Dove - Maggio 2016

(Joyce) #1

B


russon e Rhêmes-Notre-Dame, Torgnon e
Cogne, Champorcher e Gressoney-Saint-Jean,
Pila e Etroubles: sono solo alcune delle petites
capitales di una vacanza valdostana formato famiglia.
Facile, scegliendo una di queste località, imbattersi
in parchi avventura e fattorie didattiche, spazi e
divertimenti tagliati su misura per gli under 14, castelli
e musei interattivi che fanno conoscere il territorio.
Proprio per questo è nato Vivere la Valle E...state
in famiglia, magazine di informazione dell’Ufficio
Regionale del Turismo che riassume in un unico
documento tutta l’offerta estiva di attività e laboratori
per bambini, prenotabili presso gli Uffici del Turismo.
Qualche esempio? Tanto per cominciare, i Mowgli in
pectore e i futuri Indiana Jones possono allenarsi nei
numerosi parchi avventura percorrendo (insieme agli
adulti e in massima sicurezza) passaggi in quota e ponti
tibetani sospesi spostandosi da un albero all’altro. Gli
amanti dell’arrampicata possono scegliere se scalare,
con l’aiuto dei professionisti, una palestra di roccia
naturale o artificiale, tra le numerose presenti sia
in Bassa Valle che in Alta Valle. Per i bambini più
tranquilli e per i più piccoli, poi, niente di meglio che
gli spazi e le aree attrezzate per il gioco all’aria aperta
sparsi su tutto il territorio della Valle: unico, nel suo
genere, per esempio, è il Parco Lo Berlò a Rhêmes-
Saint-Georges, dove si alternano giochi tradizionali
e interattivi per scoprire le meraviglie dell’ambiente
alpino. Per gli sportivi c’è solo l’imbarazzo della
scelta. Chilometri e chilometri di sentieri (anche
a misura di passeggino) portano ovunque, lungo il
corso della Dora o vicino alle cime più belle, per
trekking slow, dolci o più impegnativi. E sempre
parlando di sentieri, ecco gli itinerari ciclistici, vere
e proprie veloroutes panoramiche che si snodano nel
fondovalle, tra vigneti e castelli, ma anche tra i boschi
e le prime alture, seguendo il tracciato di antiche
mulattiere e strade poderali. Per gli appassionati
di rafting, hydrospeed, canyoning, kayak e canoa,

poi, il corso della Dora e quello dei torrenti regalano
discese elettrizzanti, con rapide e scivoli naturali. E
se le acque del fiume e dei suoi affluenti sono troppo
fredde per nuotare, ecco le piscine pubbliche coperte
e scoperte, con vasche riscaldate (particolarmente
adatte ai baby nuotatori). C’è spazio anche per un
incontro ravvicinato con la cultura e le tradizioni più
autentiche della Valle: si può partire dalla Maison
des anciens remèdes a Jovençan che suggerisce
un viaggio nel mondo delle piante officinali, delle
erbe medicinali e degli antichi rimedi usati in Valle
d’Aosta per curare uomini e animali.

Sempre più in alto
Al Forte di Bard, c’è il percorso Le Alpi dei Ragazzi,
dove si prova l’emozione di una ascensione (virtuale!)
sul Monte Bianco, dalla preparazione del viaggio
all’attraversamento di un ghiacciaio (con tanto di
sensitive floor che rende reale questa attività grazie a
proiezioni ed effetti speciali) fino alla conquista della
vetta. Un tuffo nelle creazioni dei tanti artisti-artigiani
della Valle si fa al Museo dell’Artigianato Valdostano
(MAV), a pochi passi dal Castello di Fénis con una
collezione di oggetti che raccontano l’artigianato
del passato e del presente: nello spazio didattico,
bambini e ragazzi si trasformano in artigiani per un
giorno. Per scrutare cielo e stelle si va all’Osservatorio
astronomico di Saint-Barthélemy con laboratori, sala
informatica e un Sentiero dei pianeti con pannelli
illustrativi sul Sistema solare. Ma non è tutto. La Valle
d’Aosta è disseminata di parchi, oasi, riserve naturali
e fattorie didattiche dove imparare a conoscere (e a
rispettare) natura e habitat, piante e animali, da quelli
domestici a quelli che vivono in libertà. Imperdibili il
Parco Nazionale Gran Paradiso, il decano dei Parchi
italiani (sta quasi raggiungendo il secolo di vita!) dove
“spiare” la privacy di stambecchi, marmotte, camosci,
e il Parco naturale Mont Avic, primo parco naturale
regionale della Valle d’Aosta, dichiarato Sito di
importanza comunitaria e Zona di protezione speciale
nell’ambito di Natura 2000, la rete ecologica che
salvaguarda la biodiversità in Europa. Da mettere in
agenda anche una visita al Parc Animalier di Introd
e al Parco faunistico di Chevrère dove osservare,
nel loro ambiente naturale, gli animali selvatici.
E come rinunciare all’opportunità di toccare con
la mano la vetta della montagna più alta d’Europa?
A Courmayeur questo è possibile grazie alla funivia
Skyway, già battezzata “L’ottava meraviglia del
mondo”, che regala uno scenario di incomparabile
bellezza. Ci si imbarca a Entrèves e si arriva a Punta
Helbronner, 3.466 metri di pura magia tra i ghiacci
perenni. Durante il “viaggio rotante” si può ammirare
la Vallée Blanche, con le sue vette e i suoi ghiacciai,
e il comprensorio del Toula, solcato da graniti e
seracchi. Nella stazione intermedia del Pavillon du
Mont Fréty (2173 m), vi sono un ristorante, uno
store, una sala conferenze e il giardino botanico alpino
Saussurea che offre una ricca rassegna di piante alpine
di incredibile rarità e bellezza appartenenti a catene
montuose di tutto il mondo. E, una volta arrivati sul
tetto d’Europa, si può visitare la mostra permanente
dei cristalli del Monte Bianco, tutti pezzi bellissimi e
di varie dimensioni estratti nell’arco degli anni da vari
appassionati cristalliers valdostani.

4 5

Enrico Romazi

insieme a


  1. Val Ferret: ideale per passeggiate con i bambini. 2. Monte Bianco: con i suoi 3.466 metri di
    dislivello, la funivia Skyway porta da Entrèves alla Punta Helbronner. 3. Monterosa: Mountain bike
    in famiglia. 4. e 5. Piccoli agricoltori crescono: sono numerose le attività didattiche per i bambini.

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