere il consenso plebiscitario
di un pubblico mai consapevole di esserlo. Tanto meno ai

tempi del partito del leader pigliatutto.


© RIPRODUZIONE RISERVATA

di Carlo Carboni


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BISOGNA FAVORIRE UNA MAGGIORE MOBILITÀ


P


untuale come il dibattito sul
calciomercato non manca

anche quest’anno quello
sui concorsi universitari

truccati, con tanto di baroni


che fanno e disfano a loro
piacimento. Ancora una volta è appa-

recchiata davanti alla pubblica opinione


un’immagine del mondo accademico in
cui corruzione, nepotismo e malaffare

la fanno da padroni. Naturalmente la


magistratura indaga, le autorità mini-
steriali promettono inchieste e i mass

media passano rapidamente ad altro


argomento. Sino al prossimo scandalo.
In questo scenario vale forse la pena

di provare ad analizzare cosa non fun-


ziona nei meccanismi di selezione del
personale universitario. Al netto degli

aspetti penali, i diversi scandali hanno


come minimo comun denominatore il
quadro normativo creato dalla legge

/. Presentata a suo tempo co-


me la fine del baronaggio accademico,
ha attribuito alle Università la compe-

tenza sulle procedure concorsuali lo-


cali, di modo che tutte si sono dotate di
norme, le più varie e arzigogolate, volte

solo a garantire la vittoria del candida-


to predeterminato. Si tratta, in pratica,
di un sistema di cooptazione travestita

da concorso pubblico nel pieno rispet-


to formale della legge.
Sia chiaro: ciò non è di per sé né un

male, né un bene, ma costituisce un ele-
mento strutturale che stimola compor-

tamenti poco trasparenti, poco virtuosi


e di dubbia utilità. Ossia l’esatto contra-


rio di quello di cui avremmo bisogno,


perché, anziché selezionare il candida-


to migliore per un determinato posto,
si sceglie quello a chilometro zero: più

affidabile, già conosciuto e sempre gra-


to. È chiaro insomma che in molti ate-
nei le norme rendono meno rilevanti le

qualità scientifiche dei neo-assunti, ri-


spetto non solo alle tradizionali appar-
tenenze sociali e corporative, ma so-

prattutto a quelle claniche o ai legami


clientelari con il mitico “territorio”. Che
finiscono persino per contare più delle

famose cordate baronali.


Un altro problema creato dalla legge
 è la cancellazione della mobilità ac-

cademica. Ponendo fine a ogni tipo di


circolazione di docenti e ricercatori da
un ateneo all’altro, le norme li hanno

resi soggetti immobili, condannati a
compiere le loro carriere nella stessa

Università in cui si sono laureati e han-


no conseguito il dottorato di ricerca.
Prima della legge  esistevano incen-

tivi alla mobilità inter-universitaria dei


docenti, poi più nulla. Tale situazione
rende l’Italia, insieme alla Spagna, un

unicum nel panorama europeo attuale,


dove viceversa è normale che, nell’arco
della loro carriera, ricercatori e profes-

sori lavorino in diversi centri di ricerca


e istituzioni universitarie. È evidente
infatti che l’immobilità assoluta dei do-

centi va a discapito della qualità della


ricerca e della didattica.
A tutto questo si sono andati som-

mando in maniera perversa due altri


fattori: la costante riduzione del budget


di Massimo Carlo Giannini


ALL’UNIVERSITÀ LA COOPTAZIONE


FUNZIONA MEGLIO DEI CONCORSI


E


sattamente due anni fa


ho scritto su questo
giornale un articolo in-

titolato “Che delusione
l’Università ridotta a

corsa al «posto»” che


avviò un intenso dibattito con il
contributo di numerosi colleghi.

Da allora, l’argomento “concorsi”


è ricomparso molte volte seguendo
la cadenza delle inchieste che rag-

giungono l’opinione pubblica at-


traverso stampa e social media. Ul-
tima quella di Catania.

Lungi da me l’idea di difendere


chi utilizza i meccanismi concor-
suali per reclutamenti e/o promo-

zioni improprie, però la persisten-


za del tema dovrebbe spingere a
domandarsi se non ci sia qualcosa

di profondamente sbagliato pro-


prio nei presupposti dei concorsi
universitari.

La tesi che voglio sviluppare è


che i complicati meccanismi con-
corsuali passati e presenti non fun-

zionano: da un lato, costringono


anche i più onesti a comportamenti
spesso al limite delle norme, men-

tre, dall’altro, finiscono per agire


come protezione per quanti sfrutta-
no le norme stesse per fini impropri.

Chi conosce i sistemi universitari


avanzati sa bene che nessuna Uni-
versità estera assume professori

universitari o ricercatori mediante
un “concorso pubblico per titoli ed

esami” basato sul criterio del “vinca


il migliore”. All’Università si entra
per cooptazione.

Può sembrare un’eresia. Il pro-
blema è che pochi sanno come fun-

ziona veramente l’Università. Molti,


ignorando il ruolo della ricerca
scientifica, la considerano una pro-

secuzione della scuola e del liceo,


dove un buon insegnante della ma-
teria X è un buon insegnante della

materia X, stop.


All’Università non funziona così.
Provo con un esempio concreto. Se

un dipartimento decide che ha biso-


gno, per necessità di ricerca e/o di
insegnamento, di un esperto di, di-

ciamo, “sintesi organica”, bandisce


un posto nel settore Chim (Chi-
mica organica) e definisce il “profi-

lo” del candidato e i criteri con i qua-


li verrà fatta la valutazione. Qualun-
que docente in possesso dell’Abili-

tazione scientifica nazionale (Asn)
nel settore Chim può fare do-

manda. Anche un ottimo chimico


teorico, quindi, o una eccellente
studiosa di stato solido possono

partecipare, benché le loro compe-


tenze scientifiche maggiori siano in
campi molto diversi da quelli richie-

sti. Starà alla commissione valutare


quanto i curricula dei candidati sia-
no adeguati o non adeguati, ma -

attenzione! - per legge lo dovrà fare


non tanto discutendo le competen-
ze che servono al dipartimento,

quanto l’aderenza ai criteri, spesso


quantitativi (numeri di pubblica-
zioni, impact factor, H-index, finan-

ziamenti ricevuti, progetti di cui si


è responsabili etc) stabiliti nel ban-
do di concorso. Terreno insidioso.

Per capirci meglio, è come se, per
assumere un violino in una orche-

stra, fosse necessario bandire un


concorso per la sezione “archi” con
un “profilo” da violinista, senza po-

ter scegliere il vincitore sulla base
della sua esperienza con il violino.

Il migliore dei candidati - come anni


di carriera, premi, esibizioni pub-
bliche - potrebbe essere una viola, o

un contrabbasso... ma come fare se


all’orchestra serve un violino?
Insomma, all’Università non è

vero che “uno vale uno”, e spesso


nemmeno che “serve il migliore”.
Altra eresia.

Come fare quindi? Si dovrebbe


fare quello che si fa in tante altre
professioni, sia in Italia, sia al-

l’estero: reclutare e promuovere al-


la luce del sole sulla base di criteri
chiari, predefiniti e trasparenti. In

altre parole si dovrebbe “cooptare”


apertamente con piena assunzione
di responsabilità, senza trincerarsi

dietro complesse procedure e nu-


merologie. Procedure e numerolo-
gie che, proprio per la loro com-

plessità, aprono ampi spazi a con-


testazioni e ricorsi.
L’amministrazione pubblica og-

gi opera sotto la costante minaccia


dei ricorsi, e non solo per i concorsi
universitari. Accessi agli atti, ricorsi

amministrativi, ricorsi al presiden-


te della Repubblica sono l’incubo
quotidiano degli addetti ai lavori.

Proteggersi dai ricorsi è diventata la
preoccupazione maggiore, alla qua-

le si risponde aumentando i con-


di Dario Braga


universitario nazionale e la creazione
del sistema dei cosiddetti “punti orga-

nico” (ossia il contingente di posti che
annualmente le singole Università pos-

sono bandire), escogitato dal ministero


dell’Istruzione per regolare le assunzio-
ni. Ambedue questi meccanismi sono

funzionali alla riduzione del corpo ac-


cademico tuttora in atto. Il sistema dei
punti organico induce le Università a

prediligere la promozione di coloro che


già sono in servizio presso di loro, in
quanto consuma meno “punti” e risor-

se rispetto a soggetti esterni, permet-


tendo al contempo un maggior numero
di avanzamenti di carriera interni.

Il combinato disposto tra gli effetti


della legge  (con i concorsi gestiti lo-
calmente e l’azzeramento della mobili-

tà) e quelli derivanti dalla massiccia ri-


duzione degli investimenti destinati al-
l’assunzione/ promozione di ricercato-

ri e docenti spinge gli atenei a un


localismo sempre più asfittico e che
produrrà seri danni negli anni a venire.

Per completare il quadro, l’Abilita-


zione scientifica nazionale, pensata
dalla legge  come la patente indi-

spensabile ad accedere ai concorsi ban-


diti dai singoli atenei, ha di fatto prodot-
to - complice l’assenza di un tetto nu-

merico legato al fabbisogno di persona-


le - una massa di abilitati aspiranti
all’ingresso nei ranghi accademici o al-

l’avanzamento di carriera, del tutto in-
compatibile con la costante riduzione

delle risorse statali per l’Università.


Occorre dunque ripensare il binomio


reclutamento/avanzamento: molte so-


no le strade percorribili (concorsi con


commissioni nazionali sorteggiate che
assegnano i posti disponibili; Abilitazio-

ne scientifica nazionale a numero chiu-


so e così via), ma, in ogni caso, è essen-
ziale che nuove e ponderate norme pro-

muovano un’effettiva trasparenza e


uniformità in tutte le procedure concor-
suali e che sia istituito un sistema di reali

controlli e interventi ora del tutto assen-


ti. Non solo ciascun ateneo fa i concorsi
come vuole, ma il ministero non inter-

viene. Le misure annunciate ieri su que-


sto giornale circa controlli ministeriali
su un campione del % dei concorsi lo-

cali appaiono inefficaci, dato che - è faci-


le profetizzare - potranno solo confer-
mare il rispetto formale della legge.

È il tempo di soluzioni volte a pro-
muovere una cooptazione virtuosa che

renda responsabili in prima persona le


commissioni di selezione, i direttori di
dipartimento e i rettori dei risultati

scientifici conseguiti ex post dai vincitori


di concorso. In altri termini se un’Uni-
versità sceglie un candidato scadente, i

risultati da questi conseguiti in termini


di valutazione della ricerca dovranno
ricadere sul dipartimento e sui com-

missari che l’hanno voluto.


In alternativa continueremo a dilet-
tarci con concorsi truccati e baroni an-

cora per molte estati, all’insegna del «fa


caldo, concorso ladro!».


Professore associato di Storia moderna
Università di Teramo

© RIPRODUZIONE RISERVATA

trolli, aggiungendo parametri, e


rendendo i processi ancora più lenti
e spesso ancora più oscuri. De facto,

strumenti nati per difendere il citta-
dino da malversazioni e comporta-

menti illeciti finiscono per paraliz-


zare la pubblica amministrazione.
A tutti gli effetti pratici il concor-

so universitario è un paradosso: da


un lato costringe le commissioni
che agiscono correttamente (e sono


  • non dimentichiamolo mai - la


stragrande maggioranza) a com-
plessi slalom giuridico-ammini-

strativi per esercitare la necessaria


cooptazione mascherata da concor-
so senza violare le leggi e, dall’altra,

offre ampi spazi alle (poche) com-


missioni scorrette per scelte impro-
prie nascoste dalla foglia di fico del-

le procedure concorsuali.


L’obiezione classica a chi pro-
pone il superamento dei concorsi

all’Università è che è la Costituzio-


ne prescrive il concorso per acce-
dere ai pubblici impieghi. Alcuni

costituzionalisti, tuttavia, sosten-


gono che la regola non è assoluta
e che sarebbe sufficiente valoriz-

zare la posizione di autonomia co-


stituzionale dell’Università ri-
spetto a qualsiasi generica ammi-

nistrazione pubblica.


Dopo cinquant’anni e infinite de-
clinazioni del tema “concorso uni-

versitario” forse è davvero ora di
provare a cambiare paradigma.

Direttore dell’Istituto di studi avanzati


Alma Mater Studiorum - Ateneo di Bologna


© RIPRODUZIONE RISERVATA

IL SOLE 24 ORE
20 LUGLIO 2017

L’analisi di Dario


Braga considera
le declinazioni

legate al tema del


“posto” negli
atenei: accessi,

reclutamento,


precariato,
promozioni,

concorsi (e


relativi ricorsi),
idoneità,

chiamate,


scorrimenti, punti
organico, budget,

trasferimenti e


salari.


Poste italiane Sped. in A.P. - D.L. 353/2003conv. L. 46/2004, art.1, c. 1, DCB Milano Anno 153 ̊Numero 192

Prezzi di vendita all’estero: Austria €2, Germania €2, Monaco P. €2, Svizzera Sfr 3,20, Francia €2, Inghilterra GBP.1,80, Belgio €

Qui si gioca la ripresa dell’ItaliaAdieci anni dall'esplosione dellapeggiore crisi economica avve-di Valerio Castronovo
nuta in Occidente dalla Grande De-presa. Ma intanto abbiamo perso daun quinto a un quarto della capacità pressione del 1929, ci troviamo ora aregistrare in Italia i primi segnali di ri-produttiva del nostro Paese, e il Mez-zogiorno è quello che nel frattempo ha subito l’impatto più duro sotto ilprofilo economico e sociale.Tantoche si è riaffacciata la “questione me-ridionale”. Continua u pagina 3

L’ANALISI

FTSE It. Star (28.12.01=10000) FTSE It. All Share (31.12.02=23356,22)Mediobanca (2.1.06=100) FTSE It. Mid Cap (31.12.02=20146,67) FTSE MIB (31.12.97=24401,54) Comit Globale (1972=100) 34806,3640199,7623704,4221478,951258,4360,8440038,541256,5034595,5021358,2023583,4660,850,610,510,150,40-0,020,5711,9428,0425,2413,2211,6711,

ObbligazioniTitoli di StatoAzioni: valoreAzioni: numero1.792.268.243FTSE MIB set 2017Eurex Bund 10a(set 17)255.634.023430.772.18812.643.69812.886.6922.158.292.312404.164.096 21409 161,92519.605.855 113 0,
Renminbi cinese Dollaro austral. Yen giapponese Corona svedese Dollaro canadese Sterlina inglese Franco svizzero Dollaro Usa 1,45401,09941,15337,78890,8849129,03009,55981,4532-0,0030-0,0008-0,0031-0,0112-0,0060-0,0022-0,4300-0,
AlluminioCaffè rob1907,02125,00,10-0,

FTSE Mib 28,82 21478,95 0,57var. % ann.variaz. %L 21640,75 0,3116,61 Dow Jones I. var. % ann.variaz. %L Xetra Dax 0,17 12452,05 24,75variaz. %var. % ann.L Nikkei 22520020,86 0,1019,72var. % ann.variaz. %L10,95 7430,91FTSE 100 0,55variaz. %var. % ann.¤4,51 1,1533 L-0,19 /$ var. % ann.variaz. %B Brent dtd47,93 4,990,13variaz. %var. % ann.L
Buzzi UnicemA2ABper BancaCNH IndustrialAzimut H.AtlantiaB. GeneraliBanco BPMCampariBanca MediolanumBrembo21,93010,44018,11025,67013,49028,2807,2504,8506,1951,4313,1101,360,66—0,77-0,99-0,44-0,22-0,081,46-0,14-0,
EnelEniExor13,13050,9504,9660,12-0,081,
Intesa SanpaoloMediobancaFinecoBankGeneraliFerrariMonclerItalgasMediasetLeonardoLuxotticaFCA-Fiat Chrysler21,3404,6062,8563,3067,22010,4408,82084,20015,40052,15015,2201,76-0,330,79-0,49-0,720,26-0,211,36 3,38 -0,56—
SaipemTernaRecordatiS. FerragamoPrysmianUBI BancaSnamTenarisSTMicroelectr.Telecom ItaliaPoste Italiane3,9143,9443,39614,21035,5105,9804,91227,16014,0500,83323,8701,030,381,60 -1,45 1,003,01-0,031,951,15-1,24-0,
UnipolSaiYoox Net-A-PorterUnipolUnicredit3,88816,8301,96026,000-0,31-0,410,900,

PRINCIPALI TITOLI - Componenti dell’indice FTSE MIB FUTURESQUANTITATIVI TRATTATI 19.07 ¤ 18.
I CAMBI DELL’EUROValuta (rilev. BCE) 19.0719.07VarDiff.
MATERIE PRIMEPrezzi uff. a Londra ($/t)19.07 Var.%

BORSA ITALIANAIndici Generali19.0718.07Var%Var%in.an.

Cno indizi sui tempi della fine del quantitative easing. Astampa del presidente Mario Draghi, da cui si attendo-oggi del consiglio direttivo della Bce e alla conferenzadegli operatori resta comunque rivolta alla riunione dignare a Wall Street da S&P500 e Nasdaq. L’attenzionePiazza Affari il Ftse Mib ha guadagnato lo 0,57%.hiusura positiva per le Borse europee, che hannoallungato il passo in scia ai nuovi record fatti se- TitoloPr.Rif. ¤ Var.%Titolo ¤ Pr.Rif.Var.%

€ 1,50 * In ItaliaGiovedì 20 Luglio 2017^

*con “I Codici del Sole 24 Ore” in più; con “L’Impresa” €9,90 in più; con “Norme e Tributi” €6,90€12,90 in più; con “Professionisti e Innovazione Digitale” 9 7 7 0 3 9 1 7 8 6 4 1 8^02707 €9,90 in più; con “I Nuovi Regimi Fiscali 2017” in più; con “Information Security & Privacy” €9,90 in più; con “Manovra Fiscale” €9,90€9,90 in più; con “Jobs Act Autonomi” €9,90 in più; con “Il Versamento delle Imposte” €9,90 in più; con “Pubblico Impiego” €9,90 in più; con “Codice Penale” €9,90in più; con “How To Spend It ” in più ; con “IL Maschile” €2,00€2,00 in più

FTSE ITALIAALL SHAREBase 31/12/02=23.356,22apertura+0,51chiusura
23540236002366023720

Mercati A

Il check-up Confindustria-Srm: resta alta la disoccupazione giovanile, servono investimenti Sud: industria e start-up
trainano la (lenta) risalita Boccia: «Altro che pensioni, ora pensare ai giovani»

L’inchiesta.Npl e immobili, 63 miliardi a rischio Procedure di vendita più rapide per migliorare la gestione dei crediti deteriorati
All’asta 357mila case per 88 miliardi ma difficile ricavarne più di 25pmessi all’asta, derivanti da mutui o finan-ziamenti in sofferenza. Il valore nomina-le è di circa 88 miliardi di euro ma dopo In Italia ci sono 357mila immobili
ogni asta deserta il prezzo base scende eoggi il valore complessivo pubblicato è della metà, 44 miliardi. Verosimilmente,però, alla fine del lungo processo il rica-vato dalla vendita non supererà i 25 mi-liardi, con una distruzione di valore di 63miliardi che contribuisce a deprimere il
mercato immobiliare. Migliorare i mec-canismi delle aste può contribuire ad evitare le svendite. Longo u pagina 2

plenta risalita, grazie soprattutto all’indu-stia e alla nascita di nuove imprese (+29,1% per le sole start-up innovative). Nel primo semestre 2017 è proseguita la crescita moderata dei due anni prece-L’economia delle regioni del Sud è in
denti. È l’analisi di Check up Mezzogior-no, realizzato da Confindustria e Srm. La disoccupazione però resta alta, soprat-tutto quella giovanile che è al 56,3%, dop-pia rispetto al resto del Paese. Perciò il presidente Boccia rilancia il patto di equi-tà generazionale: «Altro che pensioni, bisogna pensare ai giovani. Avanti con il
taglio del cuneo fiscale». Servizi u pagina

pdal suo incarico dopo che neigiorni scorsi aveva annunciato l’intenzione di tornare a un’alle-gionali Enrico Costa si è dimessoIl ministro per le Politiche re-anza con Silvio Berlusconi. Il premier Paolo Gentiloni assumel’interim: «Adesso serve stabili-tà». Quirinale in campo contro i venti di crisi. Patta u pagina 7

Le tensioni politiche. Costa (Ap) lascia il governoGentiloni: «Adesso stabilità» Interim al premier
Colle in campo contro venti di crisi
PANORAMAScontro Macron-militari, lascia il capodelle Forze armate: «Troppi tagli»
Con uno strappo senza precedenti, il capo di Stato maggi0refrancese, il generale Pierre de Villiers, ha rassegnato le dimissio-ni in aperta polemica sui tagli voluti dal presidente EmmanuelMacron al budget della difesa, resi necessari per risanare i contipubblici del Paese. u pagina 5

INFRASTRUTTURE AL SUD
Firmata l’intesaper rilanciareBagnoli: 4 areed’intervento
Vera Viola u pagina 10

Pensioni all’estero per un miliardo. Boeri: un’anomalia Boom di pensioni all’estero dell’Inps: oltre un miliardo di euro fini-sce in 160 Paesi, complice anche l’aumento delle quattordicesime. Ilpresidente Tito Boeri l’ha definita «un’anomalia».u pagina 35

FOCUSFINANZA Telecom,
ispezioneConsobsu Vivendi
Ispezione Consob ieri nelle sedi del gruppo Telecom di Roma e Milano. Su richiesta della Commissione di Borsa, la Guardia di Finanza ha
acquisito materiale utile francese Vivendi nella gestione del gruppo italiano di tlc. per accertare il grado di influenza del socio Olivieri u pagina 21 A chi parla l’appello del premieru pagina 7POLITICA 2.0 di Lina Palmerini

Che delusionel’Universitàridotta a corsa
al «posto»di Dario Braga
il pretesto per alcune considerazioni l’Università italiana. La cosa non è occupazionale non era molto diversa retrospettive. Nel ’77 la situazione la laurea, trascorsi quasi tutti nel- M molto importate per i lettori ma mi dà da quella odierna. La disoccupazione i sono laureato quarantaQuaranta anni più cinque peranni fa, nel luglio del 1977.
giovanile era molto elevata e l’ingres-so all’università molto difficile. Ieri come oggi, “rimanere” all’università era una chimera. Ieri come oggi, vole-va dire, in primo luogo, avere una famiglia alle spalle in grado di sup-portare quella scelta per tutti gli anni di precariato e di incertezza che sa-
rebbero seguiti. sumere quale sia stato l’argomento più presente nella discussione universita-ria in questi quaranta anni non avrei dubbi. Non il diritto allo studio, non i programmi di insegnamento, non In effetti, se dovessi tentare di rias-
l’internazionalizzazione, non la valu-tazione, non i finanziamenti alla ricerca. Direi certamente il “posto”. decadi è stato il “posto”. Nelle sue declinazioni: accessi, reclutamento, precariato, promozione, concorsi (e relativi ricorsi), idoneità, chiamate, Il denominatore comune di quattro
scorrimenti, punti organico, budget, trasferimenti e, ovviamente, salari. Niente di male in tutto questo. Anche se qualcuno pensa (o gli viene fatto pensare) che l’università dei docenti sia il luogo della libertà e della assen-za di regole, essere universitari è una
professione complessa che richiede tanta passione. Il lavoro del ricercato-re e del docente è spesso ben diverso da quello che viene immaginato (niente fine settimana, poche vacanze, caccia ai finanziamenti, poco tempo con la famiglia, giornate spesso di dodici ore, ecc.) ma è pur sempre un lavoro.
succeduti hanno varato numerose leggi per “razionalizzare” reclutamen-to e carriere universitarie. Ma nessuna legge, in quaranta anni, è riuscita a risolvere l’ambiguità di fondo del “posto” all'università: il concorso. All’università si entra per cooptazione Negli anni, i parlamenti che si sono
ma siccome l'università è pubblico impiego è richiesto un concorso, ergo si entra per cooptazione mascherata da concorso. Intendiamoci la cooptazio-ne accademica non è un male, tutt’al-tro. Ricercatori e studiosi non sono intercambiabili.
Continua u pagina 18

Le anomalie del Fondo di solidarietàIl salvataggio delle due banche venete,accompagnato alla definitiva siste-mazione della lunga vicenda che ha inte-di Salvatore Maccarone
ressato il Monte dei Paschi, è stato una-nimemente accolto come un elemento di definitiva stabilizzazione del settorebancario italiano. Due importanti eventiche inducono all’ottimismo e alla spe-ranza di consolidamento della ripresa economica che si sta manifestando e nel-l’ambito della quale le banche hanno un ruolo determinante. Continua u pagina 18

I RIMBORSI AGLI OBBLIGAZIONISTI DELLE «VENETE»

40 ANNI PERSI

EFFETTO-FORNEROPer gli iscrittialle Casse
VERSO LA PROROGA PER PROFESSIONISTI E IMPRESE Più tempo per le dichiarazioni e per i pagamenti con lo 0,40% contributi in aumento
OGGI CASA24 PLUS LE DONAZIONIDI IMMOBILIPER FINI FISCALI
ARRIVANO AL 15%DEL MERCATO

Contratti per centinaia di milioni in tutto il mondosiglati da Italferr (Fs Italiane), Generali costruzio-ni ferroviarie (Gcf) e Mermec (treni di misura): è made in Italy d’eccellenza. Boom di grandi opere ferroviarie all’esteroMorino u pagina 19

Atlantia-Abertis, «no»di Madrida contro-Opa
Il gruppo aeroportuale spagnolo Aena ha studia-to una contro-Opa su Abertis, per contrastare l’offerta dell’italiana Atlantia, ma la holding pubblica Enaire, socio di
controllo, ha bloccato la proposta. A inizio luglio la Consob spagnola aveva dato il primo sì all’Opa italiana. Galvagni u pagina 23

L’INDUSTRIATRAINA IL PIL Variazione %annua 2016.Settore industria
LA CORSA DELLE START-UP INNOVATIVE Start-up attiveal I trim. 2017e variazione % su I trim. 2016 +1,1%+0,9%+0,8%

+3,4%+1,3%
+25,7%5.271 +29,1%1.609+26,5%6.

Gli indicatori che premiano il Mezzogiorno Nord-EstNord-OvestCentroMezzogiornoITALIA

Marco Mobili e Giovanni Parente u pagina 33 De Stefani e Olivi u pagina 34 Inserto u pagine 15-

SCEGLIERE CON


RESPONSABILITÀ


È MEGLIO CHE


USARE PROCEDURE


COMPLESSE


E CONTESTABILI


SUGLI ATENEI


PESANO IL TAGLIO


DEI BUDGET


E LA CREAZIONE


DEL SISTEMA DEI


«PUNTI ORGANICO»


IL SOLE 24 ORE
5 AGOSTO 2019
Eugenio Bruno

spiega che, dopo


l’avvio
dell’inchiesta

“Università


bandita”, il
ministro Marco

Bussetti ha


deciso di correre
ai ripari: ogni

anno il 10% dei


bandi di
assunzione negli

atenei sarà,


previo sorteggio,
sottoposto al

controllo


dell’Anvur.


ilsoleore.com lunedi@ilsoleore.com

€ 2 Lunedì 5 Agosto 2019 Anno 155° — N° 214 in Italia

Poste italiane Sped. in A.P. - D.L. 

/

conv. L. /
, art. , C. , DCB Milano

con “Norme e Tributi” 9 7 7 0 3 9 1 7 8 6 4 1 8più; con “Aglio, olio e assassino” cccon “Aspenia” con “Il Ravvedimento del Contribuente” on “Decreto Sblocca Cantieri” on “Gli Stangati” con “Processo Tributario Telematico” € , in più; con “Affitti” € ,€ ,€ , in più; € , in più; in più; in più;^50809 € , in più; in più; in € ,€ ,
con “Decreto Crescita” Prezzi di vendita all'estero sabato), It” € ,€ , in più; con “IL Maschile” (la domenica); Svizzera € ,: Monaco P. in più; con “How To Spend €  (dal lunedì al S ,€ ‚,ƒƒ € , in più
L’evasione della Tari non peserà piùsul conto di chi paga
Oggi l’evasione della Tari si scari-ca sulle bollette di chi paga perchérientra fra i «costi del servizio» dacoprire con la tariffa. Ma dall’annoprossimo non sarà più così: primadi etichettare come «inesigibili» i
crediti, Comuni e gestori dovran-no tentare senza successo tutte levie giudiziali per il loro recupero.È una delle novità chiave delnuovo metodo tariffario Tari pre-parato dall’Arera, l’Authority perl’energia e l’ambiente che ha visto
estendersi le proprie competenzeanche al settore dell’igiene urba-na e quindi alla tariffa rifiuti. Mirto e Pozzoli—a pagina 

TARIFFA RIFIUTI
Arriva la stretta contro i concorsi acattedra truccati. Dopo che l’in-chiesta “Università tradita” il ˜™giugno scorso ha portato alla so-spensione del rettore France-sco Basile e di altri œ docenti del-
l’ateneo di Catania, il mini-stro Marco Bussetti corre ai ripari:ogni anno il žƒ% dei bandi di as-sunzione negli atenei sarà, previosorteggio, sottoposto al controllodell’Anvur. In caso di irregolarità ilMiur chiederà ai rettori i di annul-
lare la procedura in autotutela. Al-tri controlli saranno possibili susegnalazione dei diretti interessati.Eugenio Bruno—a pagina

PANORAMADETRAZIONI Lavori edilizi: giudici e Fisco
divisi sui bonusSui «confini» delle detrazioni peri lavori edilizi si apre spesso una partita in giudizio tra contribuentie agenzia delle Entrate.
Aquaro e Borgoglio—a pagina 
Ferranti—a pagina 

REDDITO D’IMPRESA Per le perdite Irpef utilizzo parziale da sbloccare

DOMANDE & RISPOSTE di Michela Finizio e Riccardo Saporiti

MONETE VIRTUALI E REDDITI NEGLI USA 10MILA «AVVISI»AI CRIPTO-INVESTITORI
Il Fisco Usa sembra giocare d’antici-po su Libra- la futura moneta glo-bale di Facebook - e annuncia l’in-vio di oltre žƒ.ƒƒƒ avvisi ai contri-buenti che hanno effettuato opera-zioni con criptovalute in base alleinformazioni degli uffici.I l primo obiettivo è quello di in-
formare gli investitori dei propri ob-blighi tributari e dichiarativi, invi-tandoli a sanare eventuali inadempi-menti passati e a versare le relativeimposte, sanzioni e interessi. Chi nonlo fa rischia di pagare di più e in qual-

che caso anche l’applicazione diprovvedimenti penali.non è l’unico movente per questa campagna fiscale d’oltreoceano. Mentre, infatti, gli organismi interna-zionali (Iasb) si interrogano sui profiliMa la tutela degli incassi erariali
contabili delle criptovalute, l’ammini-strazione fiscale americana, con unanota del ˜ƒž‚ aveva già precisato chele monete virtuali non hanno naturadi moneta estera ma più generica-mente di asset (property).—Continua a pagina 

di Fabrizio Cancelliere

Nuova banca dati appartamenti contro i 
mila annunci AirbnbA Venezia il record di alloggi sulla piattaforma. Registrati solo 
mila
Nel senese e a Lecce fenomeno più diffuso

Affitti breviper 2 milioni di ospiti
ma solo la metàè nel radar del Fisco

A cura di Dario Aquaro

l’esperto risponde .casa
Secondo l’Osservatorio Astasy il nuovo rialzo registrato del primo semestre è dovuto agli Npl che sono stati trasferiti dalle banche ai cessionari che si
sono fatti carico del credito.—a pagina 

Crediti deteriorati Immobili all’asta,balzo del 24%
Traghettare i giovani dal mondo scolastico e universitario a quello del lavoro o reinserire chi ne è uscito: è l’obiettivo dei tirocini in azienda. Nella Guida Rapida le due opzioni previste, curriculalare ed extracurricolare, il
meccanismo, i diritti e gli obblighi.— Guida allegata al fascicolo dei quesiti

+ guidarapidala#OrientaProfessioni
Per i commercialisti si apre il mercato della consulenza sulle strategie di crescita per le aziende grazie ai big data e al valore aggiunto della fattura elettronica per orientare prezzi e
costi dei clienti. Adriano Lovera—a pagina ‚

Commercialisti La consulenza aziendale cresce grazie ai big data

Riforma del fallimento,allarme dei grandi studi
Da ˜˜ grandi studi legali nazionalie internazionali arriva un manife-sto in ™ punti per segnalare le criti-cità del nuovo Codice della crisi diimpresa. Per le law firm la riformacrea un clima di incertezza che ri-schia di scoraggiare gli investimenti
in aziende in difficoltà. Ma il sotto-segretario alla Giustizia, JacopoMorrone, promette decreti corretti-vi in tempi brevi.Mobili e Uva —a pagina ƒ

CRISI DI IMPRESA

Università, scattano i controllianti-truffa sul 10% dei concorsi

Tirocini e stage Training in impresaponte tra formazionee mondo del lavoro

CARTELLINO ROSSO UE

Marina Castellaneta—a pagina. 

In Italiarallental’attuazionedel mercato
unico
Il sottosegretario Morrone: «Nei correttivi più premialità dopo la verifica sul campo»

Dal  Comuni e gestori dovranno tentare tutte le vie per recuperare i crediti
Da domani in edicola Nuova indaginenella Napoligiallo-Sole
«Con tanto affetto ti ammazzerò» , di Pino Imperatore, in edicola per un mese a partire da domani con Il Sole ˜‚ Ore, è il secondo libro dell’estate giallo-Sole. Il libro è in edicola a ¦,œƒ euro oltre al prezzo del quotidiano.
Protagonisti un ispettore di polizia, un commissario e due chef della cucina napoletana.

LE ASSUNZIONI DEI PROF Arriva la stretta di Bussetti: l’Anvur controllerà i bandi sorteggiati e riferirà al Miur

Nei portila e-doganataglierà i tempidi trasbordo
delle merci

Benedetto dell’agenziadelle Dogane Mineo, direttore
Raoul de Forcade—a pagina 

I PASSI PER METTERSI IN REGOLA accogliere fino a 8 ospiti Giustiniano (Ar). Villa tra giardini, olivie vigne disponibilesu Airbnb Luxe, può Terre di San
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