6 Martedì 6 Agosto 2019 Il Sole 24 Ore
Politica
Sì alla fiducia al decreto sicurezza bis
ma cinque dissidenti M5S non votano
GOVERNO
Ok con sì, uno meno
della maggioranza assoluta
Tre assenti giustificati
Il soccorso dell’opposizione:
Fi non partecipa al voto
mente FdI si astiene
ROMA
Ad azzerare quel poco di pathos che
ancora aleggiava ci ha pensato
Maurizio Gasparri annunciando
che Forza Italia non avrebbe parte-
cipato al voto di fiducia sul decreto
sicurezza. Come non bastasse è ar-
rivata anche la decisione di astener-
si di FdI, il partito di Giorgia Meloni.
Il risultato a quel punto era sconta-
to e infatti il decreto è passato con
sì, uno meno della maggioranza
assoluta ma con tre assenti giustifi-
cati (due della lega tra cui Umberto
Bossi perchè malato e una senatrice
Ms). Insomma i vecchi alleati del
centrodestra sono andati in soccor-
so del provvedimento bandiera di
Matteo Salvini, mettendo ancora in
più in difficoltà Luigi Di Maio. Che
nonostante la pattuglia dei dissi-
denti sia rimasta contenuta (solo
i senatori sono usciti al momento
del voto) deve fare i conti con il ma-
lessere crescente tra i suoi parla-
mentari che si sentono messi al-
l’angolo dalla Lega.
Chi invece sprizza soddisfazione
è ovviamente Salvini. Non che
avesse dubbi sull’esito della vota-
zione, ma è chiaro che ieri la vittoria
è stata anzitutto sua, come ci tiene
a sottolineare il capogruppo del
Carroccio Massimiliano Romeo.
«Ringrazio gli italiani e la Beata
Vergine Maria», twitta il vicepre-
mier della Lega appena viene an-
nunciato l’esito dello scrutinio. An-
che il ricorso alla fiducia da parte
del Governo, ufficializzato dal mi-
nistro Riccardo Fraccaro, era scon-
tato. E così, a parte qualche protesta
del Pd (assente Matteo Renzi) e il
discorso infuocato dell’ex presi-
dente del Senato Pietro Grasso che
evoca Mussolini («il decreto tradu-
ce in norme i tweet di Salvini!Il go-
verno sta trasformando il Parla-
mento in un’aula sorda e grigia, in
quel bivacco di manipoli evocato in
un periodo di cui alcuni, anche qui
dentro, provano nostalgia»), il di-
battito è andato avanti senza inci-
denti. Nel mirino a sinistra c’è Ms.
«Grazie agli schiavi stelle la situa-
zione nelle città e nei quartieri ri-
marrà la stessa, anzi peggiorerà. Il
crimine ringrazia, le persone sono
sempre sole e le paure aumentano.
Salvini ci campa», attacca il segre-
tario Pd Nicola Zingaretti.
Di Maio non proferisce parola. Il
leader pentastellato aveva messo in
conto sia il dissenso che le critiche
interne ed esterne. Certo la dispo-
nibilità manifestata dagli alleati di
centrodestra della Lega non gli ha
fatto piacere. In compenso la deci-
sione di Fi di non partecipare al vo-
to oltre ad aiutare il passaggio del
Dl ha ricompattato gli azzurri (la
scelta è stata sostenuta anche da
Giovanni Toti). Berlusconi però
non ha voluto che i suoi senatori
uscissero dall’Aula per non far ab-
bassare il quorum e agevolare così
troppo la maggioranza. Mentre
l’astensione sulla fiducia di FdI vie-
ne letta da più di qualcuno come un
segnale per un futuro ampliamento
della maggioranza qualora i Cin-
questelle dovessero implodere.
«L’approvazione del decreto sicu-
rezza bis è una buona notizia: la no-
stra priorità è sempre quella di dare
risposte agli italiani», ha detto
Giorgia Meloni, ricordando che FdI
alla Camera aveva votato a favore
del provvedimento e contro la fidu-
cia al Governo. Strategia non repli-
cabile al Senato perché è previsto
un voto unico.
Il decreto, composto da arti-
coli, disciplina soprattutto il soc-
corso in mare di migranti e la ge-
stione dell’ordine pubblico durante
le manifestazioni. In particolare al-
l’articolo si stabilisce che il mini-
stro dell’Interno può limitare o vie-
tare l’ingresso, il transito o la sosta
di navi nelle acque territoriali ita-
liane per ragioni di ordine e in caso
di favoreggiamento dell’immigra-
zione clandestina. L’articolo , in-
vece, introduce le maxi multe da
mila euro a un milione per il co-
mandante della nave che ha violato
quelle regole (inizialmente erano di
mila-mila euro). Inoltre, verrà
punito chi usa razzi, petardi, basto-
ni durante manifestazioni pubbli-
che e sarà vietato l’uso dei caschi o
di qualsiasi altro oggetto che renda
irriconoscibile una persona.
—B.F.
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1
Possibile divieto
Il ministro dell’Interno può
limitare o vietare l’ingresso il
transito o la sosta di navi nel
mare territoriale per motivi di
sicurezza, quando si pensa
che sia stato compiuto il reato
di favoreggiamento
dell'immigrazione clandestina
DECRETO SICUREZZA BIS, LE MISURE
ACCESSO DELLE NAVI
2
Previsto sequestro nave
La sanzione va da 150 mila
euro fino a un milione per il
comandante della nave in
caso di violazione del divieto di
ingresso, transito o sosta in
acque territoriali italiane.
Come sanzione aggiuntiva il
sequestro della nave
MULTE ALLE ONG
Lo scontro sulla Tav
prepara quello
sulla legge di Bilancio
Barbara Fiammeri
ROMA
Un avvertimento. Utile ad alzare ul-
teriormente il clima in vista del voto
di domani sulla risoluzione Ms. La
Tav «è un’infrastruttura fondamen-
tale» e «un voto del Parlamento con-
tro sarebbe una sfiducia al premier,
che ha riconosciuto che costa meno
finirla che fermarla». Matteo Salvini
lo pronuncia in occasione della visita
alla stazione Rogoredo di Milano,
dove c’è anche il ministro delle Infra-
strutture Danilo Toninelli. Il vicepre-
mier della Lega attacca. Mette sullo
stesso piano il via libera al decreto si-
curezza e quello sull’Alta velocità.
«Due voti su cui non si scappa», dove
«non esistono i forse» perché «o ci
sono i sì o ci sono i no». Toninelli a
pochi metri dall’esponente leghista
ribatte: «Può minacciare chi vuole»
ma la mozione presentata dal Movi-
mento stelle per bloccare la Torino-
Lione impegna il Parlamento e non
il Governo» che quindi «non cadrà».
Le quotazioni per una crisi a po-
chi giorni da Ferragosto sono in ri-
basso, soprattutto dopo l’ok al de-
creto sicurezza bis. Lo stesso Salvini
in serata evita l’affondo («Oggi è un
giorno troppo bello per rovinarlo»).
Sulla Tav assisteremo domani a una
serie di interventi dai toni accesi e
contrapposti ma senza immediate
ricadute. A meno che l’opposizione
non decida di far esplodere le con-
traddizioni della maggioranza (ipo-
tesi al momento non presa in consi-
derazione), abbandonando l’Aula al
momento del voto. Se così fosse, la
crisi sarebbe inevitabile perché pas-
serebbe la mozione anti Tav dei Cin-
questelle, che possono contare su
una cinquantina di senatori in più
rispetto ai del Carroccio. Ma non
sarà così. La mozione grillina verrà
bocciata grazie all’apporto decisivo
dell’opposizione.
L’ennesima bordata di Salvini
non va però sottovalutata. Il leader
della Lega, che dopo Milano Maritti-
ma da domani terrà comizi sulle
spiagge del centro Sud (dal Lazio alla
Sicilia), vuole mettere all’angolo il
socio di Governo provato dall’inver-
sione dei rapporti di forza imposto
dal risultato delle Europee. Lo fa
tuonando sulla Tav, raccogliendo il
via libera al decreto sicurezza nono-
stante i mugugni grillini e convo-
cando al Viminale, oggi, le parti so-
ciali, a diciotto ore di distanza dal-
l’incontro di imprese e sindacati a
Palazzo Chigi con il premier Giusep-
pe Conte. «Siamo partiti noi, poi so-
no arrivati anche gli altri», rivendica
Salvini con riferimento al preceden-
te incontro del luglio con le parti
sociali nella sede del suo ministero,
a cui fece poi seguito la convocazio-
ne di Palazzo Chigi del luglio. «Più
si ascoltano coloro che fanno la ric-
chezza di questo Paese - chiosa il vi-
cepremier - e meglio è. Noi ci erava-
mo impegnati a fare un secondo in-
contro ad agosto e siamo di parola.
Abbiamo invitato di nuovo tutti e
tutti hanno risposto, quindi vuol di-
re che c’è interesse».
Ma la ricetta che verrà presentata
alle parti sociali al Viminale non
coincide con quella di Palazzo Chigi
e tantomeno con quella portata
avanti dal MS. Molto (se non tutto)
dipenderà dalle risorse a disposizio-
ne (ci sono da trovare miliardi per
evitare l’aumento dell’Iva). Salvini
predilige la strategia d’attacco, con il
sottosegretario Claudio Durigon che
anticipa la volontà di realizzare il ta-
glio delle tasse in deficit. Prospettiva
che né Conte né tantomeno il mini-
stro dell’Economia Giovanni Tria ri-
tengono percorribile. Sarà dunque al
rientro delle vacanze estive, a set-
tembre, che la partita sulla sopravvi-
venza dell’Esecutivo entrerà nel vi-
vo. Salvini si sente forte. Il consenso
è in ascesa, i suoi ministri e parla-
mentari lo pressano per staccare la
spina al Governo. Se non lo farà, cer-
tamente dovrà ottenere in cambio
qualcosa. A partire dal riequilibrio
dei rapporti nel Governo. Tradotto:
se non ci sarà crisi, ci sarà il rimpasto.
E in cima alla lista dei ministri da si-
lurare c’è Danilo Toninelli.
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Istat: più fiducia, possibili miglioramenti produttivi
Davide Colombo
ROMA
Nel mese di luglio l’indicatore anti-
cipatore dell’economia nazionale
ha interrotto il ciclo di flessioni in
atto da fine e prospetta ora
uno scenario di «lieve migliora-
mento dei livelli produttivi». Lo ha
comunicato ieri Istat nella Nota
mensile: l’indice del clima di fiducia
dei consumatori ha segnato un
marcato aumento (da , a ,),
un recupero «determinato soprat-
tutto dalla componente economica
e dalle attese sulla disoccupazio-
ne». Mentre per quanto riguarda le
imprese l’indice di fiducia è tornato
sui valori massimi da ottobre .
Un aumento diffuso, eccezion fatta
per il settore manifatturiero (il calo
per questo comparto, il cui “peso”
sul Pil è attorno al %, è stato da
, a ,) per il quale sono peg-
giorati i giudizi sul livello degli or-
dini e migliorati quelli sulle attese
sulla produzione, con una diminu-
zione del saldo relativo alle scorte
di prodotti finiti.
In luglio anche l’indice Ita-coin di
Bankitalia, l’indicatore coincidente
del ciclo economico italiano costru-
ito con gli stessi criteri dell’-coin,
ha segnato un’inversione di tenden-
za: pur rimanendo in territorio ne-
gativo si è fermato a -, (da -,
di giugno), interrompendo una se-
rie di peggioramenti in corso da
marzo. Più in generale, sul mese
scorso tutti gli indicatori qualitativi
continuavano a prospettare per
l’area euro uno scenario di crescita
modesta. Se l’indice anticipatore
-coin è aumentato a , (, il
mese precedente) beneficiando del
miglioramento del clima di fiducia
dei consumatori in contrasto con la
debolezza del ciclo industriale e del
commercio con l’estero, l’Economic
sentiment indicator (Esi) della
Commissione europea ha invece re-
gistrato un’ulteriore moderata fles-
sione, diffusa a tutti i settori con
l’eccezione di quello dei consuma-
tori. Nel dettaglio nazionale, il sen-
timent è migliorato in Italia (+,) e
in Spagna (+,), mentre è diminui-
to bruscamente in Germania (−,)
ed è rimasto invariato in Francia.
Ieri Oxford Economics ha aggior-
nato le sue previsioni sul Pil italiano
alla luce dei primi dati disponibili
per il terzo trimestre sul quale si sti-
ma ora un «piccola espansione».
Secondo questo osservatorio (lead
economist è Nicola Nobile) il Pmi
composito è salito nel mese di luglio
fino a , da , di giugno, ma men-
tre il settore dei servizi ha mostrato
una certa resilienza, le prospettive
per l’industria rimangono molto
deboli. La previsione è di una cresci-
ta del Pil dello ,% sull’anno con ri-
schi al ribasso. Rischi legati al qua-
dro internazionale ma anche alle di-
namiche politiche interne. Secondo
Oxfrod Economics dopo l’aggiusta-
mento di bilancio dello scorso mese
«l’Italia ha guadagnato solo un po’
di tempo, poiché alla fine del
sarà chiaro che il governo molto
probabilmente non sarà in grado di
raggiungere l’obiettivo di disavanzo
dell’,% del Pil concordato l’anno
scorso con Bruxelles per il ».
Tornando alla Nota mensile che
segue di pochi giorni la stima flash
sul Pil del secondo trimestre (varia-
zione nulla sia congiunturale che
tendenziale) e il nuovo dato negati-
vo sulla produzione industriale di
giugno (-,% su maggio; -,% nel
trimestre), gli analisti di Istat torna-
no a sottolineare il rallentamento
dei prezzi al consumo, che in luglio
hanno segnato una variazione dello
,% dell’indice armonizzato am-
pliando così il divario negativo con
l’inflazione media dell’area euro
(+,%) e dei principali partner, con
Francia e Germania che presentano
crescite dei prezzi dell’,% e ,%
annuo rispettivamente. Mentre per
quel che riguarda il mercato del la-
voro si fa notare che il calo del tasso
di disoccupazione di giugno al ,%
(dal ,% di maggio; il più basso dal
) non ha ridotto il divario con la
media dell’area euro (,%).
Sulle previsioni nazionali pesa il
consueto quadro di incertezze glo-
bali, sintetizzato da ultimo nella de-
bole crescita del commercio inter-
nazionale (+,% in maggio dopo il
-,% di aprile; fonte Central Plan-
ning Bureau). Le tensioni sui dazi e
il rallentamento dell’economia ci-
nese da una parte, e l’incognita di un
“hard Brexit” dall’altra, possono fa-
re la differenza sui risultati degli ul-
timi mesi dell’anno.
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Bonus 80 euro, nodo risorse per il restyling
Marco Mobili
Il bonus degli euro fa gola a
tutti. I suoi miliardi di coper-
tura strutturale garantita negli
anni scorsi dall’ex ministro del-
l’Economia, Pier Carlo Padoan,
rappresentano una somma im-
portante che l'attuale Governo
legastellato vorrebbe utilizzare
e riconvertire per ridurre la
pressione fiscale su dipendenti
e pensionati. Ma con ricette e in-
terventi differenti tra Cinque
stelle, Lega e il titolare del mini-
stero dell’Economia Giovanni
Tria. Di scritto non esiste ancora
nulla. A circolare sono solo alcu-
ne simulazioni dei tecnici del
Mef cui Tria già dallo scorso an-
no ha chiesto numeri e tabelle
per rivedere al ribasso l’Irpef.
Un punto è certo per i due
azionisti di Governo: riconverti-
re gli euro come sembra ipo-
tizzare Tria è una strada percor-
ribile solo se la rimodulazione
delle aliquote Irpef garantisce un
vantaggio fiscale ed economico
superiore ai euro annuali
oggi riconosciuti direttamente in
busta a milioni di contribuen-
ti. Il che vorrebbe dire trovare ri-
sorse aggiuntive rispetto ai circa
miliardi di euro erogati ogni
anno dallo Stato.
La Lega in più di un’occasione
ha dichiarato di voler trasforma-
re gli euro in una vera e pro-
pria detrazione e soprattutto di
volerla far valere ai fini contribu-
tivi. Oggi i euro percepiti in
busta paga non entrano nel mon-
tante contributivo e dunque non
hanno effetti positivi sulla futura
pensione. Un’ipotesi, però, che,
seppure apprezzabile negli in-
tenti, per essere spendibile poli-
ticamente richiederebbe risorse
aggiuntive. Infatti sarebbe im-
pensabile scambiare un beneficio
immediato con uno futuro. E
quindi l’unica via è quella di im-
mettere risorse ulteriori. Questa
strada non sembra tuttavia per-
corribile atteso che si investireb-
be un ingente quantitativo di mi-
liardi (da circa , a ) senza
mettere in condizione il contri-
buente di percepirne immediata-
mente i benefici, atteso che della
valenza ai fini pensionistici po-
trebbe accorgersene solo fra di-
versi anni. Ovviamente ciò non è
compatibile con l’esigenza di “vi-
sibilità immediata” di cui ha oggi
bisogno la politica. L’altra strada
ipotizzata dal Carroccio è quella
di lasciare gli euro, aumentan-
done però l’importo e agire pa-
rallelamente ed in misura corri-
spondente sul montante contri-
butivo, in modo da farli pesare
anche sotto il profilo fiscale, ab-
bassando di fatto il cuneo fiscale.
Con una crescita progressiva ne-
gli anni e con una condizione ben
precisa: cambiargli nome.
Mentre i tecnici continuano a
simulare tagli e revisioni dell’Ir-
pef resta positivo anche per il se-
sto mese del l’andamento
delle entrate. Al netto dell’auto-
liquidazione delle imposte diret-
te rinviata a settembre per le
partite Iva e slittata al ° luglio
per la scadenza del giugno
che cadeva di domenica per il re-
sto dei contribuenti, le entrate
sono cresciute dello ,% rispet-
to al primo semestre del . A
tirare la volata soprattutto l’Iva
che risulta in crescita del ,%
con un aumento di oltre , mi-
liardi sugli scambi interni. Un
incremento del ,% influenzato
per un ,% dallo split payment
e, con tutta probabilità per il re-
stante ,% di aumento dall’an-
damento della fatturazione elet-
tronica divenuta obbligatoria dal
° gennaio scorso.
Positivi anche i risultati della
lotta all’evasione. Sotto la voce
accertamento e controllo l’Era-
rio ha registrato nei primi sei
mesi quasi miliardi di entrate
(. milioni, + milioni di
euro, pari a+,%). Di questi
,miliardi (+ milioni di euro,
pari a +,%) arrivano dalle im-
poste dirette e i restanti ,
miliardi (+ milioni di euro,
pari a +,%) da quelle indiret-
te. A pesare anche i recenti “ac-
cordi” chiusi dalle Entrate, come
quello con Karin che ha già ver-
sato oltre milioni al Fisco e
chiuderà il conto a novembre
con un altro versamento da un
miliardo e cento.
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Vicepremier. Luigi Di Maio (M5S) e Matteo Salvini (Lega)
ANSA
IL CANTIERE IRPEF
Lega e MS d’accordo
ma devono aumentare
i vantaggi fiscali
LA NOTA SULL’ECONOMIA
In luglio si rafforza
il sentiment dei consumatori
non quello della manifattura
LA MOTO D’ACQUA
Gabrielli: «Accertare violazioni»
«Accertamenti in corso
sull’ipotesi di violazione della
libertà di stampa». Franco
Gabrielli, capo della Polizia, così
risponde sul tema del giro sulla
moto d’acqua del figlio del
ministro dell’Interno,
Matteo Salvini, e sulle presunte
minacce e pressioni degli agenti
al giornalista di Repubblica
Valerio Lo Muzio.
La vicenda «dell’acqua-
scooter mi sembra un po’
amplificata, vi potrei portare
decine di immagini di nostri
mezzi utilizzati anche da
ragazzini» precisa Gabrielli. Poi
aggiunge: «Mi preoccupa di più, e
ho chiesto un approfondimento,
quando c’è una limitazione al
diritto di cronaca che ritengo
debba essere posto al centro».
Ieri Lo Muzio è stato sentito per
tre ore dalla questura di Ravenna.
Il videomaker aveva
dichiarato: un agente mi ha detto
«sappiamo dove abiti». L’azione
del dipartimento di Pubblica
sicurezza, dovrà accertare se i
comportamenti dei poliziotti
siano stati lesivi della libertà di
stampa sancita dall’articolo
della Costituzione. «Faremo tutte
le azioni necessarie sia sotto il
profilo penale sia sotto quello
disciplinare» ha assicurato il
capo della Polizia.
Una valutazione del caso sarà
svolta dunque dalla procura della
Repubblica. «Non vedo rischi per
la libertà di stampa in Italia
onestamente. Se ci sono delle
indagini, aspettiamole» ha poi
detto Salvini. Secondo il
presidente dell’Fnsi, Giuseppe
Giulietti, sulla violazione della
libertà di stampa non ci sono
dubbi: «Basta sentire le parole di
Valerio e guardare le
registrazioni del video».
—M.Lud.
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MAGGIORANZA
La mozione MS anti-Tav
domani verso la bocciatura
A settembre crisi o rimpasto
Più fondi nel 2019-
Stanziati 500 mila euro per
il 2019, un milione di euro
per il 2020 e un milione e
mezzo per il 2021 per il
contrasto al reato di
favoreggiamento
dell'immigrazione
clandestina e per operazioni
di polizia sotto copertura.
LOTTA AI CLANDESTINI
Norme anti-violenza
Nuova fattispecie
delittuosa per sanzionare
chi nel corso di
manifestazioni in luogo
pubblico, utilizza - in modo
da creare concreto pericolo
a persone o cose - razzi,
fuochi artificiali, petardi od
oggetti simili
MANIFESTAZIONI
Fino a 800 unità
Il ministero della Giustizia
è autorizzato ad assumere,
per il biennio 2019-2020,
con contratto di lavoro a
tempo determinato di
durata annuale, un
contingente massimo di
ottocento persone
ASSUNZIONI
Divieto anche per l’estero
Nelle manifestazioni
sportive è previsto il Daspo
(divieto di accesso) per chi
risulti avere partecipato
attivamente, anche
all’estero, a episodi di
violenza, di minaccia o di
intimidazione
DASPO RAFFORZATO
3 4
5 6
STIMA OXFORD
ECONOMICS
La previsione sul
Pil italiano
per quest’anno,
con rischi
al ribasso
0,1%
Sicurezza bis
PAROLA CHIAVE
Secondo decreto sulla sicurezza
Il decreto sicurezza bis, approvato
definitivamente ieri, è il secondo
decreto sul tema immigrazione e
ordine pubblico. Il primo testo sulla
sicurezza è diventato legge il 28
novembre 2018