Dove - Maggio 2016

(Joyce) #1

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illeseicento chilometri in quota, lungo strade se-
condarie, in un itinerario circolare che tocca 11
siti Unesco, due Riserve della biosfera, 22 laghi, cinque
passi alpini sopra i 2.000 metri, 44 località. È il Grand
Tour della Svizzera, tappa dei viaggi settecenteschi lun-
go l’europa che, dopo anni di oblio, tornando in auge.
Un’occasione per visitare in modo originale un Paese che,
secondo il World Happiness Report dell’onu, è la secon-
da nazione più felice del mondo, dopo la danimarca. Un
itinerario che porta alla scoperta di musei e architetture
d’avanguardia, oltre il paesaggio da cartolina più familiare
rappresentato delle montagne, con i prati tempestati di fio-
ri, le mucche pigre, gli hotel storici toccati dalla patina del
tempo. Sfondi scelti da Paolo Sorrentino per il suo ultimo
film, Youth. “È solo una coincidenza”, assicura il regista,
“ma sono gli stessi de La montagna incantata di Thomas
mann”. Secondo lo stereotipo, la Svizzera è l’emblema
della prevedibilità, dell’ordine, dell’armonia disciplinata,
facilmente scambiabili per monotonia estetica. invece, al
cospetto dei laghi, delle foreste, dei ghiacciai, dei mona-
steri silenziosi, delle città d’arte, ci si accorge che il Paese
è una sintesi di emozione e regola, fantasia e concretezza.

Tra vaLLi, PonTi e oPere Di PiCasso
Si può partire appena oltre il confine italoelvetico dal
lago di Lugano. dopo una puntata nel pittoresco centro
di Morcote, nel medioevo il più grande porto sul lago e
importante piazza di trasbordo merci dei duchi di milano,
si abbandona la piana cosparsa di vigneti di Bellinzona
e si imbocca la strada 2 della val Leventina. Le pareti dei
monti si stringono fino a lambire il fondo valle solcato dal
Ticino. dopo Biasca, la prima tappa è Giornico, per se-
coli punto di controllo sulla via per il gottardo. a testi-
moniare il passato rimangono la chiesa romanica di San
Nicola, i ponti a schiena d’asino che collegano il paese,
diviso dal fiume, la Casa Stanga, del ‘400, sede del Mu-
seo di Leventina, riaperto nel 2014. Si pranza con piacere
sotto il pergolato al Grotto dei due ponti, sull’isola fra le
due sponde. ma il clou dell’itinerario è la Tremola, dopo
ariolo: strada di valico costruita dal 1827 al 1832, pare un
nastro adagiato sul fianco della montagna. Lastricata con
migliaia di blocchetti di granito, s’attorciglia in strettissime
serpentine fino ai 2.106 metri del Passo del San gottardo.
oggi questa via, circondata dai pascoli, è lasciata ai turisti
in auto, in moto o, ai più allenati, in bicicletta: il traffico
corre sulla vicina autostrada e nei 17 chilometri del tunnel
del San gottardo. dal Passo la strada panoramica scende
fino ai 1.447 metri di Andermatt, villaggio di alberghetti e
chalet in legno. a cui si è aggiunto, nel 2013, il Chedi An-
dermatt, lussuoso cinque stelle di legno e granito, destina-
to a rivoluzionare il paesaggio della val orsiera. il merito
va all’ampia struttura, perfettamente ecologica, che rac-
coglie sette ristoranti e bar, 105 deliziose stanze, la Spa di

Il sentiero per trekking
e mountain bike
intorno al lago di
Cauma, a 1.000
metri di altitudine.
Circondato da boschi,
il lago, balneabile, è nel
Cantone dei Grigioni,
nei pressi di Flims.
In estate la
temperatura
dell’acqua oscilla
tra i 20 e i 24 gradi.
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